Sai cosa vuol dire diffondere la felicità?

Pubblicato il 18 Dicembre 2017 da

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Ci sono due strade: una facile, una difficile.

La strada facile è vivere sempre arrabbiati, essere sempre sospettosi, avere il dito indice pronto a scagliarsi contro gli altri in ogni buona occasione. La strada facile è guardare cosa fanno gli altri per giudicarli, avere la mente invasa da pensieri negativi e pensare che tanto gli altri non saranno mai bravi quanto noi.

La strada difficile è quella della gioia. Difficile è sorridere, diffondere la felicità ad ogni costo, pensare in positivo, portare idee e andare avanti. Andare avanti trascinando gli altri, portandoli dentro il cuore, trascinarli verso il cambiamento. La strada difficile è chiudere la bocca quando non si ha niente di bello da dire, decidere di usare le parole per dire grazie invece che usarle per criticare indiscriminatamente, anche quando si ha ragione.

Sì, ho scelto la strada difficile e ne vado fiera e col cavolo – ma davvero: col cavolo! – mi faranno cambiare idea. Col cavolo mi farò condizionare dalle sanguisughe emotive, quelli che vivono arrabbiati e delusi.

Da questo punto di vista la felicità è un sentimento prepotente, perché quando riesci a conquistarla, non puoi più permettere a nessuno di portartela via. Ma come dico sempre, non è egoista: perché chi vive per la gioia, fa cose felici. Chi fa cose felici cerca di essere una brava persona.

Sceglietevi. Non cascate dentro quell’abisso della negatività, voi siete meglio di così.

Tutte le volte che state per schiacciare il tasto e vomitare addosso agli altri la vostra negatività, fermatevi!
Tutte le volte che state per esprimere una critica non richiesta, fermatevi!
Tute le volte che state per giudicare un altro essere umano, fermatevi!

Non fermatevi mai invece quando volete dire qualcosa di gentile. Quando volete dire grazie e scusa.
Non fermatevi mai quando invece volete fare un gesto gentile.

Non fermate la gioia. 

E non solo per Natale, e non solo quando andate in Chiesa a inginocchiarvi: fatelo sempre, e fatelo per le persone!

Se vogliamo cambiare il mondo lo dobbiamo fare adesso, ed è solo attraverso i gesti di gentilezza, di gioia e di felicità, che possiamo cambiare davvero tutto. Siamo tanti, facciamolo adesso, abbiamo un anno nuovo di fronte a noi per compiere questo cambiamento profondo interiore. Insegniamolo ai nostri figli, cavolo!

Questo non ci renderà migliori degli altri, non ci salverà l’anima, non ci renderà superiori. 
Noi siamo solo lo strumento della gioia, non gli eroi.



Commenti

5 Commenti per “Sai cosa vuol dire diffondere la felicità?”
  1. Serenamanontroppo

    Io ci provo a vivere con positività, ma hai ragione tu non è affatto facile…però credo che provarci sia già un passo per cambiare, per me stessa e per il mio benessere e per quello di chi mi sta attorno.

  2. Francesca

    Io ci provo sempre a portare allegria e sorrisi, a essere positiva, ho la fortuna di avere questa indole, sono sempre stata così, ottimista e “felice” (spesso fraintesa come stupida e sempliciotta)…Ma il difficile sono i rapporti coi parenti, quelli che stanno sempre lì a farti notare che meglio di loro nessuno mai, mi rendo conto che è un atteggiamento dato dall’insicurezza e che è la tendenza di chi oscura gli altri per mettere in luce se stessi…però è davvero difficile non rispondere, non dire tutte quelle frasi scomode che ti scorrono nella testa in certi momenti…e devo dire che alla fine ci riesco, ma quanta fatica!!! Penso di farlo per le mie figlie, proprio per dare loro l’esempio, per insegnare loro che non ne vale la pena, non vale la pena dare importanza a queste cose, alle persone che ti risucchiano energie che puoi tranquillamente usare per fare cose belle

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ti capisco benissimo! Anche io giudicata sempre sempliciotta, ma alla fine il contagio, passo dopo passo, avviene. Solo che certe volte è come combattere contro i mulini a vento e ci fa una faticaaaa, ma una faticaaaaa….
      E poi ci sono gli irrecuperabili, quelli che definisco sanguisughe emotive, e con loro non c’è niente da fare: mollali! Io ne ho mollati parecchi, per la strada, pure tra i parenti 😉

  3. IsaQ

    Io ti adoro!!!Ed hai pienamente ragione.Non è facile ma ci si prova sempre. Ti mando un abbraccio!

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