Esempi di Meal Prep vegetariano settimanale

Pubblicato il 3 Marzo 2020 da

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L’altro giorno mia mamma mi ha chiesto ‘cosa si mangia quando si vuole mangiare vegetariano’, nel senso che non riusciva a immaginare piatti completi a base vegetale.

In effetti se ci pensate è vero: se si decide per qualche giorno a settimana di mangiare vegetali e di escludere carne e pesce, cambiare abitudini non è semplicissimo, ma soprattutto ‘riprogrammare’ la nostra mente per individuare le ricette giuste. 

Che poi, se andiamo a ben vedere, tantissime ricette della tradizione italiana sono vegetariane, senza che noi ce ne accorgiamo. Pensate alla parmigiana di melanzane!

La differenza tra vegetariani, vegani e plant-based

I vegetariani di solito sono latto-ovo vegetariani, ovvero non mangiano carne e pesce, ma consumano uova, latte e latticini e miele, che sono di derivazione animale.

I vegani invece non mangiano nessun prodotto di derivazione animale, per cui ‘banalmente’ nemmeno ciò che potrebbe contenere colorante rosso (la cocciniglia), oltre a carne, pesce, latte, latticini, miele e uova. E ovviamente nemmeno abbigliamento in pelle, cosmetici testati su animali, ecc…

Chi fa una dieta plant-based è invece un ‘vegano che mangia sano’, se vogliamo semplificare moltissimo. Perché in questo caso sceglie una alimentazione e vita del tutto vegana, basata principalmente sul consumo di vegetali (cereali integrali, verdure, legumi, noci e semi).
Quindi evita di mangiare cibi industriali processati e raffinati (per dire: non mangia nemmeno il formaggio di riso, perché di produzione industriale).

Quindi, per esempio, se un vegano può mangiare tranquillamente brioches, biscotti, surgelati, patatine fritte e Coca Cola, una persona che segue un’alimentazione plant-based mangia solo cibi freschi, non confezionati.

A noi non piace legarci ad alcuna etichetta, né suggerire agli altri cosa devono fare. Siamo consapevoli che per la salvaguardia del Pianeta tutti siamo destinati a consumare meno carne e meno pesce, e così facciamo.

Quando siamo a casa, dunque, mangiamo principalmente vegetariano (quindi con uova e latticini). Se siamo fuori casa, invitati da qualcuno, mangiamo quello che c’è. Carne ne compro solo per le feste, quando ho tanta gente a casa e so che fa piacere. Pesce di solito lo cuciniamo una volta a settimana nel weekend, a volte preparandoci il sushi in casa.

Quello che invece ho davvero eliminato a tempo indeterminato sono i salumi, la carne trasformata e gli affettati: lo IARC – l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro – ha inserito le carni trasformate nel Gruppo 1 – agenti sicuramente cancerogeni per l’uomo.
In pratica il nostro RISCHIO tumorale aumenta in relazione a quanta ne mangiamo, e grazie, anche no.
In ogni caso le linee guida per una sana alimentazione, ci dicono di non superare i 100gr a settimana di carni trasformate: rendiamoci conto di tutto il prosciutto cotto che i pediatri ci hanno sempre consigliato di dare ai bambini nello svezzamento! O di tutta la bresaola che i dietologi ci hanno messo nelle diete!

Gabriele Bernardini, in proposito, spiega:

[…] il fatto di ingerire tali sostanze non significa assolutamente che l’insorgenza di un tumore sarà certa, ma che il rischio (la probabilità) sarà tanto più elevato quanto più spesso e in elevati dosaggi consumeremo tale composto! Ma ogni sostanza possiede una SUA frequenza di esposizione e un SUO dosaggio limite al disopra del quale si rischia di più.

Il tutto si riassume nel motto “è la dose (e la frequenza) che fa il veleno“.

Indipendentemente dalla vostra scelta, comunque, qui ci sono un sacco di suggerimenti per organizzare un meal prep in cui potete ANCHE introdurre piatti vegetariani. Pensate come già si ridurrebbe l’impatto sul Pianeta, se tutti noi facessimo almeno 2 giorni vegetariani a settimana!

Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!

Meal Prep vegetariano settimanale, come organizzarsi

In generale, ricordatevi che il nostro frigorifero non è sterile, quindi, oltre a tenerlo sempre pulitissimo, evitiamo di conservare piatti cotti per più di 2-3 giorni. La carica batterica che si sviluppa nei cibi cotti può essere pericolosa: perché rischiare? Piuttosto congelate!

Io mi organizzo così:

  • tengo in frigorifero, ben chiusi nei contenitori ermetici, solo i cibi che consumeremo entro un paio di giorni;
  • gli altri alimenti li congelo singolarmente, se voglio servirli solo con olio e sale, ben riscaldatati;
  • oppure li congelo nelle teglie, creando dei piatti unici che sono da scaldare in forno ancora da surgelati: in questo modo ho dei pasti pronti per le sere in cui sono proprio di corsa.

Cuciniamo un cereale, tipo orzo, farro, couscous, riso o patate

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Io di solito preparo il riso basmati o il riso originario al vapore, solo la quantità che mi serve per uno o massimo due pasti. Potete anche cuocere farro, orzo, mix di cereali misti, non per forza al vapore, ma anche con la pentola a pressione o tramite bollitura.

Direi di non cucinare più di un cereale alla volta, per un semplice motivo: il riso, le patate o gli altri cereali si tengono in frigo massimo 48 ore, chiusi in contenitori ermetici.
Molte persone li conservano per giorni, ma la carica batterica del riso cotto io personalmente non mi sento di sottovalutarla, quindi onestamente io non ve lo consiglio.

Alcuni microrganismi provocano malattia solo se raggiungono una “carica” tale da superare le difese dell’uomo; tale carica viene raggiunta quando i microrganismi trovano nell’alimento le condizioni ideali (temperatura, umidità, acidità, contenuto di zuccheri e sali, presenza di ossigeno) per moltiplicarsi.
Esempio, nella TOSSINFEZIONE DA BACILLUS CEREUS gli alimenti responsabili possono essere: riso bollito o frittelle di riso, creme, pietanze a base di cereali e legumi, salse e zuppe vegetali. Fonte: Ministero della Salute

Bacillus Cereus, Come si trasmette all’uomo?
Attraverso l’ingestione di cibi contaminati consumati crudi o conservati a temperatura ambiente dopo la cottura.
A quali alimenti bisogna prestare maggiore attenzione?
Brodi di carne o vegetali, carni, verdure, legumi, creme, latte, riso bollito o fritto conservato per lunghi periodi a temperatura ambiente.
Come prevenire la contaminazione degli alimenti?
Assicurando una corretta conservazione degli alimenti dopo la cottura, in modo da evitare che le spore si trasformino nella forma attiva. Il cibo non consumato subito dopo la preparazione, va immediatamente refrigerato; il successivo riscaldamento va eseguito rapidamente per evitare la moltiplicazione dei batteri.
Fonte: Ministero della Salute

Quindi, vi consiglio di cuocere il riso, farlo intiepidire e metterlo subito in frigo, entro un’ora dalla cottura (l’ideale sarebbe raffreddarlo velocemente). Non lasciatelo a lungo fuori frigo. Inoltre, evitate di riscaldarlo più di una volta: se proprio volete mangiarlo a pranzo e cena, scaldate solo la quantità che consumerete, e non tutto il contenitore ermetico. 
Piuttosto congelatelo, anche se secondo me ci va talmente poco a cuocere il riso al vapore, che vi conviene farlo ogni due giorni, senza rischi.

Se invece lo mangiate subito, allora va bene anche per piatti senza cottura, come le Buddha Bowls o l’insalata di riso.

Noi consumiamo riso o cereali in due modi:

  1. una parte da mangiare in bianco, condita solo con olio e sale, come accompagnamento a verdure e legumi, al posto del pane;
  2. una parte da ripassare in padella per creare piatti unici, tipo insalate tiepide di legumi e verdure, riso saltato con zenzero e verdure, ecc…

Se si tratta di patate cotte al vapore:

  1. una parte in bianco, come accompagnamento dei piatti principali, condita solo con burro e sale;
  2. una parte cotta e trasformata o in purè, oppure in patata ripiena.

Cuciniamo due tipi di legumi, tipo ceci e lenticchie

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Io di solito cucino due tipi di legumi, perché li uso per preparazioni differenti. Potete scegliere tranquillamente legumi secchi o in scatola (biologici), secondo la vostra comodità.

Io di solito scelgo i ceci in scatola, altrimenti mi ci va una vita a cucinarli e trovo che restino sempre un po’ duri; mentre le lenticchie le prendo secche. Uso spesso anche la soia edamame, che trovo surgelata, così come i piselli e le fave. Fagiolini e taccole di solito invece li trovo freschi.

Iniziate a cuocere i legumi al naturale, e poi pensate alle ricette: potete trasformarli in hummus di ceci, ragù vegetale, polpette di ceci, insalate di legumi con cereali e verdure, ecc…
Sono talmente versatili, che potete davvero metterli in tantissime ricette.

Io di solito cuocio le lenticchie verdi, ben lavate, con la salsa di pomodoro, per fare il ragù vegetariano, o in alternativa uso le lenticchie rosse per il curry. Uso invece i ceci per hummus oppure burger e polpette vegetali: trovo che si prestino meglio a creare le polpette, anche senza l’uso delle uova, perché sono belli densi anche quando vengono frullati.
Con i fagioli mi piace preparare il chili vegetariano o le zuppe, anche molto veloci.

Qui un po’ di ricette utili:

Mettiamo a bollire le verdure a foglia verde

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Io di solito mi organizzo così: metto sul tavolo dei giornali vecchi che mi faccio tenere dai suoceri, o dal mio bar di fiducia. Dispongo sul tavolo tutte le verdure e inizio a mondarle.

Per riporre ordinatamente gli scarti della verdura uso un grande scolapasta: non mi piace l’idea di mettere gli scarti sul piano di lavoro, tutti ammassati, perché mi piace lavorare nel pulito e con un bello spazio a disposizione. Quando il contenitore è pieno, getto gli scarti nell’umido e ricomincio.

Divido le foglie delle verdure verdi dai gambi, disponendoli in contenitori di plastica grandi, separatamente. E continuo così finché non ho pulito tutte le verdure: di solito elimino la parte finale del gambo, i filamenti, le foglie un po’ rovinate…
Mentre gli scarti buoni, li conservo per il soffritto o il minestrone: alcuni gambi non coriacei, pezzetti che non sono utili da cucinare in quella ricetta, ecc…

Tra le verdure a foglia verde cerco di non farmi mancare mai almeno due tra queste:

  • cime di rapa: le faccio bollire in acqua leggermente salata, le scolo molto bene e le uso sia da mangiare in insalata con olio e limone, sia da ripassare in padella, sia come ripieno per torte salate, sia per accompagnamento a un piatto di pasta. Buonissime anche sulla pizza! Stessa cosa faccio con la cicoria;
  • spinaci: li pulisco molto bene dalla terra, li cuocio in acqua bollente poco salata, li strizzo molto bene e di solito li uso frullati come ripieno per torte salate, oppure ripassati in padella come contorno;
  • bietole: separo le foglie dai gambi! I gambi si possono fare impanati e sembrano delle cotolette vegetariane; le foglie bollite le servo in insalata ben strizzate condite con olio e limone, oppure come ripieno per torte salate, o ancora per creare involtini ripieni. Stessa cosa con la lattuga: lo sapevate che si può cuocere?;
  • verza: la taglio molto sottilmente e la cuocio in pentola con olio, aglio e pochissima acqua. Poi aggiungo gli altri ingredienti a seconda della ricetta che voglio preparare: aceto balsamico per farla un po’ agrodolce; aglio e peperoncino per un contorno un po’ piccante; semplice, per fare da ripieno alle torte salate o preparare dei crostoni con sopra il brie o il taleggio; oppure, tra le mie preferite, cotta in pentola con pinoli e uvetta, ben stufata; o infine con la birra scura. Per le minestre, invece, la lascio cruda e la metto direttamente nel brodo. Le sue foglie si possono usare anche per fare gli involtini;
  • scarola: dopo averla ben lavata, la lascio intera se la cuocio in forno, gratinata con pangrattato, aglio, olio, capperi, olive e peperoncino; oppure la ripasso in padella, tagliata un po’ sottile, sempre con aglio, olio, capperi e olive. Buonissima per fare la pizza di scarola, ovvero una focaccia farcita!
  • cavolo cinese: di solito lo uso nel ramen o nelle zuppe di noodles, ma anche negli involtini primavera, nel riso saltato orientale e anche solo in padella con aglio e olio;
  • cavolo nero: di solito lo uso nelle zuppe, oppure crudo in insalata (lo amo!) o anche per fare le famosissime chips al forno;
  • cavolo verde, bianco o viola: mi piace molto crudo in insalata, ma lo preparo spesso anche semplicemente saltato con olio e aglio, magari aggiungendo un po’ d aceto di mele per fare una specie di crauti;
  • cavoletti di Bruxelles: provateli a crudo in insalata, tagliati sottilmente: sono deliziosi! E poi naturalmente cotti in forno con i cranberries e lo sciroppo d’acero.

Cuociamo al vapore le altre verdure

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Tutte le altre verdure io le pulisco, le metto nei contenitori, le lavo bene e le cuocio al vapore (o al forno, se voglio arrostirle). Tra queste, di sicuro non manca mai la zucca quando è di stagione, i broccoli, le zucchine, le carote.

Io di solito, dopo averle cotte al vapore, le lascio così al naturale e le chiudo nei contenitori ermetici da riporre in frigo (se le consumiamo entro 2-3 giorni massimo), oppure in congelatore.

Quando vi servono, siccome sono al naturale, potete decidere al volo come utilizzarle: per condire la pasta, come contorno ripassato in padella, per fare un risotto cremoso, per farne polpette, per farcire le torte salate…

Ecco alcune ricette utili per ingrediente:

Prepariamo 2 pietanze che facciano da piatto unico

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La cosa più comoda in assoluto, per me, è anche preparare due piatti unici che di solito utilizzo nei primi due giorni della settimana, che sono quelli in cui abbiamo tutti e tre poco tempo per pranzare, perché ci sono degli impegni fissi nel pomeriggio.

In questo modo ho due pasti pronti, solo da scaldare, per esempio:

  • couscous con ceci e verdure;
  • curry di lenticchie e spinaci;
  • pasta pasticciata al forno con crema di zucca e crescenza;
  • ragù di lenticchie;
  • crepes pronte, da condire al volo con le verdure e la crescenza;
  • teglia di pollo e patate al forno;
  • spezzatino con piselli, patate e zucchine;
  • caponata mista con capperi, olive e acciughe;
  • torte salate di vario tipo.

Cuociamo 1-2 piatti unici pronti, da congelare e scaldare in forno, se sappiamo di avere poco tempo in settimana

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Quello che trovo proprio utile è congelare in teglia dei piatti che possono essere tirati fuori al momento, la sera a cena quando siamo di corsa, e messi direttamente in forno per essere scongelati/scaldati.

Vi consiglierei di utilizzare pirofile di vetro o in alluminio leggero, non usa e getta, ma mi rendo conto che spesso non c’è troppo spazio in freezer. Io, per quanto possibile, cerco di utilizzare teglie non monouso, o al massimo quelle compostabili e biodegradabili, in carta pergamena, in canna da zucchero o in cartoncino certificato FSC.

Piatti unici da preparare in anticipo e congelare:

  • lasagne con ragù tradizionale, o ragù di lenticchie, o zucca o verdure;
  • pasta pasticciata, pizzoccheri, pasta con verdure miste;
  • gnocchi alla romana;
  • couscous con lenticchie o ceci e verdure miste;
  • arrosti o spezzatini con la propria salsa e le verdure;
  • cotolette di carne o vegetali, con patate e verdure precotte al forno;
  • polpette di carne, pesce o vegetali, con il proprio sugo e le verdure di contorno;
  • torte salate di vario tipo.

Come conservare queste ricette? Cuocetele in forno nella loro teglia lasciandole leggermente indietro di cottura. Lasciate intiepidire a temperatura ambiente e infine coprite, etichettate e congelate.

Al momento di servirle, preriscaldate il forno alla temperatura giusta e mettete a scaldare la teglia ancora surgelata tolta direttamente dal freezer. In una decina di minuti il cibo si scongelerà e finirà la sua cottura, restituendovi un piatto come appena fatto.

Come assemblare i vari ingredienti dopo aver cucinato: esempi di menu vegetariano settimanale con il Meal Prep

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Ecco dunque alcuni dei mille modi in cui possiamo assemblare le preparazioni del meal prep, per combinarle durante la settimana. Io vi indico i piatti unici: a questi potete aggiungere altra verdura verde cruda o cotta al vapore, e sicuramente la frutta dopo pasto.

Menu settimanale meal prep

Lunedì: 

  • pranzo: insalatina tiepida di orzo con lenticchie rosse, carote e zucchine julienne ripassate con aglio e olio, mandorle a lamelle, olio e sale;
  • cena: teglia di patate, zucca e cavoletti di Bruxelles conditi con olio, sale e timo, serviti con straccetti di pollo o di soia;

Martedì:

  • pranzo: couscous con ceci, broccoletti e pesto di basilico e zucchine (frullo la zucchina al vapore con basilico, noci, olio, sale e grana);
  • cena: bowl di riso basmati al vapore con edamame, cavolo cinese cotto al vapore e salsa di soia, con insalata di cavolo viola e semi misti e bastoncini di zucca al forno con lo zenzero;

Mercoledì:

  • pranzo: riso bianco con chili di carne o fagioli rossi, con gambi di bietole impanati e fritti;
  • cena: patate al forno con burger vegetale o di pesce, con contorno di verdure verdi al vapore condite con olio, sesamo e sale;

Giovedì:

  • pranzo: pasta intelgrale con ragù di tempeh e carote;
  • cena: polpette di lenticchie verdi e patate, con verdure a dadini saltate nella wok con aglio e olio e spinaci al vapore;

Venerdì:

  • pranzo: pasta con fave e cime di rapa;
  • cena: omelette con purè di patate e piselli, con contorno di verza e carote julienne spadellate con aglio e olio;

Sabato:

  • pranzo: torta salata con scarola, olive, capperi e acciughe;
  • cena: zuppa di noodle con pollo (facoltativo), carote e zucchine a nastro, cavolo cinese e funghi;

Domenica: 

  • pranzo: farro in insalata con verdure verdi cotte, ceci, semi di sesamo;
  • cena: uova al padellino con punte di asparagi, broccoletti olio e limone e pane tostato.


Commenti

8 Commenti per “Esempi di Meal Prep vegetariano settimanale”
  1. Giulia

    Apprezzo tantissimo il tuo lavoro, ti seguo assiduamente e ti stimo… non capisco però come una persona che si batte per la parità possa poi distinguere così facilmente tra animali… perché un cane possa essere l’amico di casa e la mucca,
    durante le feste, carne da macello… davvero la mia è una domanda scevra da ogni polemica. Grazie per la risposta che vorrai darmi

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ciao Giulia, non credo ci sia molto da spiegare: sto facendo onestamente del mio meglio, consumando carne molto raramente.
      Faccio attenzione ai prodotti di pulizia, ai cosmetici, all’abbigliamento. Credo di essere una persona che si impegna molto 🙂

      Mi piace molto la frase che dice: Non abbiamo bisogno di una manciata di persone perfettamente sostenibili, ma di milioni di persone che lo facciano imperfettamente.

      Io credo che si debba decisamente interrompere quel circolo vizioso per cui ‘o tutto o niente’: le persone cambiano, ma lo fanno con i propri tempi. Noi non possiamo giudicare le scelte altrui, ma possiamo dare l’esempio con la gioia e con la pace.
      Io questo penso di farlo. Anche attraverso questi post che invitano le famiglie onnivore a cambiare abitudini alimentari poco alla volta.

      Tantissime persone mi hanno scritto, negli anni, per dirmi che ‘grazie a me’ hanno iniziato a mangiare più frutta e verdura: a me sembra bellissimo. Sta funzionando!

      Un abbraccio grande

      • Giulia

        Hai ragione… apprezzo tantissimo l’inizio e spero che possa essere di esempio per molti.
        Un abbraccio forte a te!

  2. cri

    io sono vegana da tantissimi anni – quasi 30 – e a questo punto direi che sono proprio “plant-based”, anche perché 30 anni fa non c’erano a disposizione alimenti pronti vegani se non in negozi specializzati dove però ci si lasciava uno stipendio.
    Per questo nel corso degli anni ho imparato a fare tutto quello che mi serve partendo in pratica dai legumi secchi e dai cereali. Tutti i sabati cucino una bella quantità di farro e di orzo che divido in 7 sacchetti e metto in freezer; stessa cosa con i legumi: ceci e fagioli. Conservo anche l’acqua di cottura dei ceci in freezer per l’aquafaba.
    Le lenticchie di solito le cucino al momento anche se sono secche, così come il cous cous ed il riso. La verdura la preparo ogni due giorni, componendo anche burger o cotolette.
    Anche il latte lo preparo ogni due giorni (avena, farro o cocco) utilizzando gli scarti per le cotolette e i burger.
    una volta a settimana faccio la granola e il pane.
    rarissime volte compro il tofu perché – onestamente – non mi va di farlo in casa. Seitan, tempeh e simili proprio non li mangio.
    Ormai è una routine talmente consolidata che non ci faccio neanche più caso!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Che meraviglia!! Nemmeno io mangio tofu, seitan, ecc… non vorrei dire cavolate, quindi parlo in modo totalmente anti scientifico, ma ho il timore che tutto quel glutine mi provochi dei problemi. Considera che io ho una malattia autoimmune che mi porta anche una psoriasi inversa certi giorni terrificante, e ogni volta che ho provato a mangiare seitan, ho avuto delle crisi di prurito pazzesche.
      Magari è solo un caso. Ma voglio provare a fare di nuovo gli esami allergologici, che è da troppo tempo che non ripeto.

      Mi interessa tantissimo l’acqua faba: sai che ho sempre avuto il timore di provarla? Eppure ho letto tantissime ricette interessantissime in cui viene usata, tra cui anche una mousse al cioccolato e una focaccia che mi ispirano tantissimo.

      Avresti voglia di dirmi come fai la granola, per favore?

      • cri

        la granola è il mio vero peccato di gola!!!!
        Frullo i datteri con poca acqua per fare una salsa.
        In un recipiente mescolo fiocchi di avena e fiocchi di farro (oppure solo avena, dipende da quel che trovo quando faccio la spesa!), un po’ di semi (io frullo insieme sesamo, lino e girasole e li tengo in frigorifero), buccia di agrumi grattugiata (anche questa è un mix che preparo e frullo insieme: in inverno faccio seccare sul termosifone le bucce di arancia, mandarino, limone, bergamotto e poi li polverizzo e ne faccio sacchettini da freezer; tra l’altro li aggiungo sempre alle torte e pure nell’insalata) e infine frutta secca a pezzi (noci, mandorle, nocciole, ecc.) e un po’ di cannella e zenzero in polvere.
        Spargo questo mix sulla teglia rivestita con la carta forno, verso la salsa di datteri e mescolo avendo cura di bagnare tutto.
        Si cuoce in forno a 180° per 30 minuti, avendo cura di mescolare il composto ogni 10 minuti circa. Io di solito tengo per 20 minuti il forno statico e gli ultimi 10 lo metto in modalità ventilato.
        Quando la granola è ancora calda la ripongo in un barattolo di latta e immediatamente ci butto dentro cioccolato fondente tritato (così si scioglie un po’), uvetta, frutta essiccata e bacche di goji…non sono ingredienti fissi, in pratica è tutto quello che trovo in casa; infine chiudo il barattolo e lo agito per bene – tipo un barista con un sifone, per intenderci.
        Il fatto che la granola è ancora calda fa si che la cioccolata si scioglie un pochino e inumidisce tutti gli altri ingredienti.
        Utilizzo la salsa di datteri al posto dello sciroppo di acero e/agave che non mi piacciono molto, i non vegani possono ovviamente utilizzare il miele.
        scusa la lunghezza della spiegazione!!!! in realtà è tutto molto semplice e veloce! ed è buonissima!

        Per l’aqua faba … cosa aspetti!!!! utilizzala subito anche nella farifrittata, nei pancakes, nelle torte, glasse, mousse … in tutte le preparazioni! per una vegana di vecchio stampo come me è stata la scoperta del secolo!!!!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

        immagine livello
        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Mammamia, mi sembra una cosa goduriosaaaaaaaa questa granola!

        Ho visto chi monta persino la panna con l’acqua faba, mi sembra Tortamiacasa.

  3. Alice

    Faccio notare che nell’esempio settimanale appare un paio di volte il pollo, che non è vegetariano, anche se il post resta comunque utile 🙂

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