Come aiutare un bambino a concentrarsi

Pubblicato il 28 Settembre 2017 da

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La concentrazione non è sempre semplice da ottenere: noi stessi, come adulti, spesso perdiamo il filo mentre lavoriamo, mentre organizziamo la casa. Non vi capita mai di andare in una stanza per fare qualcosa, e – appena ci entrate – dimenticarvi cosa stavate cercando?

La concentrazione si impara, sia da piccoli, che da grandi. Da grandi è più facile, perché l’abbiamo già testata: il modo migliore per alimentarla è quello di continuare a leggere, studiare, fare le parole crociate, praticare hobby o sport che ci incoraggino a prendere le cose con calma.

E per i bambini? Si può aiutare un bambino a concentrarsi? Soprattutto dalla prima elementare in poi,  quando inizia la scuola, si deve stare attenti in classe, e poi a casa bisogna fare i compiti senza ‘cincischiare’ troppo. Certo che si può, e come sempre il metodo Montessori ci viene in aiuto! 

Ascoltare le favole della buonanotte

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La prima cosa da fare per aiutare sin da piccoli i bambini a concentrarsi, è quello di insegnare loro ad ASCOLTARE.

Mia figlia adesso è in quinta elementare e la maestra arrivata dall’anno scorso – strepitosa è dire poco – ha iniziato a leggere ad alta voce in classe ai bambini, un libro alla volta, proprio perché ha subito notato che i bambini non sapevano ascoltare le consegne e non sapevano ascoltare le lezioni con concentrazione.

Leggere un libro ad alta voce, facendo praticare ai bambini un silenzio che dialoga direttamente con la loro immaginazione, è la prima strada per aiutarli a focalizzarsi.

Quindi, sin da piccoli, abituatevi a leggere ad alta voce i libricini ai vostri figli: li aiutano a concentrarsi, ma anche a sviluppare il linguaggio, ad ampliare il vocabolario, a instaurare una relazione ancora più profonda con i genitori.

I pannelli delle multi attività – Toddler

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Per i bambini piccoli, cosiddetti Toddler (12-36 mesi), sono molto utili i pannelli multiattività che esistono in commercio.

Ma si possono anche costruire a casa facendo una breve incursione dal ferramenta: aprire, chiudere, svitare, slacciare ed allacciare, annodare, girare, infilare e sfilare… tutto questo cosa vi ricorda? Sono tutte attività Montessori. 

Basta vedere i telai delle allacciature, i telai da tessitura, e anche tutti i giochi di motricità fine come svitare e avvitare, aprire e chiudereinfilare i bottoni

Anche se si tratta di neonati, quindi molto piccoli, vedrete come sapranno mantenere alta l’attenzione di fronte a questi giochi, passando letteralmente intere mezzore di fronte a questi pannelli, provando e riprovando a interagire con tutti gli elementi. 

Le attività di motricità fine – Primary

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Dai 3 ai 6 anni, sviluppano la concentrazione tutte le attività di motricità fine, ovvero quelle attività divertenti che stimolano il bambino a focalizzarsi sulla loro riuscita, e nel frattempo rafforzano la muscolatura delle mani e la coordinazione oculo manuale – ovvero svolgono la funzione di esercizi di pregrafismo.

Attività di motricità fine:

I bambini riusciranno a passare ore e ore a giocare e trafficare con queste attività, totalmente concentrati a raggiungere il loro risultato.

Giochi di catalogazione

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Infine, sia da piccoli che poi alle elementari, saranno molto utili i giochi di catalogazione, che oltre a sviluppare la concentrazione del bambino, affineranno anche le sue capacità matematiche, di costruzione delle frasi, logiche (basti vedere i Materiali sensoriali Montessori, che hanno sempre questa duplice finalità di introdurre discipline sempre più complesse, presentandole come un ‘gioco’ didattico).

In ordine di età, possiamo quindi proporre giochi di catalogazione di vario tipo:

Ecco quindi ‘il segreto’ per aiutare un bambino a trovare la giusta concentrazione: giocare a casa con le attività Montessori faidate, stimolandolo nel riuscire da solo – passo dopo passo – a portare a termine tali attività.

Lo vederemo con il tempo imparare dunque a concentrarsi in modo positivo, senza che nemmeno se ne accorga, e senza mille parole da parte nostra – che spesso possono persino risultare controproducenti.



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