Lavorare a maglia con i bambini

Pubblicato il 15 Marzo 2013 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

lavorare a maglia

Nella Scuola Steineriana, già all’asilo, i bambini vengono accompagnati al lavoro con le mani utilizzando principalmente la lana.
La lana è un materiale di origine animale, è caldo a differenza del cotone che invece è freddo.

I miei figli hanno iniziato ad usare la lana, intrecciando con le dita fili e fili per così creare un intreccio chiamato maglia dita. Questa attività permette di creare progetti partendo da quelli più semplici come la catenella a quelli più complessi, lavorano e creano piccole sciarpe, coroncine o cinture da legare in vita tutto e solo con le dita.
Sempre all’asilo per tutto l’anno, lentamente, con cura, seguendo i ritmi a loro congeniali utilizzano un telaio di circa 15-20 cm per poter tessere con fili di lana colorati e portano a casa un tappetino morbido, caldo e variopinto (che noi abbiamo infine trasformato in una borsetta quello di Daphne e in un astuccio quello di Ethan).

In prima e seconda classe usano i ferri da maglia e portano a termine piccoli progetti, come per esempio un porta aghi, impegnandosi, rafforzando la volontà e affinando la tecnica. In seconda e terza classe si avvicinano all’uso dell’uncinetto, anche in questo caso utilizzando la lana e proprio quell’età, circa 8 anni, è perfetta per questo strumento, prima ho notato che era un lavoro troppo faticoso per loro.

Avete visto le splendide lezioni di uncinetto dei giorni scorsi? Se volete cliccate qui.

Questo approccio manuale porta molti benefici, non solo per imparare un’arte e metterla da parte, ma anche per stimolare i bambini a pensare un progetto, utilizzare le dita sviluppando motricità fine, intrecciare un filo dopo l’altro e formare un tessuto che poi avrà un suo concreto utilizzo sia per sé che per altri. In questo modo si coltiva la capacità di concentrazione e la volontà ripetendo gli stessi movimenti e si aiuta nel tempo a rendere “abili” le mani.
Questa abilità delle mani è strettamente collegata al pensiero e al processo intellettuale.

Tanto più abilmente sappiamo usare le mani tanto più il nostro pensiero è mobile e fino.

Ethan è un bambino sempre in movimento ma adora lavorare a maglia, fermarsi, concentrarsi, ripetere lo stesso movimento e contare le maglie cercando di non fare errori nell’esecuzione. Dopo aver realizzato il suo porta aghi, che tiene a scuola nel suo sacchetto di lavori manuali, ha deciso di farne uno da regalare ad un suo amico, la soddisfazione di avere creato un regalo così complesso e impegnativo lo ha arricchito anche di fiducia in se stesso.

Daphne che usa con bravura i ferri ha deciso di fare uno scaldacollo con la lana che ha trovato nel suo cesto dei lavori a Natale. In un pomeriggio, condito da tanto impegno e concentrazione, ha iniziato e portato a termine il suo bel progetto colorato e tutti i giorni lo usa quando esce per ripararsi dal freddo.
Inoltre ha deciso che le servivano un paio di calzerotti perché aveva freddo alle caviglie e lavorando con l’uncinetto in poche ore li ha realizzati di un bel color glicine, e ora tutta soddisfatta li indossa e fanno parte del suo look quotidiano.

Mi ricordo da ragazzina quando anche io, seguita dalla zia o dalla nonna, piano piano iniziavo i miei primi passi nell’uso dei ferri e dell’uncinetto, con gomitoli di lana trovati in casa lavoravo punto dopo punto ai miei primi progetti.

Anche voi tramandate questa arte ai vostri figli, femmine o maschi che siano?

Nelle vostre scuole ci sono momenti in cui viene insegnato come lavorare a maglia?



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