Mamma Felice

Utilità e importanza delle filastrocche durante la crescita

Pubblicato il 16 Febbraio 2022 da

leggere le filastrocche ai bambini

Le filastrocche, le nenie e ninne nanne in generale, sono molto importanti sin dalla nascita e non è mai troppo presto per iniziare a recitarle e cantarle a bambine e bambini.

Come sappiamo, le filastrocche sono brevi componimenti in rima che richiamano temi giocosi, caratterizzate da sonorità ripetute e un ritmo scandito.

Gianni Rodari, uno dei più celebri autori italiani di opere per l’infanzia, nonché pedagogista specializzato, le definiva “giocattoli sonori” perché secondo lui permettevano a bambine e bambini di sviluppare la propria conoscenza della lingua italiana giocando e divertendosi.

L’ importanza delle filastrocche per lo sviluppo nell’età evolutiva è stata confermata da diversi studi ed è quindi bene servirsene integrandole nel proprio metodo educativo.

LEGGI ANCHE: Come promuovere l’avvicinamento alla lettura sin dalla nascita

Le filastrocche in gravidanza

I benefici della lettura in gravidanza sono noti da tempo.

Moltissimi studi scientifici confermano che leggere nenie e filastrocche durante la gestazione produce un duplice effetto positivo.

Da un lato, stimola l’attività cerebrale del feto, determinando sul lungo periodo una maggiore capacità di alfabetizzazione e riconoscimento delle parole. Inoltre si verifica anche una primitiva forma di allenamento delle future capacità mnemoniche.

Dall’altro, instaura e rafforza il legame genitori-figli, permettendo:

  • a bambine e bambini, di iniziare a conoscere e poi riconoscere la voce di mamma e papà;
  • ai genitori di creare e rafforzare, giorno dopo giorno, il legame affettivo con loro

Quindi, a partire dalla ventesima settimana, è bene iniziare a mettere in pratica questa abitudine, che tornerà molto utile dopo la nascita, quando il neonato sarà in grado di riconoscere le filastrocche ascoltate nella pancia della mamma, traendone calma e serenità.

Ma come possiamo usare nenie e filastrocche durante la crescita?

Qual è il reale valore pedagogico delle filastrocche e in cosa possono essere utili? Quali problematiche possono risolvere?

LEGGI ANCHE: Come prendersi cura di un neonato secondo il Metodo Montessori: guida completa

Qual è lo scopo della filastrocca?

Lo abbiamo chiesto a Maria Aliprandini, puericultrice ed educatrice professionale in servizio da quarant’anni presso l’asilo nido comunale Gemma Missaglia di Somma Lombardo (VA), autrice del libro di filastrocche Strocche in fila, edito da Gruppo Albatros il filo.

“Con le filastrocche possiamo ottenere molti risultati diversi. Oltre alla funzione di gioco e divertimento, infatti, la filastrocca ha un importante valore didattico, perché avvicina i bambini alle prime forme di comunicazione verbale. Con una filastrocca possiamo insegnare le prime parole che pronunceranno e se le accompagniamo con suoni ritmati o gesti ripetuti possiamo anche facilitare i primi approcci alla musicalità e al ritmo“.

Quali attività possiamo proporre per trasformare la filastrocca in un’attività musicale?

Con i neonati è importante cantare tanto, leggere spesso, ripetere le cantilene, scandire bene parole e ritmo della voce. I neonati chiaramente non riconoscono il senso delle parole o i concetti ma riescono a interiorizzare il tono, il suono della voce dei genitori, a memorizzarlo e riconoscerlo come fonte di rassicurazione.

A bambine e bambini più grandi, in età da nido diciamo, oltre al canto si può proporre di suonare uno strumento per accompagnare la filastrocca. Può trattarsi di uno strumento musicale reale o di qualcosa di improvvisato con il materiale a disposizione: anche un cucchiaio di legno e una scatola possono diventare uno strumento musicale. Questo aiuta anche a sviluppare la fantasia: creare nuovi suoni e nuovi strumenti con cui produrli“.

Perché si dice che le filastrocche sono importanti anche per la didattica?

“Per diversi motivi. In primo luogo perché le filastrocche aiutano nella memorizzazione di testi e concetti, che poi resteranno nel patrimonio di conoscenza per sempre. Per esempio, chiunque di noi ricorda per sempre quanti giorni ha ciascun mese dell’anno grazie alla filastrocca sui mesi.

Secondariamente, perché con le filastrocche possiamo convincere bambine e bambini a fare cose che solitamente non vogliono fare: per esempio riordinare. Quando sono in classe, io non amo porre fine alla giornata in modo brusco, dettando l’ordine di riordinare prima di andare via. Preferisco cantare. Così intono una nenia e dico:

Vediamo chi mi aiuta / a riordinare / prendiamo i giochi / mettiamoli qua! / Brava Bianca, bravo Mohamed…

E così via. E la cosa che ancora oggi, dopo quarant’anni, trovo meravigliosa è che loro lo fanno, tutti felici, sorridendo. Poi dico loro “baciatevi! Autostima!”, e loro si baciano la manina. Sono incredibili.

Un altro motivo per cui si dice che le filastrocche sono utili nella didattica è che possono essere usate per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e dell’empatia“.

filastrocche che insegnano empatia

Come possiamo usare le filastrocche per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e dell’empatia?

“Un po’ come per il riordino. Nel senso che cantare una filastrocca, anche inventata, che parli dei loro problemi, dei loro disagi, crea un terreno di incontro tra noi e loro sul quale poi possiamo spiegare le emozioni. Come se recitassimo i sentimenti.

Mi spiego meglio: se una bambina o un bambino arrivano al nido tristi perché non volevano lasciare la mamma e una compagna di classe offre loro un biscotto che li fa sorridere, questa è una storia da raccontare. Perché trasforma un istinto (quello di offrire il biscotto) in un esempio di gentilezza. Allora io intono la mia solita canzoncina:

Riccardo stamattina / era triste / Bianca gli ha dato un biscotto / e lui è felice! / Vero Riccardo / che sei felice?

Questo messaggio entra nella loro testa veicolato dalla canzoncina e insegna molto più di quello che potremmo insegnare con mille lezioni. Sotto forma di gioco, possiamo insegnare tutto ai bambini. Anche le cose che a volte, per stress, per stanchezza, perché siamo esauste, tendiamo a imporre come un ordine. E questo fa bene a loro, ma anche a noi“.

Le filastrocche del tuo libro veicolano molti messaggi importanti, si vede che ci credi in questo modo di insegnare. Qual è la tua preferita?

“Quella che racconta di Draghetto e Lupetto. Un po’ perché è la prima che ho scritto, e quindi la sento in modo speciale.

E un po’ perché parla di perdono, del litigio e dello scontro certo, ma soprattutto del nostro innato bisogno che le persone che amiamo ci perdonino.

Draghetto e Lupetto sono amici, si vogliono bene, e come tutti gli amici bisticciano perché Lupetto a volte esagera, fa scherzi troppo sciocchi. E qualche volta Draghetto si arrabbia e reagisce male. Ma poi i due amici si parlano, Lupetto si scusa, ha capito che certi scherzetti non vanno fatti. E alla fine dice al suo amico Draghetto :

Ho imparato, di sicuro! Non lo farò più: lo giuro! Ora abbracciami perché.. non so stare senza te!

È una storia importante, che parla di volersi bene anche nello scontro, di sapersi scusare, ma soprattutto di sapersi dire che ci si ama l’un l’altro. E i bambini la adorano, probabilmente perché è la storia di ogni loro piccolo litigio”.

filastrocche per bambini di Maria Aliprandini
Illustrazione di Lupetto e Draghetto realizzata da Masha Malnichenko

Per la tua esperienza professionale, le filastrocche sono utili per lo sviluppo del linguaggio?

Le filastrocche sono molto utili per lo sviluppo del linguaggio e non solo, come dicevamo prima, perché leggere e cantare le filastrocche sin dalla gravidanza aiuta a familiarizzare con i suoni.

Le filastrocche aiutano a interiorizzare i suoni di alcune lettere, come per esempio le gutturali, se mentre le leggiamo recitiamo facendo i versi degli animali. Così, per esempio, bambine e bambini imparano a riprodurre il suono GRRR facendo il verso di un animale feroce. Lo stesso vale per il suono della lettera S o della Z quando fingono di essere un serpentello o una zanzara. Per questo è importante recitare le filastrocche insieme a loro, non solo leggerle. Creare delle vere e proprie rappresentazioni in cui si varia il tono della voce e anche l’atteggiamento del viso, per insegnare a percepire un’emozione ben precisa”.

Quindi, Le filastrocche aiutano la comunicazione?

“In generale, per esperienza professionale ma anche personale, posso dire che le filastrocche sono uno strumento di comunicazione importantissimo. Sono in grado di instaurare un canale comunicativo-affettivo anche con le persone che non comunicano per motivi di malattia, come il morbo di Alzheimer.

Con la filastrocca sulla mamma, contenuta nel mio libro, sono riuscita a instaurare di nuovo un legame comunicativo con mia madre, affetta da tempo da una grave forma di Alzheimer, che ormai non interagiva più con noi. Gliela recitavo ogni giorno e sembrava che non mi sentisse nemmeno. Poi, un giorno, le ho chiesto “Mamma, dov’è la mamma?” e lei me l’ha indicata col dito. È stata un’emozione che non dimenticherò mai”.

le filastrocche aiutano lo sviluppo del linguaggio

E per i bambini che hanno un ritardo del linguaggio? Che utilità può avere la filastrocca se il bambino non parla?

“Come sopra. Escluse cause organiche di ritardo del linguaggio, che chiaramente richiedono l’intervento di uno specialista, la filastrocca può aiutare nella stimolazione e nello sviluppo del linguaggio, perché un bimbo che stenta a parlare può essere stimolato con canti, recite e letture di suoni e sillabe ripetute. Se teniamo duro senza perdere la pazienza perché il risultato tarda ad arrivare, il risultato arriverà: perché le bambine e i bambini, alla lunga, non resistono alla tentazione di ripetere come un pappagallo quei suoni curiosi che sentono fare da noi.

Così, se intorno ai due anni e mezzo ancora non parlano e ricorrono ad un linguaggio figurativo per comunicarci i loro bisogni, può essere molto utile ricorrere ai versi degli animali per spingerli ad associare il suono alla parola. Se vuole bere e indica la bottiglia possiamo provare a inventare una filastrocca sulla papera che fa qua qua: il suono ripetitivo del verso “quaquaquaproduce la parola acqua e insistendo con balli, canti e giochi delle mani presto diranno quaqua. E col passare delle settimane quaqua diventerà acqua.

Bisogna partire dai suoni semplici, prendere ispirazione dai bambini che intorno ai sei mesi iniziano a lallare: e restare sereni, senza caricare quei momenti di stress per il raggiungimento di un risultato, perché loro lo sentono e fanno proprio quello stress”.

LEGGI ANCHE: Libri da regalare a una futura mamma: sei titoli

a cosa servono le filastrocche

Come nascono le tue filastrocche?

“Sono nate per caso, in un periodo della mia vita in cui mi coricavo di sera e nella mente si affollavano le rime o le storie dei personaggi. Ho iniziato a prendere appunti con un quaderno sul comodino e lentamente quelle storie sono diventare strofe. E poi da strofe sono diventate filastrocche. Le raccontavo ai miei bambini del nido finché un giorno una mamma mi ha chiesto dove potesse trovare il mio libro. E in quel momento ho capito che piacevano davvero”.

Perchè hai scelto un titolo come “Strocche in fila?”

“Perchè volevo che fosse un gioco di parole. Più correttamente: volevo giocare con le parole come gioco insieme ai miei bimbi in classe. Perché giocando con loro possiamo insegnare davvero tutto“.

LEGGI ANCHE: Guida completa allo Spannolinamento: consigli pratici e libri da leggere con i bambini

Strocche in fila: filastrocche per bambini

di Maria Aliprandini con le illustrazioni di Masha Malnichenko, edito dal Gruppo Albatros

LINK DI AFFILIAZIONE AD AMAZON: Strocche in fila di Maria Aliprandini

libri di filastrocche per bambini

Ve lo consigliamo perché:

  • contiene 25 filastrocche per bambini di tutte le età, molto utili per stimolare lo sviluppo del linguaggio e farli esercitare nella pronuncia di alcuni suoni per migliorare problemi fonetici, come il rotacismo (erre moscia) il sigmatismo (la s trascinata) e le dislalie legate alla pronuncia degli altri fonemi;
  • le filastrocche incluse nella raccolta sono scritte con registri linguistici differenti in base alle varie età e affrontano diversi temi: come il litigio, la riconciliazione, l’importanza della fantasia, le varie emozioni come paura, felicità, delusione;
  • il libro contiene illustrazioni molto efficaci e divertenti che rendono graficamente molto bene il significato della filastrocca

Le filastrocche sono un pilastro importante della nostra tradizione culturale e un momento di apprendimento e crescita fondamentale per i nostri figli. Voi ricordate ancora quelle che vi cantavano da piccini? Quali filastrocche preferivate? Ditecelo nei commenti!



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *