Come organizzare lo studio con la didattica a distanza ad ogni età

Pubblicato il 20 Aprile 2020 da

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Se davvero la didattica a distanza entrerà a far parte delle nostre vite per lungo tempo, allora cerchiamo di utilizzarla al meglio: questo è sempre il mio approccio. Dopo lo stupore e anche la frustrazione per questa situazione di emergenza globale, ho deciso di proporre a me stessa un cambiamento mentale, per non restare ferma. Per mettere al centro l’apprendimento, quello vero, fatto di amore per la conoscenza e anche di resilienza.

Non so come andrà a finire. Non so quando riapriranno le scuole, né come faremo a tornare a lavorare se le scuole restano chiuse.
Ho le mie idee politiche, ma non pretendo che siano universali. Quindi mi sono chiesta cosa può essere universale, e la risposta è: far fronte comune a questa pandemia, sfruttando questo momento per imparare qualcosa di nuovo. Per cambiare la nostra testa, diventare più consapevoli, usare meglio gli strumenti (spesso pochi) che ci vengono offerti.

SCUOLA IN TV, con due canali RAI

Una bella novità è che RAI Gulp (canale 42 del digitale terrestre e 807 su Sky) ha attivato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, la scuola in TV, ovvero: La banda dei fuoriclasse – che prevede tantissime lezioni per elementari, medie e superiori, tenute dai migliori professori e professionisti d’Italia.

Su RAI Cultura, invece, troviamo tantissimi video, lezioni e approfondimenti per bambini di tutte le età, dalle favole per bambini piccoli, alle lezioni per i maturandi.

Instaurare una routine giornaliera: riprendiamoci gli orari della nostra vita

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Dopo lo stupore iniziale (considerate che noi, per nostra scelta, siamo a casa da carnevale, quindi ormai da 60 giorni) noi ci siamo subito dati degli orari da rispettare. Considerate che tutti e tre siamo cosiddetti ‘gufi’: quando siamo in vacanza andiamo a dormire alle 2-3 di notte e ci svegliamo tardi, sballando completamente tutti i nostri orari.

Ma noi non siamo in vacanza! E anche se avremmo potuto prendercela più comoda, abbiamo deciso di restare connessi con il mondo e con i ritmi biologici del nostro corpo.

Ci svegliamo un’ora dopo il solito, quindi alle 8 invece che alle 9: del resto non c’è bisogno di ‘vestirsi’, prepararsi, truccarsi, prendere l’auto, portare la figlia a scuola… quindi risparmiamo un’ora di sonno.

Alle 8 sveglia per tutti, colazione insieme, lavarsi, vestirsi, in modo che alle 9 ognuno di noi sia alla sua postazione per svolgere il suo lavoro ‘agile’: la figlia con le lezioni online, noi con lo smart working.

Noi pretendiamo che anche lei si vesta per fare lezione, come noi ci vestiamo per lavorare: io non mi trucco, non mi metto i jeans e le maglie ‘belle’ che uso di solito per uscire, ma uso vestiti comodi da casa, che però non siano il pigiama.
Non che ci sia nulla di male a stare sempre in pigiama, ma io trovo che stare sempre in pigiama mi porti a un progressivo stato di abbrutimento generale: cosa che ho già provato anni fa in gravidanza e non voglio ripetere.

Alle 13 pranziamo insieme: di solito qualcosa di leggero che ho preparato la sera prima, o che preparo al volo lasciando la mia postazione alle 12.30

Ci concediamo, poi, un riposino dopo pranzo, cosa che prima non facevamo mai: questo ci permette di dilatare un po’ i ritmi, ma anche di poter restare più a lungo svegli la sera: ognuno poi rispetterà i suoi ritmi, in base a come siete voi, a cosa vi piace fare, a quali sono i vostri ritmi biologici.

Alle 15 si riprende: se al mattino siamo chiusi nelle nostre stanze per lavorare ‘in solitudine’ e non darci fastidio con le rispettive chiamate, al pomeriggi di solito lavoriamo e facciamo i compiti tutti insieme. Se c’è bel tempo, spesso ci mettiamo sul balcone o andiamo in giardino.

Alle 18 interrompiamo il lavoro e lo studio e prepariamo la cena, mentre nostra figlia sente gli amici o gioca online o semplicemente si chiude in camera a fare l’adolescente.

Vi consiglio quindi di cercare una routine giornaliera che si adatti alle vostre esigenze, e di mantenerla: orari fissi per la sveglia, per le lezioni, per pranzare e cenare insieme, per fare i compiti. Speriamo di poter aggiungere presto anche l’orario per una bella passeggiata!!

Non è facile, per nessuno! Per altri è anche più difficile…

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Certo, noi abbiamo diversi vantaggi: lavoriamo da casa da 12 anni, quindi siamo già abituati a condividere gli spazi; abbiamo la fortuna di avere tre camere, per cui ognuno ha il suo spazio privato dove rintanarsi; abbiamo pure un giardino da sfruttare (e vi assicuro che la cosa mi crea enormi sensi di colpa, anche se non dovrei, perché so che la maggior parte delle persone non ha la stessa fortuna).

Per chi ha meno spazi in casa, posso suggerire qualche soluzione alternativa, posto sempre il fatto che sto facendo un discorso generale, che non può tenere conto di tutte le condizioni e tutte le sensibilità – e me ne scuso in anticipo.

Investire in un tablet o un portatile basico (ormai si trovano davvero a poco prezzo, oppure vengono dati in prestito dalle scuole) personale per i figli: in questo modo non dovremo dividere tra tutti il computer. Mi rendo conto che per chi non lavora questa sia una spesa davvero importante, non sempre fattibile nell’immediato, ma ormai dobbiamo entrare nell’ottica che servirà sempre di più, ed è una spesa che dobbiamo programmare, così come acquistiamo la cartella e i libri di scuola.

Dividere gli spazi, per quanto possibile: se non si ha una stanza personale, si può creare una postazione in corridoio con un tavolino pieghevole o con una plancia di fortuna. Quando ero giovane e senza tante possibilità, avevo recuperato un tavolo utilizzando l’anta di un armadio, messa su due cavalletti. Se avete un balcone, potreste approfittare del bel tempo per fare i compiti ‘all’aria aperta’, per recuperare un po’ di spazio in casa.
In alternativa, esistono anche dei tavolini ‘da letto’, che si possono usare per ascoltare le lezioni online seduti sul letto (ma non sguaiati!), se non ci sono altri spazi utilizzabili. In gravidanza mio marito me ne aveva creato uno attaccando delle gambe di metallo sopra un’asse di legno di recupero. Anche questo potrebbe essere un modo di ingegnarsi e recuperare spazi più privati, in caso di necessità.

In alternativa, possiamo sgomberare completamente il tavolo della cucina e cercare di lavorare e studiare tutti insieme, cercando di portare pazienza: in questo caso possiamo utilizzare delle cuffie per non disturbare gli altri, ma anche per isolarci dai rumori.

Quando siamo tutti insieme senza lezioni online, non sottovalutiamo il potere della musica: noi spesso accendiamo spotify (c’è anche la versione gratuita) e scegliamo una playlist tranquilla o energica, a seconda dello scopo, per eliminare i rumori di fondo e tranquillizzare tutti.

Come organizzarsi con la didattica a distanza se si hanno figli alla Scuola Materna

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I bambini più piccoli sono quelli sicuramente più penalizzati da questa pandemia: oltre a non poter comprendere a pieno cosa sta succedendo, si vedono improvvisamente privati della libertà di giocare all’aperto, vedere gli amichetti e andare all’asilo. E hanno un mare di energie che noi dobbiamo essere in grado di incanalare, per evitare che ‘esplodano’.

Io vi consiglio di parlare con le maestre per facilitare l’organizzazione familiare: ho sentito che in diverse scuole materne si sta lavorando molto bene, e in altre no. Non è pensabile che alla scuola materna i bambini ricevano dei compiti, che spesso consistono in schede da stampare, colorare, compilare con la supervisione dei genitori, rimandare…
Ho persino sentito un’amica che è stata ripresa perché la scheda della figlia di 4 anni non era colorata bene. Ecco: anche un po’ meno!

Se le vostre insegnanti non sono così ‘illuminate’, siate voi a proporre, a chiedere, a contrattare: siate voi quelli che propongono alternative migliori per tutti, raccontando la vostra routine, spiegando le difficoltà quotidiane. Possiamo certamente usare il nostro tempo per lamentarci, arrabbiarci e fare ostruzionismo, oppure provare a spiegare perché certe cose sono impossibili da fare. Almeno provarci, ecco.

Non dimentichiamoci infatti che anche la maggior parte dei genitori è in smart working, e non ha materialmente il tempo (né le competenze) per trasformarsi in educatore e insegnante. E anche chi in questo momento ha perso il lavoro, forse ha altri pensieri per la testa?

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Ecco alcune delle cose che potremmo proporre alle maestre, per facilitare la DAD anche per le scuole materne:

  • limitare il numero di schede da stampare, colorare, ritagliare, perché non tutti hanno la stampante, né possono acquistare risme di fogli e cartucce come se piovesse
  • attività come colorare e ritagliare sono importanti per la coordinazione oculo-manuale dei bambini: si può proporre alle maestre di farlo con mezzi alternativi, per esempio i volantini dei negozi, i vecchi giornali, i libri vecchi, i libricini con stickers e quelli da colorare che avevamo comprato in edicola – bisogna ragionare sugli obiettivi, non sull’uniformità delle schede: se l’obiettivo è imparare a usare le forbici, il bambino può farlo con della carta di recupero o della carta da pacchi colorata, per comporre collage, disegni, ecc…
  • attività motoria, fondamentale! si può fare guardando dei video su tablet

Attività che non sono facilmente sostituibili sono la prescrittura e le relazioni tra compagni.

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Per la prescrittura forse sarebbe più semplice proporre alle maestre di acquistare tutti lo stesso libricino, invece di stampare mille schede. Di solito alla materna è già previsto l’acquisto di un libro di pregrafismo, ma a maggior ragione adesso, sarebbe certo più conveniente acquistare un libro da 8-10 euro, invece che spendere soldi in stampanti e toner, no? Noi avevamo Impara facile, ma ce ne sono a decine, tra cui scegliere, e i prezzi sono davvero convenienti (a partire dai 5 euro).

Per mantenere vive le relazioni con compagni e maestre, sì, che servirebbero delle videochiamate tra tutti! Molto più utili delle lezioni online, a 4 anni: una bella videochiamata 2 volte a settimana, per esempio, che non sarà come vedersi dal vivo e abbracciarsi, ma è comunque un modo di tenere vive le relazioni tra pari.

Come organizzare lo studio con la didattica a distanza con figli alle Scuole Elementari

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Il vero problema della didattica a distanza per le scuole elementari, è che i genitori devono occupare tantissimo tempo della loro giornata per aiutare i figli nel comprendere gli argomenti di lezione e anche organizzare lo studio, i compiti, ecc… e non tutti possono farlo!

Come possiamo risolvere questo problema, senza penalizzare l’apprendimento?

Parlare con le maestre per facilitare l’organizzazione familiare

Innanzitutto cerchiamo sempre un dialogo con maestre e maestri: è la cosa fondamentale per far funzionare la scuola in questo momento così complicato, ancora più di prima!

Cerchiamo una strategia che possa includere tutti i bambini: sia quelli che hanno la fortuna di avere strumenti informatici a disposizione, e genitori che possono dedicare temp; sia quei bambini che non hanno strumenti pazzeschi, o non li possono utilizzare in modo esclusivo, e magari sono in casa con genitori che lavorano.

Cerchiamo tutti insieme le soluzioni migliori: orari migliori per le lezioni, meno compiti e meno schede e più lezioni interattive o videolezioni, magari le spiegazioni con l’audio invece che la lezione in diretta dove magari non si sente nulla, e così via.

Alcune idee per la scuola a distanza delle elementari:

  • utilizzare la versione digitale dei libri
  • chiedere ai maestri di registrare l’audio o i video delle lezioni, in modo da guardarli o ascoltarli senza essere collegati online
  • prevedere collegamento online in diretta solo per rispondere alle domande, magari con piccoli gruppi di bambini alla volta, invece che tutti insieme
  • prevedere delle telefonate tra bambini, ma anche tra maestro e bambino, per mantenere vive le relazioni
  • acquistare un libro comune di esercizi, invece che stampare mille schede

Come fare quando non si ha la stampante

Siccome non tutti hanno la stampante e magari non possono acquistarla, o non è proprio disponibile nei negozi al momento, possiamo chiedere ai maestri di adottare altre soluzioni che possano favorire tutti con equità.

Utilizzare al meglio i libri di scuola

Intanto utilizzare i libri di scuola, invece che integrarli sempre con mille schede da stampare. Ricordiamoci infatti che i bambini hanno già molti libri ufficiali di scuola: chiediamo ai maestri di sfruttarli il più possibile, non solo nella versione cartacea, ma anche in quella digitale.
ormai, infatti, tutti i libri di scuola hanno la versione digitale, che contiene anche l’audio delle lezioni, le mappe concettuali, alcuni esercizi che si possono fare online: questo è utile non solo per rendere più interessanti le lezioni, ma anche per facilitare gli studenti che non hanno sufficiente connessione per le lezioni in diretta, o per i bambini con difficoltà di apprendimento.

Insomma: cerchiamo di invitare i maestri a non limitarsi a dare compiti che i bambini non possono affrontare in autonomia, ma suggeriamo loro di utilizzare audio, video, libri online, cartoni animati, canzoncine… tutto quello che c’è a disposizione in rete e può arricchire la didattica online!

Fornire le schede in doc o pdf modificabile

Se non si ha la possibilità di stampare, possiamo chiedere ai maestri di fornire le schede (quelle essenziali) in formati che siano modificabili con tablet o computer. In questo modo i bambini possono compilare le schede senza doverle stampare, e poi rimandarle via email.
Diciamo che n questo modo potenzieranno le loro abilità informatiche.

In alternativa, sappiate che esistono dei programmi per rendere editabili i pdf, quindi possiamo aggirare l’ostacolo in questo modo.

Ma vi suggerisco un ulteriore modo, che vi permette di editare i pdf con qualche passaggio in più, ma funziona:

  1. trasformate il pdf in una immagine con una semplice app online
  2. fate un account gratuito su canva
  3. con canva compilate il pdf, utilizzando la funzione testo oppure inserendo immagini di crocette, dove c’è da scegliere tra più opzioni
  4. salvate come jpg o pdf
  5. rimandate via email all’insegnante

Acquistare piccoli libri di esercizi specifici

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Se proprio servono schede, allora organizziamoci con i maestri per trovare dei libricini a poco prezzo da ordinare su Amazon, in modo da non dover stampare nulla.

Per esempio la mia amica Linda Bertola, ha scritto tutta una serie di libricini economici per imparare la matematica a tutte le età. Ma esistono migliaia di libri pieni di esercizi di italiano, per imparare a scrivere il corsivo, per imparare le regole di grammatica, imparare la geometria, ecc…

Insomma: cerchiamo di trovare una soluzione valida per tutti, che escluda la stampante!

Organizzare momenti di videochat con i compagni

Non dimentichiamoci l’importanza di tenere vive le relazioni con i compagni di classe e gli amici. Certo, una videochat non è come un abbraccio dal vivo, ma è comunque un momento di gioia che può tenere alto il morale dei nostri figli.

Per le videochat si possono usare vari strumenti gratuiti: hangout, meet, skype o zoom.

Come organizzare lo studio con la didattica a distanza, per chi frequenta le Scuole Medie e Superiori

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Con i ragazzi più grandi è decisamente più semplice organizzare la didattica a distanza, anche se il problema può nascere se cala l’attenzione o la voglia di studiare – quindi come genitori non avremo più magari l’impegno di seguire passo passo i figli nei compiti, ma quello di vigilare che continuino a svolgerli con regolarità.

Organizzazione è la parola chiave: perché la scuola online è ugualmente impegnativa (sia per i ragazzi, che per i docenti) alla scuola tradizionale, e quindi bisogna ritrovare una propria routine, tutta nuova, per farla funzionare.

Ricordiamoci infatti che, certo, quest’anno tutti verranno promossi, ma anche con le insufficienze: e queste insufficienze andranno recuperate sia con corso pomeridiani che le scuole stanno già organizzando adesso, sia i primi giorni di Settembre.

Calendario delle lezioni online

Sul registro elettronico, che i ragazzi possono consultare in autonomia, c’è anche la sezione ‘calendario delle lezioni’: chiediamo ai professori di utilizzarlo per segnare gli orari delle videolezioni, in modo da non perderne nessuna.

Organizziamo la giornata di tutta la famiglia in base agli orari delle lezioni, in modo da non interrompere il lavoro dei ragazzi e dei professori, chiamandoli a pranzo alle 12 invece che alle 13.30 – ad esempio.

Controllare il registro elettronico a metà mattina

Spesso i professori inseriscono i compiti in orari fantasiosi, sul registro elettronico. Così occorre controllarlo più volte al giorno, se non si vogliono perdere i pezzi.

Tramite le rappresentanti di classe, si può dunque chiedere ai professori di segnare le lezioni la sera precedente, oppure di settimana in settimana.
In ogni caso conviene consultare il registro non solo al mattino prima di iniziare la giornata, ma anche a metà mattinata e poi la sera, quando si spediscono i compiti per il giorno dopo.

Utilizzare il diario per segnare i compiti

Sproniamo i ragazzi a scrivere i compiti sul diario come se andassero normalmente a scuola. Certo, sul registro elettronico c’è la sezione che mostra i compiti del giorno dopo, ma ogni volta bisognerebbe ricollegarsi, riaprire le singole lezioni, e dunque cercarle, ecc…

Segnare ben i compiti sul diario invece ci fa risparmiare tempo e ci permette anche di organizzare lo studio come prima, ovvero facendo una buona programmazione dei compiti, per non vivere alla giornata.

Imparare a usare Google Drive per inviare i compiti e le relazioni

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A tal proposito, spesso le lezioni sono corredate da pdf, materiali da scaricare, video o audio. Apriamo una GMAIL insieme ai ragazzi e utilizziamo Drive – che è compreso in Gmail ed è gratuito – per scaricare i materiali dal registro elettronico, inserendoli nelle cartelle nominate per materia.

In questo modo non sarà necessario collegarsi continuamente al registro per recuperare i materiali, ma basterà consultare il diario cartaceo e poi collegarsi al cloud di Drive, per avere le lezioni a disposizione.

Molto importante insegnare ai ragazzi, in questa fase, le regole basilari della gestione e archiviazione dei documenti:

  • nominare qualsiasi file con un nome riconoscibile e una data, per esempio: mario-rossi_matematica_lezione-pag-35-36-37_20-04-2020
    (io vi suggerisco sempre nome e cognome del ragazzo, il tipo di materia, la lezione che si sta inviando e la data in formato italiano)
  • creare su drive una cartella per ogni materia (matematica, storia, geografia…) e all’interno di questa creare delle sottocartelle con i materiali delle singole lezioni (geografia / francia, oppure antologia / divina commedia / inferno / canto 1)
  • dentro le cartelle delle singole materie, vi consiglio di creare una ulteriore cartella chiamata _OLD, dove spostare le lezioni terminate: in questo modo non dovrete cancellarle, ma non vi daranno nemmeno fastidio mescolandosi alle lezioni in corso

Se dovete inviare compiti scritti, potete chiedere ai professori se potete:

  • usare Google Docs, per creare un doc/pdf da inviare via email o tramite registro elettronico
  • utilizzare la versione digitale del libro, laddove ci siano esercizi interattivi da compilare online
  • fare una foto da cellulare e, una volta ritagliata bene, inviarla come allegato via email o sul registro elettronico.

Quando inviate le email ai professori, o i compiti sul registro, non limitatevi a inviare gli allegati rinominati bene, ma utilizzare bene anche il campo OGGETTO delle email o della sezione documenti del registro: ogni comunicazione va scritta con criterio!

L’Oggetto delle email non è opzionale: compilatelo bene, in modo che sia chiaro e anche facile da ritrovare, per esempio:
Mario Rossi 2B – invio compiti Divina Commedia canto 1 Inferno

E non dimenticate i buongiorno, i grazie e i saluti finali: se il PC è uno strumento, la persona che c’è dietro continua ad essere un umano!

Utilizzare strumenti di apprendimento interattivi

Infine, questo è proprio il momento di scaricare la versione digitale dei libri e iniziare ad utilizzarla assiduamente.

Le versioni digitali dei libri offrono molti vantaggi:

  • le lezioni sono fornite con testo e audio, quindi oltre ad essere lette, possono essere ascoltate (cosa fondamentale per chi ha problemi nella lettura, o per chi ha una memoria uditiva)
  • dopo ogni lezione ci sono mappe concettuali interattive, per imparare meglio gli argomenti
  • spesso per ogni lezione ci sono esercizi interattivi con la soluzione

Certo, nulla è semplice. Non lo è mai stato, e adesso ancora di più. Però siamo qui: con questa pandemia e questo isolamento che nessuno di noi avrebbe mai immaginato di dover vivere nella sua vita. In una situazione straordinaria.

Straordinarie devono quindi anche essere le soluzioni che adottiamo non solo per restare sani, ma anche per evolverci come esseri umani: culturalmente, socialmente, intellettualmente e anche spiritualmente.

La differenza la faranno quelli che, come sempre, cercano di imparare il più possibile dalle situazioni, praticando un sano spirito critico, e dandosi da fare per migliorare la propria vita. E siccome per alcuni è più semplice, la vera sfida umana sapete qual è, secondo me? Utilizzare le nostre capacità per dare un’opportunità anche a quelli che, sino ad ora, sono sempre stati ‘gli ultimi’.

Quindi non solo accrescere noi stessi con la didattica a distanza, ma anche prenderci cura di un compagno meno fortunato, che possiamo spronare, aiutare e ‘adottare’ culturalmente. Questo è il momento di scegliere che tipo di persone vogliamo diventare.



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