Menù di pesce per la Vigilia di Natale

Pubblicato il 15 Dicembre 2017 da

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Nella carrellata dei menù di Natale, eccoci alle ricette di pesce, che di solito noi in famiglia prepariamo la sera della Vigilia, ovvero il 24 Dicembre.

Di solito sono i miei suoceri a cucinare il pesce, e non mancano mai le tartine al salmone, l’insalata di polpo, l’insalata rinforzata con le acciughe, il merluzzo in insalata con le olive verdi giganti (questo mio suocero lo fa proprio per me), gli spaghetti alle vongole (mia suocera, sempre per me – non è vero, ma ci credo). Ed ecco qui un primo menù perfetto, semplicemente perfetto, tradizionale e buonissimo, che potete preparare con il pesce.

In alternativa, vi lascio il mio menù di pesce meno tradizionale, ma molto semplice da cucinare, adatto a chi non è capace di cucinare specialità a base di pesce super complicate, ma vuole qualcosa di originale e sfizioso e facile. 

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Io adoro i carpacci di pesce: salmone, tonno, polpo, tonno, spada… non sono economici, ma del resto ne basta davvero una mezza fettina a testa per realizzare un antipasto di benvenuto che dia subito l’idea del nostro menù, semplice, ma raffinato.

Preparate i rotolini con punte di asparagi cotte al vapore, fettine di carciofo sottilissime, sedano e carote ben puliti, ma anche germogli misti. 

Aggiungete pomodorini di vari colori, se li trovate: io adoro i pomodorini gialli, e quando li trovo li prendo sempre.

Condite molto semplicemente con olio, sale e – se vi piace – una goccia di crema di aceto balsamico messa su un lato del piatto. Non dimenticate un po’ di misticanza, che è bella da vedere, ma anche buona da mangiare.

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Poi ho una vera passione per le uova di lompo, che sono molto kitsch, ma chissenefrega, a me piacciono un sacco. Mi piacciono anche quelle vegetali, a base di alga, che si trovano all’IKEA – così, per darvi uno spunto.

Tagliate a fettine una baguette, spalmate un bel velo di burro di panna buono, e non siate tirchi. Aggiungete uova di lompo rosse o nere, salmone affumicato, magari due gamberetti in salsa rosa, tanto per affondare negli anni 90.

Se vi piace la panna acida, va benissimo. Io resto fedele al burro.

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Dopo le mille trasmissioni di cucina di Gordon Ramsey, le capesante sono diventate usatissime anche in Italia.

Fatele cuocere nel burro due minuti a lato, salatele alla fine.

Servitele con un carpaccio finissimo di finocchi e fettine di arancia o clementina spellate al vivo, qualche germoglio, un po’ di fondo di cottura. Ramsey sarebbe fiero di voi.

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Questa è una ricetta che ho imparato da poco e ormai è annoverata tra le leggende della famiglia: calamari grigliati in insalata. Sono di una bontà che non vi potete nemmeno immaginare.

Apriteli, puliteli, stendeteli e cuoceteli sulla griglia una decina di minuti in tutto, girandoli a metà cottura. Tagliateli poi a striscioline e metteteli in una insalatiera con olio, sale, poco succo di limone. 

Potreste aggiungere rucola o zucchine tagliate finissime a crudo, o punte di asparagi, ma secondo me è buona da sola: mettetene poca nei piattini degli invitati, e il resto nascondetela per quando vanno via.

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Poi un pochino di fritto è essenziale, alla fine degli antipasti. Due pesciolini piccoli mangiatutto, semplicemente infarinati e fritti in olio di semi di girasole profondo (potreste pure mettere la friggitrice sul balcone, per una volta, tanto anche i vicini saranno tutti presi dai festeggiamenti…). Scolateli sulla carta paglia e salateli, serviteli ben caldi con una fettina di limone a parte, per chi la vuole.

Poi, se volete, potete aprire un paio di regali e riposarvi un momento, bervi un sorbetto e aspettare il primo piatto.

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Una paella di pesce facile facile. Ci va una buona mezzora a prepararla, e va fatta sul momento, quindi ve la consiglio appunto nella pausa tra antipasti e piatti forti – specialmente se mangiate in cucina, così potete seguirla mentre chiacchierate con gli ospiti.

Fate soffriggere mezza cipolla, un pezzetto piccolo di sedano tritati finissimi con olio in una padella di ferro larga e bassa. Aggiungete i polipetti, i calamari, una confezione di pelati schiacciati, una bustina di zafferano, una bella manciata di sale. Mescolate ora e mai più. 

Aggiungete il riso: mezzo bicchiere di riso a testa e mezzo bicchiere di acqua calda a testa. Poi, senza più mescolare, fate cuocere e aggiungete un altro bicchiere di acqua calda se vedete che diventa necessario. Guardate i tempi di cottura del riso per regolarvi.

Verso fine cottura (circa 7 minuti) aggiungete una manciata di piselli surgelati, una manciata di gamberetti piccoli sgusciati, delle belle vongole e cozze intere – che si apriranno sul riso rilasciando i loro succhi.

Servite con poco prezzemolo. La vera paella dovrebbe avere una bella crosticina sotto e sui lati, per quello non va girata.

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Per me il secondo a questo punto sarebbe superfluo, perché farei una paella più ricca, con un bicchiere di riso a testa, e la finirei qui. Ma se volete un buon secondo, facilissimo, vi consiglio i filetti di salmone surgelato. Scongelateli un’oretta prima, metteteli in forno con poco olio, poco sale, un goccino di succo di lime, pepe. Fateli cuocere poco, massimo 8-10 minuti. 

Serviteli su un bella porzione di verdure miste: tagliatele, aggiungete olio e sale e fatele cuocere in forno tutte insieme. Patate, broccoli, peperoni, zucchine.

Affogato al caffè con gelato

Detto ciò, io preparerei una macedonia con gelato (la mia preferita: mango, more e gelato alla panna), oppure un affogato al caffè con una bella pallina di gelato alla crema. 

Secondo me qui ci va il gelato perché sgrassa, rinfresca… e vi prepara a mangiare noci, nocciole e panettoni farciti. Mica ci fermiamo qui? Domani è un altro Menù!



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