La Riforma Gelmini: il testo, gli approfondimenti e gli articoli di giornale

Pubblicato il 30 Gennaio 2009 da • Ultima revisione: 7 Marzo 2009

Si è parlato e si parla moltissimo di Riforma Gelmini. Qualche giorno fa Beta mi ha chiesto qualche informazione in merito, e visto che non mi sento molto preparata sull’argomento, ho pensato di scrivere un post ‘informativo’ in base al testo stesso della Riforma e di fornire alcuni spunti di riflessione, in modo che, informandosi, ciascuno possa esprimere la sua opinione.

Intanto ho trovato questa Nota Breve n. 3 – Ottobre 2008, del Servizio Studi del Senato, dal titolo: Riforme nella scuola: il decreto-legge n. 137/2008 e il Piano programmatico.

In breve, riassume così la Riforma della scuola (“Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”):

Voto in condotta
Reintroduce il voto in condotta a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009. Dispone che la valutazione del comportamento dello studente spetta collegialmente al consiglio di classe e concorre alla valutazione complessiva dello studente. Qualora sia inferiore a sei decimi (invece che a otto decimi, come nella precedente disciplina) comporta la non ammissione al successivo anno di corso, ovvero all’esame conclusivo del ciclo di studi.

Stanziamenti per l’edilizia scolastica
Risorse saranno destinate al finanziamento di interventi per l’edilizia scolastica e per la messa in sicurezza degli istituti scolastici ovvero di impianti e strutture sportive dei medesimi.

Voti, giudizi e promozioni
Stabilisce, che, a partire dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno (comma 1).

Nella scuola primaria: maestro unico e orario settimanale
Il comma 1 dell’articolo 4, stabilisce che le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscano classi assegnate a un unico insegnante e
funzionanti con un orario di ventiquattro ore settimanali.
Si torna dunque a ricostituire classi con il maestro unico, secondo il modello organizzativo tradizionale della scuola elementare vigente fino al 1990.
La disposizione in commento specifica che nei regolamenti si deve comunque tener conto delle esigenze di una più ampia articolazione del tempo-scuola sulla base delle richieste delle famiglie.
Il comma 2 prevede l’adeguamento del trattamento economico spettante ai docenti che si troveranno ad operare nelle classi della scuola primaria con unico insegnante, in quanto l’orario settimanale della classi a maestro unico (24 ore settimanali) è superiore rispetto alle ore di lezione che ciascun docente è tenuto a svolgere secondo le vigenti previsioni della contrattazione collettiva (pari a 22 ore settimanali).
La disciplina prevista dall’articolo in commento entra in vigore a partire dall’anno scolastico 2009/2010, relativamente alle prime classi del ciclo scolastico.

L’adozione dei libri di testo
L’articolo 5 prevede che gli organi scolastici adottino libri di testo in relazione ai quali l’editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio, salvo l’eventualità che si renda necessaria la pubblicazione di eventuali appendici di aggiornamento, che comunque dovranno essere disponibili separatamente.
Si prevede, inoltre, che l’adozione dei libri di testo avvenga nella scuola primaria con cadenza quinquennale e nella scuola secondaria di primo e secondo grado ogni sei anni, salvo che ricorrano specifiche e motivate esigenze.

Il Piano programmatico
Il Piano programmatico per la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico contiene un quadro di interventi e misure volti a realizzare contestualmente sia il riassetto della spesa pubblica, sia l’ammodernamento e lo sviluppo del sistema scolastico.

1. Revisione degli ordinamenti scolastici
In relazione agli orari si prevede:
– scuola dell’infanzia: orario obbligatorio solo nella fascia antimeridiana, impiegando un solo docente per sezione;
– scuola primaria: preferenza per classi affidate ad un unico docente con un orario di 24 ore settimanali; l’insegnamento della lingua inglese sarà affidato ad un insegnante di classe opportunamente specializzato;
– scuola secondaria di I grado: riduzione orario obbligatorio da 32 a 29 ore settimanali e a 36 ore nelle classi a tempo prolungato;
– licei classico, linguistico, scientifico e delle scienze umane: orario settimanale obbligatorio massimo di 30 ore;
– licei artistici, musicali e coreutici: orario settimanale obbligatorio di 32 ore;
– istituti tecnici e professionali: orario settimanale non superiore a 32 ore.

Link utili:
DECRETO-LEGGE 1 settembre 2008 , n. 137;
Dossier di documentazione;
L’abc della Legge Gelmini secondo il Sole24Ore;
Svolta digitale secondo La Repubblica.



Commenti

26 Commenti per “La Riforma Gelmini: il testo, gli approfondimenti e gli articoli di giornale”
  1. Avendo figli ancora piccini, non ho mai approfondito molto l’argomento, diciamo pure che non ne ho avuta voglia…
    grazie per questo post.

  2. Cinzia

    GRAZIE … IN GIORNATA ME LO LEGGO TUTTO….

  3. non saprei che dire sul tema del maestro unico, che è quello più dibattuto: avendo sperimentato solo quella situazione (da bambina!) lo ricordo come un’esperienza molto bella, ma ovviamente non so giudicare se è un cambiamento in peggio o in meglio. Mi sembra interessante invece il provvedimento sui libri di testo: almeno i poveri genitori eviteranno di dover ricomprare i libri tutti gli anni…

    • mammaTri

      Daccordissimo sui libri di testo, sul voto in condotta ed in parte con l’insegnante unico, se supportato da almeno 1 insegnante di sostegno!!!!!!…a casa gli stipendiati fannulloni e quelli”immanicati”….e vi assicuro che ce ne sono parecchi! GRAZIE.

  4. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Nemmeno io so bene cosa pensare… da una parte, avendo anche io avuto una sola maestra, non la vedo come una cosa tragica. Se penso però alla qualità delle maestre, invece, mi preoccupo: la mia era una maestra bravissima e molto preparata. Mia sorella invece ha avuto una capra che non le ha praticamente insegnato nè a leggere, nè a scrivere… liquidandola con un: ‘è ritardata’. Salvo poi che, alle medie (per fortuna), mia sorella ha trovato un’insegnante tostissima e preparata, ed è diventata una studentessa modello.

    Insomma: la vera questione del maestro unico, secondo me, si basa sulla preparazione dei maestri. Sono in grado? Sono sufficientemente supportati? Sono pagati abbastanza? Hanno la possibilità di frequentare corsi di aggiornamento?

  5. Forse il problema più grosso saranno gli esuberi, visto che da tot insegnanti si passerà ad uno solo per classe…

  6. da studentessa ne ho sentite dire davvero tante in giro e la maggiorparte delle cose che si dicevano erano “sbagliate”, bastava criticare dicendo delle cose che ora mi sembra di non aver letto in questo post e nei link…io mi ero informata su alcuni punti e su alcune cose non so bene cosa dire ma sono molto favorevole al voto in condotta, credo che ci voglia rispetto in classe per chi insegna, per i compagni, per la scuola di per se, spero solo che non diventi “un’arma” in mano del docente, ma quello dipende sempre dalla persona!
    Io ho avuto una maestra unica più quelli di lingue e musica e devo dire che la mia maestra è stata stupenda, la mia esperienza è solo positiva e non vedo la cosa orrenda come molti dicono, certo che ci dovranno essere dei corsi atti a preparare i maestri in tutte le materie, nell’approccio con gli alunni e continui corsi di aggiornamento. E condivido la cosa dei libri, a volte i costi sono davvero pesanti per le famiglie con più figli vicini.

  7. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Sì, un grosso problema saranno gli esuberi, anche se il risvolto della medaglia è l’aumento di stipendio per i maestri di ruolo: cosa che trovo buona e giusta.

    Io penso che l’incognita più grande sia quella del tempo prolungato: se è a discrezione delle direzioni scolastiche (e a loro carico?), sarà un grosso problema per i genitori che lavorano… Come risolveranno questa questione?

  8. Beta

    A prescindere dalla preparazione dell’insegnante, che dovrebbe esserci sempre dal nido all’università, quello che non va nel maestro unico è il fatto che si becca classi che possono arrivare anche a 30 alunni…. tenendo presente che i bambini di oggi non sono i bambini che c’erano 30 anni fa (più vivaci, più stimolati, più informati, più esigenti…) e, nemmeno i genitori lo sono…. In una classe di 30 bambini ci saranno sicuramente bambini extracomunitari che magari non sapranno una parola di italiano (e hanno bisogno di essere seguiti), ci saranno bambini con handicap (che hanno bisogno di essere seguiti -e l’insegnante di sostegno potrà coprire solo alcune ore, non tutte-) ci saranno bambini che non avranno capito scienze, chi non avrà capito matematica e chi non capirà italiano e. la maestra. dovrà seguire tutti questi bambini e finire il programma entro l’anno(!)…. e lo finirà si il programma, andando avanti a discapito di chi non riesce a seguire (quando invece contando sull’aiuto di una collega , come adesso, si possono aiutare anche i bambini più deboli) eliminando le co-presenze (perciò il modulo attuale composto da 3 maestre + inglese + religione) chi va avanti va avanti e gli altri resteranno ignoranti…. inoltre, gli alunni non potranno più avere uscite didattiche, teatro o altro che possa integrare o rendere più piacevole la lezione, questo perchè la maestra non potrà varcare il portone della scuola da sola con così tanti bambini (nelle uscite le maestre devono essere minimo due, per sicurezza: se la maestra viene colta da malore durante un’uscita, cosa fa la scolaresca? …. la ola? :-))). L’ora di motoria per le scuole che hanno la palestra distaccata non sarà possibile, per il motivo di cui sopra. Quanti di noi appunto hanno avuto problemi con l’ins. unica per vari motivi? Il fatto di avere più insegnanti permette però al bambino di creare un feeling con almeno una maestra (non è certo la cosa più importante però aiuta per una crescita armoniosa ed un senso più radicato di autostima. è in questa età che i nostri bambini creano il senso di sè). Passeremo anche da 30 ore alle 22 (e non 24 come sta scritto nella legge, perchè 2 ore sono di programmazione) il che vuol dire che in un ciclo di 5 anni scolastici, ne verrà perso 1… alla fin fine i nostri figli faranno “solo” 4 anni di scuola elementare…. che c…, eh? (Ma non erano ignoranti già adesso dopo 5 anni?). Infine, ma ci sarebbero ancora tante cose da dire…. che ne sarà delle brave insegnanti di inglese? o si adegueranno ad insegnare anche le altre materie (dopo che magari da 10 anni insegnano solo inglese) o verranno licenziate perchè sarà la Maestra Unica ad insegnarlo, ma, udite udite… dopo un corso accelerato di 150 ore…. e secondo voi basteranno per preparare una persona che non spiccica una parola di inglese di modo che possa insegnarlo correttamente ai nostri figli? Però sapete cosa mi fa arrabbiare? Che questa legge è stata approvata in quattro e quattrotto, alla svelta e in silenzio, che da quello che sembrava all’inizio, ogni giorno ci sono nuove scoperte e cambiamenti… che i media ci hanno dato in pasto quello che faceva comodo (grembiule obbligatorio, voto in condotta …. ma non sono queste le cose che preoccupano genitori ed insegnanti …. è proprio la qualità della scuola quella che viene sminuita con il Maestro Unico) e che in realtà di tutto questo non stiamo parlando per una riforma della scuola, che rende migliore la scuola, stiamo parlando di una Riforma Finanziaria…. tutto questo è fatto per avere soldi a disposizione per altre cose….. STOP, perdonatemi lo sfogo! Beta
    P.S.: x Barbara, vedi tu se è il caso di lasciare questo commento, non vorrei creare problemi …. però questo è quello che sento io e tantissimi altri genitori in tutta Italia che si sono riuniti, ritrovati, che hanno protestato, che hanno fondato dei comitati dei genitori per i genitori per cercare di chiarire il più possibile tutte queste manovre. Tenete presente che sono soprattutto le Scuole Elementari ad essere più colpite in termini di didattica e le Scuole Materne in termini di tempo dato che vogliono farle funzionare solo in orario antimeridiano… come faranno tutti i genitori che lavorano? Andiamo proprio incontro ad un paese di vecchi….

  9. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Beta, il tuo intervento è utilissimo, perchè fatto da una persona che è dentro al problema, e quindi ci ha dato lo spunto per parlare davvero. Ad esempio tutti i dubbi che tu sollevi, io non me li ero nemmeno posti… proprio perchè non vivendola da vicino, mi sono sconosciuti. Quindi grazie mille!

  10. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Domanda: ma nella Legge è scritto che le classi saranno da 30 alunni? Non è che magari si creeranno delle classi in più, in modo che l’insegnante possa seguire decentemente il programma?

  11. Beta

    Sono rappresentante nella classe di mio figlio (3 elem.) e questa settimana c’è stata la riunione maestre-rappresentanti, dove veniamo messi al corrente delle varie iniziative, uscite in corso, ecc. Abbiamo chiesto spiegazioni e più o meno quello che vi ho scritto è quello che è emerso e quello che anche le insegn. sanno per certo. Cmq si, sono previste classi di 27 bambini che potranno arrivare anche a 30 (logico che poi il nr dipende dagli iscritti…)…. e poi, come creare classi in più se ci saranno licenziamenti (e anche pensionamenti) e non ci saranno assunzioni? Posso anche dirvi che per due anni (circa 3-4 anni fa) c’è stato il cambio … da Modulo a Prevalente (che alla fne è stata una specie di Maestro Unico) e non è stata una cosa ottima…. Mia figlia più grande (adesso è in 1^ media) all’epoca faceva la terza e si è trovata di colpo a perdere una delle 3 maestre (che è diventata prevalente nell’altra sezione) la situazione è stata gestibile solo perchè il Dirigente scolastico aveva dato la possibilità alle stesse insegnanti di scambiarsi le classi in alcune ore e la 3 insegnante (per noi quella di matematica) insegnava in tutte e due …. (tenendo presente poi, che fortunatamente, l’insegn. prevalente di mia figlia era anche la sua maestra preferita). Però la situazione non era così grave come adesso dato che cmq le maestre di base erano 3 e nelle uscite varie (compresa motoria) c’era sempre la presenza dell’altra insegnante (in questo caso quella di mate). Con questa riforma, invece, (come ho scritto sopra) non sarebbe possibile attuare una soluzione del genere, l’unica cosa è che nel caso di due sezioni le maestre potranno scambiarsi le classi per le varie materie, ma non ci sarà la presenza di una terza collega per gli aiuti quotidiani di cui sopra.

  12. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Mamma di Dafne (16 anni)

    Mamma mia, che quadro scoraggiante… per caso la scuola ti ha lasciato del materiale informativo? Sarebbe interessante pubblicarlo secondo te?

  13. Secondo me la riforma Gelmini è sbagliata. D’altronde però, se mancano i soldi, da qualche parte bisogna tagliare, e ci sarà sempre qualche scontento.

    Bisogna poi dividere i problemi:
    1. i problemi dei bambini e delle famiglie
    2. i problemi degli insegnanti

    Se questa riforma porta danni ai bambini e alle famiglie (e secondo me ne porta), è un conto. Se porta danni agli insegnanti è un altro. Può dispiacere umanamente pensare che una che ha insegnato inglese per dieci anni debba insegnare le altre materie, ma come in tutti i lavori tocca aggiornarsi e cambiare, e gli insegnanti dovrebbero essere quelli che più di tutti sono disposti a farlo.
    La diminuzione delle ore è un problema.
    L’aumento di alunni per classe è un problema.
    L’abolizione del tempo pieno è un problema.
    L’impossibilità di seguire alunni rimasti indietro è un problema.
    Il fatto che gli insegnanti debbano sapersi adeguare e cambiare NON è un problema, è una necessità e un obbligo morale.

    Il fatto fondamentale è questo: mancano soldi, e bisogna tagliare. Quali sono le soluzioni possibili?

  14. Beta

    La mia collega si stà facendo delle fotocopie sugli ultimi aggiornamenti del Decreto usciti… appena li avrò a disposizione te li mando per mail, a meno che io non riesca a trovare i link da cui sono stati scaricati, ma anche le maestre mi hanno confermato che è abbastanza difficile trovarli perchè ci vogliono delle parole chiave e non sempre i documenti sono scaricabili.

  15. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Io lo so che vivo nel mondo delle favole… ma non sarebbe bello che i nonni venissero ‘assoldati’ dalle scuole per occuparsi dei bambini del tempo pieno? Pagati dalla direzione scolastica per stare con i nipoti (chiaramente costerebbero meno che un insegnante o il personale di una cooperativa) e potrebbero insegnare ai bambini le tradizioni, raccontare la storia, le favole, insegnare loro a coltivare un orto… e nello stesso tempo occupare il loro tempo in qualcosa di buono, non sentendosi più soli.

    Ecco, L’ho detto. Torno nel mio mondo fatato, adesso 🙂

  16. Beta

    @nn: Sono d’accordo che le insegnanti debbano aggiornarsi, adeguarsi e studiare… è stata la premessa del mio primo commento…. LA PREPARAZIONE DELL’INSEGN. E’ UN OBBLIGO DAL NIDO ALL’UNIVERSITA’ E OLTRE ….. non volevo porre l’accento sul fatto che un’insegnante di ingl dovrà insegnare altre materie, l’esempio era rivolto al fatto che un’insegn che non sa un’acca di ingl potrà insegnarlo dopo un corso di “150 ore” (avrà la stessa preparazione di chi l’ha studiato e insegnato per una vita, secondo te?)…. e il fatto importante è che tutto questo colpisce non solo gli insegn, ma anche e soprattutto I NOSTRI FIGLI!

  17. Secondo me un’insegnante, nel 2008, un po’ di inglese dovrebbe saperlo.
    Se non ne sa proprio un’acca (magari perchè ha studiato francese a scuola), credo che 150 ore siano sufficienti ad avere una conoscenza tale da poter insegnare a dei bambini, tenendo conto che comunque è il suo lavoro (quello di apprendere per insegnare). Tieni conto che al giorno d’oggi è difficile che ti assumano in qualunque azienda se non hai un minimo di livello di conoscenza dell’inglese, non vedo perchè gli insegnanti debbano sottrarsi a questa conoscenza che è ormai essenziale…

  18. Veronica

    Come insegnante (di scuola superiore e precaria!) e come mamma di un bambino che a settembre andrà in prima elementare condivido alla lettera il pensiero di Beta.
    Vorrei aggiungere che qui da noi (comune di Massarosa, provincia di Lucca) probabilmente (ne avremo conferma l’11 febbraio) il tempo pieno, ovvero le ora post-meridiane, verranno gestite da una cooperativa che non si occuperà della didattica ma solo della “sorveglianza” e non si sa se e in quale misura il costo di tale gestione sarà a carico del comprensorio scolastico e\o dei genitori che ne faranno richiesta. Mi piacerebbe conoscere la situazione nelle altre scuole…quali soluzioni hanno adottato per il tempo pieno? Personalmente ho sempre pensato che avrei seguito io il bambino nei compiti a casa, ma non di meno mi dispiace molto per quelle mamme che dovranno aumentare i salti mortali e soprattutto per quei bambini che dopo 8 ore di scuola si troveranno a dover fare i compiti a casa..peggiorando non solo la qualità dell’istruzione, ma anche la qualità della vita.

  19. Beta

    @nn: Al di la del fatto che fossilizzarsi su questa questione, fa un po’ perdere di vista le cose che davvero destano preoccupazione, io credo invece che 150 ore siano un po’ pochine per dire di conoscere una lingua a menadito…. sul piatto della bilancia pesa di più chi ha imparato la lingua in loco, chi la parla continuamente, chi si aggiorna continuamente o chi la mastica “so and so”? Certo, probabilmente 150 ore, e qualche aggiornamento basteranno per insegnare un po’ di inglese ai bambini delle classi prime e seconde… ma poi? (hai un’idea degli attuali programmi di inglese? Io vedo cosa stanno facendo i miei figli dalla 1 elem. alla 1^ media, con un’insegnante competente). … e penso che tutti noi per i nostri bambini vogliamo soprattutto QUALITA’, tenendo conto proprio del fatto che le lingue al giorno d’oggi sono basilari… e se non si parte da piccoli che si fa’? (Ti assicuro che non tutti possono permettersi corsi privati o college esclusivi d’estate…).Apprezzo la sincerità di Veronica, come di altre mamme insegnanti, che parlano da mamme ma con cognizione di causa e sono anche loro preoccupate per il futuro scolastico di questi bambini!

  20. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    A me destano preoccupazione due cose che sono state dette:

    – i bambini al pomeriggio verrano gestiti da una cooperativa, che forse sarà a carico dei genitori:
    Ma i genitori non pagano già abbastanza? E poi, che cooperativa? A me questa cosa preoccupa, perchè non mi sembra normale che, rientrati a casa, i bambini debbano ancora svolgere i compiti, e in qualche modo ‘perdano tempo’ per tutto il pomeriggio. Una volta, ai nostri tempi, al pomeriggio si facevano i compiti e poi le attività manuali: mio marito ha imparato tantissimo, in quegli anni, proprio perchè le insegnanti proponevano attività utili, ma distensive.

    – la qualità dell’insegnamento scenderà.
    Questo, a mio parere, è un dato di fatto. Chiaramente io per mia figlia voglio l’eccellenza. Non mi accontento di un’insegnante che sa un pochino l’inglese.
    Solo che penso che questo non sia un problema causato dalla Riforma, ma un problema a monte: in media, il livello culturale degli insegnanti è molto molto basso! (Non parlo di tutti, per carità, ma alzi la mano chi ha incontrato solo insegnanti preparati, nella sua vita…).
    In media, molti di loro non solo non parlano l’inglese (cosa gravissima, secondo me, per un insegnante), ma non sanno usare nemmeno il pc, internet… non sanno rapportarsi al mondo di oggi.
    A me questo spaventa!
    E mi spaventa al di là della Riforma. Diciamo che la Riforma, con il maestro unico, accentua una situazione già esistente: perchè prima, su tre insegnanti, magari uno buono ne capitava. E se adesso ti capita quello ‘meno buono? Che si fa? Tutti alla privata?

    Purtroppo licenziamenti ce ne saranno e ce ne sono, in tutti i settori, in Italia. A questo, ahinoi, non si può sfuggire.
    Quello che mi piacerebbe è che venissero scelti gli insegnanti con un criterio meritocratico, e non in base all’anzianità di servizio. Insegnanti preparati nelle varie materie, aggiornati, con una buona didattica, che sappiano affrontare con pacatezza l’inevitabile stress… Un’utopia, vero?

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