Arredare la cameretta: una postazione di gioco

Pubblicato il 27 Novembre 2008 da • Ultima revisione: 25 Ottobre 2018

Io lavoro da casa, e questo si sa. Prima la mia postazione era in corridoio (abbiamo un corridoio lungo 7 metri, che era davvero sprecato, se lasciato tutto vuoto…): senza finestre, contro il muro, con dietro tutta una parete di Billy (libreria IKEA) e i nostri libri.

Da qualche mese a questa parte, invece, abbiamo spostato la mia scrivania nella cameretta di Dafne, così può godere della luce naturale che viene dalla finestra, può godere dei suoi giocattoli, scorazzare sul suo nuovo tappeto pieno di bottoni disegnati, e soprattutto godere della sua nuova postazione di gioco.

Quando abbiamo comprato casa e Dafne non era nemmeno in versione beta (con un marito analista programmatore, come volete che chiamiamo l’era pre-Dafne 🙂 ), la sua cameretta fungeva da stanza degli ospiti, attrezzata con due lettini blu di Ikea (serie Robin, fuori catalogo), di quelli a cassettone, dove il lettino inferiore scorre sulle rotelle e si tira fuori. In questo modo potevamo ospitare i miei suoceri (che ospitiamo lo stesso più che volentieri… anzi, quando volete venire siete i benvenuti, perché ci mancate tanto!), mia sorella e gli amici.

Negli ultimi mesi, invece, come dicevo, la cameretta è tornata pienamente in possesso di Dafne, e il lettino superiore è stato utilizzato per crearle una postazione di gioco fornitissima, in cui possa gattonare, alzarsi in piedi, giocare e anche sonnecchiare. Vicino alla mia scrivania, così mentre io lavoro possiamo chiacchierare, cantare, farci qualche balletto e soprattutto stare insieme.

Il letto si trova lungo la parete che avevo dipinto quando Dafne era piccina piccina, utilizzando i disegni del Mar Frollo della mia carissima amica Panzallaria.

Da una parte, verso il fondo del letto, ho sistemato due contenitori di plastica rosa (serie Trofast di Ikea) in cui ho messo tutti i suoi giocattoli (o almeno una parte…), suddivisi per ‘tema’: a sinistra i giocattoli ‘comuni’, a destra i giocattoli ‘educativi’, i giochi montessoriani, i librini, ecc…

Lungo la testata del letto ho messo una rete (Korall Styarna, sempre di Ikea) per sistemare il pallone di stoffa, l’orsetto e altri piccoli giochi morbidi, tutti rigorosamente ikea.

Lungo il lato esterno, invece, abbiamo messo due sponde laterali, per evitare che Dafne volasse giù dal letto nelle sue sperimentazioni con la forza di gravità. Inizialmente avevamo messo una sola sbarra, ma chiaramente lei è riuscita a fare un tuffo di pancia verso il pavimento utilizzando proprio la parte scoperta, e quindi abbiamo aggiunto la seconda sbarra.

Per evitare che sbatta la testa sulle sbarre, lungo questo lato ho anche fissato il cuscino da allattamento, che ho riciclato un milione di volte e che è utilissimo su tanti fronti, e di cui presto parlerò diffusamente.

Lungo il lato del muro ho infine appoggiato dei cuscini, tanto per evitare che si faccia male urtando il muro quando si arrampica a toccare il disegno… anche se il loro utilizzo nelle ultime settimane è più orientato a nascondersi e giocare a cucù. 🙂



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