Quando un bimbo non mangia…

Pubblicato il 23 Luglio 2010 da • Ultima revisione: 27 Febbraio 2019

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Quando un bimbo non mangia… ma sarà sempre vero?
Non affronto nel mio post i casi di bimbi davvero inappetenti o con problemi di salute, perchè sono ignorante e non sono per niente titolata in proposito. Però mi scappa di parlare degli altri bimbi, tantissimi, quelli che per i genitori non mangiano mai niente e poi il pediatra li vuole mettere a dieta perchè sono ciccioncelli 🙂

Ma sarà che noi mamme italiane siamo un po’ troppo fissate con il cibo?

Allora dico la mia: i bambini ciccioni non mi piacciono.
Lo dico in qualità di cicciona. Meglio essere magri sin da bambini, perché la magrezza è salute. Non una magrezza patologica, ovviamente, di quelle che il bimbo si deve sentire a dieta sin da piccolo perché la madre si è fissata che il bimbo/la bimba devono essere belli per fare il tronista o la velina. Nooone!

Una magrezza del tipo: sono un bimbo e il mio pensiero principale è giocare e sporcarmi, quindi del cibo me ne frega poco e niente, mangio veloce e poi torno a giocare, e possibilmente ricordamelo tu, mamma, che devo venire a mangiare, che io ho altro da fare grazie.

La ciccia è il MALE.
Fatevelo dire da una che quasi metà della sua vita l’ha passata da cicciona. La ciccia, anche nei bambini, non è divertente e non fa tenerezza. E’ una brutta cosa.

Perché essere obesi da piccoli significa che:

  • si ha un cattivo rapporto con il cibo troppo precocemente, e da grandi sarà pure peggio;
  • si ha troppo desiderio di cibo, e per quanto ne so io (che son stata bulimica per secoli e secoli amen), facendo una psicologia della mutua, l’equazione è: mangi per riempire un vuoto di qualcos’altro (affetto, noia, solitudine…);
  • il cibo diventa un ricatto, un premio o una punizione, e quindi da grande diventerà anche una consolazione, e questo è sbagliato, perchè è consolandosi col cibo che poi si diventa obesi;
  • il cibo non è così importante, e non dovrebbe essere il pensiero fisso per nessuno (e, di nuovo, fatevelo dire da una che ha avuto l’ossessione del cibo tutti i giorni della sua vita per anni);
  • l’obesità è una malattia fisica e anche psicologica, che ti fa sentire inadeguato e ridicolo, e iniziare da bambini a sentirsi esclusi è come far esplodere una mina sulla propria autostima.

E quindi… quando un bambino non mangia, sarà proprio vero?
Molte mie conoscenti della vita reale, dicono che il bimbo non mangia, e poi hanno dei bambini bellissimi e sanissimi, il ritratto della salute, con le braccine cicciotte e le guance da mordere. E anche se il pediatra dice che il bambino sta bene, per loro mangia sempre troppo poco.

Certo che se a un bimbo piccolo (diciamo fino alle elementari?) fai un piattone gigante di pasta, nemmeno cacciandoglielo in gola con l’imbuto potrà mangiarlo!

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Ai bimbi bisogna dare al massimo 1-2 cucchiai di ogni portata, e aspettare che siano loro, eventualmente, a chiederne ancora… sempre con un limite. Perché è vero che non dobbiamo ossessionarci con le bilance da cucina, ma a un bimbo piccolo (6-12 mesi) bastano 30gr di carne/pesce a pasto + 30gr di carboidrati + verdura in quantità!

Ecco allora qualche spunto che cerco di ricordare anche io per mia figlia, visto che per me stessa ho fatto cilecca molte volte:

Il cibo non è un premio, né una punizione

Non si minaccia un bambino di stare senza cena, né lo si premia dandogli qualcosa di buono da mangiare in cambio di qualcosa (per es: se smetti di fare i capricci ti do il cioccolato). Altrimenti il cibo assume un’importanza che non deve avere, e diventa una cosa su cui si può contrattare.

Si può scegliere tra due opzioni

A casa non esiste il menù personalizzato, e si mangia tutti la stessa cosa. Ma, poiché i gusti son gusti, posso proporti due opzioni: preferisci un cucchiaio di pasta al burro o pasta al sugo? preferisci la fettina o il prosciutto cotto?

La carne è meno importante della verdura

Nel mondo civilizzato si fa una dieta iperproteica, e questo è un errore alimentare. Troppe proteine non fanno bene all’organismo, e non devono essere il piatto principale della nostra dieta. La carne può facilmente essere sostituita con: pesce, prosciutto, legumi, uova, latticini… e questi alimenti, ricchi di proteine, sono in sostituzione della carne, e NON in aggiunta.

Non è vero che ai bambini non piacciono le verdure

I gusti son gusti, ma è impossibile che ai bimbi non piaccia nessun tipo di verdura.
Innanzi tutto: a casa la verdura si cucina? Come la si cucina? E mamma e papà la mangiano volentieri?

Perché le mie amiche mi dicono che i figli non mangiano le verdure, e poi a cena è soprattutto il papà che non mangia niente di ‘verde’, e quindi perché i figli dovrebbero fare diversamente da lui?

Impariamo a cucinare

Uno dei problemi maggiori, con i bimbi, è la noia. Che noia i pranzi sempre uguali! Io da piccola non osavo più dire ‘che buono!’ di fronte a un piatto, per paura che mi venisse propinato per settimane e settimane sempre uguale.

Noi, che non siamo per niente dei supereroi e siamo anche molto pigri, nonostante la nostra scarsa applicazione, in un mese raramente mangiamo lo stesso piatto due volte. E vi assicuro che non dedichiamo più di un’ora al giorno alla cucina. Se non si sperimenta, se non si cambia, se non si fa qualcosa di divertente, che gusto c’è?

Lasciamo il cibo a disposizione, ma solo quello giusto

Nascondiamo le merendine e i biscotti nello scaffale più alto della cucina (uno ogni tanto ci sta, ecchediamine, di qualcosa si deve pur morire!), in modo che non siano a portata di mano dei bimbi.

A portata di mano lasciamo invece sempre della frutta fresca già lavata, delle verdure crude tagliate a bastoncino o fiorellino, delle macedonie belle pronte. I bimbi assaggeranno! Non sarà difficile vedere piccoli morsi sulle mele rosse, se li lasciate fare da soli!

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Cuciniamo (e sporchiamo) insieme

Si può avere una casa pulita prima di tutto, oppure una casa un po’ sporchina, ma piena di creatività. L’ossessione per la casa pulita non mi appartiene. Quella malattia mi è passata in fretta!

I bimbi, per amare il cibo, devono toccarlo, manipolarlo, pastrugnarlo, spiaccicarlo, assaggiarlo…

Non ci può essere amore per il cibo in un bimbo ossessionato da frasi come:
– Non sporcarti! Non mangiare con le mani! Guarda come ti sei ridotto! Non fare briciole!

Massantapolenta, ma come cavolo si fa a non fare le briciole? Io me lo sono sempre chiesto, tutte le volte che ho sentito questa frase. Ma che ansia!!

Porzioni piccole, niente tris

Ai bimbi si devono dare piccole porzioni. Lo scopo non è ingozzarli, ma dargli nutrimento. Tenendo conto di quelle proporzioni di cui parlavo prima, a ciascun bimbo si versano nel piatto solo 1-2 cucchiai di ogni portata. Può chiederne ancora, se lo desidera, una volta, ma non tre! Se un bimbo chiede ancora pasta, ma ne ha già mangiati 40-50gr, non deve averne ancora! Ne ha già mangiata troppa!

Diverso per le verdure: di quelle può chiederne quante ne vuole…

Vi viene in mente altro? Siete d’accordo?
Sono un po’ estremista, sul cibo, lo so…

Ne parlo con cognizione di causa, perché è stato ed è un mio problema grosso, che non voglio trasmettere a mia figlia. Cosa facciamo per fare in modo che i nostri bimbi siano felici anche a tavola?



Commenti

115 Commenti per “Quando un bimbo non mangia…”
  1. mariuccia

    Quante verità! Verità e realtà in questo post e nelle verie risposte!!
    Il rapporto con il cibo è importantissimo….purtroppo io non ho avuto nella mia adolescenza un rapporto….come dire” empatico”…io ed il cibo ci siamo spesso scontrati.. sono sempre stata sovrappeso fin dall’età di 5 anni….per i miei genitori avere kg in più era segno di benessere, loro figli della guerra e quindi della vera difficoltà ad avere cibo, hanno maturato in loro un senso del cibo distorto..purtroppo!Questo ha condizionato sia la loro vita ( la mia mamma era obesa e diabetica)che la mia….ho patito nell’adolescenza per il mio fisico rotondo, mentre le amichette erano magre e belle….quanto tempo per acquisire stima e per amarmi così come ero.
    Ebbene questo conflitto non è sparito del tutto, lo supero ovvio e per fortuna mi permette di avere un rapporto cibo-figli diverso dal mio.
    Ho due figli che non amano la verdura…e diciamola tutta nemmeno mio marito, che però dopo 15 anni di matrimonio un po’ si è ammorbidito e la sua varietà alimentare è decisamente cambiata.
    Fin da piccoli non ho mai insistito più di un tot per far mangiare i bambini, con Arianna in realtà non ne ho avuto molto bisogno, ha sempre magiato con appetito, purtroppo non gli alimenti giusti, e qui entrano in ballo i nonni….ahimè..i quali la gurdavano….con lorenzo, che mangia poco, ho avuto modo di seguirlo un pochino di più io e la situazione è un pochino diversa…
    Concordo sul fatto di non giocare per farli mangiare…di non punire attraverso il cibo,di non insestere che si finisca per forza la portata, cucinare cn allegria, di cenare tutti insieme, i miei figli non volgiono cenare senza il papino, praticamente non lo facciamo mai…e mio marito rincasa dopo le 20 la sera… ma non importa, noi aspettiamo.
    MA, se mipermettetevorrei aggiungere anche che è molto importante un buon rapporto con la mensa scolastica…MAI OBBLIGARE UN BAMBINO A MANGIARE TUTTO A SCUOLA,io per prima sia come mamma che come maestra non lo chiedo, se mio figlio mangia bene..altriementi…amen,ci penso io a casa….e lo stesso per me vale con i miei allievi….chiedo sempre ai genitori come comportarmi, ogni bimbo è un universo a sè….e poi insisto con il sorriso una volta..forse due…poi lascio che si regoli lui….
    Un saluto a tutte…..e grazie per questa riflessione…

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Mi colpisce molto che molte donne abbiano avuto, come li ho avuti io, dei problemi alimentari in passato. Mi sembra un dato molto rilevante, vedere come l’accettazione di sè, per le donne, passi ancora attraverso la magrezza… speriamo di cambiare le cose per le nostre figlie!!

      Sono molto d’accordo con la tua riflessione sulla mensa scolastica: spero che nelle scuole gli insegnanti siano preparati in tal senso!

      • mariuccia

        Purtroppo non tutti…cioè…per le mie esperienze scolastiche (ne ho visitate di scuole prima di entrare in ruolo), sia in scuole private che pubbliche h potuto osservare che il 20% degli insegnanti trasmettono un messaggio non corretto…” si mangia tutto”…”non puoi lasciare il piatto pieno”…se non finisci porti in classe….e via discorrendo…..

        Ripeto purtroppo, non vi è una preparazione in merito alla gestione del rapporto con il cibo, tutto sta nel buon senso del docente!

      • stessa esperienza, mio figlio ha il trauma dell’insegnante che lo obbliga a mangiare, nonostante io abbia detto di non insistere perché conoscendo mio figlio con lui si fa peggio. una volta mio figlio obbligato a mangiare, ha nascosto il cibo sotto il piatto e il maestro gli ha fatto una predica davanti a tutti… poi sono arrivata io e ho spiegato che non mi andava questo atteggiamento. ma temo che continui…

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Ma è un vero deficiente!!

      • mariuccia

        Non sopporto questo atteggiamento da padre eterno…ma santa peppina…se un genitore mi fa presente qualcosina…un minimo di considerazione dovrò pur dargliela….grrrr….che nervi…quando incontro colleghi del tipo sopra….!!!

      • ehm, in questo caso temo di si…

      • mariuccia, temo che sia più forte di lui. in tutte le altre cose ascolta i genitori, evidentemente anche con lui avranno usato questo metodo e lo ripropone ai suoi alunni. ma a inizio anno conto di andare a fare una chiacchierata più decisa.

  2. BELLISSIMO post e condivido con i tuoi punti. Il rapporto con il cibo va costruito piano piano e non bisogna angosciarsi troppo.
    Molto utili i punti che proponi.
    Grazie!

  3. bietolina

    Al nido i bambini amano, sbavano ,adorano : passato di piselli, passato di verdura, minestra di fagioli…
    quindi di base le verderure le amano, perchè nessuno le lascia mai li!
    poi io penso ci voglia un buon aiuto da parte delle scuole (nido e matarna), ci vuole fantasia….una volta abbiamo proposto bastoncini di verdura e molti li hanno mangiati…
    poi purtroppo la nostra cuoca non ha ancora capito che le cose le deve proporre anche dopo un fallimento…
    Io ad alessandro do volentieri un cetriolo dell’orto in mano e i fagiolini e se nn mangia la pasta…amen….
    bellissimo questo post brava ba! il cibo non è ne punizione ne premio 🙂

  4. Elisa

    Ciao MF, io ho una teoria (la statistica mi da ragione al 100%, ma i casi sono solo due! :-)). Eccola:
    Penso che l’educazione all’alimentazione cominci in gravidanza, quando la mamma mangia cibi diversi, sapori vari. Poi prosegue con l’allattamento a richiesta: il bambino si autoregola e il latte della mamma non e’ mai identico, assume anche sapori leggermente diversi a seconda di ciò che mangiamo (non siamo mica mucche che mangiano solo Erba!!!).
    In natura siamo onnivori e se lasciamo fare il suo corso alla natura e’ più facile che i piccoli mangino cibi diversi e si autoregolino.

    Ho allattato i miei figli oltre l’anno e entrambi mangiano di tutto e volentieri.
    Credo che, come dici tu, sia fondamentale:
    -Variare
    -Proporre e non forzare

    Io, che sono una pigra, ho trovato molto facile far mangiare i miei figli e lascio il merito alla natura (e alla nonna che cucina bene!!).

    Molto utile sull’argomento il libro ‘il mio bambino non mi mangia’ di C. Gonzalez. Che aiuta le mamme angosciate dal ‘problema’ .

    Grazie del post!

  5. C’è da dire che i miei sono dei mangioni e delle buone forchette e, a parte i primi giorni di svezzamento, non ho avuto grossi problemi.
    Prima dello svezzamento, però, ho letto “il mio bambino non mi mangia” di Gonzales e mi ha dato dei buoni input.
    Fin da subito abbiamo adottato queste regole:
    – Quando si mangia non si gioca: niente giochini per distrarli, niente canzoncine, niente teatrini
    – Se hai fame mangi, altrimenti non importa.
    – Si mangia solo a tavola, seduti sui seggiolini. Una volta finito, si scende.
    Ora che sono un po’ più grandi (22 mesi) le regole sono anche:
    – Con il cibo e l’acqua non si gioca: se non hai fame, non è un problema ma non giocare con il cibo.
    – Si mangia tutti insieme e, quasi sempre, tutti le stesse cose. Se qualcosa non piace, pazienza! Per una sera non si muore di fame! (non preparo quindi un’alternativa ed eventualmente do un po’ più latte prima della nanna)
    Io poi cerco sempre di variare il menu secondo questo schema: in una settimana do loro (più o meno) 3 volte carne, 3 volte pesce, 3 volte formaggio, 3 volte legumi e 2 volte uova e cerco sempre, nei limiti del possibile e senza diventare matta, di non mischiare le diverse proteine tra di loro.
    Con il nido, poi hanno iniziato a mangiare da soli abbastanza presto e noi abbiamo cercato di assecondarli… Li bardiamo con i super bavagli ikea e ci armiamo noi di pazienza a ripulire il pavimento!

  6. Fabiana

    Condivido anche io tutto… e vi racconto la mia esperienza…
    Sono sempre stata una bambina tondetta… o meglio da piccola non lo ero e mangiavo pochissimo
    Mia mamma mi racconta di quintali di cibo cucinato perché se mi preparava i maccheroni volevo gli spaghetti se erano spaghetti volevo i maccheroni e così via.
    Poi alcune vitamine prese per un problema agli occhi mi hanno aperto una voragine nello stomaco e si slavi chi può!
    Da lì ad ora possiamo dire che alterno momenti con chili di troppo ad altri di peso più o meno forma… quello che gli esperti chiamano yo-yo.
    Per questo non è mai stato un problema se per un giorno i bimbi non mangiavano… pazienza…. Significa che non hanno fame, mangeranno al prossimo pasto.
    Anche a casa nostra si mangia tutti insieme, a tavola e le stesse cose quasi sempre.
    Riccardo ama i cibi semplici e come Dafne separati, a lui piace la mozzarella però la pizza la mangia al pomodoro.
    La verdura la preferisce cruda e scondita e ne mangia tantissima, se mio marito esce tardi dal lavoro piuttosto che il crackers o il pezzo di pane se hanno fame
    Preparo dei bastoncini di verdura o la frutta sbucciata e se poi al pasto non la mangiano pazienza… hanno già dato.
    Anna è diversa… è una bimba che ha appetito e mangia qualsiasi cosa le presenti davanti quindi devo stare un pochino più attenta con lei… cerco sempre di darle la verdura prima del pasto così smorziamo un po’ di appetito così.
    E neanche a dirlo le persone con cui devo più discutere sono i nonni (suoceri), pensate che chiedono ai bambini cosa vogliono mangiare, Anna ancora non ha 2 anni e risponde ovviamente a caso… non esiste…. A settembre inizia la scuola (finalmente!!) e il mio fegato finirà di rodere 🙂

  7. Accidenti, tutte con problemi con i nonni! Io sono fortunata Federico mangia tutto quello che gli piace e quando una cosa non gli piace o te la ridà sulla punta della lingua o se la toglie di bocca e ti imbocca (perdonatelo ha solo 19 mesi e un vocabolario di una decina di parole che dice a casaccio!), ma il problema dei nonni suoceri è che è secco come un chiodo! La domanda ricorrente è: ma si è ingrassato un pochettino? NO non si è incicciottito e se gli vedo metter su pancia gli faccio fare gli addominali! (naturalmente è una risposta che non posso dare). In compenso mi piange il cuore quando vedo sulla spiaggia bimbi obesi. Io mi attengo alle istruzzioni della mia pediatra che mi dice sempre di assecondarlo, ma mantenendo sempre le dosi che mi ha dato lei concedendo ogni tanto qualche schifezza.

  8. ChiccaGaia

    ..io non sopporto le mamme che dicono che i figli non mangiano e poi vedi i loro pupi tondi e cicciotti!!!..che rabbia!!!

    ..scrivo da mamma di una bambina che non ha mai mangiato…da quando è nata…poco latte…poi con lo svezzamento…poca pappa..sempre tenuta sotto controllo,fatto un bel po’ di esami per accertarsi che non avesse nulla…e in effetti non ha nulla!!ha solo poco appetito,ma la cosa positiva è che assaggia tutto!…e dopo mille e mille paranoie perchè non mangiava..perchè non cresceva(ha 2 anni e mezzo e siamo sotto il 3 percentile)…finalmente la pediatra mi dice “sopra i 2 anni i bambini magri come la tua non sono un’eccezione…stai tranquilla”..e da allora qualcosa si è sbloccato dentro di me(l’ansia??)e io son piu’ tranquilla!…lei non mangia…e io non passo piu’ ore a piangere di nascosto…ma dico”va bene cosi'”…e andiamo avanti sperando che la crescita le porti un po’ di appetito!
    ..non ho perso la speranza!

    Ah…io e mio marito siamo due mangioni e il buon esempio lo abbiamo sempre dato! 😆

  9. io tempo fa avevo un pediatra omeopatico bravissimo. noi genitori siamo cicciottelli e abbiamo dei figli magri: spesso mi sembrava che mangiassero poco e lui mi diceva di togliere tutti gli spuntini e i fuori programma: 5 pasti al giorno e niente altro, niente stuzzichini e merendine. in questo modo potevo regolarmi se effettivamente mangiavano il giusto

  10. adesso che ho letto i commenti degli altri mi è venuta in mente una cosa: ho frequentato un collegio di suore dall’asilo fino alla terza media. mangiavo li tutti i giorni e x 12 anni è stato un trauma quotidiano. dovevi mangiare tutto
    a parte che spesso era rivoltante il cibo stesso, ma nn ti alzavi finchè nn finivi: ho escogitato di tutto x buttare via, da metterlo in bocca dentro le guance e sputare, da metterlo dentro le scarpe, ai panini dove svutavo la mollica e ci mettevo il cibo. sono stata sospesa due volte x questo… e ora nonostante io abbia 45 anni ho il trauma di spazzolare tutto: se sono al ristorante e mi viene da vomitare se infilo un altro boccone, mi sforzo e finisco….questo tanto x dire a che cosa si può arrivare col cibo
    mai insistere!!!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Stessa cosa alla scuola materna delle suore dove andavo io! Avevamo tavolini da 4 bimbi, e io ero con una bimba inappetente. Poverina: le facevano rimangiare anche il cibo che sputava nel piatto. E per punirla, ci obbligavano a stare seduti tutto il pomeriggio al tavolino finchè non finiva, così l’ammazzavano anche di sensi di colpa. Non manderò MAI mia figlia dalle suore!!!

    • ChiccaGaia

      ..mamma che ricordi!!!!
      …succedeva anche a me quando andavo in colonia con le suore!!!
      ..in realtà io bene o male mangiavo di tutto,ma proprio il prosciutto con il grasso non mi andava giù…anche ora non lo sopporto…cosi’ nascondevo il grasso in un fazzolettino(suggerimento che mi aveva dato mia mamma…) e poi lo buttavo nel water!! 🙄
      ..mi è andata bene per un po’…poi mi hanno scoperto e…sono stata seduta a tavola fino alle 5 del pomeriggio…e poi ci credi che non ricordo se l’ho mangiato???penso di aver rimosso!!!!
      ..ma perchè le suore erano tanto crudeli con noi bambini???? 😯

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Mamma di Dafne (16 anni)

        Io un’idea ce l’avrei, ma non posso dirla ad alta voce… 😉

      • ChiccaGaia

        😆 😆 😆

      • michele

        Non erano le suore ma la società del tempo. Io alle elementari (non dalle suore) avevo una maestra che ci dava le bacchettate (con una canna di bambu) sulle mani ogni volta che non obbedivamo, oppure ci metteva per ore in ginocchio dietro la lavagna, una volta arrivo a legare me e un altro bambino alla sedia con lo spago

  11. Bea

    Ciao, condivido pienamente quello che dici e i consigli.
    Mia figlia non mangia molta frutta e verdura, ma (adesso ha 3anni) sto notando che i gusti si evolvono con l’eta’, cosi’ cose che non ha mai voluto, ora le vuole…quindi non mi preoccupo. Se vuole mangiare e fare il bis, ok; se non vuole mangiare perche’ non le piace qlcosa o “non so”, ok, mangera’ poi:-)
    Condivido con te l’opinione che dipenda molto anche dai genitori: in questi giorni sto badando ai figli di alcune mie amiche e sto riscontrando abitudini pazzesche.
    Fondamentalmente cmq condivido l’opinione del pediatra che i bambini si regolano da soli con il cibo, quindi non serve ansia/stress o eccessiva preoccupazione:-)

  12. Chiara b

    Anche io vedo intorno a me tante mamme che si lamentano, che usano ricatti e ingozzano i figli, noi abbiamo scelto di fare cosi’:

    mangiamo insieme su un tavolino a misura di bambini,

    abbiamo le stesse identiche cose nel piatto,

    le informo sempre di cosa stanno mangiando, non mento mai su quello che ho preparato, non cerco di imbrogliarle,

    spesso prepariamo insieme,

    mangiamo il pane alla fine del pasto, per pulire il piatto,

    le porzioni sono piccole, come hai scritto tu con possibilita’ di richiedere,

    non facciamo nessun fuori pasto a parte la merenda che e’ quasi sempre frutta, se siamo a casa.

    Se non mangiano, non gli do altri cibi sostitutivi, anche perche’ quando succede di solito non stanno bene e non mangiare gli fa solo bene.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ecco, mi hai ricordato una cosa molto importante in cui credo anche io: non dire mai bugie ai figli.
      Non sopporto la gente che prende in giro i bambini ripetutamente, o li imbroglia perchè sono piccoli. Alla lunga, quando i figli crescono, non hanno più alcuna fiducia in quello che dici, se la tua tendenza è sempre coprire la verità per ottenere un tuo scopo.
      Idem con le promesse: io ne faccio poche. Faccio solo quelle che so per certo che potrò mantenere. Perchè Dafne si ricorda quello che dico, e poi se lo aspetta. In questo modo stiamo superando i terrible twos, nelle ultime settimane, in modo più costruttivo: adesso, quando fa un capriccio per una cosa che non si può fare al momento, basta che le dico che dopo la farà, e lei si tranquillizza.
      – Mamma voglio il cioccolato adesso (al supermercato).
      – No, adesso finiamo la spesa e lo paghiamo. E dopo, quando arriviamo a casa, mamma ti dà un pezzetto di cioccolato. Te lo prometto.

  13. Chiara b

    Come non quotarti e ringraziarti per il tuo bellissimo blog, ti leggo sempre ma e’ la prima volta che scrivo, non ho mai imbrogliato le mie bambine, e’ troppo vivido il ricordo delle fasulle promesse dei miei parenti, te lo compro dopo (cioe’ mai) andiamo domani (ancora mai) etc.
    Come te anche io mantengo sempre le promesse e loro si fidano, per cui dico ogni ingrediente che metto nel cibo ( anche le innumerevoli virtu’ delle verdure 🙂 a volte scartano delle cose solo per cipiglio, oggi una delle due ha rifiutato le zucchine che ieri diceva essere la sua verdura preferita, ma e’ anche giusto rispettare il loro tentativo di manifestare indipendenza…

  14. Chiara b

    Grazie, sei molto gentile!
    Passo tutti i giorni e ho scoperto tantissimi siti interessanti.
    Complimenti davvero

  15. Sarà che in questo periodo sono suscettibile all’argomento, ma questo post è davvero una mano santa. GRAZIE!
    mammasidiventa

  16. eva

    noi abbiamo accompagnato la creatura verso l’alimento solido con l’autosvezzamento. Il nostro problema al massimo può essere fermarla: si mangerebbe anche noi! (è il mio primo commento, ne approfitto per ringraziare mamma felice dopo tanti mesi di lettura)

  17. Confermo in toto. Non riesco a leggere tutti i commenti al post, ma confermo tutto quel che dici nell’articolo. I miei cinque figli sono stati cresciuti senza patemi sul cibo, soprattutto sulle quantità. A tavola di solito preparo un menù unico per tutti, magari con qualche variante (pasta al sugo o in bianco? pomodori o fagiolini?). Tutti devono mangiare almeno qualche boccone, regolandosi sulle quantità. A fine pasto possono avere frutta o uno yogurt o un piccolo dolce (torta fatta in casa, budino…) come dessert, ma non possono scansare tutto il pasto per buttarsi sul dolce: non permetto di evitare la verdura per prendere il dolce.
    Di più, di solito d’inverno redigo un menù mensile, in cui ogni pasto non si ripete mai nell’arco del mese, lo affiggo sul frigo e così tutti sanno cosa si mangia. Proprio perché niente si ripete, chiedo a tutti di mangiare anche le cose che non li entusiasmano, tanto non le rivedranno per un bel po’. Se proprio uno detesta qualcosa, può giocarsi una specie di bonus per cambiarla con altro, ma solo una volta alla settimana. In questo modo io so programmare pasti (combinazioni, alternanza degli alimenti, tempi di preparazione) e spesa (siamo in 7 ed è molto impegnativa) e loro sanno cosa aspettarsi.
    I miei figli mangiano a sufficienza, se giocano tanto hanno tanta fame, ma non sono ossessionati dal cibo e soprattutto è evidente che mangiano per reintegrare le energie perse. Tra loro hanno corporature diverse, e anche diverse propensioni allo sport e al movimento, ma nessuno di loro è grasso, vanno dal magrissimo alla corporatura normale.
    A scuola mangiano quasi tutto, compatibilmente con qualche avversione particolare.
    Il mio problema in passato è stato di arginare i nonni, che invece sono degli ingozzatori professionisti, ora non dico che abbiano proprio smesso, ma un po’ sono riuscita a limitarli. Soprattutto è difficile resistere quando chi ci sta intorno commenta criticamente le nostre scelte: non vedi che non mangia niente? dagli questo, dagli quell’altro…
    Ci vuole un po’ di esercizio per imparare a ignorarli.

  18. Silvia

    Da qualche mese ho smesso di osssessionarmi con il pensiero di far mangiare tutto alla mia bimba di 8 anni. Si siede a tavola ed è di una lentezza esasperante, anche davanti ad un piatto di patatine fritte che tutti i bimbi divorano!

    Mi sono detta che a lei evidentemente basta così, infondo è una bimba molto vivace e non sta veramente mai ferma. 😀

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