Posso essere incinta se ho le mestruazioni?
Pubblicato il 12 Giugno 2024 da Chiara Mainini
Questa domanda è molto più frequente di quanto si creda: se la fanno le donne che temono una gravidanza e se la fanno le donne che, mese dopo mese, sperano in un test positivo e nel lieto evento.
Dunque, vediamo di chiarire se e quando sia possibile essere incinta (sì: incinta è singolare, incinte è plurale!) anche si hanno le mestruazioni.
Cosa sono le mestruazioni?
Le mestruazioni sono l’espulsione attraverso la vagina di sangue e materiale biologico proveniente dallo sfaldamento dello strato mucoso che tappezza la cavità uterina e dalla degenerazione dell’ovocita non fecondato.
Questa emorragia si verifica ciclicamente durante l’età fertile, ad intervalli solitamente regolari ma suscettibili di differenze da donna a donna.
Dunque, ne deduciamo che la presenza di mestruazioni esclude la gravidanza: se si hanno le mestruazioni in corso, tendenzialmente, non si può essere incinte.
Tuttavia, esiste un fenomeno denominato spotting da impianto, o perdita da impianto, che potrebbe indurre le donne con un ciclo solitamente molto breve e asciutto a scambiare la perdita per un regolare flusso.
Di che cosa si tratta?
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Cosa sono le perdite da impianto?
Le perdite da impianto sono escrezioni ematiche che avvengono per via vaginale quando il prodotto del concepimento si impianta in utero.
Circa 5-7 giorni dopo il concepimento, infatti, l’embrione giunto in utero inizia a “scavare” per annidarsi in profondità nell’endometrio, raggiungendo i vasi sanguigni di cui questo è ricco.
Tale procedura può dare origine ad un lieve sanguinamento, denominato appunto perdita da impianto e noto anche come “falsa mestruazione“. Talvolta questo fenomeno è accompagnati da lievi crampi.
Come distinguere le mestruazioni vere dalle false mestruazioni
Intanto va detto che difficilmente il fenomeno può interessare le donne con un flusso mestruale molto abbondante, perché le perdite da impianto non hanno una quantità tale da poter essere davvero confuse con un tale flusso. In questi casi la perdita salta subito all’occhio e può indurre il sospetto di gravidanza, specie se accompagnata dai tipici crampi dell’impianto, che molte donne lamentano.
Questi si distinguono dai dolori mestruali perché hanno un’intensità minore e sono più sopportabili.
Invece, le donne con un flusso normalmente esiguo e piuttosto asciutto possono – effettivamente – essere tratte in errore.
In caso di dubbio è bene valutare alcuni fattori, come ad esempio:
- in quale periodo del mese si verifica la perdita: la mestruazione effettiva si presenta tra gli 11 e i 16 giorni dopo l’ovulazione. Quindi se la perdita cade in questo periodo è probabile che si tratti di un reale flusso mestruale. Se la perdita avviene prima di tale periodo potrebbe trattarsi di un impianto
- il colore del sangue osservato: le perdite da impianto hanno un colore differente dalla mestruazione, e sono generalmente di colore marrone scuro o rosate
- hanno una quantità decisamente esigua, riducendosi davvero all’emissione di macchie che dura non più di due giorni
- non contengono coaguli di sangue
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Per scongiurare il rischio di dubbi è consigliabile:
- imparare a conoscere il proprio ciclo mestruale, individuando correttamente il proprio periodo ovulatorio
- tenere traccia della propria attività sessuale, specie se non protetta, in modo da poter eseguire i calcoli rispetto all’ovulazione
- tenere traccia dell’andamento e della consistenza del proprio flusso mestruale nell’arco di almeno un anno, così da poter capire subito se la perdita è prematura o tempestiva rispetto alla media dei giorni, calcolata su base annua
Se il dubbio persiste, è consigliabile eseguire un test di gravidanza al mattino dopo almeno 16 giorni dall’ovulazione accertata. In caso di negatività, la perdita va interpretata come flusso e attesta l’assenza di gravidanza.