Trattieni la felicità

Pubblicato il 24 Luglio 2017 da

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Trattieni la felicità, proprio nel momento in cui ti stai perdendo.
Trattienila con te, trattienila.

Quando ti senti ridicola, quando ti senti insultata, quando ti viene da piangere.
Quando incontri cattiveria e negatività.

Trattieni la felicità e usala come una pellicola protettiva: non sarai mai più fragile e impaurita. 
La felicità sarà infrangibile, come una luce interna che non si spegne mai.

Una luce che ti dà forza.

Questa per me è diventata la felicità, dopo tanto lavoro su me stessa.
È diventata una struttura interna, la mia personalità. 

E non è che non mi dispero, quando qualcosa va male, o quando una cattiveria mi ferisce.
Ma semplicemente non permetto più agli eventi esterni di calpestarmi, rompermi, distruggermi, sgretolarmi. 

La felicità è il mio scheletro. 

Inizia in modo facile: cambia per essere una persona migliorela migliore versione di te stessa.
Agisci per il bene, sii buona e generosa, aiuta.

E quando avrai agito il tuo cambiamento, tieni stretta la tua nuova personalità, tienila stretta e inizia da lì: dall’essere felice di come sei, dall’accettarti, dal perdonarti, dal migliorare.

La felicità sta lì: nel sapere che stai cercando di fare il meglio che puoi, e che nessuno può togliere il bene che hai dentro.



Commenti

2 Commenti per “Trattieni la felicità”
  1. Valentina

    Quanto sono stufa della gente. Stufa dei parenti che non si rassegnano a farti fare la tua vita ma che devono sempre e comunque impicciarsi, giudicare, valutare, guidare quando hai 40 anni suonati e vorresti fare il tuo porcaccio comodo, i tuoi santissimi errori e le tue strabenedette scelte. Sono stufa della gente che lavora con me, che non è mai gentile e collaborante ma sempre acida, rancorosa, indisponente per il solo gusto di esserlo, per provare una sorte di rivalsa che ancora ho da capire su cosa. Sono stufa dei conoscenti, che non sanno una beata minchia della tua vita, dei dolori che la attraversano, delle sfide che combatti tutti i giorni con te stessa e con chi hai accanto e ti devono assolutamente dire cosa stai sbagliando, come lo farebbero loro e sputano sentenze come chewingum masticati. Senza curarsi minimamente se possano scavare ancora di più il tuo baratro, ma tronfi e beati poi stanno meglio. Loro. Sì, abbiamo bisogno della nostra giacchetta della felicità. Che tutti stiracchiano ma che è così cucita a misura su di te che non si strappa. Si logora, si macchia ma non si strappa. Io poi ho un angelo che tutte le volte me la ricuce con un filo d’oro, che brilla tantissimo, mi costringe a guardarmi allo specchio e mi dice che sono ancora più bella.

  2. Candy Candy

    Viva la felicità 🙂

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