Come scegliere il nido?

Pubblicato il 9 Luglio 2010 da • Ultima revisione: 20 Marzo 2015

cavallo-dondolo

Come scegliere il nido? Questa è una delle cose che si imparano quando è troppo tardi, e che quindi diventa un bagaglio di conoscenza da condividere con le amiche il prima possibile, per evitare agli altri gli errori commessi da noi.

Dafne quest’anno ha frequentato un nido privato convenzionato che è stata una delusione su vari fronti: didattico, partecipativo, emotivo…

Perchè è successo? A causa della mia presunzione.
Sono stata presuntuosa quando, a Gennaio scorso, al momento di fare la domanda per il nido pubblico, mi sono rifiutata di presentarla ‘perchè tanto io lavoro da casa e Dafne può stare con me‘. Ho sbagliato.
Per vari motivi che ho capito troppo tardi:
– perchè lavorare da casa è un lavoro, e nessuno può lavorare e giocare nello stesso tempo;
– perchè i bimbi, a 2-3 anni, hanno bisogno degli altri bimbi (per lo meno i bimbi espansivi e curiosi come Dafne, perchè poi tutti i bimbi sono diversi).

E infatti, qualche mese dopo, quando ho capito che Dafne non ne poteva più di stare a casa con me, perchè sentiva l’esigenza anche ‘fisica’ di stare con altri bimbi, ho cercato un nido che potesse tenerla. Ovviamente privato, perchè le domande al nido pubblico erano già chiuse (privato convenzionato, perchè i voucher del Comune erano ancora da assegnare).
E lì sono stata di nuovo presuntuosa ‘perchè tanto a lei bastano 2-3 mattine alla settimana e il resto del tempo mi posso organizzare io‘. Scema due volte. Perchè un nido deve seguire un progetto educativo e didattico, che non può certo essere portato avanti se il bambino frequenta saltuariamente.

Così, nel chiamare due nidi, ho scelto quello che accontentava la mia presunzione, dicendomi che andavano benissimo anche 2-3 mattine a settimana, e non ho scelto quello in cui l’educatrice mi diceva:
– Signora, un nido non è un baby parking, abbiamo un progetto da seguire.

Già. Un nido non è un baby parking.
Un nido non è un baby parking.

Così Dafne (che per inciso non ha MAI frequentato 2-3 giorni a settimana, ma tutti i giorni da subito, perchè le piaceva!), si è trovata in un baby parking mascherato da nido. Un posto dove in pratica si faceva  solo gioco libero e pochissimo altro: qualche disegno e qualche canzoncina, ma nessun laboratorio proposto seriamente, zero motricità, zero linguaggio, zero autonomia. Nemmeno la festa di Natale, nemmeno Pasqua, nemmeno la festa finale.

Ha giocato, si è divertita tanto, ha avuto delle brave educatrici. Ma non ha, in pratica, frequentato un nido, ma un baby parking.

Ecco dunque le regole che ho imparato su come scegliere il nido:

1. Non siate presuntuose
Non è vero che una mamma sa sempre cosa è meglio per suo figlio. A volte ci facciamo delle idee sbagliate perchè pensiamo di essere così indispensabili, per i nostri bimbi, da non riuscire a comprendere le loro esigenze di crescita;

2. Guardatevi intorno
Scegliete il nido che vi sembra più curato, ma anche più vissuto. Un nido deve essere colorato, pulito, ampio, luminoso, spazioso, ordinato… ma deve anche essere vissuto, pieno di disegni e pieno di segni del passaggio dei bambini. Cercate un nido che abbia un giardino!;

3. Parlate con la direttrice
La vera differenza la farà la direttrice: una cattiva direttrice, anche in presenza di straordinarie educatrici, dirige sempre un cattivo nido. Una brava direttrice, dirige un nido eccellente.

4. Diffidate di un nido in cui va sempre tutto bene o tutto male
Per i genitori alle prime armi come noi, è importante ricevere un feedback continuo sul proprio bambino: è bravo? fa i capricci? picchia? si comporta bene?
Se, quando ponete le vostre domande, la risposta è sempre che va tutto bene, qualcosa non va. Non può andare sempre tutto bene, e vostro figlio non può essere sempre il migliore del mondo. E viceversa: non può andare sempre tutto male, e vostro figlio essere il più disgraziato di tutti.

5. Decidete bene, perchè poi non si può cambiare
Perchè la fregatura è questa: che il nido non si cambia. Perchè nei nidi non c’è posto per tutti, e quindi, se tu decidi di cambiare nido, non ci sono altri nidi comunali o convenzionati che possono accoglierti, perchè i posti sono stati tutti assegnati. Viviamo in un paese dove il nido non è garantito, rammentiamolo!

Indice dell'articolo

Ma ora, il lieto fine…

Da una settimana Dafne ha lasciato il nido ‘vecchio’ per un nido che fa da centro estivo e che ospita i bimbi fino alla prima settimana di Agosto. Il nido, I Passerotti, è in una zona poco trafficata e con moltissimo verde. Di fronte al nido c’è la Casa Maternità, e di fianco un grande parco pubblico, che confina proprio con la scuola. La Direttrice è solare e canta. Cammina a piedi nudi in giardino mentre bagna i fiori e tiene pulite le aiuole.
Le educatrici sono dolci e autorevoli: sono loro che decidono cosa si deve fare con Dafne, e noi pendiamo dalle loro labbra. Ci sentiamo finalmente al sicuro, perchè abbiamo la sensazione di essere alleati in un progetto educativo condiviso, in cui le maestre indicano la direzione e noi ci mettiamo il nostro impegno come genitori.

Ai Passerotti ci sono 30 bambini che giocano, che fanno attività precise, che mangiano all’aperto seduti sui tavolini di legno situati in giardino, che obbediscono alle maestre e fanno la pipì da soli. I bimbi hanno una proprietà di linguaggio commovente: per noi, soprattutto, che abbiamo sempre cercato aiuto, nel vecchio nido, per stimolare Dafne a parlare correttamente, questa è una cosa straordinaria. Ma del resto ai Passerotti, durante l’anno, c’è stato un percorso strutturato sulla parola e sulla fiaba:  le maestre hanno raccontato le storie senza leggerle, hanno insegnato ai bambini a giocare con le parole e con la fantasia, perchè:
– Signora, un nido non è un baby parking, abbiamo un progetto da seguire.

Dafne è euforica: arriva a casa sporca e sudata (finalmente!!), mi abbraccia fortissimissimo e ride come una pazzerella. Ha iniziato a voler fare la pipì nel water, vuole il latte con i cereali e non il latte nel biberon e dice un sacco di frasi nuove e divertentissime, che ci fanno spanciare dalle risate.

E come I Passerotti, sono certa esistano anche tanti altri nidi in cui si respira quest’aria di autorevole felicità.
Per esempio i nidi del Pianeta dei Bambini, che io conosco per lavoro (perchè gestisco il loro sito) e che fanno una marea di attività che coinvolgono anche i genitori: laboratori di manipolazione, inglese, cucina con i bambini, letture di gruppo…

Per questo ho deciso che avrei trasformato la mia arrabbiatura in propositività, in questo post, chiedendovi di contribuire in modo felice: se avete un’esperienza positiva da condividere, raccontatela a tutte le altre mamme… raccogliamo il nome dei nidi migliori che avete incontrato sulla vostra strada, per consigliarli alle mamme che dovranno, dall’anno prossimo, sceglierne uno?



Commenti

63 Commenti per “Come scegliere il nido?”
  1. La mia esperienza è un po’ anomala nel senso che nel mio paesino l’asilo nido comunale ha aperto quest’anno. E’ comunale ma gestito da una cooperativa esterna che ha in appalto tantissimi nidi (e non solo).
    La struttura è quindi nuovissima e tutta da personalizzare ma il giardino non c’è. Abbiamo fatto prima dell’estate una riunione per approvare il giardino (che a questo punto sarà disponibile per la prossima primavera) ed il progetto a me sembra bellissimo: con gli orti e giochi in legno.
    La giornata è molto strutturata con orari e attività ben precise. Ogni mattina è prevista un’attività: manipolazione, gioco euristico, motoria etc etc.
    Da metà anno in poi hanno anche seguito un percorso ad hoc sui travasi.
    Puntano molto nel rendere sempre più autonomi i bambini attraverso piccoli gesti (bere da soli, mangiare da soli, versarsi l’acqua per i più grandicelli).
    Direi che sono soddisfatta! Anche se insieme ai bimbi cresco anche io nella gestione e interpretazione di questa esperienza.

  2. veramente un bellissimo post. anche io ho iscritto mia figlia al nido, dal prossimo settembre. l’ho scelto perchè innanzitutto mi piace la direttrice e come dici tu è già una buona cosa, però anche io sto per fare l’errore che “la prendo alle 12 così mangia a casa” e anche io mi son sentita dire “non è un baby parking”…ma poi bisognerebbe viverci per un pò nel nido che si è scelto per poter realmente vedere quanto la parole o le nostre idee sono vicine al tipo di impostazione dell’asilo. forse è solo dopo i primi mesi, nella risposta della bambina, che riuscirò a capire se ho scelto bene o no.

  3. amica,
    che avventura disgraziata!!! anche io ti avrei detto: signora questo non è un parcheggio…però, amica, consolati con la mia esperienza:
    la tua cosiddetta “presunzione” era solo il cipiglio di una mamma che sa qual è il meglio per la propria piccola, che sa di volerle stare accanto e che è l’unica persona in grado di farlo a lmeglio…PPPPRRRRRRR (pernacchiona) purtoppo noi mamme presuntuose e cipigliose siamo così…perchè io, da 14 mesi a 2 anni di mio figlio ho detto:”caspiterina e ohibò, faccio la coordinatrice in un nido: mio figlio viene con me!!!” e invece tutto è andato storto perchè matteo era piccolo mica scemo…e lui sapeva che io ero nell’altra stanza e non voleva proprio stare con le sue maestre ella sua aula…e piangeva tutto il giorno…così, un giorno, la pedagogista si è imposta sulla mamma presuntuosa e ha ordinato:”o te o tuo figlio in questa scuola” e quando ho dovuto scegliere non ho avuto dubbi: sezione primavera in una piccola scuola materna, dietro casa con pochi bimbi, un buon progetto educativo (ho rotto le scatole tanto tanto tanto tanto e ho pure offerto il mio supporto…) e una insegnante che mi piacesse a pelle…ho scritto questo articolo per PM su come scegliere la scuola giusta:http://www.pianetamamma.it/il-bambino/nido-asilo-e-scuola/come-scegliere-la-scuola-giusta.html
    Amicaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa: grazie per questo post, te vojo bbene!!!

  4. emmemme

    che post splendido e utile! scrivo con un po’ di ritardo,ma spero di essere utile.a Roma vicino eur consiglio privato convenzionato MONDO DI BIMBI. Il mio piccolino sta finendo il primo anno ed è felice. sereno, seguito, buona organizzazione, malgrado quest’anno abbiano cambiato organo direttivo e direttrice in corsa. le educatrici sono attente e affettuose. hanno un programma di musica e movimento gratuito (tra i pochi) anche per i più piccini e altre attività. feste e lavoretti alle ricorrenze. mille altre cose, che con l’aumentare dell’età dei piccini si trasforma in piano didattico.
    sono loro che stanno insegnando a noi a diminuire il ciuccio o a farlo dormire da solo nel lettino. siamo soddisfatti. lo avevamo scelto come privati, poi abbiamo avuto la superfortuna di essere chiamati dalle liste d’attesa del comune proprio per quel nido (per una città come roma è pazzesco), ma dal prossimo anno, visti gli aumenti di retta imposti dalla manovra finanziaria, avremo un aumento di ben 145 euro al mese (solo 70 euro in meno di quando andava privato! ed erano 500 euro dalle 7.30 alle 16.00) inoltre il comune non riconosce più alcune fasce orarie (a noi dalle 7.30 alle 8.00, e poi in uscita non so) e dobbiamo pagare l’extra al nido…però ne vale la pena. oltre al nido hanno anche una classe di materna con ripartizione interna per anni, ma solo privata.

  5. Ciao a tutte le mamme! Io sono mamma in divenire per la fine di ottobre, ma mi sono dovuta organizzare per tempo e cominciare già da ora che Riccardo è nella pancia a pensare al nido. Mi piange il cuore all’idea di separarmi dal cucciolo al 4° mese, ma purtroppo le nonne sono lontane e lo stipendio della facoltativa sarebbe veramente troppo misero! Abitiamo a UDINE e dopo aver chiesto al Comune ho scoperto che le iscrizioni ai comunali (sempre se ci si entra) partono da settembre (2011) e noi avremmo la necessità da marzo 2011. Così mi hanno consigliato il GHIRIGORO, asilo nido privato ma convenzionato. Ho telefonato alla direttrice la settimana scorsa e già a pelle la sensazione è stata ottima. Tempo utile due gg e sono passata di persona per avere maggiori dettagli: asilo con giardino, personale qualificato a tempo indeterminato, mensa biologica, controlli su controlli e, che non guasta pure un certificazione ISO 9001. Insomma, sarò una neofita, ma mi è piaciuto molto. La direttrice poi è stata gentilissima, mi ha fatto fare un giro e mi ha spiegato il funzionamento del tutto. Lasciano ampio spazio alla sensorialità dei bimbi e anche gli orari di “prelievo” sono calibrati in modo da non alterare i ritmi dei bimbi. Vi farò poi sapere quando entreremo… 🙂 Intanto oggi ci siamo iscritti per marzo 2011. Ed era l’ultimo posto per i piccoli! (…e io che pensavo di essere presto!).

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Anna, sembra davvero bellissimo! Tienici aggiornate… e in bocca al lupo per la tua gravidanza!

    • Luigia

      Ciao Anna.
      anch’io sono una mamma di Udine.
      Volevo chiederti come è stata poi l’eseprienza all’asilo Il Ghirigoro, perchè dovrei iscriverci mia figlia Vesna. Me lo hanno vivamente consigliato ma io vorrei parlare con qualcuno che lo ha direttamente provato.
      Attendo ansiosamente tue notizie 😀

  6. grazie a questo post ho iscritto mia figlia ad un’altro nido. effettivamente della prima scelta non ero proprio convinta: piccolino, i bambini sempre tutti insieme e non divisi per fasce d’età, l’educatrici che si alternano ogni giorno, senza giardino. perchè l’avevo scelto perchè è aperto fino alle sei e così volevo avere la possibilità di portare la bambina o di mattina o di pomeriggio a seconda delle mie necessità non avendo un lavoro con orari fissi. poi ho capito che così avrei stravolto la bambina che non avrebbe mai avuto gli stessi ritmi e ho deciso di mandarla a questo nido che chiude però alle 15 e 30, dove c’è il giardino, è spazioso, luminoso, con 2 educatrici fisse per ogni sezione e con attività selezionate per fasce d’età. ci andrà tutte le mattine e se qualche pomeriggio alla settimana lavorerò starà a casa con la nonna. grazie per i preziosi commenti.

  7. Azzurra

    Ciao a tutte! Vivo in un paese piccolo, Bregnano, in provincia di Como, ma ho avuto la fortuna di avere proprio nel mio paesino un nuovissimo e bellissimo nido, IL GIARDINO DEI CILIEGI http://www.ilgiardinodeiciliegi.org , che è nato come nido aziendale (ditta Castiglioni) e poi è stato aperto anche a privati e ha anche la convenzione con il Comune.
    Sarà perchè l’azienda lavora il legno, sarà perchè è nuovo ed è immerso in un bosco, già dalla prima visita mi sono innamorata di questo nido: legno naturale e colorato ovunque, tutto pensato a misura di bambino, giardino a perdita d’occhio.
    Quando siamo andati a visitarlo, tra l’altro, stavano cambiando gestione (cooperativa) e ci siamo trovati benissimo: colloqui di ingresso/metà anno/fine anno, progetto educativo e carta dei servizi, laboratori, gita ad un parco naturale, festa di Natale, festa di fine anno, consegna del materiale, sondaggio di gradimento.
    Due classi, una dei piccoli e una dei grandi; quella dei piccoli ulteriormente suddivisa in due gruppi. La giornata è ben organizzata, scandita dalle varia attività (accoglienza, merenda del mattino, attività didattiche, pranzo, nanna, merenda del pomeriggio).
    Il mio bimbo è entusiasta, è cresciuto, cambiato, socializza. Avrebbe potuto rimanere a casa con i nonni (io e mio marito lavoriamo entrambi), ma ci abbiamo pensato parecchio e alla fine abbiamo deciso per una mezza giornata al nido (come privato, la mezza giornata non è convenzionata), perchè ci sembrava importante che crescesse e giocasse con altri bimbi della sua età. L’altra mezza giornata, con i nonni 🙂
    PS per Mammafelice: aspetto il secondo pupo 😀 data presunta 28 settembre (non so ancora se maschio o femmina, uff)

  8. A VERONA Asilo nido La Chiocciola (non è proprio a Verona è un po’ fuori, S. Vito di Negrar), ma io mi sono fatta tutta la strada su e giù per due anni (con l’aiuto del nonno), perchè è un asilo fantastico. Non un asilo sperimentale, nulla di strano, un asilo gestito bene da 3 persone che lavorano con serietà, col cuore, con fantasia e tanta creatività.
    L’ultimo giorno di nido ho pianto, perchè mi ero affezionata e ero colma di gratitudine.

    L.

  9. ciao Mammafelice, questo post mi è piaciuto tanto, posso linkare, anche se non è fresco fresco?
    A torino:
    http://mammaatorino.wordpress.com/2011/05/04/cosa-voglio-dal-nido/
    e soprattutto:
    http://mammaatorino.wordpress.com/2011/06/30/asilo-nido-addio/
    E scusate se ci ho messo un anno a trovare questo post!!! 😉

  10. Ciao io ho mandato mio figlio Raimondo che vorrei per tre anni questo anno va alla albero azzurro scuola d infanzia sempre loro mi trovobenissimo sono moltoprofessionali e i bimbi sempre sorridenti fannomolte attività e con grande impegno

  11. Ciao io ho mandato mio figlio al mondo che vorrei che vorrei per tre anni questo anno va alla albero azzurro scuola d infanzia sempre loro mi trovobenissimo sono moltoprofessionali e i bimbi sempre sorridenti fannomolte attività e con grande impegno lo consiglio vivamente a tutti

  12. Sara R

    A Verona consiglio il nido E tutti giu per terra di via Beltramini quartiere Parona.
    Le educatrici sono brave e premurose e il nido è grande con un bel giardino esterno.
    Da mamma lo consiglio a chi abita in zona o cittadina o della Valpolicella.
    Brave davvero!!!

  13. Francesca P.

    Come nido o come centro estivi per bambini fino a 6 anni consiglio il nido E tutti giù per terra di Verona.

    Grandi spazi e prezzi davvero competitivi, le educatrici sempre disponibili, hanno anche un sito ben fatto e chiaro. Mia figlia si è ambientata subito.

    Ve lo consiglio di sicuro.

    Francesca

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