I diritti naturali dei bambini

Pubblicato il 23 Aprile 2010 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

diritti naturali dei bambini

Di recente ho conosciuto, tramite email, una persona davvero interessante: si chiama Gianfranco Zavalloni e nella vita è stato educatore, maestro e ora dirigente scolastico.

Gianfranco ha un sito che mi sta già simpatico dal nome: Scuola Creativa. E ha anche scritto un libro che comprerò al più presto, e che è fresco di seconda ristampa, intitolato: La Pedagogia della Lentezza.

Sfogliando Scuola Creativa, anche grazie alle email di Gianfranco, ho letto questo ‘decalogo’ sui diritti naturali dei bambini, e ho chiesto il permesso di citarlo su mammafelice e di parlarne (e lo ringrazio per questo).

Dice così:

I DIRITTI NATURALI di bimbi e bimbe

1. IL DIRITTO ALL’OZIO: a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti;
2. IL DIRITTO A SPORCARSI: a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti;
3. IL DIRITTO AGLI ODORI: a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura;
4. IL DIRITTO AL DIALOGO: ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare:
5. IL DIRITTO ALL’USO DELLE MANI: a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco;
6. IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO: a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura;
7. IL DIRITTO ALLA STRADA: a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade;
8. IL DIRITTO AL SELVAGGIO: a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi;
9. IL DIRITTO AL SILENZIO: ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua;
10. IL DIRITTO ALLE SFUMATURE: a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle.

Tra tutti questi, in particolare mi colpiscono quelli legati all’ozio e al silenzio: forse perchè negli ultimi mesi ho lavorato tanto e quindi non sono molto obiettiva, ma sono i miei preferiti, insieme ai diritti che invitano a lasciar liberi i bambini nel mondo (sporcarsi, ammirare la natura, vivere la strada e il ‘selvaggio’).

Ci riflettevo perchè continuo a pensare che noi tutti andiamo un po’ troppo di fretta, anche con i bambini: orari da rispettare, sveglie puntate al mattino presto, colazioni ingurgitate in fretta, lezioni scandite dalla campanella, pomeriggi fittissimi in cui fare i compiti, fare sport, studiare inglese…

E il tempo della noia?
Quando lasceremo ai bambini il tempo di giocare e basta, di arrivare a sera zozzi e sudati, affamati, pieni di avventure da raccontare?
Quando lasceremo ai bambini il tempo di giocare così tanto da provare la noia? Quella noia che ti costringe a pensare, escogitare, inventare. Quella noia che ti costringe a CREARE, per dare una svolta alla tua vita.

Lo rivoglio anche io, il tempo della noia creativa.
Io dico che è un diritto naturale di tutti, non solo dei bambini. Non è così?



Commenti

38 Commenti per “I diritti naturali dei bambini”
  1. Mi è sempre piaciuto questo decalogo 😉 … dopotutto, prima di essere adulti siamo stati bambini pure noi, perciò penso che possiamo “applicarcelo” tranquillamente! Ad ogni modo, concordo con te… l’1 ed il 9 sono i miei punti preferiti :mrgreen:

  2. Michela

    Ciao,sicuramente questo libro sarà il prossimo acquisto.
    Mi piace moltissimo il titolo,forse perchè mio figlio è molto lento,in particolar modo quando dovrebbe sbrigarsi! 😕
    Sinceramente non sono una mamma molto giocherellona,ma è il mio carattere,però devo dire che Francesco,quando si può,esce nella piazzetta del condominio e gioca fino a non poterne più.
    Abbiamo la fortuna di vivere in un micro paesino,alle porte del paesone,le nostre case sono cielo-terra,con giardino e in mezzo c’è un parcheggio,che in realtà funge da piazzetta in cui i bimbi giocano.
    A parte tutto,spero che questo libro mi insegni qualcosa,anche per la bimba in arrivo,chissà,forse riuscirò ad essere una mamma meno pretenziosa e più giocherellona!!
    Un bacio a tutti!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Quanto mi piacerebbe avere uno spazio con giardino! Noi invece siamo in un appartamento piccolo, senza verde, e con un balconcino minuscolo, per cui optiamo sempre per il parco, che però è distante.

      Sulla questione della lentezza, mi sento di stare dalla parte dei bimbi 😆
      L’esigenza di arrivare in orario, di correre e timbrare il cartellino, riguarda (purtroppo) noi adulti. E’ difficile per i bimbi dare un significato a tutta questa fretta che abbiamo di rispettare le ‘tabelle di marcia’… e in effetti, una cosa che ultimamente penso spesso, è: ma ne vale la pena anche per noi?
      Ma davvero voglio vivere la mia vita correndo? Davvero stare 8-10 ore fuori casa, senza vedersi, è la soluzione migliore per il nostro mondo?

  3. fiocco72

    Ultimamente con il cambio di lavoro, i miei ritmi sono migliorati, ho più tempo, non devo correre come prima, riesco a pulire e cucinare nella pausa pranzo quando i ragazzi sono a scuola…e quando li vado a prendere, soprattutto ora che c’è il soloe ( va beh oggi piove) li porto al parco, almeno un oretta, per ricaricarsi, per sporcarsi…e poi quando torniamo i compiti e lo studio…Questi diritti mi piacciono molto e appena smaltisco le letture cerco il libro di cui hai parlato, sembra interessante.

  4. Che bello questo decalogo! Me lo stampo e lo tengo in vista, alla portata di tutti i membri della famiglia, così cercheremo di seguirlo anche noi grandi tutte le volte che potremo!

  5. Leggendo questi diritti, che già conoscevo, mi rivedo bambina…a fare i rotoloni nel prato nelle giornate estive che sembravano interminabili e qualche volte creative, qualche volta pure noiose.
    Per me sarà un dovere, cercare di garantire questi diritti anche alla mia Birby
    Un abbraccio

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Io certe volte ho il timore di non riuscirci. Noi siamo soli, non abbiamo cuginetti, parenti, zii…
      Non abbiamo un giardino, non conosciamo bene la città. Certi giorni mi sconforta sapere che a Dafne manca senz’altro uno SPAZIO VITALE più grande. Credimi che sto lavorando per quello, giorno e notte. Per darle una casa con un giardino, un cagnolino, un albero di ciliegie.

      • Claudia

        forse non avrete parenti ma sicuramente tanti e tanti amici che, molte volte, regalano più soddisfazioni dei parenti per il resto sono sicura che prima o poi riuscirai a realizzare il tuo sogno della casa con giardino/cane/albero di ciliegie ma penso che tutto quello che cerchi tu l’abbia già trovato nella tuo “piccolo” Mulino Storto? o no!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Sì, decisamente sì, Claudia!

  6. roxy

    Io l’ho già stampato perchè al momento al mio cucciolo non viene negato quasi nessuno di questi fondamentali diritti (anche se alla mamma le si drizzano i capelli quando lo vede assaggiare la terra dell’orticello o voler baciare i micetti che abbiamo) ma sul 7 proprio stamani con una collega ci dolevamo che nelle nostre città non è ormai solo pericoloso ma purtroppo sempre più spesso può diventare mortale e allora…non so… cmq la stampa la tengo in bella vista, non sia mai che per distrazione mi dimentichi qualcosa di fondamentale!!! Grazie.

  7. fiocco72

    Vivere in strada non è proprio possibile al giorno d’oggi, ma appunto il parco è una buona soluzione, anche perchè il giardino piacerebbe molto anche a me, ma comunque sarebberò soli, invece al parco hanno modo di interagire con altri ed anche io mi rilasso a chiaccherare con qualche amica e a confrontarmi. Anche noi non abbiamo cuginetti o zii vicini, ho solo i miei genitori e fratello e sorella non sposati.

  8. ciao, quel libro l’ho letto un paio di anni fa e me ne sono innamorata, qualcosa mi risuonava dentro ad ogni riga che leggevo e grazie anche a quel libro ho cercato, cercato, cercato fino a quando ho trovato la scuola steineriana che molto ha in comune con quei principi esposti lì, sicuramente non è l’unica, sicuramente si trova anche altro, come la scuola dove lui è dir scolastco. credo che l’importante sia anche rendersi conto che le cose possano essere diverse e che i bambini hanno bisogno di altro e non solo quello che la nostra società spesso ci fa credere abbiano bisogno. Poi è grande fortuna poter scegliere e trovare una scuola che abbia alle basi quei principi. un abbraccio

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Mettiti a ridere, ma io della scuola steineriana ho un po’ timore, per una questione ‘sociale’. E’ indubbio che chi va alla Steiner abbia una cultura e un livello sociale medio-alto, e che comunque debba condividere fortissimi momenti con gli altri. Noi non siamo religiosi, non siamo benestanti (e comunque la steiner costa), non siamo ancora ad un livello ottimale di armonia con la natura e con il mondo. La mia ‘paura’ è che la scuola steineriana per noi sarebbe come volersi addentrare in un mondo che non è alla nostra portata. E’ una cosa sciocca?

  9. Sono d’accordissimo con questo decalogo. Mi piace l’idea che il mio bimbo, quando sarà nato, potrà e dovrà correre, saltare nell’erba e in spiaggia, e se si sporca pazienza…Per fortuna, sua e nostra, abitiamo in un piccolo paese sul mare, dove di parchi ce ne sono ma ci sono anche i semplici prati lungo le strade, e c’è il mare. Non so davvero come facciano i miei cognati su a Milano, con i loro gemelli…

    Sto sforzandomi di ricordare com’erano le mie giornate da bambina:ricordo molti cartoni animati, per es., ma allo stesso tempo ricordo tutte le mattine al mare, ogni giorno, e poi la merenda delle quattro e giù nel prato sotto casa coi bimbi dei vicini, e le pedalate in bici(mia mamma non ha la patente)e la pineta della stazione, e ricordo la domenica le passeggiate lungo mare in inverno…Mia mamma sapeva tutto questo senza decalogo, temo…

    Certo, oggi qualcosa è diverso, anche qui ci sono più auto, io alle elementari non avevo quasi mai il rientro pomeridiano, quindi c’era più tempo, perché mamma non lavorava, etc…

    Ma mi sono ripromessa di sforzarmi fino alla nausea di dare a questo Fagiolo che sta per nascere tutti questi diritti, come furono garantiti a me!

    Ps.Primo commento, wow… :mrgreen:

  10. Ciao!
    Prima di tutto ti faccio i miei complimenti per il blog sempre ricco di argomenti interessanti!
    Questo in particolare mi sento di commentarlo… più che altro perchè spesso mi rendo conto di “trascurare” un po’ mio figlio e mi sento sempre in colpa… Ho sempre l’impressione di non dargli abbastanza attenzioni anche se il mio pensiero e le mie azioni sono sempre e quasi solo rivolte a lui…
    Il decalogo lo trovo in sintonia con il mio pensiero e il libro mi sembra interessante! Grazie per lo spunto! Sono sempre alla ricerca di letture che possano aiutarmi e che possano darmi qualche spunto di riflessione, penso proprio che andrò in libreria a cercarlo!
    Grazie mammafelice!
    Roberta

  11. Francy6

    Questo post è bellissimo.
    Io mi sn trovata in questo periodo a pensare alla lentezza e all’ozio dei bambini perchè visto che la polpetta ha quasi 4 anni e io non ho nonni-parenti etc, parlavo con le mamme, dei centri estivi a cui mandarli appunto quest’estate.
    Io quest’anno non la manderò, abbiamo deciso di mandarla al nido dove andava da piccola.
    Molte mamme mi han detto che i loro non li mandano la perchè ci sn bimbi piccoli e si annoierebbero noi invece riteniamo che almeno d’estate fin che si puo è meglio che un po’ si annoi (e si riposi..ovviamente se avessimo nonni.zii etc si riposerebbe a casa sua ma….il nido è piccolino con delle maestre molto mamme ed è come essere a casa di una zia)

  12. Francy6

    a proposito di diritti dei bambini volevo segnalarmi che sul forum “bon ton” del corriere è in atto una discussione davvero odiosa.
    Praticamente la moderatrice dice (e molti confermano) che quando si è invitati la sera è ovvio che i bambini non sono contemplati (ma dico io, siamo una famiglia o no?)
    Insomma mi pare davvero la sagra del: i figli sono una palla al piede….
    scusate ma vi cito solo un post :

    “ma scherziamo?
    I miei figli li porto solo quando sono espressamente invitati, feste con altri bambini.altrimenti stanno a casa con la baby sitter.
    E visto che la pago per trascorrere una serata senza obblighi non vedo perchè dovrei essere obbligata ad assistere ai capricci o ai pasticci col cibo dei bambini degli altri commensali.”

    vorrei un vostro commento.

    • Francy6

      e se la devo dire tutta a me i matrimoni (x fare un esempio) dove i bambini non sono graditi fanno una gran tristezza…al mio c’erano tantissimi bimbi tra i 6 mesi e i 5 anni e devo dire che non c’è stata nessuna lamentela, non erano scalmanati, e tutti si sono divertiti nella sana e gioiosa atmosfera della festa.
      mah…..forse sono una marziana.

      • Non credo a quello che leggo! 😯
        A me non è mai successo di essere invitata da qualche parte senza il mio piccolo e non mi verrebbe mai in mente di invitare dei genitori senza i loro figli! Ma scherziamo!?
        Incredibile…

      • Claudia

        non sei una marziana, nelle foto del mio ci sono tanti di quei bambini che quando le rivedo sorrido…pensa che nelle foto con i miei parenti ho anche dei bambini, figli di amici, stesi davani a noi che giocano.
        Per la questione delle uscite serali sono i nostri amici a chiedere espressamente la presenza della piccina e pur di averla organizzano cene tranquille e molto presto così non le si sfavano gli orari… ma dipende da cena a cena, se deve essere una serata con solo adulti, per rispetto per lei e non per fastidio, preferiamo non portarla….ma avviene MOLTOOOO di rado!

      • Michela

        😯
        Rimango esterrefatta.Usciamo con delle coppie di amici che non hanno figli,ma quando ci incontriamo Francesco viene con noi,altro che baby-sitter,capirai,lui è la mascotte!!
        Ci siamo sposati il 30 maggio dello scorso anno,Francesco era il nostro paggetto,al pranzo c’erano due ragazzi che ad un certo punto si sono cambiati e si sono trasformati in due meravigliosi e scherzosi pagliacci,proprio per tutti i bimbi presenti.Altro che storie!
        Certo in alcuni matrimoni avrei preferito non portarlo perchè era solo,ma è sempre stato con noi.
        Mah.Buona domenica e buon 25 aprile a tutti!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Non saprei, Francy, onestamente credo dipenda dal luogo, dall’occasione, ecc…
      A un pranzo di lavoro non porterei mai Dafne, nè se sono invitata a bere un cocktail in un posto esclusivo (e quando mai?), ecc… Nei ristoranti, cerco sempre di verificare se c’è posto per i bimbi, se c’è fasciatoio, se c’è seggiolino. Se il ristorante è caotico e la cena durerà molte ore, io non la porto (o meglio, non vado).
      Per due motivi: non trovo giusto che i bimbi debbano stare due ore seduti al tavolo ad annoiarsi, non trovo giusto che i bimbi corrano intorno ai tavoli disturbando gli altri.
      Devo dirti che non mi è mai capitato: io non ho la baby sitter, non ne ho mai avuto bisogno. Se Dafne non è gradita, o se sono invitata a una serata in cui Dafne non sarebbe a suo agio, preferisco stare a casa con lei.

  13. Bianconiglia

    Capito qui del tutto per caso, ed è la prima volta. Questo post e i suoi commenti mi hanno fatto pensare ad una buffa coincidenza: Gianfranco Zavalloni e bambini a tavola per me sono sinonimi. Si, perché a casa mia quando abbiamo ospiti la tavola dei bambini si veste proprio con una bellissima tovaglia decorata con i disegni di Zavalloni! I suoi diritti dei bambini dovrebbero essere scritti sui muri, così come il suo elogio della lentezza dovrebbe essere studiato da tanti insegnanti così presi dal voler “fare” che dimenticano quanto i bambini abbiano bisogno di avere il tempo di “essere”.
    Rubo ancora un po’ di spazio per dire la mia anche su bambini e inviti, perché leggendo il tono delle risposte sul forum del Corriere ho avuto la stessa reazione di Francy: capisco la cena formale, ma se si tratta di una normale serata tra amici chiedere di lasciare i figli a casa mi sembra proprio fuori luogo. Se gli adulti vogliono mangiare in santa pace, fare la tavola dei bambini – ovviamente appena sono autonomi nel mangiare – è un’ottima soluzione. Loro si divertono di più, perché sono liberi di andare a giocare tra una portata e l’altra, e i grandi passano la serata in tutta tranquillità.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Bianconiglia, intanto grazie per essere passata e grazie del tuo commento!
      Sono veramente felice che ci sia stata questa coincidenza. Io purtroppo non so di quale forum si stia parlando (volentieri, se mi date il link, andrò a leggere) e non ho molte informazioni.
      Io per esempio sono una di quelle mamme che ha sempre portato la figlia con sè a qualsiasi evento. Chiaramente non eventi formali, anche perchè non me ne sono mai capitati 😉
      Fortunatamente ho degli amici che, nonostante sfigliati, non hanno mai provato fastidio a stare con Dafne. ma del resto, se fosse il contrario, non credo saremmo amici.
      Mi rendo conto, però, soprattutto adesso che Dafne ha due anni, che non sempre è opportuno uscire a cena, soprattutto se la cena si rivela essere molto lunga o in uno spazio caotico, perchè lei ha una resistenza di un’oretta, e poi giustamente scalpita.

      Premetto che non trovo nulla di male se mamma e papà decidono di uscire da soli ogni tanto senza i figli.
      A me, quelle due volte che è accaduto, sembrava mancasse qualcosa. Perchè io con lei mi diverto proprio, e non mi piace l’idea di divertirmi senza di lei. Così come non me la sentirei di andare in vacanza lontana da lei, o affidarla ai nonni anche solo per una settimana in un’altra città.

      Sono fatta così: non sono una mamma-chioccia, anzi, ma sono una mamma-felice. Sono felice quando siamo tutti e tre insieme, e non mi priverei di questi momenti.
      Certe volte quindi esco, certe altre sto a casa: ma posso dire fortunatamente di non aver mai vissuto la maternità come un sacrificio, e credo che il mio ‘segreto’ di serenità sia proprio questo. Non credo nel martirio, e quindi ben venga qualunque cosa che rende felici TUTTI.

      • Bianconiglia

        Intanto grazie della risposta. Il link del forum di cui si parlava è questo
        http://forum.corriere.it/bon_ton/
        Per la cronaca, anch’io non ho mai avuto il problema degli inviti alle cene formali! In compenso ho qualche amico senza figli convinto che un bambino sia per definizione un piccolo Attila: e siccome anch’io e mio marito siamo tipi che stanno meglio con i figli che senza, abbiamo sempre preferito declinare questi inviti privilegiando ritrovi più a misura di famiglia. Anche perché, se proprio devo assoldare nonni o baby sitter, preferisco farlo per una romantica cenetta a due.
        Per il resto, condivido appieno la tua filosofia: anche per me la maternità, per quanto impegnativa e a volte faticosa, è soprattutto ricchezza e – perché no? – divertimento. Adesso poi che i ragazzi sono “grandicelli” (7 e 9 anni) le cose da fare assieme sono davvero tante: e ti assicuro che è una meraviglia!
        Ciao e grazie ancora

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Grazie per il link, vado subito a leggere.
        (io qualche piccolo Attila l’ho conosciuto… e devo essere onesta: quelle persone non le ho mai più invitate )

  14. Bietolina

    L’ho sempre amato questo decalogo
    e lo metto in parte in opera quando torno dal lavoro, incece di buttarmi sulla casa o nelle faccende mi adopero affinchè ale possa godere dei suoi diritti, fichè posso!

  15. Bietolina

    barbara, ma forse il libro nn è che si intotola la pedagodia della lumaca? o son due diversi????

  16. ioelafavolamia Michy

    mi piace da morire! bellissimo!

  17. Avevo letto tempo fa questo stesso decalogo esposto al consultorio familiare nel comune vicino, e ho cercato qua e là il testo per potermelo copiare. Mi hai fatto un gran regalo senza volerlo. Grazie.

  18. Bietolina

    ho ordinato il libro anzi ne ho ordinati tre, visto che su bol c’era il 3×2

  19. sono completamente daccordo. dovremmo riscoprire prima noi adulti un po’ di lentezza e di momenti di noia (non c’è spazio per la creatività se non c’è il vuoto da riempire) e poi trasmettere ai piccoli queste abitudini.

  20. ciao mammafelice, a noi il decalogo ce lo hanno dato al nido il 20 novembre scorso in occasione della “giornata universale dei diritti dei bambini”, l’ho attaccata alla porta del frigo in modo che ogni giorno mi ricordi quali sono le cose più importanti per la mia piccola peste e che i nostri terribili orari fissi e/o impegni improrogabili ogni tanto vanno lasciati perdere…

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