Come organizzare la giornata di uno studente che studia in casa

Pubblicato il 11 Marzo 2020 da • Ultima revisione: 11 Marzo 2020

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Come organizzare la giornata di uno studente, tra studio, affetti, passioni ed eventuale lavoro? Conciliare tutto questo può risultare davvero complesso, stressante, snervante. Il carico è tosto: già lo studio di per sé tende al massimo i nervi degli studenti, soprattutto sotto esami.
Poi mettiamoci anche che alcuni di essi lavorano, altri hanno un/una partner, una vita sociale che non si può accantonare del tutto, passioni da portare avanti che non sarebbe giusto, nei confronti di sé stessi, abbandonare.

Questa pressione dà il via a un circolo vizioso: si cade nell’ansia, e l’ansia ci rende meno prestanti, meno produttivi. E da lì ancora più ansia. E allora la soluzione dov’è? Nell’organizzazione. Se riusciamo ad avere il controllo sulle nostre giornate l’ansia si annullerà, e si lavorerà meglio. Abbiamo, ogni giorno, ben 1440 minuti da poter sfruttare al meglio.

Ci sentiremo persone soddisfatte, con grande vantaggio su ogni sfera della nostra vita.

Come organizzare la giornata di uno studente: la routine mattutina

Fissare una routine e una checklist da seguire ci rende più organizzati, e a livello psicologico sapere di avere il controllo di ciò che dovremo fare annulla già grossa parte dell’ansia.

La routine mattutina ha la sua importanza per farci partire con il piede giusto.

Innanzitutto dovreste prendere la buona abitudine di alzarvi presto, calcolando almeno mezz’ora in più di quella che ritenete vi necessiti per prepararvi. Quella mezz’ora non vi cambierà molto in termini di qualità del sonno, ma farà la differenza sul vostro buon umore. Potete fare una buona colazione, prepararvi con più tempo e dedicarvi magari a un make up più carino (e le ragazze sanno quanto questo può incidere sul buon umore!) oppure dedicare 20 minuti alla lettura, o a qualche esercizio di workout o alla meditazione.

Per allentare l’ansia mattutina, lo stress e il nervosismo, un’altra buona abitudine è quella di anticipare alla sera prima alcune cose, ad esempio la doccia, la scelta dei vestiti, la preparazione della borsa e dei libri, l’organizzazione degli appunti. Svegliarvi e sapere che avete già tutto organizzato e pronto vi darà un immediato senso di leggerezza e tranquillità.

Come organizzare le ore di studio

Per sapere come gestire le ore di studio può essere illuminante questo articolo: “Come organizzare la giornata di studio, dove viene illustrato un metodo di pianificazione delle materie da studiare e un planner da stampare. Viene mostrato quanto sia importante dare le giuste priorità e le giuste urgenze, e con che criteri organizzarsi al fine di non ritrovarsi con il fiato alla gola.

Ci sono altre cose molto importanti da non sottovalutare e abitudini da cambiare, ad esempio che non è efficace mettersi sui libri per sei ore senza mai staccare, e che invece è molto più producente concentrarsi ogni giorno due ore, ma in maniera intensiva, senza interruzioni e distrazioni, quindi lasciate il cellulare in un’altra stanza o mettetelo in modalità aereo.

Queste due ore di studio devono essere osservate anche nei giorni in cui non avete nulla da studiare per il giorno dopo: portatevi avanti e studiate qualche materia che dovete preparare per più avanti.

Ogni ora fate una pausa di 10 minuti, così da ricaricarvi e sgranchirvi le gambe, bere un bicchiere d’acqua e rifocillarvi. Attenzione a non cedere alla tentazione di prendere il cellulare: i 10 minuti potrebbero protrarsi senza che ve ne rendiate conto, distrarvi e rendervi difficile recuperare la concentrazione.

Un’altra scorretta abitudine è mettersi sui libri a fine giornata: la sera non possiamo avere le energie necessarie per affrontare una sessione di studio, dopo esserci svegliati presto, essere andati a scuola, magari essere usciti e fatto mille cose. Meglio mettersi sui libri dopo pranzo, quando siamo ancora belli carichi. Ci prenderemo il nostro meritato relax subito dopo aver finito, senza ansia, sensi di colpa e stress.

Inoltre pare che studiare come se poi dovessimo insegnare quanto appreso ci aiuti a memorizzare i concetti importanti e i passaggi chiave in maniera più chiara, concreta e lineare. Provare per credere!

Molto importante avere uno spazio riservato per studiare o ascoltare le lezioni: la propria camera, oppure una zona della casa dove nessuno possa disturbarvi (o passarvi dietro mentre siete in call).

Come organizzare il tempo libero

Bene, adesso che abbiamo anche finito di studiare possiamo con serenità dedicarci al tempo libero. Il che non vuol dire trascorrere il resto della giornata sprofondati nel divano con il cellulare in mano, e non vuol dire neppure che non si possa schiacciare un pisolino o chattare con qualche amico. Rilassarsi un attimo anche fisicamente è importante.

Però teniamo conto che nel nostro tempo libero dobbiamo anche farci rientrare la vita sociale, gli affetti familiari, eventuali sport o comunque un po’ di attività fisica (che alla vostra età andrebbe praticata a maggior ragione) e i nostri hobby o passioni, qualora non c’entrassero con l’attività sportiva.

Se in periodi particolari studiate da casa, come in questo momento di quarantena generale, trovate comunque il modo di mantenere i contatti con gli amici, tramite call su skype o su zoom. Per allenarvi potete seguire dei video di YouTube e per avere un po’ di socialità potete giocare online con gli amici, utilizzando cuffie e microfono.

Insomma: studiate un numero di ore congruo, ma allo stesso tempo non dimenticatevi di voi. 

La cosa ideale sarebbe quella di fare un calcolo delle ore libere che abbiamo a disposizione durante la settimana e spalmarci sopra quanto appena detto. Cerchiamo di non sacrificare nulla, ogni aspetto ha una fondamentale importanza.

Insomma, curare anima e corpo ci renderà sicuramente più produttivi, quindi riserviamoci questi momenti per un rendimento ancora maggiore.



Commenti

Un commento per “Come organizzare la giornata di uno studente che studia in casa”
  1. Aldi

    Mi e piaciuto tutto quello che c’e scritto e l’usero.

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