Regali di Natale, consumismo, riflessioni

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 da • Ultima revisione: 20 Marzo 2015

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Sono sempre stata molto rigida, sui regali: li preferisco adeguati all’età, possibilmente in legno, e non troppo rumorosi-plasticosi. Ma, soprattutto: mi piace che siano POCHI. Perchè davvero Dafne ne ha in abbondanza, ma soprattutto perchè non voglio che si instauri quella bulimia da consumismo, che le fa perdere il gusto della sorpresa, dell’attesa, del godere il singolo regalo senza annoiarsi troppo in fretta.

Eccola qui, la mamma rimbambita e fissata: la solita rompiscatole che priva sua figlia dei giochi, comprandole solo puzzle di quercia dipinti a mano… 😉
Magari lo avete pensato?! Ma no, non è così, davvero! Il fatto è che per noi comprare non è un’abitudine, ci dimentichiamo. Non è una nostra attività di routine. E quindi mi piacerebbe che anche per Dafne, questa cosa di comprare e accumulare, non fosse così importante.

Dafne in realtà riceve sempre molti regalini, da noi: ci piace spesso tornare a casa con una scatola di pennarelli, un cioccolatino, un braccialettino… Non succede tutti i giorni, ma succede spesso. Essenzialmente fa più piacere a noi che a lei, e questo forse è un errore.
Ma mi piace che i regali non siano solo quelli ‘importanti’, quelli ‘dovuti’ nelle ricorrenze, ma anche quelli che le fanno capire che abbiamo pensato a lei, che ci siamo ricordati di lei anche quando eravamo distanti.

Questa tecnica ha fatto sì che si realizzassero due condizioni: Dafne gioca con tutti i giochi che possiede, perchè sono quelli giusti per lei; non è preda del consumismo.
Non l’ho mai sentita dire: Voglio quello, mi compri quello… ? (A parte l’ovetto di cioccolata, ovviamente!)
So che i suoi compagni di scuola hanno già scritto le letterine a Babbo Natale, indicando già i giocattoli preferiti. E so che molti suoi compagni già imitano i personaggi dei cartoni animati, chiedendo di portare a scuola album, figurine, gadgets…

Con Dafne non ci è ancora capitato: non ha mai chiesto un regalo specifico, e non ci ha mai parlato di un personaggio dei cartoni animati solo perchè lo ha sentito a scuola.
Mi sono interrogata sui motivi di questa ‘divesità’, e credo che due siano le maggiori influenze:
– Noi siamo veramente de-brandizzati, nel senso che sia io che Nestore non parliamo mai di ‘marche’, di vestiti, di ‘cose’ che si debbono avere… e forse questo influisce sul modo di Dafne di vivere i consumi: noi compriamo poco, veramente poco. Mi sento sempre spendacciona, ma poi mi rendo conto che noi davvero consumiamo poco: i maggiori acquisti, in famiglia, sono tutti a favore di tecnologia (per lavoro), di cibo e di libri… e bon;
Da mesi, non guardiamo la TV commerciale: non avrei mai pensato di poterlo dire, ma passando a Sky mi sono resa conto dell’enorme differenza che c’è tra la televisione commerciale/pubblica, e la televisione di nicchia. I cartoni animati sono selezionati, sono tutti ‘educativi’: Dora l’esploratrice, Diego, Manny Tuttofare, Pippi Calzelunghe… non c’è la sensazione di qualcosa di commerciale che ti stia aggredendo alle spalle. E poi non ci sono i film cretini, le ragazze con le tette di fuori, le trasmissioni urlate e nemmeno i plastici di Porta a Porta. Anche il programma più leggero, ha comunque un senso. Non lo avrei mai creduto, ma la differenza è TOTALE, soprattutto per Dafne, che aveva la tendenza a diventare nervosa, quando guardava la tv ‘normale’.

Questo ha fatto sì che per Dafne il regalo più bello siano le forbici a punta arrotondata, o della carta colorata, o i pennarelli lavabili, per non parlare del pongo e dei tubetti di tempera! Durante la sua malattia, ha ricevuto anche i chiodini: una semplicissima confezione di chiodini, quelli classici della Quercetti, che adesso sono la sua gioia.
Per il resto del tempo disegna, taglia tutte le riviste pubblicitarie che trova, e va in giro per casa con una busta di carta ‘a fare la spesa’, trascinandosi dietro il suo carrellino giocattolo (pagato meno di 10eur da Toys) e il suo bimbo.

E a Natale? A Natale riceverà la macchina fotografica digitale per bambini. Un regalone grande, che si è meritata per la sua curiosità, perchè più volte la vedevamo cucinare i suoi piattini e poi usare le costruzioni per fotografarli (proprio come facciamo noi quando lavoriamo per mammafelice!). E per il suo compleanno riceverà un puzzle magnetico, che mi è stato regalato da Quercetti (che presto riserverà sorprese anche a voi che leggete…).

La felicità è questa? Non lo so. E’ per ognuno diversa.
Per noi la felicità comunque non corrisponde con il denaro, nè con il successo o con la fama. E non perchè siamo dei santi o degli asceti: semplicemente perchè non proviamo felicità nell’accumulare ‘cose’. Come dicevo su BabyGreen ieri: avere meno, non significa non avere abbastanza.

E forse, adesso che ci penso, questo disinteresse per le ‘cose’, ci ha garantito un futuro migliore.
Chi l’avrebbe mai detto? Un anno fa eravamo terrorizzati, dalla perdita di sicurezza lavorativa. Poi è successo che, semplicemente, ci siamo abituati a non spendere.
E adesso posso dirlo: si può vivere anche così!



Commenti

152 Commenti per “Regali di Natale, consumismo, riflessioni”
  1. certi discorsi come il tuo (per chi corre in negozio a comprare l’ultimo modello di telefono o non può resistere a fare almeno un paio di viaggi l’anno nelle località varie, sharm etc, ammassati come pecore, oppure non resiste ai piagnistei dei loro figli – che mai sia abbiano una minima frustrazione nella vita!-davanti alle vetrine di giocattoli in plastica con tutti la stessa tonalità di rosso, blu o verde, che poi dopo un minuto o sono rotti o vengono dimenticati in un angolo, perchè non sono fatti per i bambini ma per far spendere gli adulti) ecco certi tuoi discorsi, potrebbero sembrare da matta, ma come ti capisco e come è vero che proprio quando si accumulano altri tesori, quelli del cuore, si è felici!!!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      sì, sono davvero discorsi da matta. ma del resto ci hai visti, e hai visto casa nostra: ci manca nulla? siamo persino sovrappeso, quindi la fame non l’abbiamo mai fatta (forse ci sarebbe servito, ehm…) :mrgreen:
      eppure ne sono convinta. ho il mio telefonino, pagato 80eur qualche anno fa. ho un paio di scarpe invernali (Dafne ne ha due) e due paia di jeans. io non mi sento povera. anzi! proprio non sento il desiderio di comprare (altrimenti potrei anche farlo!). bevo il caffè con le capsule, ho un super PC, ho dei vizi… ma per il resto, boh, non mi viene in mente niente altro che vorrei… (a parte la casa!).

  2. Vale

    Cara Barbara d’accordissimo su tutto.
    Anche noi facciamo così senza contare che x ora la tv non ce l’abbiamo (è oscurata da 15 gg e non ne sentiamo assolutamente la necessità), guardiamo cartoni e film su dvd e cassette (e molti li prendiamo gratis in biblioteca).
    Non comperiamo mai roba di marca, e anche noi comperiamo principalmente libri e cibo.
    Però se posso permettermi Dafne è piccina, la mia non è malata di consumismo ma a 4 anni qualche volta mi dice “mamma la mia amica ha quello o questo di Hello Kitty o delle Winx……anche io..” allora io le spiego che una cosa non è bella solo se è di marca e comunque qualche figurina o giornalino x es. delle Winx ogni tanto ci sta (soprattutto perchè anche se chiede non è assolutamente cappricciosa).
    X Natale vorrebbe la Barbie col cavallo e una barca di plastica x mettere i suoi animali….mi pare una richiesta normale e non consumistica e quindi la accontenterò.
    Noi ci regaleremo il decoder e la tv digitale (ma la comperiamo dopo le feste, adesso c’è troppa confusione in giro).
    Grazie delle tue bellissime riflessioni.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Beh, ma io AMO la Barbie!
      Però un conto è comprare una Barbie, e un conto comprarne 10, con accessori, casette, negozi, auto sportive… Io con la Barbie ho giocato tantissimo da piccola, e il momento più bello era prendere le stoffe di nonna e cucire i vestitini!

      • Claudia

        mi Mamma, che anche da giovane è sempre stata molto alternativa, inceve della Barbie ci ha regalato la Lisa Jeans che non aveva il camper o la casa ma una tenda (ancora oggi non ho trovato nessuno che l’abbia mai avuta) dimenticavo di dire che lei aveva i capelli neri ed era, ovviamente, vestita in jeans….ma è andata bene lo stesso!

      • Elisa

        Ma no io avevo la camera di Lisa Jean , pero ci facevo dormire la Barbie , devo dire che rispetto agli arredi di Barbie era molto meno kitsch :mrgreen: e io ho apprezzato

      • io ce l’avevo!! era la barbie “alternativa” e gli accessori costavano meno!!

  3. Silvia

    Quanto hai ragione!
    Anche noi siamo di questa idea. Infatti il grande a Natale ha “scritto” la letterina e tutte le volte che vede un gioco dice “voglio quello”, ma sotto l’albero si troverà giochi educativi, tempere e tanti libri. In fondo poi anche lui gioca con cose di fantasia e non con i giocattoli reali. La televisione la guarda molto poco però uno vede l’altro.
    In questi mesi di non shopping forzato sto cercando di imparare anche io a “dimenticarmi di comprare” e ad apprezzare le piccole cose, voglio farne una filosofia di vita per l’anno nuovo e quelli successivi. In fondo abbiamo ben più di quel che serve.
    L’unico scoglio sono i nonni (materni): nonostante abbia già spiegato loro diverse volte quello che tu scrivi benissimo oggi continuano a viziarlo all’inverosimile, tra l’altro con regali ingombranti.
    Il piccolo per fortuna non capisce ancora, ma vedrò di educarlo subito ad accontentarsi del poco.

    Buona giornata
    Silvia

  4. fiocco72

    Concordo su gran parte di quello che dici. Anche per noi quest’anno è stato duro economicamente parlando ed abbiamo cercato di fare a meno di tante cose. E devo dire che siamo vissuti lo stesso più o meno bene, ma siamo ancora qui felici e sereni. Noi non amiamo particolarmente la tv, guardiamo pochissimo. Anche Luigi guarda una mezz’ora di cartoni al mattino mentre si prepara per andare a scuola ( su italia 1 stanno facendo Remi) e qualche volta guarda qualcosa al pomeriggio, ma preferiamo i dvd che abbiamo ricevuto come regalo o prenderli in biblioteca, idem con i libri, leggendo molto difficilmente li acquisto. Anche se i ragazzi ne troveranno almeno uno sotto l’albero. Il discorso consumistico pesa di più quando crescono perchè sono più difficili da gestire, ma non tanto per la tv ma per l’abbigliamento. Infatti il mio grande per Natale come per il compleanno chiede vestiti, di marca, pochi ma buoni. A volte diciamo di no ma non si può sempre farlo, perchè comunque si sentono troppo diversi. Allora troviamo la via di mezzo, si alle scarpe della Adidas o della Nike, perchè comunque ci fa una stagione intera, e pazienza che costano un pò di più…Ma certo non sono mai stata una che ha ceduto ad ogni capriccio e come dici tu se i bambini si abituano bene e si da il buon esempio non chiedono più del dovuto. A volte ho visto di quelle scene ai supermercati davvero allucinanti. E per i giocattoli che non si usano più noi li doniamo agli asili e agli oratori, mentre i libri ad un’associazione. Si può cogliere l’occasione per fare del bene e soprattutto farlo a capire ai bambini, non solo comprare ma anche donare. 😉

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Secondo me con l’adolescenza è diverso: io sono dell’idea che a quell’età i ragazzi vadano accontentati. Con un limite, ma accontentati. A quell’età l’accettazione passa anche dai vestiti, dagli zaini, dalle scarpe… è importante non dover combattere le battaglie dei genitori sulla propria pelle. Io per esempio avevo sempre le stesse 4 magliette in croce, e la cosa mi dispiaceva. Non ne chiedevo altre, ma non mi sentivo comunque ‘nel gruppo’. Poi questo ha fatto sì che mi inventassi uno stile mio, ma comunque non nego che almeno un paio di abiti per conformarmi, li avrei desiderati. Che c’è di male?
      In fondo anche i grandi, devono conformarsi. Se lavori in uno studio, non puoi certo andarci con la tuta e le scarpe da ginnastica. E se sei in ufficio, magari ti tocca mettere giacca e cravatta. I vestiti servono anche a questo!

      • fiocco72

        La penso come te, accontentati ma con un limite …Hai centrato in pieno, è quello che cerchiamo di fare, il giusto ma non il di più. Sulla quantità anche mio figlio non ha tantissimo, ma ha quello che vuole e che gli piace. Aveva chiesto degli scarponcini che costavano quasi trecento euro, ovviamente la risposta è stata no, ma non per questo ci è rimasto male, ha capito e ha ripiegato su altro. Invece quello che mi demoralizza è che molti ragazzi hanno davvero troppo, più di quello che posssono realmente utilizzare!

  5. Ti capisco perfettamente… se prima sei terrorizzata all’idea di un abbassamento di badget, poi ti abitui a selezionare, a prendere cose utili con un occhio alla qualità e non alla quantità… e si vive benissimo lo stesso! Più tempo per fare, per stare assieme, per leggere, per giocare… per inventare!
    Non tutti la pensano così, è vero, ma non sanno cosa si perdono… :mrgreen: di sicuro perdono “molta vita”… ma non se ne rendono conto…

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ecco, hai centrato il punto. Noi adesso VIVIAMO. Nonostante mi sembra di non avere mai abbastanza tempo, se penso alla mia vita di prima… beh, cavolo, se ho tempo! E’ proprio per quello che non tornerei mai indietro (speriamo…): avere tempo vale molto più che avere ‘cose’.

      • in effetti sì, ma tu sai che lavoro fa barbie?? io e papà di fretta ce lo siamo chiesto…praticamente è ricchissima!!!!!sai perchè…mi sa che dalle parti della nonna hanno deciso di comprargliela…e a me piace conoscere chi frequenta mia figlia!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        ehheeee non saprei… ma puoi sempre fargli comprare Barbie veterinaria!

  6. Con questo post sei riuscita a descriverci! è davvero questo lo spirito della nostra famiglia. Per quanto riguarda G, su consiglio di amiche che avevano la casa invasa da giochi rumorosi, ingombranti e inadatti ho da subito istruito i nonni: ci consultano sempre e ci si accorda per trovare regali mirati e veramente necessari. Però non so bene come ce la caveremo con la richiesta di quest’anno: “I giochi ce li ho già, voglio un cavallo vero da cavalcare”. Suggerimenti?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      ohhhh ma io accetterei subito!
      da ex-amazzone, ti dico di sì!
      ma quanti anni ha? potresti regalargli 10 lezioni di equitazione, e magari un paio di pantaloni e stivali economici (servono proprio… altrimenti ti laceri la pelle delle gambe) e un cap. che emozioneeeeeeeeee!

      • ha 3 anni e proprio non so da dove le è arrivato questo stimolo. mai portata a un maneggio! quando ha visto cavalli dal vivo non pareva nemmeno troppo coinvolta… sì, la porteremo. magari 10 lezioni no, ma un giretto su un pony se lo merita 🙂

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        ah, beh, 3 anni sono troppo pochi per fare lezioni di equitazione. bisogna aspettare, per via della schiena. noi abbiamo portato dafne sul pony un paio di volte! troppo bellina…

      • semmai un giorno vieni a trovarmi ti porto in maneggio,mia cugina lavora li 😛

  7. la mia saretta assomiglia tanto alla tua dafne…il nostro prototipo di gioco sono le “schede” del sapientino, e ultimamemte abbiamo preso il “timbrimpara” con i timbri dell’alfabeto…da quando va a scuola materna ogni tanto le scappa “voglio la barbie” ma in realtà non sa neanche cos’è…noi adoriamo le bambole di pezza e i giocattoli di legno (sarà stata la mia influenza?) per altro quasi non guardiamo tv e il suo “cartone” preferito è pippi calzelunghe (scaricato da megavideo). In quanto allo spendere…noi spendiamo pochissimo e per me i jeans dell’ovs sono di marca!!!quindi, siamo perfettamente sulla stessa linea!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      ahhaa mi vien da ridere perchè anche per me OVS è una marca!! e pure bonprix!! 😉
      comunque a me la Barbie piace, e anche tanto. sai che creatività avere la Barbie e doverle costruire la casetta con materiali di recupero, e cucirle i vestitini con gli scampoli di stoffa?

      • Vale

        ciao, ma sapete che mia figlia ha già una barbie ma vecchia di recupero (e questa col cavallo se la merita proprio e poi l’ho comperata un mese prima col 50% di sconto.) e con scatole, scatolette, stoffe di recupero le abbiamo già fatto la sala da pranzo il divano e il mobile porta tv (alla tv danno le winx….ovviamente incollate sopra da ritagli di riviste..)…abbiamo fatto il letto con cuscini e coperte (vecchie magliette) e adesso ci daremo da fare x il resto.

  8. Ps:a natale le compriamo il netbook…ma solo perchè adora un paio di siti educativi e abbiamo il terrore che prima o poi ci distrugga il portatile d’ordinanza (con cui ambedue lavoriamo…), sono i soldi che ha ricevuto come regalo di compleanno più una piccola aggiunta da noi

  9. Come si fa a non essere d’accordo! 🙂

  10. Sottoscrivo ogni parola che hai detto, dalla prima all’ultima. Anche noi siamo de-brandizzati e anticonsumistici, persino e soprattutto a Natale.

  11. Grazie per avermi fatto iniziare la giornata pensando…

  12. Completamente d’accordo con te Barbara…noi abbiamo due bimbe una di 13 anni e come dicevi tu qualche richiesta (non troppo esosa) sull’abbigliamento comincia a farla, tanto sono sempre jeans o scarpe comode, però visto anche i suoi risultati a scuola e che chiede sempre libri e ancora libri l’accontentiamo volentieri. La seconda ha 7 anni e sulla letterina ha chiesto dei giochini che però si possono costruire, lei adora usare le mani, la pasta di mais, tanti tubetti di tempere e ovviamente sempre libri. Anche se lavoriamo entrambi e il benessere non manca non ci siamo mai sentiti di associare qualunque emozione al regalo e soprattutto all’entità del regalo, non ci piaccioano i compleanni per esempio di alcuni loro amichetti trascorsi solo a scartare regali e ammucchiarli di lato senza neanche sbirciarli. Alle bimbe a volte basta un ovetto o un giornalino e sapere che durante la giornata abbiamo pensato a loro.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      bellissima, questa frase: non ci siamo mai sentiti di associare qualunque emozione al regalo e soprattutto all’entità del regalo
      me la voglio ricordare, grazie.

    • Vale

      io sono andata una volta a un compleanno di una compagna di classe della mia organizzato in un locale (era il primo e non sapevo..) c’erano 80 bambini e 80 regali…..scartava senza nemmeno guardare..una tristezza!!!!

  13. Valentina

    quanto hai ragione! Sono un’educatrice di nido e la mamma di Elisa, 18 mesi. Anch’io semino ovunque “terrorismo psicologico” riguardo ai regali. Adoro i giochi in legno, le bambole di pezza, le cose semplici e non quei giochi plasticosi e rumorosi come li definisci tu! La mia cucciola a Natale troverà la fattoria del Duplo-Lego, una bellissima scatola contenente il necessario per la manipolazione comprata da Immaginarium e i fantastici chiodini, tanto importanti a questa età per la coordinazione oculo-manuale e la concentrazione. Poi tra qualche anno ben vengano le barbie, io c’ho giocato fino allo sfinimento quando ero piccola.
    In casa vengo giudicata un pò rompina, ma poi quando vado dai miei genitori e vedo mia sorella di 3 anni che ha un miliardo di cose e le getta ovunque qui e lì senza uno scopo preciso mi dico meglio essere rompina!

  14. Giovanna

    Concordo in tutto, anche noi facciamo così!

    Ti anticipo solo che la cosa funziona fino alle elementari da lì in poi è tutto un confrontarsi con i compagni super “marcati”!!!!!!
    E tutto quello che li circonda è un invito al consumismo sfrenato supportato dalla frase: “collezionali tutti”!!
    E’ stata la lotta dell’estate far capire alla grand (7anni) che i braccialetti di silicone che (le amiche avevano in quantità industriale) non erano indispensabili per la sua felicità. Ma sicuramente facevano la felicità di chi li ha ideati (3 euro per della roba che ne varrà si e no 10 cent!!!!!!!!!!!!!!!!!), quindi dopo aver ricevuto dalla nonna una bustina e aver placato la sua voglia di gadget abbiamo costruito braccialetti nostri, personalizzati e unici, apprezzati anche dalle sue amiche.
    ……inoltre continuamo a resistere senza zaino dei vari personaggi, ma neabbiamo preso uno anonimo e lo abbiamo personalizzato.
    E’ dura insegnare che una cosa è bella perchè piace a noi e solo a noi mentre il resto del mondo va in direzione opposta.
    E noi non guardiamo televisione, quindi niente pubblicità… ci arriva tutto di riflesso!
    Buona giornata

  15. siamo in perfetta sintonia, io e mia sorella siamo state cresciute esattamente così con poco e non abbiamo mai distrutto i giochi come hanno sempre fatto i miei amichetti (anche con i miei purtroppo, ricordo ancora i pianti che mi son fatta quando mi hanno colorato con il pennarello verde il braccio di stoffa del mio unico ciccio bello ) mia madre ci cuciva le bambole (la mia piccola memole di stoffa ) e mi sembra che siamo cresciute abbastanza bene e felici, per cui…
    se possibile mi servirebbe un consiglio da voi
    quando facciamo i regali ai nostri nipoti cerchiamo sempre di regalare cose che possano piacere ai bimbi ma che siano anche educativi e fin’ora sono stati quasi sempre apprezzati da genitori e figli.
    per natale vorremmo regalare alla nostra nipotina di 27 mesi la cucina (plasticosa, ma in questo momento non potrei costruirne una io) in offerta al Lidl a 29,99 dal 13 dicembre aggiungendoci del felt food cucito da me, solo che è abbastanza ingombrante, anche se loro hanno una casa abbastanza grande, voi cosa ne dite? è una buona idea?
    grazie infinite
    ele
    ele

  16. sara

    Come ti ammiro Barbara e come vorrei essere come te.
    Da quando è nato il mio bambino sono cambiata molto,certo sarebbe tutto più facile se non si dovesse lottare tutti i giorni con sorelle,cognate,colleghi iperconsumisti,firmati,perfetti;addirittura a volte ho sentito definire le due marche che nomini tu come sinonimo di sciatteria mentre io spesso prima del lavoro entro 5 minuti da Ovs e mi sembra fin troppo caro rispetto a prima che c’era Upim.
    Non sò se sia una moda qui a Viareggio ma è impressionante vedere quanti bambini di 2 anni hanno il piumino Moncler, se poi vai fino a Forte dei Marmi allora fai prima a contare quelli che non lo hanno……
    E’ talmente radicato il consumismo e la pubblicità subdola che a volte si rischia di perdere perdere le proprie certezze.

  17. hada

    Beh! la crisi ci ha colpiti abbastanza bene eppure abbiamo tutto quanto ci vuole per essere felici 😆 .Non nego che mi mancano un po’ le birre con gli amici o qualche cena al ristorante ma per fortuna in cucina me la cavo abbanstanza bene, per cui, ogni tanto, preparo un pranzo degno di ristorante. Il mio piccolo Cromagnon ha quasi 20 mesi e sta vivendo la fase del “mio, mio”, e paradossalmente è l’epoca in cui riceve meno. Per Natale gli ho comprato una cassetta degli attrezzi, con una sacco di chiodi e rondelle, ed una cucina piccolina contro il volere del padre e affini (è da bambina, ma cosa gli regali? :argh: ). La fortuna di vivere in Spagna è che le cose costano meno, per cui ho speso molto poco… Alla nonna ho detto di regalargli una cesta con fogli colorati, pastelli di cera, plastilina, adesivi etc… per seguire l’esempio dei lavoretti di MF … anche se Cromagnon non rimane più di un minuto con un disegno, arriverà il momento, spero, in cui inizi a prestare più attenzione.
    Sulla riflessione delle marche, cara MF, posso dire di essermi de-brandizzata nel momento in cui ho lasciato l’Italia, patria delle marche, mode e affini. Non che in Spagna tutto questo non abbia importanza, ma è l’atteggiamento che cambia. L’accettazione sociale non viene dal capo firmato, non importa se vado a lavorare senza una maglia di Versace. L’importante è che la mia apparenza sia decente, pulita, ordinata. Dove vivo, la gente non si vergogna quando compra una maglia al mercato, se gli piace va bene così… ed è questa semplicità che spesso manca all’Italia che io conosco. Anch’io ho fatto tutta l’adolescenza con 2 jeans e poche maglie, alcune firmate, certo, altrimenti non mi guardavano neanche in faccia, ed ora continuo sulla stessa onda. Per questo a Cromagnon voglio trasmettere che è più importante avere ciò che ti piace davvero, ciò che magari ti sei fatto tu, perchè solo così si arriva ad avere una personalità concreta, particolare.
    Il sito di MF l’ho scoperto come conseguenza della crisi, per poter dare al mio piccolo giochi nuovi ma fatti da me, o da lui, per passare più allegremente il tempo insieme. Per questo dico “benvenuta crisi” perchè, a parte i mal di stomaco vari, sto imparando di nuovo a scoprire la bellezza delle piccole cose e sopratutto che ci si può divertire da matti solo con un pezzo di carta!!!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Cromagnon mi fa troppo ridere… è bellissimo!!
      Grazie delle tue riflessioni. In effetti mi capita spesso di pensare che in Italia tutti piangono miseria, ma poi ce ne fosse uno che non compra vestiti firmati o macchine costose! Mah…

      • Vero…sono stata in un centro commerciale mercoledì (una follia…non lo faccio più!!Cercavo la radiosveglia per NonnaSpeedy per fortuna l’ho trovata al volo!) Ma poi ho comprato dalle bancarelle di un mercatino dell’artigianato lì fuori (deformazione professionale!!)Era pienissimo di gente con carrelli e carrelloni…mah!

  18. Denise

    Ciao,
    ti seguo sporadicamente ma non ho mai scritto.
    Questo argomento mi sta particolarmente a cuore e voglio intervenire.
    Sono d’accordissimo con te su tutto quel che dici.
    Io ho una figlia di 6 anni che si stupisce ancora per la sorpresina, che non pretende, che è serena ed equilibrata…perchè? Forse anche perchè non l’abbiamo mai straviziata di giochi e sorpresine (per noi sono rare anche le sorpresine di cui tu racconti). Ogni anno a Natale facciamo opera di convincimento con amici e parenti per indirizzare su pochi giochi mirati.
    Il fatto di non vedere la televisione commerciale è sicuramente un punto di forza.
    Anche la mia guarda solo dvd e pochissima tv. Mi accorgo proprio del potere che questa ha sui nostri piccoli quando per qualche ragione è a casa a sorbirsi le continue pubblicità di giocattoli che ci sono al pomeriggio. Rimane incantata e comincia a dire cose come “lo voglio” “me lo compro”. Frasi rare per lei.
    Un’altra cosa che io e mio marito non concepiamo (e non certo per difficoltà economiche) è lo spendere certe cifre per i giocattoli. Ok per la bicicletta, per qualcosa di elettronico quando sono più grandi ma per una bambola che fa cacca e pipì, per un robot ecc..assolutamente no.
    Ho amici che spendono 80 euro per articoli come questi senza battere ciglio. 😯 Per noi non esiste.
    L’anno scorso voleva il camper di barbie che costa un botto ma noi le abbiamo preso quello anonimo al centro commerciale che costava un quarto ed è stata felice lo stesso.
    Anche la macchina fotografica per bambini che tu regalerai alla tua Dafne e che la mia Nadia brama da anni ci sembra troppo cara per le caratteristiche che ha e siamo dell’idea di aspettare ancora un annetto per prenderle una macchina fotografica normale non troppo cara oppure cederle la nostra che è già un po’ vecchiotta il giorno che ne compreremo un’altra.
    Dare il buon esempio ai bambini non facendo shopping continuo per noi, per loro o per la casa è troppo importante per farli crescere bene.
    Sommergerli di regali e giochi fa più male che bene secondo me.

    Ciao e complimenti per il sito.
    Denise

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Grazie Denise. Io ho pensato alla macchina fotografica perchè vedo che lei davvero ne è appassionata. Anche se a 3 anni può essere un po’ presto, non so…
      Abbiamo speso 70eur, che non sono pochi, ma se li spendiamo una volta l’anno secondo me è una cosa accettabile. Del resto qui non si tratta di scegliere la sottomarca, perchè si tratta di tecnologia, che ha comunque un prezzo alto. Ti saprò dire dopo Natale, se è stato un errore o meno. Per ora sono convinta che sia stato giusto investire questa cifra per un regalo che vuole stimolare la sua creatività.

      • La mia bimba grande (quasi sei anni) l’ha ricevuta l’anno scorso, la sua macchinetta fotografica 😉 Mio marito l’aveva trovata scontata dal suo fornitore di hardware… a distanza di un anno, posso dire che è stata molto apprezzata, che se la porta sempre dietro quando facciamo le nostre passeggiate, che ha realizzato un suo piccolo album delle ‘cose che vuole ricordare’ (angoli della casa, una costruzione che le è venuta bene…) E sì, anche nel nostro caso credo c’entri l’esempio dei genitori che si ritrova 8)

      • Denise

        70 euro? Io le ho viste solo a più o meno il doppio. 😯
        Comunque si un regalo occasionale un po’ più importante degli altri ci può stare… 😀

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Io ho preso quella da bambini, e mi è costata 79, online: http://www.cittadelsole.it/customer/product.php?productid=11363&cat=66
        Tra l’altro c’era la promozione senza spese di consegna, quindi per quello ho fatto tutto dal sito.

  19. Claudia

    come hai ragione, io insisto con Nonni e parenti per evitare che ci rimpiano la casa di giotattoli enormi di plastica e per nulla interattivi…adesso Giorgia si diverte seduta al suo tavolino con un bel quaderno ad anelli e tanti colori messi in una scatola di latta (pennarelli, pastelli a cera e pennarelli) così i fogli non vengono sparpagliati per casa e lei trova sempre qualche cosa da disegnare…io sono dell’idea che un gioco deve misterioso e dare la libertà di scoprirlo ogni giorno.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ma tu riesci a farle chiudere i pennarelli? Da noi durano pochissimo: Dafne non li chiude mai e li fa seccare… e io sono sempre troppo pigra o sbadata per farlo per lei 🙁

      • hada

        Cromagnon si mangia i tappi. Durata del pennarello: 1 giorno

      • sarah perde sempre i tappi…e poi io con i nonni e gli zii di parte paterna non ci può nulla , ha due passeggini di cui uno costos, ma a lei piace l’altro e siccome si buttano sul risparmio non le comprano qualcosa di utile come i pennarelli e il didò ma invece..le bambole nelle bancarelle cinesi che ogni volta devo perlustrare al fine di togliere tutte le parti pericolose..e buttarle appena sarah non le vede più…che casino.

      • Stava per imparare a chiuderli, poi le ho insegnato a fare nightmare con i tappi dei pennarelli e da allora è la fine…

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Ecco qui, Mr Montessori 😉

      • Elisa

        aahhahaaha tu allora puoi capire il mio dramma (non per i tappi x Mr Montessori ;))

  20. Claudia

    Bello questo post, come tutti gli altri del resto! Sono più o meno d’accordo su tutto Barbara, ma c’è un ma… Non fraintendermi, ti prego, non amo le marche, mi vesto al mercato possibilmente dal marocchino, posseggo tante scarpe e tanti vestiti ma se fai un conto di quello che ho speso non arrivi a cifre esorbitanti: mi piace cambiare spesso quindi
    preferisco comprare due magliette a 5 euro anzichè una a 40 (spreco assoluto per quanto mi riguarda) – il punto è, per esempio: i giochi di legno sono rumorosi…sotto il mio appartamento abita qualcuno e sentirsi
    martellare sulla testa anche solo per mezz’ora con un mattoncino colorato
    non è sicuramente piacevole…e poi non sono così economici…ed i bambini si stancano presto di tutto!
    Avere SKY non è da tutti, non tutti se lo possono permettere… io ce l’ho ma ancora per poco perchè è aumentato troppo per quello che in realtà guardiamo: ci sono i cartoni per i bambini che sono belli e anche qualche telefilm, ma stando al lavoro tutto il giorno è difficile sfruttarlo, quindi via, si taglia anche quello. Mi resterà il digitale terrestre (per fortuta c’è Raisat YOYO) finchè vedrai che metteranno a pagamento anche quello…
    Non credi che cercando di sforzarsi a non essere consumisti si finisca per essere estremisti? Voglio dire, le persone normali da 1200 euro al mese ci stanno appena appena con tutte le spese, ci vivono con quei soldi
    non trovo che sia consumismo spendere per vivere… Non so se riesco a spiegarmi, dico che magari si arriva ad un eccesso opposto; chi spende perchè gli piace e lo può fare è consumista e chi invece spende semplicemente perchè qualsiasi cosa costa troppo ma è necessaria è consumista anche lui?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Claudia, sono consapevole che sky non sia per tutti: è il motivo per cui non lo avevamo mai preso in considerazione. Poi è arrivata l’offerta: zero costi di installazione e costo totale di 19euro al mese. Che è una cifra accettabilissima, se come noi non fai vacanze, non vai a cena fuori, non usi l’auto…
      Infatti il mio discorso non è quello di non spendere nulla, ma di non ‘consumare’ le cose per il solo gusto di accumularle. Io ho dei vizi, delle cose a cui non rinuncio, tra cui la TV. Mi piace troppo! 😉
      Ma cerco di mediare e di non sprecare le cose che non uso, non mi servono, rappresenterebbero solo uno status sociale.

      • IL DISCORSO è GIUSTISSIMO. Noi spendiamo 22 euro per il digitale…sky, al momento, per una serie di motivi lo abbiamo scartato, ma ti assicuro, a malincuore.
        Barbara…ma quel costo è per qualche mese. poi lievita intorno ai 50 euro…anche più mi sa. È successo a mio cognato

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Nono, è un costo ‘per sempre’. Era una promozione incredibile, che ovviamente non ci siamo fatti sfuggire, ma senza cinema (che a noi non interessa). Bisogna avere occhio alle offerte!

      • no non rosicare…prendi anche tu l’offerta 😆 (mi sento tanto diavoletto tentatore!). Se non ti interessa il cinema non costa tanto…e, se ti dovesse interessare il cinema ti basta rinuciare ad un pacchetto mondo e non ti costa tanto lo stesso (io ho eliminato i documentari)

      • no, i documentari no!!!Sono bellissimi.
        baci uffa

      • L’offerta che abbiamo fatto noi non c’è più, ora la minima è 29 euro, comunque sempre accettabile.
        Il canale documentari è ASSOLUTAMENTE da tenere, è fantastico! cucina, tecnologia, storia, tutti servizi fatti benissimo.

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