5 bellissime cose da fare in estate con un figlio di 10-11 anni
Pubblicato il 6 Giugno 2018 da Mamma Felice
Chi mi legge da più tempo lo sa: io non vedo l’ora che inizino le vacanze estive. Non mi sentirete mai esultare perché ricomincia la scuola, anzi: mi sentirete esultare molto venerdì, quando si conclude l’anno scolastico e inizia la nostra avventura estiva.
Non crediate che per noi l’estate siano tre mesi di vacanza (magari!). Anzi, in vacanza non ci andiamo proprio! A parte Dafne che sarà al mare qualche giorno con nonna e zia, il resto del tempo saremo tutti a casa a goderci IL TEMPO INSIEME. Da qualche anno abbiamo capito che non servono soldi, né vacanze in luoghi esotici, per passare una splendida estate.
Non sentitevi genitori di serie B se non potete o non volete fare le vacanze fuori casa: anche in città si possono fare tantissime cose insieme ai figli, per rendere memorabile il periodo delle vacanze estive, e senza sensi di colpa!
Per quanto mi riguarda, avendo la fortuna di avere un bel giardino sul retro della casa, le mie giornate saranno tutte con Dafne. E quest’anno non la mando nemmeno al centro estivo, tiè!
L’anno scorso, tra centro estivo e trasloco dell’ufficio, non mi sono per niente goduta mia figlia, così quest’anno abbiamo deciso che ci serviva più tempo per stare insieme, soprattutto alla fine della quinta elementare, e insieme staremo.
Indice dell'articolo
Il nostro programma?
Svegliarci alle otto invece che alle sette, prendere le nostre borse ‘da spiaggia’ e scendere giù in cortile, fino a tarda sera. Colazione, mattinata dedicata a compiti e lavoro, poi tante attività creative, album di figurine e qualche gita di un giorno per visitare le bellezze della nostra Regione (il Piemonte). Alcune mattine verremo in ufficio, sia per completare alcuni progetti creativi, che per girare insieme nuovi video, altre mattine lavoreremo direttamente dal giardino.
Abbiamo anche alcuni progetti più ‘culturali’:
- ripassare bene l’inglese (che a scuola non è stato fatto a dovere);
- insegnare a Dafne a utilizzare word e powerpoint per le ricerche;
- leggere un paio di libri sulle droghe (alle medie incontrerà anche questo: è meglio prevenire);
- insegnare a Dafne a fare montaggi video.
Tutto su sua richiesta, eh! 😉
Perché tutto questo tempo insieme? Perché i bambini grandi hanno bisogno di più tempo ancora, rispetto a quando erano piccoli. Prima dovevamo cambiargli il pannolino e gestire le cose pratiche, adesso dobbiamo gestire la crescita, il cambiamento, la libertà. E tutto questo richiede tempo e attenzione.
È proprio adesso che i nostri figli hanno bisogno di essere VISTI, di essere ascoltati, di averci accanto, di sentire che possiamo ancora stare bene tutti insieme – prima di un passo importante come la prima media, prima che si innamorino, prima che diventino adolescenti.
E queste sono le idee che vi propongo per rendere davvero speciale il tempo passato con i vostri figli: un tempo che li formerà, li renderà fiduciosi e cementerà la vostra unione – un tempo a prova di adolescenza.
Costruire una relazione creativa
Possiamo rinnovare la relazione genitori-figli passando da una situazione in cui siamo noi a stabilire regole di sicurezza che vengono dall’alto, a una condizione in cui le regole della nostra famiglia vengono condivise, partecipate e anche modificate da tutti i membri della famiglia, compresi i ragazzi.
Questo potrebbe provocare alcune tensioni, normalissime, perché spesso le esigenze di libertà dei figli non corrispondono alla nostra visione genitoriale, ed è per questo motivo che possiamo cercare di trovare un terreno in cui non esistano la sfida e la tensione, dove la nostra relazione si basa fondamentalmente su una situazione di parità.
Questo terreno neutrale può essere la creatività, in cui normalmente noi genitori non rappresentiamo un modello, a meno di non essere noi stessi degli artisti: qui siamo generalmente delle schiappe, non sappiamo dipingere, non sappiamo disegnare, non sappiamo nemmeno cucire un bottone. Siamo alla pari con loro: non abbiamo esperienza, e questo ci rende aperti al confronto, aperti ad imparare, meno saccenti del solito.
Proviamo a dipingere con loro, a creare collage o quadri, a FARE qualcosa di manuale, un progetto di falegnameria o di riciclo creativo.
Mentre usiamo le mani per costruire insieme qualcosa di concreto, stiamo costruendo anche una nuova relazione, in cui entrambe le parti imparano da se stesse e dagli altri.
Viaggiare a due
La relazione ragazzo e famiglia è salva, ma possiamo dire lo stesso e dei rapporti due a due tra figlio e genitore?
In alcuni casi, se la famiglia nel suo nucleo intero riesce ad accogliere l’adolescenza del proprio figlio senza particolari scossoni, mantenendo un equilibrio dato dalla forza del suo insieme, spesso nella relazione due a due il ragazzo può avere più problemi o più tensioni anche per incompatibilità caratteriali o visioni differenti di vita.
Cerchiamo quindi di coltivare la relazione con i nostri figli adolescenti non soltanto all’interno del nucleo famiglia, ma anche personalmente, sia come madri che come padri.
Uno dei modi per potersi relazionare anche singolarmente con i figli grandi è quello di dedicarsi del tempo esclusivo, uscire fuori di casa e quindi dalla propria comfort zone e andare a scoprire il mondo.
Possiamo quindi fare dei viaggi da soli con un figlio, ma anche più semplicemente e più economicamente andare insieme in un museo, a conoscere particolari zone di interesse culturale della nostra città, andare a concerti musicali o eventi in piazza.
Non c’è quindi bisogno di fare strettamente dei viaggi on the road lungo le coste degli Stati Uniti d’America, ma potrebbe essere importante, per ristrutturare una relazione due a due, dedicarsi del tempo fuori dalle mura di casa per scoprire insieme il mondo e, collateralmente, rintracciarsi di nuovo, ritrovare interessi comuni, stemperare eventuali tensioni.
Lasciamo quindi che i figli scoprano che, oltre a essere autorevoli e spesso rigidi con le regole, possiamo anche essere divertenti, allegri, spensierati e soprattutto non abbiamo dimenticato l’importanza di essere liberi.
Solo in questo modo i ragazzi capiranno che la libertà è un dono che deriva dall’impianto di regole che insieme stiamo condividendo.
Ascoltare la musica che piace ai figli
Per mantenere viva una relazione con i propri figli preadolescenti uno degli errori che dobbiamo certamente evitare è quello di snobbare le cose che gli piacciono, che li appassionano e che li fanno sussultare.
Cerchiamo di evitare di snobbare la loro musica e piuttosto cerchiamo di comprendere i motivi per cui loro la amano, evitando di comportarci come vecchi giudicanti che ritengono che il passato sia sempre meglio del futuro.
Cerchiamo di usare la musica e le preferenze dei nostri figli come strumento per comprendere che cosa pensano e che cosa sentono, senza etichettare queste passioni come inconcludenti, prive di contenuto, stupide.
Perché amano quella musica? Perché amano quel cantante? Che cosa stanno comunicando attraverso l’ascolto di questi brani musicali?
Queste sono le domande a cui possiamo rispondere, sia con la musica, che con i libri che i nostri figli leggono, le persone che frequentano, le cose che gli piacciono, per capirli più nel profondo, accettare che i nostri figli non sono noi e sono differenti da noi, e imparare a cogliere le particolarità stupende che fanno parte del loro carattere.
Aprire le porte di casa
Questo snobismo che abbiamo nei confronti dei giovani d’oggi non dovrebbe essere praticato soprattutto nei confronti dei loro amici.
Giudicare i loro amici, cercare di allontanarli dal proprio gruppo, o peggio criticare le persone che frequentano, è uno degli errori più frequenti dei genitori che può portare a un grave strappo nella relazione genitore-figlio durante l’adolescenza.
A meno che i nostri figli non frequentino persone davvero poco raccomandabili – che quindi forse più che essere segnalate ai nostri figli, andrebbero segnalate alcune forze dell’ordine -, è meglio cercare di capire i motivi per cui nostro figlio aderisce a un determinato gruppo di persone, perché sta bene con loro e che cosa vuole comunicare con questa relazione.
La cosa migliore che possiamo fare è sforzarci di voler bene autenticamente anche agli amici dei nostri figli, anche se non ci piacciono eccessivamente, e aprire loro le porte della nostra casa.
Non c’è infatti miglior modo di tenere d’occhio i figli senza privarli della propria libertà e della propria privacy, che invitare tutti a casa e tenerli in un luogo sicuro, in cui comunque possono esprimere se stessi senza grosse limitazioni.
Se i ragazzi, tutti i ragazzi della compagnia, sanno che nella nostra casa si può trovare un luogo sicuro per stare insieme, divertirsi, ascoltare musica, essere se stessi senza venire giudicati, probabilmente i loro sentimenti nei nostri confronti saranno di maggiore apertura e ci percepiranno come genitori più moderni rispetto al solito, e avranno meno timore di parlare con noi quando ci sono effettivamente dei problemi da affrontare.
Non è semplice aprire le porte di casa nostra a rinunciare anche al tempo del nostro relax, o alla nostra privacy, ma è davvero il metodo migliore per evitare che i nostri figli stiano in giro per strada, o che la loro evoluzione adolescenziale sia demandata ad altri adulti di riferimento che non siamo noi.
Imparare insieme una lingua straniera
Perché non usare la meravigliosa opportunità dell’apprendimento per rinnovare la relazione genitore figlio?
Quando impariamo qualcosa, tutti noi, ragazzi e adulti, ci muoviamo sul terreno dell’incertezza, ma anche in quel meraviglioso mondo che è l’apprendimento di nuove conoscenze.
Questo da una parte ci spaventa, dall’altra parte ci fornisce tantissima energia vitale, che ci fa pensare di poter conquistare il mondo.
Imparare ad apprendere è una delle capacità che gli adulti spesso perdono per strada, e che poi inesorabilmente porta la società ad elevate quote di analfabetismo di ritorno.
Proviamo invece a ‘imparare’ anche noi, e a gestire anche noi le fatiche dell’apprendimento.
I nostri figli hanno una mente giovane e studiano tutti i giorni molte ore, passando tante ore seduti sui banchi di scuola, e questo per loro è una fatica.
Non è faticoso solo il nostro lavoro e portare a casa lo stipendio, ma anche lo studio e quello che fanno i nostri ragazzi con la loro mente.
Per questo motivo imparare insieme ci può far rendere conto che l’impegno dei nostri figli è comunque grande, e non va mai sottovalutato.
Proviamo a misurarci con loro nell’apprendimento di una lingua straniera, per esempio, o nel suo perfezionamento.
Possiamo tradurre delle canzoni dei loro artisti preferiti, iniziare a guardare film in lingua originale, leggere testi in lingua.
Se impariamo noi stessi ad imparare, probabilmente capiremo che le fatiche dei nostri figli sono tante, non vanno sminuite, ma anzi vanno apprezzate, elogiate e soprattutto ammirate, perché diventare adulti e costruire il proprio futuro è un’impresa eroica e faticosa.
Carissima..prendo nota! Anche la mia pupa prossimo anno inizia le medie, io lavoro e quindi centri estivi si (vari però..andra’ in parrocchia, andrà al maneggio…) abbiamo affittato casa in campagna zona Asti e cercherò di far venire nei wk degli amici con prole …. mi interessa il libro delle “droghe” (se mi scrivi il titolo casomai avessi già le idee chiare……mi faresti cosa graditissima) ….
Ti seguo con molto interesse sempre.,…
Grazie
Mary
Ho ordinato: Le droghe spiegate a mia figlia. Ma non l’ho ancora letto, quindi non so ancora darti un giudizio.
Tutto molto bello….ma per me non fattibile lavorando nove ore in ufficio da lunedì a venerdì.scusa la domanda indiscreta …ma come gestisci le pulizie di casa in questo contesto? A me sottraggono del tempo che potrei dedicare alle mie bambine….ma si devono fare…..qlc consiglio su come organizzarsi?
Non hai la possibilità di farti aiutare qualche ora a settimana?
Si una volta a settimana mi aiuta una signora…..ma il quotidiano è cmq da farsi…e lavorando fino alle sei di sera vado in difficoltà
Se ti dico che io il quotidiano non lo faccio MAI mi togli l’amicizia? 😉
Io mi limito a quell’aiuto una volta a settimana, e poi basta. Nex butta la spazzatura e fa la lavastoviglie, io le lavatrici. E bon. Giuro. Al massimo passo lo straccetto sul water un paio di volte distrattamente.
Però la casa non è sporca, chiaro che non è lucida, ma non è sporca. Io ho smesso di ammattirmi, ho imparato a fregarmene e bon, sul serio. Non ti dico di fare per forza come me, ma secondo me non c’è bisogno di pulire tutte le sere.
Ale ne fa nove tra un mese ma poco cambia! Lavoro questo mese poche ore al mattino, Luca pure è via da giovedi prossimo e Ale andrà al centro estivo (contro voglia) ma l’alternativa è stare da mia suocera e so già come andrebbe a finire, lavorero’ pure a luglio, sempre al mattino… e lui avrà il campo estivo fino al giorno sei… ! Ma al di la dell’organizzazione, del lavoro dei campi estivi e delle vacanze che faremo, i suoi due unici pensieri sono avere amici attorno e i videogiochi. Sono già affaticata. Sono poche le cose che lo coinvolgono. E’ davvero frustrante a volte, e io lo ammetto non ho sempre voglia di avere amici per casa anche perchè la casa nn lo permette… e nn voglio che passi l’estate alla play-! Ieri gli ho fatto testare un gioco d’acqua che ho preso per il campo estivo e si è divertito ma nn ti dico le lagne prima..! Non ama fare i lavoretti, ho nn so quanti tukan box da fare..ed è solo il 10 giugno! Io speriamo che me la cavo…
Ale ne fa nove tra un mese ma poco cambia! Lavoro questo mese poche ore al mattino, Luca pure è via da giovedi prossimo e Ale andrà al centro estivo (contro voglia) ma l’alternativa è stare da mia suocera e so già come andrebbe a finire, lavorero’ pure a luglio, sempre al mattino… e lui avrà il campo estivo fino al giorno sei… ! Ma al di la dell’organizzazione, del lavoro dei campi estivi e delle vacanze che faremo, i suoi due unici pensieri sono avere amici attorno e i videogiochi. Sono già affaticata. Sono poche le cose che lo coinvolgono. E’ davvero frustrante a volte, e io lo ammetto non ho sempre voglia di avere amici per casa anche perchè la casa nn lo permette… e nn voglio che passi l’estate alla play-! Ieri gli ho fatto testare un gioco d’acqua che ho preso per il campo estivo e si è divertito ma nn ti dico le lagne prima..! Non ama fare i lavoretti, ho nn so quanti tukan box da fare..ed è solo il 10 giugno! Io speriamo che me la cavo…
Io sono proprio fortunata perché Dafne con i videogiochi non è troppo presa. Magari usa qualche APP sul telefonino, ma se le chiedo di giocare o fare lavoretti, sceglie me. E mi rendo conto che è una grande fortuna!!
Grande si ! A me piacerebbe un sacco fare cose creative con Lui, invece lui si stanca subito, a lui piace fare i giochi da maschio ovviamente, come lotta pugnali e robe varie, piace pasticciare cucinando ma ha una mamma incapace! Siamo agli antipodi, a lui piace il mare io non sono molto incline se nn in spiagge deserte! Allora rimedio nel fare assieme le cose, andiamo al parco, al cinema, a cena fuori, ma con sto caldo afoso polesano è tutto piu’ faticoso. Giovedi Luca va via, è tutto oggi che mi ripeto, ” cosa cappero faremo il week end prossimo??? ” Prima andavamo a cena dalla suocera alla domenica , ora per quesioni famigliari nn andiamo piu’… odio proprio i week end estivi in solitaria, mi angosciano, sono da neuro. Andrei a lavorare 😛
Non è facile essere una mamma single, in fondo, anche se per motivi lavorativi, lo sei. Cerca di essere più gentile con te stessa, stai già facendo tanto.
ci provo grazie;-)
Barbara, questo post mi emoziona. Perché sono d’accordo con te: bisogna gustarsi il tempo con i figli, senza lamentarsi. Troppi genitori si lamentano della compagnia dei figli…ma perché?
Se penso che ho ancora poche estati con lei, poi magari andrà in giro per il mondo da sola (glielo auguro!).
Incredibile che Dafne cominci la scuola media: mi ricordo un vecchissimo post con lei piccolissima che aveva la cameretta nuova con un tavolino su cui disegnare. Quanti “ricordi digitali”!!!
Raffaella, anche io come te non riesco a comprendere chi non sopporta il tempo con i figli. E la mia non è una critica, né voler fare le fazioni tra buoni e cattivi. Proprio non riesco a capire quel sentimento, perché per me è la cosa più divertente del mondo. Non è facile, è chiaro questo. Non è facile trovare il tempo, lavorare così tanto come facciamo noi, e allo stesso tempo esserci per i figli. Ma il fatto che sia complicato, non me lo rende meno bello.
Mi ricordo quella foto. Portava ancora il pannolino. Aveva i capelli ricci e mangiava i pastelli.
Io non riesco a credere di essere riuscita a fare una cosa così bella nella mia vita.