Come preparare i figli alla prima elementare

Pubblicato il 1 Settembre 2016 da • Ultima revisione: 22 Marzo 2018

Prima Elementare: preparare i figli psicologicamente, senza stress, ed aiutarli con esercizi di vita pratica Montessori, giochi di pregrafismo e prescrittura.

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Inizio contestando subito un modo di dire comune: in prima elementare i bambini non giocano più, finisce l’infanzia, sarebbe meglio fargli posticipare l’ingresso a scuolaFalso. 

Quanto e come i figli giocano dipende sempre da noi (e quando mai?), perché il tempo per giocare c’è, basta sceglierlo, bisogna volerlo, bisogna fare in modo che accada.

Primo esempio: pensare di iscrivere i figli al tempo modulo, ovvero a fare solo due rientri pomeridiani a scuola fino alle 16:30, ed avere il resto dei giorni liberi.
Secondo esempio: razionalizzare le attività extrascolastiche, in modo che i nostri figli non abbiano un calendario da manager in carriera, ma abbiano un equilibrato bilanciamento tra sport e tempo libero (e compiti).
Terzo esempio: se non possiamo prendere i figli a scuola all’una per motivi di lavoro (e se invece cambiassimo lavoro? è pur sempre un’idea…), organizziamoci per riprenderli alle 16:30, senza lasciarli al doposcuola fino alle sei.
Quarto esempio: ormai molte scuole si organizzano in modo da non dare compiti in settimana. Da noi al tempo modulo, ad esempio, si danno alcune paginette nei giorni liberi, ma vi assicuro che in un’ora al massimo è tutto finito (pure meno, se si fa poco ogni giorno).

Quindi, il primo modo di preparare i nostri figli alla prima elementare è quello di non demonizzarla, amarla, esserne contenti e ammettere che è una straordinaria opportunità culturale, educativa, formativa, sociale e umana.

Guardiamo il calendario dei prossimi mesi e parliamone con i figli: in base all’orario di scuola, quali sport desiderano fare? Quante ore dedicheremo al gioco libero (e anche alla noia)? C’è spazio per rilassarsi abbastanza? C’è spazio per fare le schede a casa senza stressarsi, ma anche senza eccedere in oltre mezzora di lavoro?

Evitiamo di porre aspettative troppo alte verso i figli, e soprattutto di caricarli di ansia: la scuola elementare è bellissima, è una fucina di curiosità e di apprendimento, ci sono lunghi intervalli in cortile e lunghi momenti di socializzazione, ci sono laboratori e – soprattutto – si impara il ‘miracolo’ della scrittura e della lettura.

Vi emozionerà vedere i figli imparare a leggere e scrivere piano piano, a disegnare bene, ad acquisire un proprio pensiero.
E’ una delle cose più belle che come madre io abbia mai vissuto.

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Questa è la vostra occasione per riparare eventuali torti ed errori che avete commesso con i vostri figli. E’ il momento in cui potete sedervi con loro al tavolo della cucina per ammirare la loro concentrazione, leggere insieme le consegne, incoraggiare amorevolmente, spronare.
E’ il momento in cui potete ricominciare ad innamorarvi dei vostri figli, dandogli immensa fiducia e dirigendoli verso la piena autonomia.

Ci saranno problemi, ci saranno bambini con difficoltà di apprendimento, ci saranno insegnanti che non ci piacciono, ci sarà un compagno irritante.
La scuola elementare non sarà perfetta, né idilliaca, ma noi possiamo essere lì, possiamo donare tutto il nostro tempo (soprattutto quello che non abbiamo) e possiamo offrire un vero sostegno.

Per preparare i figli alle elementari, quindi, conviene che prima ci prepariamo noi, che prestiamo attenzione, che misuriamo ansie e aspettative, che accogliamo, che ascoltiamo, che facciamo un passo indietro.

Ai bimbi è meglio non iniziare a proporre racconti sulla scuola troppo tempo prima: inutile parlare tutti i giorni di cosa sarà, visto che il futuro, per i bambini, è ancora una cosa astratta. Molto meglio prepararsi in modo silenzioso, con qualche gioco di concentrazione e qualche attività che rafforzi la coordinazione oculo manuale e soprattutto l’impugnatura delle penne.

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Alla scuola materna i bambini hanno già acquisito le competenze necessarie per accedere alla prima elementare: saper usare le forbici correttamente, saper incollare bene la carta, contare piccole quantità, leggere alcune lettere dell’alfabeto (anche solo quelle poche che compongono il proprio nome).

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E naturalmente, tutte le attività di vita pratica care alla Montessori, come: travasare l’acqua nel bicchiere, lavarsi e vestirsi, aprire o svitare dei contenitori, allacciarsi i bottoni o allacciarsi le scarpe, mescolare lo zucchero nel latte o travasare i cereali, mettere gli alimenti nel sacchetto del supermercato e pesarli per etichettarli, cucinare cibi semplici come la pizza, tagliare la frutta e la verdura con attenzione.
State tranquilli, che tutto questo è già nelle loro competenze!

Possiamo giocare con loro, in queste settimane, con attività di pregrafismo e prescrittura: non servono per imparare a scrivere precocemente, ma solo ad acquisire la giusta manualità per tracciare le lettere – quando sarà il momento. 

Per rinforzare la mano, il polso e il braccio, possiamo far giocare i bimbi con plastilina, pongo o das: anche questa è una attività preparatoria alla scrittura, ci credereste?

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Per sviluppare la coordinazione occhio-mano, possiamo proporre attività creative come infilare perline in sequenza di colore, creare collane di pasta o collane di cannucce, giocare a fare canestro.

LEGGI ANCHE: Strumenti di pregrafismo in stile Montessori.

schede di pregrafismo

Per esercitarsi nel pregrafismo e nella prescrittura veri e propri, possiamo proporre giochi e attività come percorsi, labirinti, tracciati, linee rette e linee curveaccoppiamento di figure, esercizi di completamento, sequenze di colori,

Potete scaricare anche un libricino fatto da me: Libro delle vacanze con percorsi e sequenze.

Anche colorare, con varie tecniche e strumenti, è un ottimo esercizio per prepararsi alla prima elementare.

Per il resto, divertitevi: sarà un anno bellissimo.



Commenti

8 Commenti per “Come preparare i figli alla prima elementare”
  1. carmen

    Grazie per i preziosi consigli soprattutto quello di non caricare il bimbo di troppe aspettative Questo articolo e’ capitato al momento giusto perché quest’anno si inizia con la scuola elementare, l’ho letto attentamente e in molti punti ho ritrovato tante cose che già pensavo

  2. Con il mio grande è andato tutto benissimo, ora tocca al piccolo di casa ma sento più farfalle nello stomaco adesso che 4 anni fa!
    Speriamo di replicare la bella esperienza 🙂

  3. Da insegnante di scuola primaria commento dicendo che è un bell’articolo, molto utile per in genitori alla prima esperienza, ma anche per gli altri!

  4. Da insegnante di scuola primaria commento dicendo che è un bell’articolo, molto utile per in genitori alla prima esperienza, ma anche per gli altri!

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