Insegnare ai bambini il concetto di tempo
Pubblicato il 2 Marzo 2022 da Chiara Mainini • Ultima revisione: 3 Marzo 2022
Insegnare ai bambini il concetto di tempo non è facile: il nostro modo di concepire il tempo è molto diverso dal loro e spesso tendiamo ad usare un linguaggio che non sono ancora in grado di comprendere.
Come genitore, prima o poi, ciascuno di noi riceve una raffica di domande buffe, come per esempio: che cos’è ieri? quando arriva oggi?
Ma sono domande che troviamo buffe proprio perché il nostro concetto di tempo è evoluto, mentre quello delle nostre bambine e dei nostri bambini è in fase di crescita, esattamente come loro.
Durante lo sviluppo infantile, infatti, la percezione che i bambini hanno del tempo cambia e si evolve, strutturandosi in base alla loro età e alle loro esperienze.
Dunque, come spiegare il concetto di tempo ai bambini in modo appropriato e adeguato alla loro età?
Indice dell'articolo
Quando percepiscono il tempo i bambini?
Le bambine e i bambini iniziano a percepire il tempo fin dalla nascita, anche se in modo strettamente legato alla loro esigua esperienza di vita, e continueranno a modificare la propria percezione del tempo durante tutta l’infanzia, in funzione delle esperienze che saranno loro offerte e dell’apprendimento che ricaveranno da esse.
In particolare si distinguono in modo netto tre momenti precisi nei quali cambia il modo che bambine e bambini hanno di percepire il tempo.
Vediamoli insieme.
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La percezione del tempo tra la nascita e i tre anni: il tempo circolare
Il neonato impara l’esistenza di quello che noi chiamiamo tempo esclusivamente dal riproporsi continuo di esperienze pratiche: risveglio, cambio, pappa, ruttino, giochi con la mamma e il papà, nanna e così via, da capo.
Anche l’alternanza del giorno e della notte, quindi delle ore di luce e di buio, aiuta a realizzare che la vita è fatta di momenti che ricorrono circolarmente, arrivando, allontanandosi, tornando e finendo di nuovo.
Non possiamo ancora parlare di un “susseguirsi” di avvenimenti, perché la linearità del concetto di tempo farà la sua comparsa in età decisamente più avanzata, ma appunto dobbiamo immaginare che a questa età il “tempo” è come un grande cerchio, che ogni giorno ripropone lo svolgersi delle attività familiari.
Per questo motivo si sostiene, da tempo, l’importanza di offrire ai neonati routine consolidate e abitudini sempre uguali.
Questo tipo di ciclicità permette loro di apprendere gradualmente come è scandita la giornata e questo non solo rassicura e permette loro di restare sereni, ma col passare del tempo genera a livello inconscio una conoscenza della frequenza degli eventi che è utile per la prima, basilare, strutturazione del concetto di tempo.
Raccontare il quotidiano
Con la crescita e l’avanzare dell’età, un’altra strategia utile per aiutare i bambini a familiarizzare con il concetto di tempo è raccontare la quotidianità.
Parlare con i bambini è molto importante per la loro crescita neurolinguistica, ma è importante anche perché per mezzo dei nostri racconti possono iniziare a fissare alcuni concetti nella loro mente.
Spiegare loro quello che succede nei vari momenti della giornata li aiuta moltissimo a proiettare il concetto nella realtà, a calarlo nell’esperienza pratica: che, ricordiamolo, è l’unico criterio di apprendimento che i bambini hanno fino allo sviluppo del pensiero astratto.
Nel farlo, è molto importante usare sempre un linguaggio pratico e strettamente connesso con gli eventi che i bambini conoscono.
Le bambine e i bambini, in questa fascia di età, non sono in grado di capire termini come “nel pomeriggio”, “più tardi” o “tra 5 minuti”, perché non hanno ancora raggiunto lo sviluppo necessario a capire il significato di queste parole.
Quindi, è molto meglio fare costante riferimento a momenti che per loro sono familiari:
- Non “domani mattina faremo colazione“, ma dopo esserci alzati, faremo colazione
- Non “tra poco ci laviamo e ci vestiamo“, ma dopo la colazione, ci laviamo e ci vestiamo
- Non “più tardi andiamo a fare una passeggiata“, ma dopo esserci vestiti usciremo a fare una passeggiata
- Non “stasera ci laveremo i denti” ma prima di andare a letto ci laveremo i denti
- Non “stasera leggeremo una storia” ma prima di andare a letto leggeremo una storia
Teniamo sempre a mente che per un adulto il tempo può essere proiettato nel futuro e ha un significato in senso soggettivo (es.: pranzerò tra due ore) e in senso oggettivo ( due ore durano 60 minuti, quindi mancano 60 minuti al pranzo).
Per bambine e bambini, invece, il tempo ha un significato solo in senso soggettivo e non può essere proiettato nel futuro: l’unico tempo che possono comprendere è ciò che loro stessi stanno facendo qui e ora.
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Spiegare il concetto di tempo tra i tre e i sei anni: il tempo lineare
Più o meno intorno ai tre anni, le bambine e i bambini iniziano a sviluppare la capacità di concepire il tempo in modo lineare, quindi come un susseguirsi di eventi che fluisce in un solo senso, dal “prima” verso il “dopo”.
Chiaramente, non si tratta di una facoltà che compare all’improvviso e non tutti i bambini la sviluppano nello stesso momento: ogni bambino è diverso e ha i suoi tempi, anche per lo sviluppo di questo genere di conoscenza.
Quello che, invece, possiamo dire sia analogo in tutti i bambini è la loro attitudine ad apprendere dalle esperienze di cui possono godere.
Quindi, anche in questo periodo della crescita – che coincide generalmente con la frequenza della scuola dell’infanzia – è molto importante fornire loro opportunità di apprendimento significative in relazione a questo argomento.
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Quali strategie possiamo adottare per spiegare il concetto di tempo lineare ai bambini tra i tre e i sei anni?
Sicuramente è molto importante continuare a parlare con loro in modo molto pratico della quotidianità, ma a questo punto possiamo arricchire questa esperienza di uno step ulteriore: l’osservazione degli eventi.
Proprio come fossero scienziate e scienziati, dai tre anni in poi è molto utile stimolare la loro curiosità e attenzione sull’osservazione dei fenomeni che indicano con chiarezza la linearità del tempo.
Con le bambine e i bambini più giovani, di tre e quattro anni, possiamo sottolineare la linearità degli eventi domestici
- il pranzo che segue la colazione
- la merenda che segue la nanna
- il bagnetto che segue la passeggiata al parco
- la cena che segue il bagnetto
e poi introdurre i primi richiami alla linearità dei fenomeni naturali, servendosi per esempio di una linea del tempo.
- il buio che segue la luce
- il giorno che segue la notte
- La stagione calda che segue la stagione fredda
- i prati fioriti che seguono i paesaggi spogli invernali
Linea del Tempo Montessori
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Man mano che crescono, si può poi approfondire questi discorsi, insegnando loro le peculiarità delle stagioni, l’ordine col quale queste si susseguono, la successione dei mesi e dei giorni della settimana.
Questo è, dunque, il momento nel quale le bambine e i bambini imparano che il tempo è un insieme di momenti che si posizionano uno dopo l’altro, in una successione che prevede un prima (il passato), un mentre (la contemporaneità) e un dopo (il futuro).
Mostrare graficamente la successione del tempo.
Utilizzando i calendari didattici è possibile rappresentare in modo pratico cosa significa “successione”, ossia cosa vogliamo dire quando diciamo che un momento viene prima e un altro viene dopo. Bimbe e bimbi imparano, così, a riconoscere i giorni della settimana, il loro susseguirsi, possono aggiornare autonomamente il calendario e grazie alle emoticon possono esprimere anche il proprio umore.
Il mio primo calendario: calendario didattico magnetico
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Organizzare graficamente i loro impegni
Strutturare il calendario settimanale con i loro appuntamenti classificati per giorno è molto utile per aiutarli ad avere un’idea chiara di cosa accade prima e cosa accade dopo (es.: il lunedì dopo l’asilo si va dalla nonna; il martedì dopo l’asilo si va a danza/sport; il mercoledì dopo l’asilo si sta a casa con papà, mentre il giovedì è la mamma che sta a casa con loro dopo l’asilo, e così via). Utilizzando il calendario didattico, inoltre, possono iniziare a compilare personalmente la loro agenda settimanale.
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Dare fisicità al tempo che passa
Uno dei motivi per cui il concetto di tempo è così difficile da spiegare consiste nel fatto che il tempo è invisibile. Non si vede, non può essere toccato, né annusato, né ascoltato. A meno che non facciamo in modo di dargli una dimensione corporea, che possa essere vista o percepita con l’ascolto.
Clessidra per bambini
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Un’ottima idea è servirsi delle clessidre per bambini, spiegando che il tempo da aspettare prima di poter andare al parco, per esempio, è quello impiegato dalla sabbia a scorrere da un lato all’altro della clessidra.
Oppure, se preferiamo ascoltare il tempo che passa, possiamo servirci di un timer sonoro, spiegando che il tempo da attendere è quello dei rintocchi scanditi dall’orologio.
Il concetto di tempo dai 6 anni in poi: imparare a leggere l’orologio e capire il concetto di irreversibilità
È nell’età scolare che le bambine e i bambini sviluppano compiutamente la capacità di intendere il tempo in modo completamente orientato, imparando con cognizione di causa (cioè comprendendola appieno) la successione dei giorni della settimana, dei mesi, delle stagioni e degli anni propriamente intesi.
In particolare, è solamente dai sei anni in poi che si sviluppa la capacità intellettiva di comprendere che il tempo è irreversibile: che quello che è già successo non può tornare indietro, che un momento del passato potrà ripetersi nel futuro ma non potrà essere rivissuto tal quale.
In questa fase è molto importante consolidare quanto già appreso in relazione alla linearità del tempo, sempre avendo presente che i tempi dei bambini non sono tutti uguali, e proporre attività nuove che introducano le bambine e i bambini al concetto di irreversibilità temporale.
In questo caso, le attività pratiche sono molto importanti perché permettono ai bambini di lavorare con la fantasia e l’immaginazione e, allo stesso tempo, di concentrarsi sull’elaborazione di un progetto da sviluppare secondo criteri specifici.
Realizzare quadretti delle stagioni
raccogliendo materiali tipici di ogni stagione, possiamo realizzare dei quadretti che i bambini esporranno nelle proprie camerette, ordinandoli temporalmente mano a mano che le stagioni si susseguono. Le materie prime proverranno dagli ambienti che frequentano all’aria aperta: fiori per la primavera, foglie secche e legnetti per l’autunno, tessuti pesanti e rami secchi e brulli per l’inverno, conchiglie variopinte per l’estate e così via.
Costruire un album di famiglia
Raccogliere le fotografie di tutti i membri della famiglia, dai nonni a mamma e papà, dagli zii ai cugini, agli animali che negli anni hanno vissuto con loro, per arrivare alle proprie fotografie dalla nascita ai giorni più recenti, è l’attività che più di ogni altra aiuta bambine e bambini a comprendere che il tempo scorre in un senso solo e non può tornare indietro.
Osservare la propria crescita e quella dei propri amici d’infanzia aiuta a rappresentarsi in modo concreto nel passato e nella contemporaneità, così come vedere le foto della giovinezza dei propri genitori, zii e nonni permette di immaginare il passato e la diversità che lo contraddistingue rispetto al presente.
Raccontare le storie di famiglia
Raccontare le storie del proprio passato e fare in modo che i bambini possano ascoltare i racconti di vita dei propri nonni o dei nonni dei loro amici: è molto importante, perché permette a bambine e bambini di mettere a fuoco come le cose possano cambiare con lo scorrere del tempo.
Raccontare loro di quando la televisione non c’era, passando poi a quando fu inventata e si potevano guardare soltanto pochi canali, per raccontare delle trasmissioni in bianco e nero e dell’avvento del technicolor per poi invitarli a raffrontare queste realtà con la tv on demand e le trasmissioni in streaming con le quali possono confrontarsi oggi. Tutto questo li aiuta a capire che il tempo trasforma il mondo in cui viviamo e le vite delle persone che lo attraversano.
Questo è anche il momento nel quale introdurremo l’utilizzo dell’orologio, insegnando ai bambini come si leggono le ore e i minuti.
Quercetti Primo Clock
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Anche in questo caso bisogna avere molta pazienza e tenere sempre presente che si tratta di un compito che a noi riesce molto facile perché siamo adulti e la nostra mente è già pronta da tempo ad elaborare questo tipo di informazioni, mentre i bambini si stanno affacciando soltanto adesso a questo mondo per loro del tutto nuovo ed è possibile che impieghino un pochino di tempo prima di memorizzare le regole per la lettura dell’orologio.
Possiamo comunque aiutarli in vari modi, sia attraverso l’utilizzo di app dedicate proprio a questa specifica attività – come per esempio l’app elaborata da Flik Flak e disponibile su Google play ed Apple store – sia facendoli familiarizzare con gli orologi attraverso il gioco.
In questo caso, Quercetti Primo Clock è perfetto per insegnare ai bambini a leggere l’orologio ed associare agli orari della giornata le attività tipiche che in essi devono essere compiute.
L’orologio viene costruito direttamente dalle bambine e dai bambini, assicurando anche la comprensione del meccanismo di funzionamento.
Tutto con la garanzia della qualità Quercetti, 100% made in Italy.
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Insegnare ai bambini il concetto di tempo con la lettura condivisa: i libri più belli in base all’età
Come sempre, la lettura condivisa è uno degli strumenti migliori per preparare in anticipo bambine e bambini all’apprendimento di temi complessi, in modo adeguato all’età e alle loro capacità.
Anche in questo caso le proposte editoriali sono moltissime e noi vi suggeriamo di prestare sempre molta attenzione all’età consigliata dall’editore, perché quando parliamo di letteratura per l’infanzia ci riferiamo sempre a testi elaborati sulla base dello sviluppo psichico e neurolinguistico delle bambine e dei bambini, quindi alla loro capacità di comprendere la lettura affrontata.
Di seguito trovate una selezione dei libri che ci sono piaciuti di più: li potete acquistare cliccando sul nostro link di affiliazione ad Amazon.
Libri sul tempo per bambine e bambini di due anni: Prima, Dopo
di Anne Margot Ramstein e Matthias Aregui, edito L’Ippocampo ragazzi
LINK DI AFFILIAZIONE AD AMAZON: Prima, dopo
In questo albo grafico non troverete testo. Chi legge è invitato ad usare l’immaginazione poiché le illustrazioni mostrano sempre il prima e il dopo di ogni cosa: dalla luna al sole, dal seme all’albero, dal bocciolo al fiore, dal bruco alla farfalla.
Si tratta di uno strumento di lettura condivisa molto valido per la lettura autonoma a partire dai 4 anni, ma allo stesso tempo può essere utilizzato fin dai due anni per raccontare a bambine e bambine lo scorrere del tempo attraverso le immagini, guidando con la nostra voce la loro osservazione.
Libri sul tempo per bambine e bambini di tre anni: Aspetta
di Antoinette Portis, edito da Il Castoro
LINK DI AFFILIAZIONE AD AMAZON: Aspetta
Anche in questo caso ci troviamo dinanzi ad un albo molto grafico, il testo è pochissimo e non è il fulcro della storia. L’attenzione di chi legge è totalmente concentrata sulla dissonanza tra la mamma che va di fretta e deve correre e il bambino, che vorrebbe fermarsi ad osservare tutto quello che gli accade attorno.
Per questo libro, come per il precedente, l’età di lettura autonoma consigliata è dai quattro anni, ma se lo affrontiamo insieme leggendolo ai bambini, in modo che possano concentrarsi sulle immagini, è perfettamente in target per la lettura a partire dai 3 anni.
Libri sul tempo per bambine e bambini di 4 anni: Ora, domani, dopo
di Daniela Prusse, con le illustrazioni di Susanne Szesny, edito La Coccinella
LINK DI AFFILIAZIONE AD AMAZON: Ora, domani, dopo
Questo libro fa parte della collana “quante domande quante risposte” ed è strutturato in modo meno poetico e più pratico rispetto ai due precedenti.
Qui infatti troviamo proprio delle spiegazioni molto concrete delle varie categorie del tempo, come per esempio:
- Quanti mesi ci sono in un anno
- che cosa cambia durante l’anno
- qual è la differenza tra ora, subito e tra poco?
È lo strumento perfetto per rispondere alle domande curiose di bimbe e bimbi, ansiosi di capire anche quando l’età non permette di fornire risposte troppo tecniche o astratte.
Libri sul tempo per bambine e bambini di 5 anni: Una storia che cresce
di Ruth Krauss e Helen Oxenbury, con la traduzione di Alice Pascutti, edito Il Castoro
LINK DI AFFILIAZIONE AD AMAZON: Una storia che cresce
Con questo libro ci muoviamo verso una narrativa differente ed un tipo di apprendimento più psicologico rispetto ai consigli precedenti. Qui, infatti, chi legge impara a riconoscere lo scorrere del tempo attraverso il meccanismo dell’immedesimazione col protagonista, il quale impara che col passare delle stagioni e dei mesi gli animali crescono e cambiano e lui stesso, da un anno all’altro, non può più indossare gli stessi vestiti, perché è cresciuto.
Così, allo stesso modo, le nostre bimbe e i nostri bimbi capiscono che uno dei più importanti cambiamenti che avvengono col passare del tempo è proprio la loro crescita e iniziano ad avvicinarsi a quella consapevolezza sull’irreversibilità del tempo di cui abbiamo parlato nel post.
Libri sul tempo per bambine e bambini di 6 anni: Dinosauri, linea del tempo
di Rachel Firth, con le illustrazioni di James Gilleard e la traduzione di Marco Bogliolo, edito Usborne
LINK DI AFFILIAZIONE AD AMAZON: Dinosauri, linea del tempo
In totale controtendenza rispetto alle segnalazioni precedenti, arriva questo piccolo libro pieghevole che introduce per la prima volta lo strumento della linea del tempo, col quale i bambini si troveranno ad avere a che fare con l’arrivo alla scuola primaria.
In questo caso, la linearità è rappresentata in relazione alla presenza dei dinosauri sulla terra, la loro successione cronologica, le caratteristiche della specie in relazione ai siti popolati e alla tipologia di alimentazione e molte altre informazioni riguardanti le specie preistoriche.
Ci allontaniamo del tutto, quindi, dalla poesia dei primi albi e dalle spiegazioni pratiche dei primi manuali per bambini per adottare un approccio visivo molto specifico sulla linea del tempo e sugli avvenimenti accaduti sulla Terra milioni di anni fa.
A nostro parere è un ottimo strumento di lettura, autonoma e condivisa, da integrare con i volumi segnalati a seguire.
Libri sul tempo per bambine e bambini di 7 anni: La storia di tutte le cose, attraverso le linee del tempo dai Mammut alle guerre mondiali
LINK DI AFFILIAZIONE AD AMAZON: La storia di tutte le cose
Con questo libro svoltiamo, cambiamo totalmente esperienza di apprendimento.
Si usa come un’enciclopedia o un atlante, affronta 13 milioni di anni di storia dell’uomo, a partire dal big bang fino ad arrivare alla contemporaneità di questa nostra epoca digitale.
La presentazione degli avvenimenti segue sempre la logica lineare e sviluppa, approfondendolo, il tema dell’irreversibilità temporale.
È uno strumento di lettura, studio e approfondimento molto valido per la scuola primaria e un importante mezzo di conoscenza per bambine e bambini curiosi, anche al di fuori della dimensione esclusivamente didattica. Infatti i contenuti sono presentati in maniera molto interessante e accattivante, tali da suscitare curiosità e interesse ben oltre lo svolgimento dei compiti scolastici, soprattutto grazie alla presenza di fotografie e dettagli.
Libri sul tempo per bambine e bambini di 8 anni: L’Atlante del tempo
di Tommaso Maiorelli, con le illustrazioni di Carla Manea
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L’ultimo libro della nostra selezione è l’Atlante del Tempo edito Giunti, simile al precedente testo consigliato dai 7 anni ma, a nostro parere, con il plus di illustrazioni bellissime, che lo rendono un libro da collezione oltre che uno strumento di studio ed approfondimento eccezionale per la scuola primaria.
Anche qui la storia dell’umanità viene affrontata da una prospettiva scientifica e secondo lo schema temporale lineare, portando all’attenzione di chi legge la successione degli avvenimenti storici, delle epoche, delle invenzioni e dei passi più importanti compiuti dall’uomo nel corso del tempo.
Un libro decisamente intelligente, ricco, istruttivo e, dulcis in fundo, esteticamente bellissimo.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo parlato di come spiegare ai bambini il concetto di tempo in modo pratico e adeguato alle loro capacità ed età.
Vi abbiamo fornito suggerimenti e strategie pratiche per insegnare ai bambini che cos’è il tempo, come rappresentarlo nella propria immaginazione, come imparare a conoscerlo e persino a vederlo e ascoltarlo.
Abbiamo segnalato i migliori calendari educativi e giocattoli per l’apprendimento del concetto di tempo e individuato i più bei libri sul tempo divisi per fasce di età.
Speriamo di esservi state utili e avervi fornito spunti chiari e adattabili alle vostre esigenze.
Conoscete altri giochi da fare con i bambini per spiegare il concetto di tempo? Avete altri titoli di libri belli e utili a spiegare il tempo a bambine e bambini?
Scrivetecelo nei commenti!