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Come avere una casa a misura di bambino

Pubblicato il 15 Luglio 2019 da

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Secondo il Metodo Montessori, l’ambiente in cui vive il bambino deve essere curato, ordinato, pulito, funzionale, adatto a stimolare l’autonomia del bambino e ovviamente anche attraente. I bambini infatti amano lo spazio e l’ordine, ma sanno cogliere anche la bellezza dei luoghi in cui vengono ospitati.

Vediamo come rendere la nostra casa uno spazio sicuro, accogliente, adatto alla crescita armonica del bambino e allo sviluppo dei suoi talenti.

Una casa Montessori, con l’accoglienza di Tracy Hogg

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La nostra casa quindi dovrebbe vivere nello spazio, nella luce, nell’ordine e nella pulizia degli ambienti – per poter dire di avere una casa in stile Montessori.

Questo non significa tuttavia che dobbiamo possedere ville lussuose o case immacolate, ma semplicemente che possiamo prenderci cura della nostra casa in modo semplice, per renderla accogliente e funzionale senza tanti fronzoli, amandola davvero, in quanto espressione del nostro stile educativo e di vita.

Prima di tutto, quindi, cerchiamo il minimalismo: evitiamo sempre di farci prendere dalla frenesia di accumulare oggetti e mobili, anche perché il consumismo non solo non è più di moda, ma non è davvero sostenibile a livello ecologico.

Piuttosto cerchiamo di spendere meno e vivere con meno cose, per riappropriarci dello spazio intorno a noi.

Cerchiamo di tenere in ordine la casa facendo in modo che ogni oggetto abbia una sua collocazione: in questo modo sarà davvero più semplice riordinare e pulire, perché non dovremo spostare avanti indietro gli oggetti, perdendo tempo prezioso.

Una casa bella non è una casa lussuosa, ma è una casa in cui aria e luce possono circolare liberamente, in cui cioè i mobili, anche modesti, vengono tenuti con amore.

Quando ho avuto mia figlia mi sono da subito orientata al Metodo Montessori, ma sono rimasta affascinata anche da un libro in particolare: Il linguaggio segreto dei neonati, scritto da Tracy Hogg.

Questo libro non piace a tutti, perché pone in una certa misura dei limiti all’attaccamento parentale: è infatti un libro orientato a quei genitori (in particolare le mamme), che per loro natura hanno bisogno di definire il proprio spazio personale anche quando nasce un bambino, per potersi ritagliare del tempo solo per sé, potersi lavare, mangiare, poter dormire in modo sufficiente.

Vi consiglio di leggerlo più che altro per prendere degli spunti interessanti, da adattare alla vostra personalità.

Qualsiasi metodo, anche il miglior metodo del mondo – come può essere il Metodo Montessori -, dovrebbe infatti essere sempre adattato al proprio stile di vita. È impossibile, infatti, che metodi pedagogici così generali possano andare bene a una moltitudine di persone con abitudini e stili di vita differenti.

Quello che mi è sempre sembrato giusto è stato quello di informarmi il più possibile su vari metodi pedagogici e farli miei cogliendo gli spunti più interessanti e più adatti alla mia situazione, per adottare uno stile di genitorialità positivo e non forzato, corrispondente alla mia personalità.

Ritengo infatti che una delle doti principali di un buon genitore sia l’autenticità. Se ci forziamo di diventare quello che non siamo, rischiamo di sentirci presto in trappola in una vita che non ci appartiene e ci condanniamo quindi all’infelicità certa. E questo si ripercuoterà inevitabilmente anche sui nostri figli.

Il nostro obiettivo di genitori non deve essere quello di rincorrere una perfezione inesistente, ma piuttosto migliorare noi stessi costantemente traendo tanti spunti positivi dai metodi e dalle filosofie di cui veniamo a conoscenza, in modo da diventare ‘genitori su misura’ di noi stessi, e dei nostri figli. Perché anche i bambini non sono tutti uguali e non dobbiamo aspirare che lo diventino.

Riguardo l’ambiente domestico, una cosa che ho molto amato del metodo di Tracy Hogg è l’idea di parlare sempre molto spontaneamente con i bambini, sin dai primi giorni di vita, perché i bambini sono in grado di comprendere tutte le lingue del mondo. In particolar modo Tracy Hogg propone, quando riportiamo il neonato a casa dall’ospedale, di portarlo in tutte le stanze e di presentargli la casa, per fargli conoscere l’ambiente in cui vivrà.
Questo particolare mi è sempre rimasto in testa mi ha affascinata, perché trovo un segno di grande rispetto quello di fare in modo che l’ambiente e il bambino possano realmente interagire in modo significativo tra loro.

Rendere la casa a misura di bambino: la sicurezza

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L’ambiente casa secondo la Montessori deve tener conto sia dello sviluppo delle autonomie dei bambini, sia del loro interesse esplorativo.

Quindi è importante che la casa sia sicura e che il bambino possa viverla totalmente, senza farsi male, ma anche senza danneggiare oggetti troppo preziosi.

Liberiamo dunque le superfici da oggetti inutili: eliminiamo le bomboniere, i cristalli e tutti gli orpelli e lasciamo che le superfici restino libere, adatte per sperimentare, vivere; utilizzate dal bambino per sviluppare la sua intelligenza.

Ricordiamoci che i bambini sono spesso interessati a ripetere la gestualità compiuta dagli adulti.
Per questo amano venirci dietro quando spolveriamo, passiamo lo straccio, cuciniamo.

Quindi facciamo in modo che i bambini possano facilmente accedere agli sportelli più bassi dei nostri mobili, dove possano trovare oggetti sicuri da manipolare, come mestoli, pentolini, ciotole di plastica, contenitori – e non certo detersivi, coltelli altri prodotti pericolosi.

Come sappiamo, nel Metodo Montessori è molto importante incentivare i bambini a raggiungere gradi di autonomia sempre più importanti, per imparare presto a vestirsi e lavarsi da soli, mangiare, ma anche svolgere piccole attività domestiche o di cura degli animali casa.

Per stimolare le autonomie dei bambini dovremmo quindi permettere loro di utilizzare gli oggetti comuni della casa, che siano oggetti reali. Cerchiamo di coinvolgerli nelle pulizie, nell’ordine e nella cucina, senza fargli ‘fare finta di fare le cose’, altrimenti non impareranno mai, e soprattutto perderanno il piacere di collaborare.

Chiaramente all’inizio i risultati non saranno eccelsi, ma ciò che è importante è che il bambino possa correggere da solo i suoi errori e maturare i gradini dell’indipendenza.

In una casa sicura in stile Montessori, con un ambiente davvero adatto ai bambini, non devono essere alla sua portata farmaci, detersivi, piccoli oggetti che possano ferirlo o che possano essere ingoiati.

Non è necessario che la casa sia strutturata in modo da prevenire eventuali danni, ma è più importante che la casa sia strutturata per lasciare la libera esplorazione del bambino, in modo che sviluppi la necessaria sicurezza per manipolare gli oggetti di uso comune senza farsi male.

Se viviamo ai piani alti ricordiamoci di chiudere sempre le finestre o mettere delle sbarre, in modo che i bambini non possano mai precipitare. Evitiamo anche di posizionare sedie o mobili bassi sotto le finestre, su cui il bambino possa arrampicarsi.

Spieghiamo comunque bambini la pericolosità di certe azioni, perché i bambini sono competenti: riescono a capire i pericoli, se gli spieghiamo i motivi veri dei nostri divieti.

Ricordiamoci inoltre di fissare al muro i mobili, le librerie, il televisore… in modo che il bambino, aggrappandosi ad essi, non possa essere schiacciato.

Tra i prodotti Chicco indispensabili per le misure di sicurezza di base, vi consiglio:

  • il blocca porta, per bloccare le stanze in cui i bambini non dovrebbero entrare senza di voi;
  • la chiusura multiuso, per esempio per bloccare i mobiletti contenenti farmaci o detersivi;
  • i copripresa, per impedire ai bambini di infilare le dita nelle prese di corrente elettrica;
  • il cancelletto estensibile, fondamentale se avete per esempio la casa su più livelli e non volete che il bambino scenda le scale da solo.

Importantissimo: non lasciamo mai da soli i neonati o i bambini piccoli. Non solo perché la Legge stessa ce lo impone, almeno fino ai 14 anni, ma perché dobbiamo capire che i bambini sono imprevedibili, e soprattutto non hanno ancora piena coscienza dei pericoli. La prevenzione, in certi casi, è la migliore cura!

Come arredare la cameretta

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Cerchiamo di organizzare gli spazi a misura di bambino in base all’età dei nostri figli.

Se un neonato avrà bisogno nella sua cameretta semplicemente di un lettino, un fasciatoio e un tappetone morbido su cui giocare; un bambino da un anno in su avrà bisogno anche di una piccola libreria, uno scaffale, una seggiolina e un tavolino bassi per poter disegnare o praticare attività creative.

Evitiamo sempre di utilizzare la cameretta dei bambini come magazzino o lavanderia. Spesso infatti pensiamo i bambini non abbiano bisogno di uno spazio personale e tendiamo ad affollare le loro camere con assi da stiro, stendini e anche scatoloni vari o armadi pieni di piumoni e coperte e altri oggetti della famiglia.

Quando possibile, cerchiamo di creare uno spazio personale anche per i nostri figli, che diventi il loro punto di riferimento.

Non c’è bisogno di comprare chissà che cosa per arredare bene la cameretta in stile Montessori, ma c’è piuttosto bisogno di spazio e soprattutto di pochi mobili bassi che assecondino la libertà dei bambini, permettendo loro di giocare e muoversi autonomamente.

All’inizio basteranno un tappeto morbido e uno specchio ben fissato al muro. Poi potremo aggiungere piccole librerie, sedie e tavolini.

Ricordiamoci un principio fondamentale della Montessori, che è legato a misurare le esperienze dei bambini in modo da non iperstimolarli.

Lasciamo dunque ai bambini a disposizione pochi giochi alla volta, sostituendoli mano a mano quando perderanno di attrattiva.

Quando possibile, scegliete un letto basso in stile Montessori, ovvero una lettino da cui il bambino possa salire e scendere autonomamente, senza le sbarre.

Non lesinate mai sulle reti e sui materassi per bambini perché, anche se i bimbi sono estremamente leggeri di peso, è molto importante che la loro schiena venga sostenuta correttamente.

Importante sarà anche la zona della vestizione, in modo che i bambini, mano a mano che crescono, possano accedere autonomamente ai loro vestiti, ai calzini, alle mutande e alle scarpe, in modo da vestirsi da soli.

Se l’obiettivo di una casa Montessori è quello di proporre al bambino un ambiente luminoso, pulito e ordinato, è bene utilizzare mobili di legno resistente, anche non laccati, ma tenuti al naturale. Evitiamo anche i colori troppo accesi alle pareti: limitiamoci serenamente a dipingere la stanza di bianco, che è anche facilmente pulibile se i bimbi inavvertitamente sporcano le pareti.

Pochi giochi, adatti all’età, da proporre a rotazione

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Tra i giochi preferiti dei neonati, c’è sicuramente il doudou od oggetto transizionale: di solito un pupazzetto morbido composto da una parte di tessuto pendente, che il bambino porta sempre con sé per infondersi sicurezza. Avete presente la copertina di Linus? Ecco, il concetto è quello.

Chicco ha realizzato Orsetto Doudou, realizzato in morbido tessuto velour anallergico in colori naturali, facilmente lavabile in lavatrice.
Un consiglio dato dall’esperienza? Non limitatevi a comprare un solo doudou, ma fatene scorta, perché se si perde o si rompe, andate in panico!

Cerchiamo di scegliere giochi che stimolino i 5 sensi del bambino, ma anche la coordinazione manuale.

Guardate che carina la zebra afferrafacile di Chicco, leggera e facile da afferrare, con tre anelli scorrevoli per stimolare la manualità del bambino. Si scuote e produce un leggerissimo rumore, che non è assolutamente invasivo e stimola il senso dell’udito del bambino.

Ci sono poi le attività manuali e gli incastri: i bambini devono infilare gli oggetti geometrici nelle buche corrispondenti, ma anche imparare ad aprire e chiudere lo sportellino del cubo ad incastri Chicco.

Mi piacciono molto, come primi giochi, anche:

  • la Palla trasformabile 2 in 1: un gioco di costruzione creativo e divertente per sviluppare la coordinazione occhio / mano e il movimento delle mani. Si usa sia come palla rotolante, sia come gioco di costruzione che stimola la fantasia e la manipolazione, perché possiede 10 elementi da incastrare per creare diverse forme (un uccellino, un dinosauro, un razzo…);
  • la torre ad anelli 2 in 1, che è un gioco impilabile con 4 anelli di dimensioni differenti da ordinare dal più grande al più piccolo, ma anche un gioco a incastri con 4 formine di diverso tipo.

Se vi piacciono le casette multiattività, Chicco ne ha prodotta una bella grande e bella colorata, che sicuramente è piena di stimoli manuali, visivi e uditivi per i bambini, che permette varie attività tra cui aprire, chiudere, infilare, pigiare, sfogliare…

Il corredino del neonato e del bambino piccolo

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Nell’armadio ideale del nostro bambino non è necessario inserire mille vestiti, ma è più importante avere i vestiti giusti.

Finché parliamo di neonati, possiamo scegliere l’abbigliamento che preferiamo e sbizzarrirci, ma quando i bambini iniziano a volersi vestire da soli dobbiamo accettare di fare un passo indietro e coinvolgerli anche nell’acquisto dei loro vestiti.
Chiaramente i loro gusti non sempre corrisponderanno ai nostri gli abbinamenti dei bambini a volte potrebbero risultare come un pugno in un occhio per tutti gli appassionati di stile, eppure questo non ci deve fermare dal perseguire l’obiettivo principale del Metodo Montessori: garantire la libera espressione del bambino, della sua personalità e della sua autonomia.

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Per quanto mi riguarda il corredino perfetto del neonato, per quanto mi riguarda è composto da alcuni pezzi strategici:

  • una bella quantità di body intimi sia a manica corta, che ha canottierina: questi body infatti vanno cambiati quasi quotidianamente, soprattutto nelle stagioni calde, quindi non sono mai abbastanza. Essendo in pratica abbigliamento intimo, si sporcano anche facilmente di cacca o pipì, o comunque si possono macchiare e vanno lavati spesso. Inoltre quanto è piacevole cambiare la biancheria anche per noi adulti? La stessa cosa succede anche per il neonato, che sente una bella sensazione di pulito e freschezza quando metti il body fresco di bucato;
  • i calzini, che soprattutto al all’inizio, devono essere indossati sempre dai neonati, perché è proprio attraverso i piedini che i bambini si raffreddano troppo velocemente. I calzini spesso vanno addirittura indossati sopra le tutine, proprio per tenere al caldo le estremità. Inoltre come ben sappiamo ancora non è stato risolto il mistero dei calzini spaiati, per cui inevitabilmente ci troveremo a perdere nel limbo i calzini, che quindi dobbiamo possedere in abbondanza;
  • molto importanti anche i golfini, che tengono caldo il bambino e sono di pratico utilizzo quando siamo fuori casa e le serate iniziano a rinfrescare;
  • poi ci sono tutti quegli elementi come bavaglini, cappellini, copertina e lenzuola, ovvero teleria e indumenti da lavare spesso, che è utile avere sempre di scorta per evitare di fare le lavatrici di notte.

Per quanto riguarda i pezzi di sopra, io ho sempre preferito le tutine intere con la chiusura sul davanti e non sulle gambe, solo perché così passa meno aria dai bottoncini. Mi piacevano molto anche i completini in due pezzi, sempre in cotone 100% o ciniglia, ovvero maglietta con apertura a bottoncini sulla spalla e ghettine.

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Non ho invece mai amato molto i vestiti eleganti, le firme dell’altra dell’alta moda, le camicie con i i nastri e tutti gli elementi ingombranti, perché ritengo che la praticità e la comodità siano più importanti della moda, quando si ha a che fare con un neonato.
Tuttavia questa è una mia percezione personale; se ne avete le possibilità, nulla vi vieta di spendere il vostro denaro come più vi piace.

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Per i bambini più grandi, ovvero quelli che iniziano a volersi vestire da soli, se vogliamo seguire le indicazioni del Metodo Montessori, ricordiamoci di acquistare indumenti facili da indossare da parte del bambino. No quindi a chiusure complicate, nastrini, allacciature a fiocco e bottoni; Sì a pantaloni con l’elastico e chiusure facilitate, che permettono al bambino una notevole autonomia.

Io per mia natura non amo i colori troppo forti sui bambini. Preferisco il bianco, il jeans, il grigio chiaro o i colori pastello.
Non tanto per una questione di romanticismo, quanto per una ragione pratica nel poterli lavare e smacchiare serenamente, senza paura di rovinarli.
Vi sembrerà strano, ma secondo me il colore migliore per vestire i bambini è il bianco, perché è il più facile da pulire.

Come rendere il bagno a misura di bambini

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Anche in bagno dovrebbe essere a misura di bambino. Chiaramente non potremo avere un lavabo a misura di bambino in casa, come negli asili Montessori, ma possiamo a questo scopo utilizzare un piccolo sgabello per aiutare il bambino ad arrivare al nostro lavandino, oppure utilizzare il bidet – purché non venga usato dalla famiglia.

Il bidet può diventare una sorta di piccolo lavandino per i bambini, da attrezzare con tutti i loro accessori e prodotti per l’igiene e la pulizia.

In questo caso possiamo posizionare un piccolo specchio proprio sopra il bidet, in modo che il bambino possa osservarsi e appendere gli asciugamani lì accanto.

Facciamo in modo che per il bambino sia semplice anche utilizzare il sapone, prendere il dentifricio e lo spazzolino, oppure i prodotti che gli servono per la cura e l’igiene personale.

Bambini e pappa: cosa serve per rendere sicura la cucina

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Anche in cucina, lasciamo che il bambino possa aprire i mobiletti e accedere agli oggetti più sicuri per lui, per manipolarli e conoscerli.

Possiamo anche predisporre un cassettino basso in cui il bambino possa trovare i suoi piatti, stoviglie e bicchieri per apparecchiarsi la tavola o per contribuire nel preparare la cena con i genitori.

In base agli anni del bambino possiamo infatti utilizzare una Learning Tower oppure uno sgabello con cui il bambino possa affacciarsi al piano di lavoro, per poter collaborare alle operazioni di cucina.

Permettergli di salire in tutta sicurezza su uno sgabello studiato appositamente per lui è ideale per evitare che il bambino si possa arrampicare sulle sedie o sui tavoli e farsi molto male.

LEGGI ANCHE: Alimentazione dei bambini da 0 a 12 mesi

Insomma, come possiamo vedere, il Metodo Montessori continua ad essere un modo per rispettare il bambino: ne favorisce l’autonomia, ne promuove la libertà di diventare se stesso, ne promuove lo sviluppo.

Per questo vi consiglio veramente di informarvi sulla pedagogia Montessori ed educare i vostri bimbi secondo i suoi principi: se i nostri bimbi crescono nel rispetto e nell’amore più puro, possono diventare adulti più felici e – a loro volta – più rispettosi.
E il Mondo ne ha davvero bisogno.



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