Colgo al volo un suggerimento di alcune mamme per tirar fuori dal cilindro anche i progetti destinati ai bambini piccoli, che si collocano, come la mia, nella fascia 0-12 mesi.
Non è facile dedicarsi a giochi per bambini così piccoli, perchè i materiali sono costosi, e il livello di sicurezza deve essere molto alto (materiali atossici che possano essere essenzialmente messi in bocca).

Infatti, come ho letto sul web:

la prima cosa da guardare con i bambini piccoli (ma anche con quelli grandi, eh…) è la sicurezza. Quindi qualsiasi progetto DIY per piccolissimi deve tener conto della possibilità che se lo mettano in bocca, ecc…
[…] sono tutte cose che potrà usare (e in maniera impropria) a partire dai 12 mesi almeno e che userà nella maniera propria molto più avanti.

In generale, passando molto tempo con mia figlia, che adesso ha 8 mesi, ho potuto vedere che i suoi giochi preferiti riguardano le sperimentazioni con materiali diversi (stoffa, carta e cartone, pelle, piume…) e la musica / il rumore.

Per questo di solito giochiamo con contenitori, coperchi, cucchiai di legno, … facendo rumore e cantando.

Oggi ho voluto iniziare, però, il primo di una serie di esperimenti nella costruzione di strumenti musicali fatti con materiali di recupero. Mi sembra un bel modo per ‘dirigere’ la conoscenza della musica e degli strumenti, senza forzare la mano.

Bastone della pioggia (o tubo marino):

Dopo una ‘retata’ al negozio 99cent, avevo conservato un piccolo tubo in cui erano contenute delle matite colorate. (Diciamo che ho la fissazione di conservare scatole e scatoline… ‘perchè possono sempre servire’).

Ho riempito il tubo con una manciata di fagioli secchi e 4 cucchiaini di semi di lino ed ho sigillato il tappo con del nastro adesivo trasparente.
Ho infine rivestito il tubo con carta bianca comune (perchè non trapassassero le scritte del tubo in trasparenza), poi con carta rosa, e infine con delle strisce di carta colorata.
Ho poi rivestito il tubo con la solita plastica adesiva trasparente (visto che dovrà resistere a qualche tentativo di masticamento), e rifinito i bordi.

Nella realtà, sul tubo andrebbero martellati dei chiodi di varia misura, per fare in modo che i semi al suo interno debbano ‘scontrarsi’ con essi, e scivolare…

Il suono viene prodotto con movimento “a basculla” del tubo: i semi percorrendo il tragitto interno del tubo disseminato di chiodini, producono un suono di acqua, fruscio di pioggia, oppure onde sulla battigia, ecc. Più i semi sono piccoli (es. riso) più il suono è lieve e brillante.
Più i semi sono grossi, più danno la sensazione di suono di onde che si infrangono sulla spiaggia, oppure di temporale scrosciante. Si prestano ad un’orchestrazione, se sono diversificati nella lunghezza e nello spessore. (Perlari L. e Minotto M.)

Chiaramente io evitato di inserire i chiodi, che non mi sembravano appropriati per un gioco destinato ad una bambina così piccola… così ho creato un incrocio tra tubo marino e maraca.

Il risultato? Molto apprezzato! 🙂