Norme igieniche per chi ha un cane in casa

Pubblicato il 9 Ottobre 2017 da • Ultima revisione: 22 Marzo 2018

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Pochi giorni fa con il Dottor Melosi, Presidente di ANMVI (associazione nazionale medici veterinari), ci siamo trovati intorno a un tavolo per parlare della salute di cani e gatti ospitati in famiglia.

Per me oggi è quasi naturale parlare di vivere con un cane in casa. Anche se è poco più di un anno che abbiamo adottato Fragola, sembra di averla con noi tutta la vita. Cambia la vita con un cane? Sì, certo che cambia, ma non cambia così tanto se hai già dei figli e sei già predisposto a prenderti cura di un altro essere vivente. Se hai a cuore la sua salute.

Perché la salute è un bene di tutti, esseri umani, piante e animali. Siamo tutti parte dello stesso ecosistema. È impensabile credere che un cane non abbia delle esigenze di salute, oltre che emotive. Prendersi cura di un animale domestico non è solo questione di dargli il cibo due volte al giorno e portarlo a fare la passeggiata, ma anche di donargli cura, affetto, protezione.

Il rapporto e la convivenza tra uomini e animali nasce dalla Preistoria, con l’Homo Sapiens e di Neanderthal. Senza gli animali l’evoluzione non sarebbe stata la stessa! Le moderne teorie evoluzionistiche sostengono infatti che l’Homo Sapiens sia sopravvissuto all’uomo di Neanderthal proprio grazie al suo legame con i lupi, progressivamente addomesticati, che gli fornivano protezione e anche aiuto nella caccia. Cosa saremmo oggi, dunque, se l’uomo non avesse incontrato il cane?

Oggi il 49% delle famiglie ha un cane o un gatto, e questo è un enorme cambiamento rispetto agli ultimi 30 anni. Gli animali domestici sono passati dal canile al giardino, fino al divano e al letto.
Sono proprio entrati nelle nostre case e nelle nostre vite in modo simbiotico.

E la simbiosi va benissimo, purché sia mantenuto un costante livello di igiene: i cani sono cani, non bambini.

Animali domestici e bambini: le norme igieniche

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Cani e bambini possono stare tranquillamente insieme sin dai primi mesi di vita, ma è importante insegnare anche ai nostri figli le norme minime di igiene – sia con gli animali di casa, sia in generale.

La prima regola fondamentale, che spesso si ignora, ma in realtà è sufficiente a debellare la maggior parte delle malattie e infezioni, è lavarsi spesso le mani, e nel modo giusto

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Altre precauzioni igieniche da insegnare ai bambini, sono semplici e facilmente comprensibili: non giocare con la lettiera, non leccare lo stesso gelato, non dormire nel letto con gli animali.

Uno stretto contatto fisico con cani e gatti espone l’uomo a potenziali rischi di salute (attraverso il contatto con saliva, feci, urina e pelo degli animali):

  • Parassiti interni come ascaridi, toxoplasma, idatidosi, giardiasi;
  • Acari come la rogna sarcoptica;
  • Micosi (nel gatto);
  • Contatto con vari tipi di patogeni come salmonellosi, leptospirosi, bartonella henselae (responsabile della cosiddetta malattia del graffio del gatto);
  • Virus come ad esempio la rabbia.

Questo si combatte con l’igiene: tenere pulita la casa, pulire le lettiere sempre con i guanti, non mangiare dagli stessi piatti, lavarsi sempre bene le mani più volte al giorno. E non ci deve spaventare, anzi! Convivenza bambini e animali = meno allergie da adulti, sistema immunitario più forte.

Regola numero uno di sicurezza per chi ha cani in casa: cane e bambino non devono mai stare soli nella stessa stanza.

Esseri umani e animali hanno due modi differenti di comunicare. Per esempio per noi mostrare i denti equivale a sorridere, per il cane equivale a manifestare la rabbia o la paura prima di aggredire. Il cane vede il bambino come un “competitor” perché è alla sua stessa altezza. Per questo bisogna fare più attenzione.

Le statistiche ci dicono che i cani di grossa taglia possono essere pericolosi e fare gravi danni alle persone. Non dobbiamo essere presuntuosi e credere che a noi non succederà mai: pensiamo sempre al benessere dell’animale e dei nostri figli: l’animalismo spinto non ci fa essere così razionali.

Animali domestici in gravidanza: come fare?

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Sono praticamente zero i rischi di contrarre la toxoplasmosi in gravidanza, se usiamo le precauzioni igieniche giuste con i gatti.

Basta pulire la lettiera tutti i giorni: così gli oocisti non hanno il tempo di maturare e di infettarci (occorrono circa 2-5 giorni per la loro maturazione). Inoltre, possiamo fare al gatto il test degli anticorpi: la toxoplasmosi si fa una sola volta nella vita e se il gatto è positivo non la farà MAI più. 

Veterinario: è importantissimo!

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Non si può pensare di fare a meno del veterinario, se si possiedono animali di qualunque tipo. Sarebbe come fare a meno del pediatra per i nostri figli o del medico per noi, e se ne state facendo a meno… ecco: è arrivato il momento di ravvedersi.

Consultare il veterinario costantemente è sempre una buona soluzione di prevenzione. Sia per pianificare le eventuali vaccinazioni necessarie (per esempio la rabbia, se si va all’estero; o la leptospirosi ogni anno), sia per farsi consigliare le compresse da prendere per prevenzione, il collarino da utilizzare e come tenere sotto controllo il peso e l’alimentazione.

L’automedicazione non è sicura per noi, per i nostri figli, e nemmeno per i cani! No al faidate!

Prima prevenzione contro zanzare, zecche, pulci, leishmaniosi: far dormire il cane in casa.
Visto che alcuni di questi parassiti sono presenti tutto l’anno a seguito del fenomeno del Global Warming, gli antiparassitari andrebbero usati tutto l’anno. Ci sono collarini, spot on, compresse con una durata estesa e anche i vaccini. Ma in ogni caso se il cane dorme in casa, ha meno possibilità di ammalarsi.

I cani a pelo corto vanno spazzolati più volte al giorno, per evitare malattie da ‘infeltrimento’, prurito…
Tecnicamente i cani potrebbero anche non essere lavati, ma chi lo tiene in casa lo deve lavare per forza perché la puzza del sebo si sente. L’importante è non lavare i cani troppo spesso, per evitare di danneggiare il film lipidico che isola la cute dagli agenti esterni: diciamo che il lavaggio dipende dal tipo di pelo, dalle abitudini del cane… Noi laviamo Fagola in media una volta ogni 15 giorni (e quando decide di mangiare le cimici… mannaggialei!

Il miglior modo per amare il proprio cane? Rispettarne le esigenze etologiche e alimentari. I cani non sono vegani, ad esempio, e sarebbe meglio utilizzare cibo apposito per loro (il migliore che ci sia), e non cibo casalingo.

Così come rispettiamo noi stessi, possiamo rispettare loro. Anche nella cura.



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