Come organizzare la cameretta per studiare 

Pubblicato il 17 Ottobre 2018 da

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Sono sempre stata super scettica nei confronti di quelle camerette standardizzate che si comprano in blocco (per risparmiare, per carità!), perché non tengono effettivamente conto dei bisogni dei bambini in crescita, e quindi dell’età evolutiva.
Se c’è una cosa che ho imparato dal Metodo Montessori, infatti, è proprio quella di creare intorno al bambino un ambiente liquido, che possa trasformarsi mano a mano che il bimbo raggiunge determinati livelli di autonomia, e quindi richiede stimoli diversificati.
Non posso assolutamente pensare che una cameretta possa restare uguale a se stessa per 10 o anche 20 anni, passando nella vita di un bambino come un semplice mobilio o ancora peggio una stanza dove andare solo a dormire, senza diventare uno strumento esso stesso di potenziamento dei talenti del bambino.

Per questo motivo ho sempre scelto IKEA, che mi permetteva di acquistare pezzi singoli di cameretta e combinarli a piacimento, per non fissarmi all’idea di una cameretta statica, che non avrei più potuto cambiare, perché non avrei avuto cuore di spendere tutti quei soldi di nuovo.
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Quindi, se state scegliendo oggi la cameretta per i bambini, vi consiglio di spendere molto meno di quello che avevate previsto, in modo da poterla cambiare negli anni in base alle esigenze dei vostri figli.

Quello che sicuramente sarà loro necessario, oltre a letto e all’armadio, sarà anche:

  • uno spazio libero per poter giocare;
  • scaffali e mobili accessibili a qualunque età, dove poter prendere i propri giochi e i propri libri;
  • un tavolino delle dimensioni giuste in base all’età e all’altezza di bambini, per poter scrivere disegnare colorare o anche fare i compiti e studiare.

Ai bambini servono spazio e luce

Tantissime volte usiamo la camera dei bambini come una sorta di ripostiglio di casa, dove stazionano lo stendino con i panni che asciugano, l’asse da stiro con il ferro sempre pronto, scatole di vestiti del cambio di stagione che stazionano dentro armadi, e così via.

Dovremmo invece fare proprio uno sforzo per liberare completamente la camera dei bambini e fare in modo che quello diventi il loro punto di riferimento e loro luogo del cuore, dove desiderano trascorrere molto del proprio tempo, non solo per riposarsi, ma anche per giocare e per studiare.

Illuminazione corretta scrivania

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Foto IKEA

Cerchiamo di dare ai bambini la stanza migliore della casa, quella con maggiore possibilità di aerazione, quella più grande, quella con una maggiore diffusione di luce naturale, ovviamente nei limiti del possibile rispetto alla casa che abbiamo e alle possibilità che abbiamo, ci mancherebbe.

Non sottovalutiamo l’importanza dell’illuminazione nella stanza dei bambini, sia attraverso una fonte di luce naturale come una finestra o un balcone, sia attraverso delle luci idonee che permettono al bambino di leggere e studiare senza affaticare gli occhi.

La stanza non deve essere mai buia quando i bambini studiano o, peggio, stanno al computer. Non è sufficiente, in questi casi, usare solo la lampada da tavolo, tenendo al buio il resto della stanza: gli occhi si affaticano molto, in questa situazione.

Molto meglio dotare la stanza di una buona illuminazione a soffitto, con luci a led (calde o fredde, quello dipende dai vostri gusti: io amo le luci fredde), e accendere contemporaneamente anche la lampada da tavolo.

Oltre alla luce generale della stanza, posta sul soffitto, ricordatevi di aggiungere sempre delle lampade da tavolo da lavoro vicino alla scrivania o sopra la scrivania su cui studiano i ragazzi.

La scelta migliore sarebbe quella di una lampada orientabile, quindi con un braccio pieghevole, in modo da direzionarla al meglio ogni volta che cambia la luce naturale all’interno della stanza.

Ricordiamoci un piccolo stratagemma per rendere funzionale e veramente utile questa luce da scrivania:

  • se chi scrive è destrorso la luce andrà posta alla sua sinistra;
  • viceversa, se chi scrive mancino, la luce andrà posta alla sua destra.

In questo modo il braccio e la mano principali non faranno ombra sul foglio, permettendo al ragazzo di godere completamente della luce della sua lampada.

La posizione migliore della scrivania rispetto alla finestra

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Intorno alla scrivania occorre un’illuminazione diffusa, naturale o artificiale che sia, quindi se abbiamo la fortuna di avere una stanza con una finestra, utilizziamola!

La scrivania, rispetto alla finestra, deve essere posizionata di fronte (tra l’altro, è la mia condizione preferita in assoluto! è anche bellissimo guardare fuori e ricevere la luce di fronte a sé), oppure perpendicolare, quindi con la luce della finestra su un lato della scrivania.

Assolutamente da evitare: mettersi con le spalle alla finestra; in questo caso la luce arriverebbe diretta verso lo schermo del nostro computer, creando fastidiosi riflessi, che alla lunga peggiorano la vista.

La postura: come scegliere la scrivania e la sedia giusta per studiare

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foto IKEA

Ne avevamo già parlato nel post sulla Cameretta ideale per studiare: il tavolo e la sedia da lavoro devono essere dell’altezza giusta. Le nostre gambe, da seduti, devono formare un angolo di 90 gradi e la schiena deve poter restare dritta.

Vi consiglio caldamente di utilizzare, anche per i ragazzi, delle sedie ergonomiche da ufficio, con le 5 rotelle.

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Una sedia normale non va bene per studiare: è poco flessibile, ci costringe a curvare la schiena e dopo un po’ ci fa male anche la seduta dura!

Non va bene nemmeno una di quelle sedie in cui si sta in ginocchio: alla lunga diventa scomoda, e costringe il corpo a una posa innaturale.

Avete bimbi irrequieti o particolarmente attratti dal movimento? Insieme alla classica sedia da ufficio, potete predisporre anche una palla-sedia: una grande palla fitness anti scoppio, da usare per qualche sessione durante il giorno, al posto della sedia ergonomica. Tra l’altro, è perfetta anche per le donne in gravidanza, per rinforzare la muscolatura del pavimento pelvico.

Come organizzare l’angolo studio dei ragazzi

come-organizzare-la-cameretta-dei-ragazzi-per-studiareQuando i ragazzi crescono, la sola scrivania o tavolino ovviamente non basta più.

Non solo perché la scrivania deve essere posizionata alla giusta altezza e quindi essere adatta alla struttura fisica del ragazzo, ma anche perché cambiano l’ingombro dei libri, gli spazi che servono per determinate materie scolastiche, eccetera.

Per esempio un bambino che studia alle elementari potrà avere una scrivania leggermente più piccola, mentre un ragazzo che studia alle medie dovrà avere sulla sua scrivania anche lo spazio per il computer, per utilizzare delle righe da 60 cm senza dover fare acrobazie, per fare disegno tecnico e così via.

Noi negli anni abbiamo semplicemente accostato vari tavoli e scrivanie tra loro, senza acquistare scrivanie angolari costose o ingombranti, per tenerci la libertà di spostare i mobili della cameretta a nostro piacimento.

Per fare una scelta anche di design, ed evitare quell’effetto di mobili trovati e messi lì un po’ a caso, abbiamo semplicemente scelto di comprare tutto nelle tonalità del bianco.

In questo modo qualsiasi tavolo o scrivania che accostiamo sembrerà sempre messo lì apposta, studiato anche nel suo design, e al bianco possiamo abbinare qualsiasi altro oggetto di arredamento, tenda, tappeto, copriletto eccetera eccetera.

Come tenere in ordine i libri e i quaderni di scuola

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Occorre sicuramente una piccola libreria dedicata solo ai libri di scuola, in modo che non si mescolino insieme ai peluche o ai libri da lettura.

Non deve essere per forza enorme, ma deve essere di facile portata e sufficientemente capiente per inserire libri e quadernoni.

Io vi consiglierei la classica libreria Billy di IKEA, che costa poco, è super resistente e capiente. Noi ne abbiamo tantissime, sia a casa che in ufficio.
In camera di Dafne ne abbiamo due: una per i libri di scuola – proprio accanto alla scrivania -, una per i libri di lettura.

Come sistemare i libri senza libreria

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Se non potete usare la libreria, potete utilizzare le mensole: ne esistono di bellissime, in giro, e anche molto capienti e resistenti.

In alternativa, potreste chiudere i libri dentro le ante di un armadio: in questo modo sono nascosti alla vista, ma comunque facilmente raggiungibili dai bambini. Può essere una soluzione per chi ha poco spazio in cameretta e gli armadi grandi: riservate un’anta dell’armadio ai materiali di scuola dei ragazzi, ed avrete risolto il problema.

Possiamo studiare anche delle soluzioni a costo zero, per esempio carteggiando e ridipingendo alcune cassette di legno e fissandole al muro come mensole o ripiani aggiuntivi.
L’importante è che queste strutture vengano sempre rese piuttosto solide, perché i libri – soprattutto delle medie e delle superiori – sono estremamente pesanti e rischierebbero di compromettere la stabilità della struttura.

Ultima idea alternativa potrebbe essere una cassapanca in cui i libri vengono riposti nel vano nascosto, per poter utilizzare questo mobile come seduta aggiuntiva all’interno della cameretta, ma allo stesso tempo avere uno spazio interamente dedicato ai libri di scuola e che ci permetta anche di tenerli al riparo dalla polvere.

Come organizzare il materiale scolastico

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Io non esagero con le scorte, ma non resto mai senza un paio di quaderni in più, fogli protocollo, cancelleria di scorta.

I quadernoni, i fogli con gli anelli e questi materiali di consumo sono tutti nella libreria, insieme ai libri di scuola, ma su un ripiano separato, meno accessibile, in modo che restino separati dagli altri materiali già aperti.

Per quanto riguarda la cancelleria invece abbiamo comprato una scatola di cartone carina e di piccole dimensioni, da tenere in ordine sulla mensola sopra la scrivania, in cui riponiamo gomme, penne, cartucce di ricambio e altri materiali piccoli di questo tipo.

In generale chiedo a mia figlia di avvertirmi sempre per tempo quando sta finendo qualcosa, in modo da non dover correre all’ultimo minuto in cartoleria a prendere ciò che serve, ma poter programmare gli acquisti con un minimo di flessibilità.

In questo momento ne siamo ancora sprovvisti, ma è un acquisto da fare nell’immediato, ovvero una cassettiera da utilizzare come storage per tutti quei piccoli e grandi oggetti che spesso stazionano sulla scrivania impedendo a Dafne di utilizzarla al meglio per fare i compiti e studiare.

Io sono appassionatissima di cassettiere e infatti ne ho due uguali – una casa e una in ufficio, sempre di IKEA -, di piccole dimensioni, ma adatte alla misura di un foglio A4, e con le rotelle, in modo da poterle spostare all’occorrenza e trasformarle in un mini piano di appoggio libero, per le volte in cui devo tenere aperto qualche libro o qualche fascicolo di documenti.

Per me è molto importante che tutti questi materiali scolastici siano disposti in un’unica posizione, perché ciò che più odio al mondo e andare a cercare tra tutte le cose di casa i materiali quando ci servono.
Averli tutti nello stesso posto ci permette anche di controllare più facilmente se manca un quaderno o se stanno finendo le cartucce, per programmare i nostri acquisti nel momento in cui ci è più semplice, invece di correre sempre a destra e sinistra all’ultimo minuto per sopperire alla mancanza di memoria dei figli.

Come organizzare il metodo di studio

Da quest’anno che mia figlia fa la prima media, su Mammafelice ho un enorme desiderio di parlare di come trovare il proprio metodo di studio fin da giovanissimi, perché spesso a scuola non viene data eccessiva importanza a tutti i metodi di studio disponibili, imponendo ai ragazzi di studiare tutti allo stesso modo.

Questo è ovviamente impossibile perché ognuno di noi ha un tipo di memoria differente dall’altro:

  1. c’è chi preferisce fare i riassunti degli argomenti da studiare, proprio come me;
  2. c’è chi preferisce sottolineare il libro con gli evidenziatori, come mia figlia;
  3. c’è chi preferisce le mappe mentali o concettuali;
  4. chi prepara delle vere e proprie opere d’arte come i Lapbook di Sybille Kramer, che sono un mix tra tutte queste cose.

Quindi affronteremo sicuramente l’argomento del metodo di studio più in là su Mammafelice, ma possiamo già darci alcune regole fondamentali.

Innanzitutto possiamo insegnare ai ragazzi un modo efficacissimo di lavorare, ovvero tramite pianificazione del lavoro.

Se vogliamo insegnare ai nostri figli a non procrastinare il proprio lavoro all’infinito, per dargli anche modo di avere tempo libero dallo studio e fare altre attività extrascolastiche, è importante che li aiutiamo ad organizzare un piano di studio giornaliero, che abbia lo scopo di ridurre il carico di lavoro giornaliero e dunque spalmare il carico di lavoro su più giorni della settimana, in modo da studiare poco tutti i giorni.

Sarebbe infatti una grande fonte di ansia e di stress trovarsi due giorni a non fare niente perché non ci sono compiti per il giorno successivo, ma poi studiare fino alle 9:00 di sera perché abbiamo accumulato ritardo nelle varie consegne successive.

Noi ad esempio ogni giorno chiediamo a Dafne, subito dopo pranzo, di fare un’ora circa di esercizi scritti, sul libro o sul quaderno, portandosi avanti con i compiti non solo della settimana in corso, ma eventualmente anche di quella successiva.

Per quanto riguarda invece lo studio mnemonico degli argomenti e delle materie, un paio di giorni prima della consegna le chiediamo di iniziare a leggere quelle pagine, per poi studiarle e ripeterle approfonditamente il giorno prima dell’interrogazione.

Se poi ai vostri figli viene più comodo fare dei riassunti o delle mappe concettuali, a maggior ragione è bene iniziare un paio di giorni prima a preparare il cartaceo di queste consegne, per evitare di dover creare le mappe e anche memorizzarle tutte nello stesso pomeriggio e a ridosso della scadenza.

Calendari e planner da scrivania e da muro

Per facilitare la pianificazione dei compiti settimanali di scuola, insieme a UHU ho creato una serie di calendari, planner e bacheche molto semplici da realizzare a mano e con materiali di riciclo, da appendere sopra la scrivania e utilizzare come calendari di pianificazione.

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C’è innanzitutto, per la parte organizzativa: il portapenne da scrivania creato con i rotoli della carta igienica riciclati, che, a dispetto del materiale utilizzato, è estremamente solido e funzionale. Qui i ragazzi possono mettere le penne di riserva e le matite, in modo da non dover tirare fuori ogni pomeriggio il portapenne dallo zaino e ricordarsi di rimettere poi tutto a posto.

LEGGI: Come creare un portapenne per la scrivania.

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C’è la bacheca multifunzionale, su cui ho inserito sia un pannellino di sughero per appendere memo o liste di cose da fare tramite le classiche puntine, sia la mensolina dove riporre altri materiali di scuola o piccoli libricini, sia una mini lavagna fai da te da utilizzare con i gessi liquidi e creata con la pellicola effetto lavagna

LEGGI: Come fare una bacheca per la cameretta.

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C’è infine il vero e proprio planning settimanale realizzato con dei sottopentola in sughero decorati a mano, su cui i ragazzi possono appendere post-it e foglietti intercambiabili tra loro, attraverso le puntine da disegno. In questo modo ciascun ragazzo può scrivere i compiti su un post-it, appenderli nei vari giorni della settimana o distribuirli a piacimento, in modo da portarsi avanti, e anche spostarli in base a nuove Attività programmate in quel giorno e non rimandabili.

LEGGI: Come organizzare i compiti di scuola con un planner da muro in sughero.

Iniziamo dunque a organizzare la cameretta in modo che sia più facile e più piacevole studiare, e anche i ragazzi si sentiranno più coinvolti e meno ansiosi, rispetto ai compiti da eseguire.

Procuriamogli anche, come detto, un PC da utilizzare per le proprie ricerche, collegato a Internet e con il parental control inserito in base all’età, e anche un abbonamento a Spotify: è bellissimo poter studiare e fare i compiti con la musica!
E, in fondo, molto meglio la musica accesa al posto della TV o del cellulare, che potrebbero distrarre i ragazzi, e rallentarne il lavoro.


Commenti

4 Commenti per “Come organizzare la cameretta per studiare ”
  1. Paoletta

    ciao Barbara, ma che belli bacheca e organizer! e fantastico anche il pannello “salvamuro” a cui si possono attaccare mensole, pannelli, bacheche. da copiare! grazie, buona serata

  2. Sabina

    Ho modificato la scrivania dei piccoli più e più volte: alla fine l’ho girata verso la finestra e ho tolto quasi tutti i contenitori dal tavolo, sfruttando dei supporti agganciati al muro. Ho optato per dei bicchieri colorati per le penne, le matite, le gomme, i pennarelli ecc.., ho spostato il pc a lato e lasciato la maggior parte della superficie a quaderni, fogli e blocchi da disegno!

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