Il senso della vita, in 5 punti

Pubblicato il 18 Gennaio 2016 da

Da qualche mese, dopo cena, facciamo una sorta di gioco collettivo, in famiglia, a metà tra la filosofia e l’educazione: mentre gustiamo il dopo cena, parliamo della vita, di pedagogia, di libertà, e ci scambiamo opinioni ‘filosofiche’ condivise in tre generazioni di vita. Invece di litigare su politica e religione, parliamo del senso della vita: è persino divertente, tutto sommato, e sicuramente ci ha aperto molto gli occhi sui cambiamenti che abbiamo intrapreso, o sugli obiettivi che vogliamo raggiungere.

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Penso che la bellezza di parlare del senso della vita stia proprio nel condividere questi discorsi tra generazioni diverse: nonni, zia, genitori e figli. Perché ognuno ha sua sua personale visione dei fatti, e penso sia importante che anche i bambini partecipino a queste discussioni e che le loro piccole storie vengano rispettate e non banalizzate, o addirittura derise.

Quante volte, da piccoli, ci dicevano: Stai zitto che sei piccolo, non sai niente? 

Ho sempre trovato odioso che il mio parere, da bambina, non avesse nessun peso né considerazione, quindi mi impegno, oggi, per far sì che il parere di mia figlia possa trovare un posto nelle nostre discussioni – anche se ovviamente non sempre è facile.

Prima delle vacanze mi sono appuntata su un foglio una discussione fatta in famiglia: il senso della vita in 5 punti.

Volete provare anche voi a parlarne in famiglia, e condividere i risultati del vostro dialogo?

Noi, tutti insieme, abbiamo convenuto che il senso della vita, in 5 punti, può essere riassunto così:

  1. Libertà di scelta: la vita ha un senso solo se mantieni per te stesso la libertà di scegliere, e anche di sbagliare, senza doverne rendere conto a nessuno. Questo non è un tentativo di rimanere isolati, ma semplicemente di essere protagonisti della propria esistenza, e responsabili della stessa, scegliendo in modo libero e privo di condizionamenti chi siamo, cosa vogliamo, chi vogliamo diventare.
  2. Coltivare le proprie passioni: la vita è migliore se viviamo per uno scopo. Qualcuno ha la fede, altri hanno spiritualità, altri fanno volontariato, altri ancora leggono, studiano, scrivono, dipingono, viaggiano… Sin da piccoli, è bene avere spazio e tempo necessari per coltivare le nostre passioni: ci rendono più ricchi in tutti i sensi, sia spiritualmente, che socialmente.
  3. Fratellanza: che è un gradino in più dell’amicizia, perché è un gesto di pace. Amare gli altri, e cercare di vivere in armonia con la propria comunità o il proprio paese. Questo ci insegna a ridimensionare la nostra aggressività e la nostra arroganza, per dare spazio anche agli altri, nella nostra vita.
  4. Essere felici: la vita non ha senso se non ha l’obiettivo di essere felici, vivere in pace, essere sereni e trascorrere i giorni in armonia. Diventare felici è quindi una sorta di obbligo individuale, ma anche collettivo, che dovrebbe spingerci a fare meglio, e a comportarci meglio, per trasmettere la felicità intorno al nostro piccolo spazio.
  5. Cambiamento: essere liberi di cambiare idea, di cambiare amici e di cambiare vita. Di nuovo la libertà come senso della vita in divenire, per non sprecare nemmeno un giorno dentro la sofferenza o dentro scelte che ci costringono ad essere ciò che non siamo.

Cosa ne pensate? Per voi qual è il vero senso della vita?



Commenti

3 Commenti per “Il senso della vita, in 5 punti”
  1. Mafalda

    Scrivi sempre delle belle cose. Brava, è un piacere leggerti quotidianamente

  2. E’ importante parlare con i bambini. Oggi i ragazzi si sentono molto soli perché manca un nucleo familiare che li ascolti. Come insegnante vedo ogni giorno la loro “sofferenza” e la loro solitudine. Bene sollecitare l’incontro tra generazioni, bello il senso di famiglia che questo trasmette e che lascerà traccia indelebile per tutta una vita.

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