5 responses

  1. bietolina
    8 Maggio 2014

    Anche le maestre di Alessandro fanno un percorso simile con le mamme dei bambini grandi…
    Poi di base serve il rispetto,gli adulti genitori devono rispettare gli adulti insegnanti e non solo rispettare anche i bambini.
    Usare diversamente il tempo, invece di fermarsi davanti alla scuola a confrontare pagelle, a sparlarle, sarebbe meglio usarlo al meglio a favore dei bambini…

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    • Mamma Feliceimmagine livello
      (Mappano)
      Mamma di Dafne di 17 anni
      8 Maggio 2014

      Sono molto d’accordo. Migliorare il rapporto genitori-insegnanti secondo me migliora anche la didattica: proprio l’altra sera abbiamo avuto la riunione dei rappresentati e penso che molti piccoli problemi eviterebbero di ingigantirsi, se ci fosse una comunicazione diretta con i genitori.

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  2. barbara
    8 Maggio 2014

    Io questo articolo me lo stampo e me lo metto in borsa per domani! Alla scuola dell’infanzia di mio figlio ho trovato una maestra eccezionale: affabile, preparata, con tante idee e soprattutto aperta al dialogo con i genitori. Naturalmente io ne ho approfittato! Soprattutto quest’anno ho proposto libri, tecniche e attività. Io penso che il dialogo sia sempre costruttivo e, invece pare che io sia accusata (insieme ad altri genitori) di creare disagio. Domani c’è una riunione con la Dirigente Scolastica e sono proprio curiosa di sapere cosa e chi c’è dietro a tutte queste lamentele.

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  3. Catia
    19 Giugno 2014

    Il confronto con gli insegnanti è fondamentale per la serenità e la tranquillità del bambino e devono perdurare per tutto il percorso scolastico.
    Diventa fondamentale in presenza di disturbi dell’apprendimento quando genitori e docenti sono chiamati fisicamente a mettersi intorno ad un tavolo e redigere insieme il p.d.p. ( piano di studi personalizzato) del bambino/ragazzo.
    Le competenze degli insegnanti e la conoscenza del bambino dei genitori allora interagiscono armoniosamente ( o almeno dovrebbero) per creare un puzzle di strumenti che si “incastrano” perfettamente ( a sua misura) e che permettono all’alunno di conseguire gli obiettivi formativi che la scuola richiede e contemporaneamente vivere l’esperienza dello studio con la serenità e la tranquillità di cui sopra, diritti imprescindibili di ogni studente.

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