Come scegliere il nido?

Pubblicato il 9 Luglio 2010 da • Ultima revisione: 20 Marzo 2015

cavallo-dondolo

Come scegliere il nido? Questa è una delle cose che si imparano quando è troppo tardi, e che quindi diventa un bagaglio di conoscenza da condividere con le amiche il prima possibile, per evitare agli altri gli errori commessi da noi.

Dafne quest’anno ha frequentato un nido privato convenzionato che è stata una delusione su vari fronti: didattico, partecipativo, emotivo…

Perchè è successo? A causa della mia presunzione.
Sono stata presuntuosa quando, a Gennaio scorso, al momento di fare la domanda per il nido pubblico, mi sono rifiutata di presentarla ‘perchè tanto io lavoro da casa e Dafne può stare con me‘. Ho sbagliato.
Per vari motivi che ho capito troppo tardi:
– perchè lavorare da casa è un lavoro, e nessuno può lavorare e giocare nello stesso tempo;
– perchè i bimbi, a 2-3 anni, hanno bisogno degli altri bimbi (per lo meno i bimbi espansivi e curiosi come Dafne, perchè poi tutti i bimbi sono diversi).

E infatti, qualche mese dopo, quando ho capito che Dafne non ne poteva più di stare a casa con me, perchè sentiva l’esigenza anche ‘fisica’ di stare con altri bimbi, ho cercato un nido che potesse tenerla. Ovviamente privato, perchè le domande al nido pubblico erano già chiuse (privato convenzionato, perchè i voucher del Comune erano ancora da assegnare).
E lì sono stata di nuovo presuntuosa ‘perchè tanto a lei bastano 2-3 mattine alla settimana e il resto del tempo mi posso organizzare io‘. Scema due volte. Perchè un nido deve seguire un progetto educativo e didattico, che non può certo essere portato avanti se il bambino frequenta saltuariamente.

Così, nel chiamare due nidi, ho scelto quello che accontentava la mia presunzione, dicendomi che andavano benissimo anche 2-3 mattine a settimana, e non ho scelto quello in cui l’educatrice mi diceva:
– Signora, un nido non è un baby parking, abbiamo un progetto da seguire.

Già. Un nido non è un baby parking.
Un nido non è un baby parking.

Così Dafne (che per inciso non ha MAI frequentato 2-3 giorni a settimana, ma tutti i giorni da subito, perchè le piaceva!), si è trovata in un baby parking mascherato da nido. Un posto dove in pratica si faceva  solo gioco libero e pochissimo altro: qualche disegno e qualche canzoncina, ma nessun laboratorio proposto seriamente, zero motricità, zero linguaggio, zero autonomia. Nemmeno la festa di Natale, nemmeno Pasqua, nemmeno la festa finale.

Ha giocato, si è divertita tanto, ha avuto delle brave educatrici. Ma non ha, in pratica, frequentato un nido, ma un baby parking.

Ecco dunque le regole che ho imparato su come scegliere il nido:

1. Non siate presuntuose
Non è vero che una mamma sa sempre cosa è meglio per suo figlio. A volte ci facciamo delle idee sbagliate perchè pensiamo di essere così indispensabili, per i nostri bimbi, da non riuscire a comprendere le loro esigenze di crescita;

2. Guardatevi intorno
Scegliete il nido che vi sembra più curato, ma anche più vissuto. Un nido deve essere colorato, pulito, ampio, luminoso, spazioso, ordinato… ma deve anche essere vissuto, pieno di disegni e pieno di segni del passaggio dei bambini. Cercate un nido che abbia un giardino!;

3. Parlate con la direttrice
La vera differenza la farà la direttrice: una cattiva direttrice, anche in presenza di straordinarie educatrici, dirige sempre un cattivo nido. Una brava direttrice, dirige un nido eccellente.

4. Diffidate di un nido in cui va sempre tutto bene o tutto male
Per i genitori alle prime armi come noi, è importante ricevere un feedback continuo sul proprio bambino: è bravo? fa i capricci? picchia? si comporta bene?
Se, quando ponete le vostre domande, la risposta è sempre che va tutto bene, qualcosa non va. Non può andare sempre tutto bene, e vostro figlio non può essere sempre il migliore del mondo. E viceversa: non può andare sempre tutto male, e vostro figlio essere il più disgraziato di tutti.

5. Decidete bene, perchè poi non si può cambiare
Perchè la fregatura è questa: che il nido non si cambia. Perchè nei nidi non c’è posto per tutti, e quindi, se tu decidi di cambiare nido, non ci sono altri nidi comunali o convenzionati che possono accoglierti, perchè i posti sono stati tutti assegnati. Viviamo in un paese dove il nido non è garantito, rammentiamolo!

Indice dell'articolo

Ma ora, il lieto fine…

Da una settimana Dafne ha lasciato il nido ‘vecchio’ per un nido che fa da centro estivo e che ospita i bimbi fino alla prima settimana di Agosto. Il nido, I Passerotti, è in una zona poco trafficata e con moltissimo verde. Di fronte al nido c’è la Casa Maternità, e di fianco un grande parco pubblico, che confina proprio con la scuola. La Direttrice è solare e canta. Cammina a piedi nudi in giardino mentre bagna i fiori e tiene pulite le aiuole.
Le educatrici sono dolci e autorevoli: sono loro che decidono cosa si deve fare con Dafne, e noi pendiamo dalle loro labbra. Ci sentiamo finalmente al sicuro, perchè abbiamo la sensazione di essere alleati in un progetto educativo condiviso, in cui le maestre indicano la direzione e noi ci mettiamo il nostro impegno come genitori.

Ai Passerotti ci sono 30 bambini che giocano, che fanno attività precise, che mangiano all’aperto seduti sui tavolini di legno situati in giardino, che obbediscono alle maestre e fanno la pipì da soli. I bimbi hanno una proprietà di linguaggio commovente: per noi, soprattutto, che abbiamo sempre cercato aiuto, nel vecchio nido, per stimolare Dafne a parlare correttamente, questa è una cosa straordinaria. Ma del resto ai Passerotti, durante l’anno, c’è stato un percorso strutturato sulla parola e sulla fiaba:  le maestre hanno raccontato le storie senza leggerle, hanno insegnato ai bambini a giocare con le parole e con la fantasia, perchè:
– Signora, un nido non è un baby parking, abbiamo un progetto da seguire.

Dafne è euforica: arriva a casa sporca e sudata (finalmente!!), mi abbraccia fortissimissimo e ride come una pazzerella. Ha iniziato a voler fare la pipì nel water, vuole il latte con i cereali e non il latte nel biberon e dice un sacco di frasi nuove e divertentissime, che ci fanno spanciare dalle risate.

E come I Passerotti, sono certa esistano anche tanti altri nidi in cui si respira quest’aria di autorevole felicità.
Per esempio i nidi del Pianeta dei Bambini, che io conosco per lavoro (perchè gestisco il loro sito) e che fanno una marea di attività che coinvolgono anche i genitori: laboratori di manipolazione, inglese, cucina con i bambini, letture di gruppo…

Per questo ho deciso che avrei trasformato la mia arrabbiatura in propositività, in questo post, chiedendovi di contribuire in modo felice: se avete un’esperienza positiva da condividere, raccontatela a tutte le altre mamme… raccogliamo il nome dei nidi migliori che avete incontrato sulla vostra strada, per consigliarli alle mamme che dovranno, dall’anno prossimo, sceglierne uno?



Commenti

63 Commenti per “Come scegliere il nido?”
  1. I passerotti sono un nido bellissimo! Io mi sento di consigliare tanto il Marameo, sempre a Bologna, la struttura è eccezionale, le dade dolcissime con i bimbi e la pedagogista veramente attenta, è spesso lì a studiare i bimbi e le loro reazioni. Per Manuele ho scelto un altro nido, più vicino a casa, il Fava, comunale e non privato convenzionato. Carino, con un gran parco vicino e anche loro lavorano tanto sull’autonomia e sul linguaggio. Però il Marameo rimane nel mio cuore, anche per le mamme che ci ho conosciuto e con cui ancora ci sentiamo, ma questo è successo perché anche come genitori eravamo molto seguiti e integrati nella vita del nido, cosa che non si è riusciti a fare al Fava, nonostante le occasioni d’incontro, anche se alla fine sono molto bravi anche lì. Ecco, sicuramente adesso chiederei per bene come sono coinvolti i genitori nella vita del nido, per fare una buona scelta.
    Ma Dafne che fa l’anno prossimo?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      L’anno prossimo Dafne andrà alla scuola dell’infanzia: è stata presa al Flauto Magico, vicino a casa, che è statale. Le maestre mi sono piaciute moltissimo e la coordinatrice è veramente super professionale. Speriamo bene! Tu lo conosci?

      • No, non conosco nessuno che ci vada. Ma devo ammettere che non ho sentito mai nessuno davvero scontento di una scuola dell’infanzia qui a Bologna, al netto del fatto che la scuola dell’infanzia NON è un nido 😀 e all’inizio questo fa brutto. I nostri cuccioli sono cresciuti, il tempo delle coccole c’è ma è ridotto (oltretutto con i tagli che ci sono stati le maestre dovrebbero avere 14 braccia a testa), i bimbi sono molto spinti all’autonomia e spesso interagiscono tra loro senza controllo ravvicinato. Ma Leonardo, che ci andava da quest’anno, è stato entusiasta dell’esperienza, era sempre contento di tornare a scuola dai suoi “amici” e alla fine mi ha mostrato il quadernone con cui hanno “girato il mondo” (dato il crescente afflusso di stranieri hanno fatto giustamente un progetto sulla multiculturalità ) con tantissimo orgoglio.

      • carla

        Ciao, sto valutando diverse possibilità per la materna,tra cui il flauto magico. Come ti sei trovata tu? A me interessa che stia all’aperto. Escono in giardino? giocano? Grazie per la risposta.

  2. Rospino

    Carissima MF, grazie per questo splendido post!
    Io non ho mandato mia figlia al nido ma a gennaio dell’anno prossimo dovrò iscriverla alla scuola materna e mi sono già in paranoia sulla scelta da fare! La scuola materna ovviamente non è un nido, ma ritengo che i tuoi consigli siano validi anche riguardo alla scelta per la scuola dell’infanzia.
    A proposito… avrai senz’altro già iscritto la piccola Dafne alla materna, hai qualche altro piccolo suggerimento da aggiungere?

    Grazie di nuovo!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Secondo me per la scuola materna sono validi gli stessi princìpi. Per lo meno io ho scelto in base agli errori commessi al nido. Come dicevo a Lisa nell’altro commento, Dafne il prossimo anno andrà in una scuola statale che a me, per adesso, è piaciuta proprio tanto e si chiama il Flauto Magico.

  3. per il nido hipphippp..urrà!
    il nano frequenta il nido comunale da settembre scorso, e devo essere onesta..HO AVUTO CULO! (opps)
    perchè a bari ci sono solo 4 nidi pubblici, e il mio è il solo con un reale giardino.
    perchè ci sono 5 maestre per 18 nani.
    Perchè sono materne, socievoli e d energiche.
    perchè a fine anno mi hanno dato l’album con tutto quello che ha fatto il mio nano in quetsi mesi.e vi assicuro che vedere il tuo nano che appiccica palline rosse sul cartoncino della festa della mamma è indicibilmente dolce.
    perchè alla recita ognuno fa qualcosa , anche i bimbi della nursery (teresa di 5 mesi era Gesù bambino)
    per chi abita a bari lo consiglio alla grande (ma il nome lo posso scrivere?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Sì, certo, scrivilo! facciamo i nomi dei nidi belli, e quelli che fanno schifo non citiamoli. Così le altre mamme sanno dove andare 😉

    • Alessandra

      Mamma in bluejeans anche io sono di Bari e a settembre manderò il mio bimbo al nido. Qual è il nome del tuo nido? Così vediamo se è lo stesso che ho scelto io! 8)

      • il nido del nano è “asilo nido AN8” in via pantaleo carabellese…

      • ciao, io quest’anno a Bari ho mandato la mia piccola al nido privato Disneyland e mi sono trovata benissimo,maestre e ambiente buonissimi, certo se sapevo che c’era un buon pubblico non avrei esitato… purtroppo per settembre ho cambiato città…

      • Alessandra

        Io ho scelto invece il villari che è di fronte al mio posto di lavoro. In realtà la scelta del nido per me è difficile in quanto è una scelta quasi obbligata: io non voglio distaccarmi dal mio cucciolo e faccio un sacco di incubi..stanotte ne ho fatto un altro. Io vorrei stare ancora un po’ con il mio bimbo ma devo tornare al lavoro e a settembre cominceremo questa esperienza. Speriamo bene..che ansia! 🙄

  4. pagnottina80

    La mia Arianna ormai è più di un anno che và al nido, sia lei che io ci siamo sempre trovate bene, è un nido privato perchè pubblici da noi (prov. Bergamo) non ci sono. Lei è felice ha imparato tantissime cose, mangiare da sola, bere dal bicchiere, cantare, ballare, addormentarsi da sola….l’hanno sempre seguita tanto pur rispettando i tempi di ognuno e noi genitori ci sentiamo coinvolti molto, con feste, riunioni ogni giorno resoconto della giornata e se serve qualche consiglio, se c’è qualche problema lo dicono, per esempio la mia non parlava molto, han cercato di coinvolgerla con le fiabe le canzoncine ed ora non stà zitta un attimo. L’asilo si chiama I CUCCIOLI e si trova a Cenate Sopra.

  5. alem

    La mia nana va privatamente in un nido convenzionato IL MONDO CHE VORREI (AXA-ROMA) ormai da due anni. E’ felice, entusiasta, e ben stimolata, e sinceramente io sono più felice di lei. Per le educatrici, per quello che hanno fatto, per il progetto della lettura, per il quadernone di fine anno con tutte le foto della loro vita quotidiana in classe, per il loro attaccamento, e per le “regole” dolci che le hanno insegnato.
    Il nido per me è stato e sarà veramente fondamentale!

  6. la mia è stata un’esperienza un po’ anomala, o forse no, nel senso che quando iscrissi le bimbe alla graduatoria comunale, andai prima a visitare TUTTI i nidi di Faenza. E nella domanda, come richiesto, stilai la mia graduatoria. Eggià, quelle sono le mie figlie e hanno due anni, mica le voglio mandare allo sbaraglio, mi dicevo. C’era un nido dove le educatrici mi erano sembrate molto carine, ma aveva qualche difetto: una struttura vecchia, senza giardino, si trovava in ztl (non ti dico quante multe poi ho preso, quando pioveva e parcheggiavo abusivamente nelle vicinanze), il repato nido era al primo piano, anzichè al piano terra; e infine era diretto da una fondazione cattolica. Questo nido l’avevo messo ultimo in graduatoria. Poi invece, mandarono lì le mie figlie e rimasi delusa.
    Alla fine il destino ci è stato favorevole, perchè sono rimasta più che contenta. Laboratori genitori-bambini (fondamentali! a due anni hanno bisogno anche che tu, mamma, condivida lo spazio dove stanno tutto il giorno), incontri collettivi maestre-genitori-preside-psicologa (dove le mamme si confrontavano sul bambino nel lettone o il rifiuto della pappa), feste con i nonni, le dade di una dolcezza INFINITA (merito anche del rapporto 1 maestra-8 bambini), una segreteria attenta e disponibile. Insomma, mamme di Faenza, scegliete l’istituto Marri-Sant’Umiltà!

  7. fiocco72

    Non ho avuto esperienza di nidi, ma trovo il tuo post molto interessante e spero possa aiutare tante mamme…e sono felicissima che alla fine la scelta di questo centro estivo sia stata azzeccata… 😀

  8. ChiccaGaia

    ..sono stata fortunata anche io!
    ..la mia piccola frequenta un piccolo nido privato(abito in prov. di BG e qui non ci sono strutture pubbliche)…sono 10 bambini con 2 educatrici..il nido è colorato,un po’ piccolo ma ben tenuto,pulito,con molti giochi e lavoretti appesi alle pareti…le educatrici sono dolcissime, sono attente a tutti i bambini e al singolo…li stimolano, li seguono dove piu’ hanno bisogno..quotidianamente ti raccontano quello che il bimbo ha fatto,come ha giocato cosa ha mangiato,se ha dormito…sempre entusiaste di ascoltarti, di darti consigli sui dubbi che vengono alle mamme riguardo l’educazione…
    ..la mia bimba ha imparato moltissimo,aveva problemi con le manipolazioni e hanno programmato attività che la aiutassero in questa cosa…fa fatica a vestirsi e cercano di stimolarla il piu’ possibile…che dire,io mi son trovata benissimo!!..in piu’ hanno a disposizione un piccolo giardino con i giochi e la piscina per le calde giornate estive…
    ..in piu’la struttura ospita la scuola dell’infanzia e periodicamente i bambini si trovano tutti insieme a giocare, a mangiare, a fare attività…credo che il salto nido-scuola dell’infanzia sarà molto soft,visto che ormai i bambini si conoscono tutti!

    ..sono stata fortunata!
    ..il nido si chiama MICRONIDO LINUS e si trova a Valnegra in prov. di BG!

  9. Silvia

    Mi piace questo post perchè una mamma che ammette di aver sbagliato è rarissima!
    Io ho avuto un’esperienza positiva con IL MARSUPIO a Milano (privato). Unico enorme neo: il giardino non c’è (cerchiamo di rimediare quando andiamo a prenderla).
    Quando ho portato Giulia a 11 mesi era una bambina totalmente dipendente da me, non voleva stare in braccio nè al papà nè ai nonni; io stavo vivendo una situazione lavorativa difficile, poi sfociata in una causa e in mesi di disoccupazione. La bimba probabilmente risentiva di questa tensione e nel nido ha trovato la tranquillità e gli stimoli che io in quel momento non sarei riuscita a darle, pur essendo a casa. Il rapporto con le educatrici è stato fondamentale per me, non solo per lei, durante il primo anno.
    Oggi – quasi alla fine dell’esperienza – non ha più il pannolino, parla piuttosto bene (ma quanto parla!), mangia di tutto e da sola. In gran parte è merito delle ragazze del nido, non mio.
    Dimenticavo: con il nido ha assistito a spettacoli teatrali che hanno stimolato tantissimo la fantasia e la capacità di giocare da sola con il gioco simbolico. Inoltre hanno fatto una decina di uscite in piscina che l’hanno entusiasmata. E poi la mostra di Munari, Vietato non toccare: quando vede le fotografie mi racconta ancora adesso l’esperienza vissuta mesi fa.
    Stima di danno

  10. ciao, avevo già letto che non eri entusiasta della esperienza del nido di Dafne…concordo con i punti che hai analizzato e ti dico il mio punto di vista. Io ho dovuto scegliere un asilo perchè sono tornata a lavorare dopo i 6-7 mesi dei gemelli. Ho scelto un asilo comunale (dove mi hanno fortunamente presa) e sapendo che c’era poca scelta di privati all’epoca nella mia zona. ora invece c’è ampia scelta e di alcuni me ne hanno parlato anche bene. Io sono stata fortunata perchè era una struttura nuova (anche se all’inizio ha avuto i suoi disagi proprio per questo motivo…mancavano alcune strutture giochi fuori, alcuni giochi interni,,,,adesso c’è tutto) sono stata fortunata nelle maestre, non avevo esperienza precedente nel valutare e mi sono affidata alle sensazioni. E’ andata bene, nel corso dell’anno hanno fatto tante attività legale all’apprendimento nel gioco. Non sono stata contenta per gli scioperi e quando capitavano rimpiangevo di non aver fatto la scelta sotto casa di un asilo convenzionato ma solo comunale (seguito da privati ma sotto il comune) ma lo sai poi che ho saputo? una mia amica dopo il primo anno ha spostato il figlio per averlo sotto casa e se ne è pentita, poche attività pochi giochi costruttivi, tornava a casa con il desiderio di fare mentre al precedente asilo (privato convenzionato) era stanco morto. Insomma a volte è questione anche di fortuna, a volte magari valgono le educatrice ma non la struttura e viceversa. Io avevo impellenti necessità lavorative e per fortuna è andato tutto bene,. Spero di avere la stessa fortuna alla materna…altrimenti si cambia….la materna è molto + importante a mio avviso….. un salutone alla mitica Dafne

  11. Barbara, quanto mi è piaciuto questo post. Lo giro in email a mia sorella, che da settembre porterà la sua bimba all’asilo, sono sicura le servirà moltissimo leggere le tue parole. Grazie!

  12. Allora.
    La mia esperienza di nidi è stata abbastanza fortunata, devo riconoscerlo.
    Però devo fare una premessa: tutto quello che dici, i consigli che dai sono giustissimi…solo che se vivi in una città come Roma, hai voglia a girare per nidi per scegliere quello che ti piace…bisogna vedere SE ti prendono al nido comunale….e poi eventualmente, se hai questo gran sedere, DOVE vieni assegnata…perchè quando ho fatto la domanda per il nido comunale di Sara, con i nostri miseri guadagni avevamo un punteggio tale da permetterci di entrare subito….solo che….quell’anno, nella mia circoscrizione ci sono stati praticamente solo gemelli (anche 3) che, ovviamente, vanno avanti nella graduatoria…e noi ci siamo ritrovati senza un posto.
    La scelta del nido privato è stata fatta con attenzione e ci abbiamo visto giusto: il nido era in una villa vicino ai castelli romani, immerso nel verde. Le insegnanti erano tutte bravissime.
    E poi devo dire grazie al marito…che è un rompimaroni di prima categoria, per fortuna non soltanto con me…ma anche con le addette dell’ufficio nidi comunali….le ha ammorbate talmente tanto, andando a trovarle almeno una volta a settimana per sentire se si era liberato qualche posto che, alla fine, anche sara è entrata al comunale.
    Che era uno di quelli appena inaugurati…e vicino aveva il suo nido “gemello”: stessa direttrice (che ho adorato e che abbiamo incontrato quest’anno alla materna perchè aveva accompagnato dei suoi ex “alunni” a visitare le classi), maestre preparatissime e di una pazienza infinita, le classi erano tutte rigorosamente multiculturali e un paio di maestre parlavano l’arabo. Ecco li Sara è diventata proprio indipendente.
    I nidi comunali si chiamano IL CAMPO DI FRAGOLE e il gemello IL CAMPO DI GRANO.
    Quello privato, sarà l’età ma ora mi sfugge….

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Anche a Bologna valgono le tue premesse: SE ti prendono, SE ti mettono in quello che hai scelto… 🙁

    • li conosco almeno di nome,,,i miei “gemelli” invece sono andati al Sante Vandi e lì mi sono trovata bene. Comunque alla fine vale pure la fortuna di entrarci…..pure alla materna è stata una bella lotta… speriamo bene per il prossimo anno di inizio.

  13. Elena

    Gran bel post! Davvero.
    Sono d’accordo su tutto e soprattutto sul punto 3
    La vera differenza la fa la direttrice: GRAZIE Valeria!
    I miei bimbi, che adesso hanno 8 e 6 anni, hanno frequentato il nido comunale e diciamo che fino a 5 anni fa, se effettivamente i genitori lavoravano entrambi, non c’erano lunghe liste d’attesa.
    Il nido è il “Asilo Nido Don Minzoni” di Abbiategrasso MI. Ancora oggi passo a salutare la coordinatrice e le educatrici con i miei figli.
    Valeria (che ha 3 figli ormai 30enni) ha sempre quei 10 minuti per qualche “consolazione educativa” che ogni tanto serve a noi mamme 😉
    Grazie, noi mamme abbiamo bisogno anche di questo!
    Abbiamo bisogno di un ambiente con persone appasionate:
    -che aiutino i nostri figli a crescere
    -che aiutino noi genitori a rafforzare il nostro ruolo per individuare il progetto educativo come famiglia!
    buona giornata
    Elena

  14. Io non ho esperienza di nido. A settembre la Gigietta andrà alla materna, che ho scelto per conoscenza delle insegnati, parere di amici/vicini e anche praticità. E conosco bene la struttura anche se piccola e un po’ datata (però hanno appeno rifatto i bagnetti)
    Il primo settembre andrò ad un colloqui con la direttrice e le insegnati, che hanno chiesto loro per parlare della bimba.
    Qui chiedo il vostro aiuto: cosa dico loro? Cosa chiedo? Cosa è importante dire o sapere?

    • spatty

      secondo me la cosa più importante prima di tutto è parlare a ruota libera.
      Al primo colloqio individuale con l’educatrice (di nido però) siamo stati invitati a parlare noi due genitori per raccontare il nostro bimbo, poi pian piano si discorrendo si è esposta di più l’educatrice.
      se vuoi capire come sono le insegnanti lascia raccontare anche loro a ruota libera, per le informazioni più pratiche (cosa serve, cosa faranno ed i programmi) in genere c’è una riunione apposita.

      • Sì infatti per le cose pratiche ne abbiamo già fatte due di riunioni, con l’elenco delle attività e delle cose che servono.
        Il mio problema è che non vorrei dire cose inutili e dimenticarmi quelle importanti 😳

  15. spatty

    Mammafelice le tue considerazioni sono condivisibili.
    Sam ha iniziato il nido quando aveva quasi un anno e secondo il tuo iniziale intento…
    andava solo 2 mattine a settimana, le mattine in cui mia mamma aveva degli impegni fissi ed io lavoravo solo alla mattina.
    Il nido era un micronido privato ma non ho fatto in tempo a valutarlo perchè siamo entrati ad anno già quasi concluso (era aprile).
    In extremis, non so perchè, ho presentato la domanda al nido comunale che inizialmente (forse per preconcetto) avevo scartato.
    Sono stata fortunata e ci hanno preso… e tutti e tre (mamma e papà inclusi!) abbiamo fatto un bellissimo percorso. I progetti e le attività fatte sono stati molto curati ed apprezzati ed i genitori sono stato sempre molto coinvolti
    dico solo che dall’ultima riunione dell’ultimo anno siamo usciti tutti con i lacrimoni agli occhi per la conclusione del percorso.
    Alla fine ho martellato e sponsorizzato talmente tanto il mio nido comunale che anche le mie amiche hanno iscritto i loro bimbi perchè erano meravigliate dai racconti delle attività e dell’approccio.

    Come dici tu l’esperienza insegna e la scelta della materna è stata più consapevole, mi sono informata dalle altre mamme e dalle maestre elementari per vedere i due lati dell’approccio della materna pubblica e privata del mio paese… alla fine ho scelto la materna statale senza indugio, e fortunatamente mi hanno accontentata anche per la sezione a cui ambivo.
    Ora le maestre le abbiamo conosciute e a pelle mi sono piaciute tantissimo.

    In bocca al lupo a tutte

  16. CIAO IL TUO POST mi ha fatto riflettere…e così ho deciso di aprire un blog sull’argomento. Ho pensato che potrebbe essere bello parlare solo di scuola opinioni sulle scuole frequentate che possano essere di aiuto alle mamme che devono ancora scegliere e soprattutto è importante parlare anche delle esperienze negative…intanto ho inserito la mia personale esperienza, se vuoi e mi autorizzi commentando sul mio nuovo blog che qui ti allego posso inserire la tua personale esperienza positiva con i centri estivi e negativa con l’asilo e chiunque delle mamme che ha commentato in questo sito se vuole può inserire un suo commento sulle scuole frequentate…. non so se è una buona idea o meno insomma è una idea. questo è il sito ciao:

    http://scuolebambinitaly.blogspot.com/

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Anche io sto lavorando a un progetto di questo tipo ahhaaa 😉

      • ah sono contenta, se raccolgo qualcosa di utile … dopo quando “hai creato qualcosa” ti giro le info eventualmente raccolte…l’importante è informare e se tu hai + possibilità perchè sei una blogger “navigata” mi fa piacere se posso essere di supporto informativo….ciao

  17. bietolina

    QUANTE VOLTE VE L’HO SEMPRE DETTO???

    Signora, un nido non è un baby parking, abbiamo un progetto da seguire.

  18. UTILISSIMO!
    grazie. grazie. grazie.

  19. Anche io a Roma non ho mai avuto un posto ai nidi comunali. Quindi, privato per forza. Confesso, la scelta l’ho fatta d’istinto, senza grandi elementi, basandomi soprattutto sulla vicinanza e su una prima impressione. Sono stata molto fortunata. Meryem ha frequentato da quando aveva 9 mesi a ora, tre anni compiuti. La struttura, niente di che. Nuova, era aperta da un anno, ma piccolina e senza spazi esterni. Le persone però hanno compensato abbondantemente. Meryem è stata seguita con grande affetto e competenza. Ha sviluppato in modo molto soddisfacente la sua autonomia. Ha legato con un gruppo di bambini in modo positivo. La condivisione sulle attività non è forse stata puntualissima, ma ci sono state eccome. Quest’anno abbiamo assistito a una lezione aperta, in cui abbiamo visto i laboratori di musica e psicomotricità. Ci hanno dato un DVD con la documentazione fotografica delle cose più carine fatte durante l’anno, dalla pigiatura dell’uva alla realizzazione di pizza e biscotti. Sono sempre disponibili per uno scambio o un confronto, quando ci sono stati piccoli problemi. Una delle maestre è venuta anche alla festa di Meryem e Adriano, perché ci teneva ad essere presente! Unico neo: il prezzo (450 euro dalle 7.30 alle 15, abbastanza standard per Roma). Quanto alle indicazioni sulla frequenza: loro non consentivano neanche di uscire prima di pranzo, perché anche il pasto faceva parte del progetto educativo. Io all’inizio ho sorriso, pensando che era un modo elegante per assicurarsi una retta cospicua. E invece ora mi devo ricredere. Se siete a Roma, zona Monteverde, consiglio senz’altro il Trillo e Trollo.

    • Julie

      Ciao Chiara ho letto il tuo commento positivo su trillo e trollo io sto visitando vari nidi in zona monteverde vecchio per mettere mio figlio a gennaio e volevo contattarti per chiederti più precisazioni su questo nido se non ti disturba.. grazie Julie

      • marta

        ciao julie,devo iscrivere mio figlio all’asilo..10 mesi!sapresti dirmi in zono monteverde/trastevere quale ti ha soddisfatto e quale evitare..grazie mille!

  20. bietolina

    ora che ho tempo oltre a dirti…bellissimo e utilissimo post mi sento di dire che mi è tornata la voglia di aprire un nido mio…
    sono contenta che tu abbia tratto note positive da questa esperienza…
    purtroppo nn tutti i genitori son come te e c’è chi per scontro prende i nidi “seri” come dei baby parching

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