25 responses

  1. d.
    13 Marzo 2013

    Barbara, questo post me lo terrò vicino, chè siamo solo all’inizio dell’avventura e già siamo pieni di domande…grazie

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  2. Gio
    13 Marzo 2013

    Grazie per questo post. Ogni tanto si sente il bisogno di qualcuno che ci ricordi che i bambini sono piccole persone, e che come tali vanno trattati.

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  3. aspirantemamma
    13 Marzo 2013

    Concordo, ma nella realtà ho qualche momento di indecisione.
    Te ne dico uno: ho ancora mia nonna (90 anni suonati), che amo e che cerco di andare a trovare, compatibilmente con la mia vita incasinata, almeno una volta o due a settimana.
    Lei ovviamente stravede per i miei figli.
    Fino a qualche tempo fa Anna veniva volentieri, adesso fa un sacco di storie, quando andiamo mette il muso, è scontrosa, dice che si annoia, lesina anche il minimo gesto di affetto.
    Giuro che la capisco: ricordo benissimo me stessa, alla sua età, con la nonna di mia mamma…la casa piccola, un po’ buia, senza giochi, gli anziani non sono tanto brillanti, hanno quell’odorino strano quando li baci (…vero?), vorrebbero chiacchierare e tu vuoi solo correre e giocare.
    La capisco, eppure mi sembra giusto che venga, e che spenda un po’ di tempo con lei: lo trovo giusto perché mia nonna per me (e di conseguenza per lei) ha speso tanta parte della sua vita.
    Ma lei storce il naso e lo fa malvolentieri.
    Provo a spiegarglielo, ma mi rendo conto che sono discorsi forse troppo complessi per una bimba di cinque anni, sono sicura che da grande capirà, ma adesso è presto…o magari sono io che non so spiegarglielo.
    E allora?

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    • Mamma Feliceimmagine livello
      (Mappano)
      Mamma di Dafne di 17 anni
      13 Marzo 2013

      E’ vero. Anche Dafne fa fatica con i nonni bis. Non penso abbia l’età per capire che deve approfittarne adesso – anche se non le piace – perché poi non ci saranno più. Però penso anche che i nonni stessi debbano fare qualcosa. Per esempio Dafne la prima volta voleva scappare, la seconda volta è stata conquistata con i biscotti, poi con un gioco di legno a cui giocavo io da bambina, e la prossima volta ci siamo organizzati per farle vedere le mie foto da piccola. Penso che i nonni possano raccontare tante cose ai bambini, se solo hanno voglia di fare un piccolo sforzo di avvicinamento.

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      • bietolina
        13 Marzo 2013

        Eccomi! Mia nonna aspetta Ale alla finestra e lui già dall’asilo dice non voglio! Perchè mia nonna un po’ lo stressa…Poi mia nonna è un pò insistente pero’ a modo suo lo compra ogni tanto! A volte non insisto e rispetto il suo volere perchè ancora oggi quando mio papà mi dice “vai a salutare tua nonna ” io nn vado perchè magari ce l’ho con lei per come lo tratta ecc mi scoccia assecondarlo !

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  4. vittore
    13 Marzo 2013

    Condivido in pieno quanto scrivi, e credo che molto nasca dalla consapevolezza che i figli non sono una nostra “proprietà”… In fondo sono consegnati a noi, non per noi ma perchè possano pian piano conquistarsi un futuro, col nostro aiuto o “nonostante” noi.

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  5. Adele
    13 Marzo 2013

    D’accordissimo con te! Credo che il compito più grande per ogni genitore sia aiutare i propri figli a capire chi sono e a tirare fuori il meglio di se’. E per capire chi sono e dimostrargli che li accettiamo e li rispettiamo, credo che la cosa migliore sia ascoltarli, con attenzione sincera e empatia. Certo che Dafne e’ davvero fortunata 😉

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    • Mamma Feliceimmagine livello
      (Mappano)
      Mamma di Dafne di 17 anni
      13 Marzo 2013

      Adele, aspettiamo a dirlo. Lo sapremo solo quando avrà un suo blog e parlerà di noi 😉

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      • Adele
        13 Marzo 2013

        Hai ragione !!! 😀

        Rispondi

  6. Giovanna
    13 Marzo 2013

    Un post bellissimo, da studiare, da appendere in casa, da scrivere sul muro.
    Grazie Barbara!

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  7. lima38
    13 Marzo 2013

    Concordo su tutto, grazie per queste riflessioni! Eppure quanto è difficile guidare senza imporre, rispettare senza prevaricare… soprattutto quando capitano quelle “serate no” in cui sei stanca o non stai bene e non ce la fai a rispondere a tutte le richieste, ad ascoltare senza troncare il discorso con un “è così e basta…!!”; però hai ragione dovremmo ricordarci di avere più rispetto per i bambini: io ci provo ogni giorno però, confesso, non sempre ci riesco come vorrei e poi scatta il senso di colpa…

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    • Mamma Feliceimmagine livello
      (Mappano)
      Mamma di Dafne di 17 anni
      13 Marzo 2013

      Hai voglia… Le serate NO ci sono pure qui, eh. Ultimamente poi io son così stanca, che mi fa troppo comodo dare ordini invece di ascoltare.

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  8. mammagari
    13 Marzo 2013

    Questo va stampato e appeso. Un bellissimo riassunto. Grazie

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  9. Chiara - Ideekiare
    13 Marzo 2013

    Grazie Barbara!

    Anche io sono nel pieno di questo momento che porta all’autonomia del mio più grande che ha sei anni, ed è difficile accettare che, piano piano, sarà sempre più “distante”.

    E allora mi godo ancor di più i tre anni del più piccolo… visto che ora è un coccolone (seppur col suo caratterino), ma fra qualche anno potrebbe dirmi che non vuole i miei baci, come succede a volte con suo fratello… 😆

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  10. Pippi
    13 Marzo 2013

    Hai espresso meravigliosamente concetti che cerco di tradurre in pratica ogni giorno, da quando sono mamma.

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  11. Marina
    13 Marzo 2013

    grazie per queste riflessioni
    A volte gli adulti vogliono correggere, indirizzare, “educare” i bambini senza tenere in considerazione il loro essere individui unici e irripetibili.

    Rispondi

  12. Laura
    13 Marzo 2013

    Anche io rileggerò spesso questo tuo post! Cerco sempre di ripertermi che i figli non sono di nostra proprietà e cerco di rispettare i loro pensieri e desideri, ma spesso è così difficile perchè io vorrei per loro questo e quello, ma non sonoio che devo scegliere!!! E poi so di essere abbastanza protettiva e invece dovrei lasciarle più libere!!!
    Grazie per questo post e per tutte le riflessioni!
    Un abbraccio!

    P.S. Ah, dopo il tuo post sull’uso del coltello abbiamo fatto iniziare Martina a tagliarsi le cose da sola nel piatto ed è stata così felice che prima di dormire mi ha ringraziata di sua spontanea volontà! E’ stato un momento dolcissimo!!!

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  13. viviana22
    13 Marzo 2013

    Sono mamma di una bambina di 6 anni e mezzo e apprezzo molto le tue parole! Anche per me il rispetto nei suoi confronti (e in quelli del mio secondo figlio) è davvero fondamentale. Ed è mio desidero che anche per loro sia il punto focale della loro vita.

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  14. Siro
    13 Marzo 2013

    Tanta roba!
    E per fortuna che non hai voglia di scrivere un post “vero”. E questo cos’è? Questo non è solo vero, è anche vivo.
    Anche io cerco di tenermi a mente sempre questa cosa del rispetto. Lo ricordo sempre anche a mio marito, l’altra sera stava sgridando Alice un po’ troppo bruscamente, gli ho detto: “cosa diresti se ti trattassero così al lavoro, per esempio?” ci è rimasto di sasso. Ha solo due anni, è un attimo schiacciarla/umiliarla/non rispettarla.
    Grazie.

    Rispondi

  15. chiarat
    15 Marzo 2013

    grazie! da leggere e rileggere e ripetere ad alta voce per non dimenticare anche nei giorni di stanchezza estrema!

    Rispondi

  16. Giulia
    18 Marzo 2013

    Sono daccordo su tutto ma lascio un pensiero che mi è venuto leggendo il secondo punto, giusto per dare uno spunto di riflessione.
    Io tengo molto ad insegnare a mia figlia ad essere gentile con tutti, anche se non le piacciono perchè credo che sia un pilastro dell’educazione far sentire sempre tutti a loro agio, anche quando non ci vanno a genio. Non voglio che lei ci passi del tempo, con chi non le piace, ma voglio che impari a salutare con educazione e con un sorriso.
    Perchè sono convinta che questo da grande la renderà una persona migliore, rimanendo libera di scegliersi le persone da frequentare.

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  17. teresa
    19 Marzo 2013

    il mio desiderio più grande, quando penso a mio figlio in prospettiva futura, è che lui diventi una brava persona, capace soprattutto di aiutare gli altri. Ecco perchè non posso che condividere le tue riflessioni..

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    • Mamma Feliceimmagine livello
      (Mappano)
      Mamma di Dafne di 17 anni
      13 Gennaio 2017
  18. Irene
    22 Aprile 2013

    Questo articolo ha catturato la mia attenzione perchè ho appena creato un blog per le mamme della mia città e parla proprio di Cultura del Rispetto. Vorrei invitarti a visitarlo perchè ho intenzione di segnalare il tuo blog sulle mie pagine visto che siamo in sintonia! Un abbraccio!

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  19. letizia
    17 Luglio 2013

    Sono sempre stata a contatto con bambini (ho lavorato anche in un baby parking) e da quando c’è il nostro alessandro, ho potuto mettere più in pratica le mie capacità, conoscenze e la mia empatia per i suoi sentimenti e pensieri che ancora non sa esprimere. In questo mi sembra che sto facendo un buon lavoro, anche perchè ne vedo i risultati, vivendoci insieme tutti i giorni, ma ogni tanto mi vengono forti dubbi di non insegnarli le cose nel modo giusto, anche se per ogni cosa gli do una spiegazione, come se fosse grande (18 mesi) e lui comunque mi capisce, o almeno sembra. Il nostro problema più grande al momento è cercare di fargli capire come è giusto interagire con gli altri bimbi….nel senso….lui ha un carattere molto forte, già da appena nato,se non ottiene quello che vuole urla, spinge, tira, mette le mani in faccia…. Lo fa con noi e ogni volta lo sgridiamo e gli spiego perchè non deve farlo e che può fare molto male sia a noi adulti che soprattutto ai bimbi…ma nulla continua…andiamo ai giardini, con alcuni bimbi interagisce tranquillamente (è un bimbo molto dolce e socievole) tranne se hanno qualcosa che lui vuole…ma si limita a cercare di ottenerlo tirando l’oggetto a se (es: palla), con altri bimbi gli tira la maglia, spinge, urla……..chi lo vede senza conoscerci, crede che non gli venga data un’educazione, mentre io e mio marito ci facciamo il “di dietro” ogni giorno per insegnargli cosa è giusto e cosa no…..ma questa parte del suo carattere non riusciamo ad “aggiustarlo”. Vorremmo che lo tenesse, perchè oggi giorno c’è bisogno di un carattere forte come il suo, ma deve capire quando deve usarlo e come…..e che non deve pretendere di ottenere tutto quello che vuole….e non sappiamo come fare. Oltre a spiegarglielo ogni volta, a dargli avvertimenti…poi in presenza di altri bimbi mi costringe a dargli una sussa sul culetto anche se mi dispiace perchè mi dà l’impressione di soffocargli una parte del suo carattere. Spero che crescendo anche questa fase gli passi…..

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