Organizzare una postazione di lavoro in casa
Pubblicato il 12 Settembre 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 8 Agosto 2014
Oggi chiacchieriamo di organizzazione di spazi domestici, e con questo non mi riferisco solo agli spazi fisici, ma soprattutto allo spazio mentale che ciascuna donna dovrebbe poter avere per rigenerarsi, piacersi, coltivare i suoi interessi.
Non importa se lavorate da casa come libere professioniste, o semplicemente state coltivando un vostro hobby personale che richiede uno spazio dedicato: oggi parliamo del giusto diritto di ciascuna mamma (anche i papà, ovvio) di avere almeno due metri quadrati di spazio vitale, in casa e nella vita, e di un paio di ore al giorno (troppe?) per leggere, studiare, scrivere, aggiornare il blog… o semplicemente respirare. Siamo d’accordo, vero? 😉
Lo sapete: io sono del partito di quelle che si chiudono a chiave in bagno, e sono anche stata una lavoratrice freelance. Ho lavorato da casa per tre anni, allestendo la mia postazione in base alle tappe di crescita di Dafne: nella mia stanza, nella sua cameretta, infine in corridoio. Ma ho sempre avuto un posto per me e per le mie cose, piccolo o grande non importa: l’importante è trovarlo. Ho cercato di non rinunciare mai al mio spazio vitale, appunto perché senza avere tempo e spazio per me come persona, oltre che come mamma, mi sembrava di restare senza respiro.
La regola numero uno, dunque, per organizzare una postazione di lavoro in casa, è organizzare la famiglia in modo che ci sia possibile dedicare del tempo esclusivo a noi stesse e ai nostri interessi. 😉
Io non ho una casa grande, e non ho mai avuto dunque l’opportunità di avere una craft room o un ufficio in casa: la mia postazione di lavoro era per lo più rappresentata da una scrivania e una cassettiera, niente più.
La regola numero due, dunque, per organizzare la postazione di lavoro in casa, è puntare all’essenzialità e al minimalismo, spendendo poco e soprattutto utilizzando mobili leggeri e facilmente trasportabili, nel caso in cui dobbiate, come facevo io, migrare la vostra postazione nel corso degli anni.
Ecco alcune idee essenziali, che per comodità linko dal sito di IKEA, ma che potete realizzare facilmente anche riciclando vecchi mobili o riadattando oggetti che già possedete. Una postazione di lavoro ergonomica vi costerà poco, e durerà per sempre: e in tempi di crisi, non è grandioso?
Chiaramente il costo maggiore è rappresentato da un PC e Internet (o dalla vostra attrezzatura di lavoro), ma si suppone che di questo siate già in possesso, altrimenti che lavoro è? 🙂
Per il resto, vi servono appena un paio di metri quadrati di spazio, che potete ricavare dal corridoio, o dallo sgabuzzino, o dalla vostra camera da letto, o persino da un angolo del salotto.
Indice dell'articolo
Per una postazione di lavoro in casa, servono
1) Un piano di lavoro stretto in larghezza: non occorre possedere una scrivania larga o un tavolo vero e proprio. Io, per me, ho scelto da subito una scrivania stretta. La scrivania stretta si appoggia facilmente contro una parete spoglia e ingombra pochissimo, quindi non diventa per nulla invadente. Un piano da lavoro semplicissimo, largo appena 60 centimetri, costa appena 20eur. Io l’ho completato con un cassetto di plastica che si attacca sotto il piano di lavoro (2eur) e una mini cassettiera con i cassetti formato A4, utili quindi a conservare anche i documenti (30eur).
2) Una libreria stretta da attrezzare con contenitori vari: se non potete disporre di un armadio, o nemmeno di un pezzo di armadio, ripiegate su una classica libreria tipo Billy. Anche la versione più evoluta, alta due metri, costa meno di 40eur e contiene tutto ciò che volete, pur essendo larga solo 28 centimetri. Potete completarla con portadocumenti di cartone (io compro sempre i più economici, che costano 5×2,50eur) oppure piccole cassettine trasparenti che permettono di vedere il contenuto al loro interno (costano appena 1eur!).
3) Una sedia ergonomica: la vera e unica spesa che occorre fare per organizzare una postazione di lavoro, riguarda l’acquisto di una sedia ergonomica che vi permetta di lavorare al PC, alla macchina da cucire o semplicemente di leggere senza avere mal di schiena o assumere posizioni innaturali. La scelta migliore ricade sempre sulle sedie con rotelle, a 5 gambe, con schienale e seduta regolabili in altezza. Sceglietela in base alle ore di utilizzo effettivo: di solito i manuali di istruzioni di queste sedie riportano l’uso (moderato, intensivo) e vi danno indicazioni sulla scelta migliore (99eur).
Tutto il resto è superfluo. Certo, vi occorreranno i materiali per iniziare il vostro lavoro, e quindi, come dicevamo principalmente un PC e una connessione ad Internet, o del materiale creativo, o una macchina da cucire o gli attrezzi del mestiere.
Ora resta solo una domanda: siete pronte a reclamare spazio e tempo con la famiglia, e come pensate di ottenere due ore di libertà tutte per voi? 😉
Aggiungo che la sedia deve avere anche lo schienale regolabile in inclinazione e in materiale traspirabile. Evitate plastica e pelle se dovete utilizzarla per diverse ore al giorno oppure dotatele di cuscini.
Attenzione anche alle misure del tavolo in altezza. Provatelo! Io ad esempio ho dovuto farmene uno su misura perché lo volevo tutto in legno e difficilmente questi hanno piedi regolabili, col risultato che, essendo io una stangona, non riesco a infilarci le gambe sotto.
Infine se le ore di utilizzo della postazione sono molte suggerisco anche un poggiapiedi.
E attenzione anche all’illuminazione che non deve né riflettere sullo schermo di un eventuale PC né nei vostri occhi (quindi neinte finestre alle vostre spalle o alle spalle del pc). Molto utile avere anche una lampada da tavolo, magari a clip così ingombra meno.
Ok, il consulente sicurezza rompiballe torna nell’angolino
Aggiungo una cosa per esperienza: la cassettiera deve essere dotata di chiave. In alternativa, mettete le cose importanti in alto se non vorrete ritrovare tutte le fatture e i documenti importanti sparsi per terra e colorati… Ah, il bello di essere mamme! 😯
ahahaaa, mannaggia! io devo dire che sin dall’inizio abbiamo fatto il lavaggio del cervello a Dafne, per cui non si toccano i PC e i documenti di mamma e papà. ha capito che erano cose su cui non avremmo scherzato, probabilmente.
Ida lo sa: se tocca il pc,la macchina fotografica o i documenti sono guai! Io ho preso un pezzo di mansarda separato dal resto da un gradino e giusto oggi ho studiato un sistema per estromettere il cassettone che lo “inquina” con cose di casa che non c’entrano col lavoro. Mi sa che domani inizio il trasloco
Ma come fate ad arginare l’assalto dei bimbi? Io spesso mi chiudo nel bagno ( adesso lo posso dire;))
mi associo alla domanda. io in bagno non mi ci chiudo più perchè è sparita pure la chiave del bagno.
A volte non lo argino, a volte metto un freno e faccio capire di essere molto concentrata. Dafne deve capire che anche io voglio il mio spazio, ma l’ho fatto sin da piccola. Altrimenti mi sentivo soffocare…
la grande lo capisce la piccola non mi da tregua e poi finisco nel bagno
Dafne però ci ha messo un po’. Da piccola ci provava, poi da grande ha acquisito sempre di più la regola. Adesso è più facile perché ha quasi 5 anni e posso spiegarle le cose.
Ho l’ufficio in un angolo di due metri per due ricavato nel salotto di casa e quando lavoro non ci può entrare nessuno. Ludovica lo chiama “l’ufficio di mamma” e lo considera un luogo mio. Sono stata perentoria su questo e per fortuna ha funzionato. Non dico che non ci sono i giorni capricciosi e più difficili, ma in generale va bene.
Riflettevo su una cosa: se ci pensate, noi donne stiamo ancora a rivendicare quella “stanza tutta per sé” di cui scriveva Virgina Woolf. Va bene anche un angolo, non è necessaria una stanza intera, purché sia il nostro spazio. Bel post Barbara!
E’ verissimo, anche io tengo sempre a mente quel libro di Virginia Woolf. Per questo rivendico il mio spazio e il mio tempo: non è più il momento di essere sempre di qualcun altro, come donne, no?
Sai una cosa? Ho sempre tenuto al mio tempo e al mio spazio, ma… più passano gli anni più considero il tempo un tesoro prezioso. Mi piace – ovvio – condividerlo con le persone che amo, mi piace però anche tenerne un po’ tutto per me. E lo considero un diritto sacrosanto. Quindi sì, sono proprio daccordo con te, non possiamo essere sempre di qualcun altro…
Io ogni tanto mi faccio regalare proprio del tempo, per stare da sola. Forse è inconsueto, ma io ne ho bisogno, ho bisogno di me!
No, vabbè, io la mezz’ora d’aria (due ore??? A Ba’, chestaddì? 😀 ) me la prendo al lavoro o nei ritagli di tempo che altrimenti sprecherei a fare cose inutili come stare sul water, lavarmi o pulire (è una battuta).
Però in effetti mi trovo spesso a tentare di fare alcune cose da casa, come scrivere un post, o leggere qualcosa per aggiornarmi, o anche proprio produzione. Però devo ammettere di non esserci MAI riuscita in modo soddisfacente. Le bimbe sono abbastanza educate, eppure quando prendo in mano il telefono tremo al pensiero di morti e feriti nei 5 minuti successivi; quando scrivo c’è sempre qualcuno che mette su un cd rock; metterle di fronte a un dvd è un po’ una sconfitta ma è quasi l’unica soluzione. In definitiva, la mia postazione lavorativa è così organizzata: tavolo della cucina, pc portatile minuscolo, carattere 16pt, fogli sparsi, e bambine spedite dall’amichetta e controllate periodicamente dalla finestra.
Vabbè tu ne hai anche tre, però. E’ più difficile 😉
Sono arrivata ad usare il pc anche dentro l’armadio… Si può avere uno spazio di lavoro grandissimo o piccolissimo, per me il problema più grande resta quello delle intrusioni.
Ora mio figlio si è un po’ abituato a vedermi armeggiare con pc e stampante ma c’è stato un periodo in cui non era possibile arginare la sua curiosità se non chiudendosi a chiave da qualche parte (comunque con il rischio che cercasse di sfondare la porta).
Io ho la fortuna di avere una craft room per i miei lavori…però tutta la mia famiglia ha la sfortuna di avere me e e tutto il mio materiale sparso ovunque…la craft room non basta mai!!!
Che bello però!! 😉
:))) bello sì..non lo cambierei con un lavoro in banca..