Bambini e talent show

Pubblicato il 17 Settembre 2010 da • Ultima revisione: 20 Marzo 2015

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Un paio di giorni fa sono stata intervistata da Panorama sul tema ‘Bambini e talent show’ (lo so, anche secondo me hanno sbagliato persona, ma io mi son ben guardata dal dirielo :mrgreen: ), e, ripensando alla mia breve intervista telefonica (wow, ci sto credendo!), ne è venuta fuori una riflessione da condividere in un post.

Mi è stato chiesto se credo che la TV possa condizionare negativamente i bambini, distorcere le loro sensazioni, far nascere in loro dei bisogni fasulli, come quello della popolarità a tutti i costi. C’è questo pericolo? La mia risposta è, tendenzialmente, NO. Non credo che la TV abbia il potere di lobotomizzarci, se ci ricordiamo di avere un cervello funzionante ( e che possiamo usarlo).

A me la TV piace, e anche tanto. Ma non mi sono mai sentita vittima della televisione, nè tantomeno mi sono mai sentita plagiata. E non credo che un bambino possa essere davvero plagiato dalla TV, come si diceva anche su Genitori Crescono qualche tempo fa, a meno che non sia un bambino… solo.
Perchè alla fine, la TV è un semplice elettrodomestico, come una radio, un frigorifero, un computer. La responsabilità di educare i bimbi a interpretare la TV, e tutti i messaggi del mondo esterno, non è demandabile, è nostra. Un bambino non deve viverla in solitudine.

Molti genitori tendono a dare la colpa di una mancata educazione dei propri figli a situazioni esterne: la TV, le cattive compagnie, le maestre, la scuola, le Istituzioni… E noi? Noi genitori quand’è che abbiamo la colpa di un’errata educazione? Noi genitori, quand’è che ci vogliamo sentire responsabili dell’educazione dei nostri figli?

Per questo ho dichiarato che secondo me un talent show non è di per sè un messaggio negativo: in fondo, per entrare in un talent show, occorre avere talento e fare fatica, impegnandosi alcremente nello studio e nell’esercizio. Ma è davvero quello che vogliono i bambini?

Certe volte la vanità di un genitore supera il sogno del bambino. Piacerebbe a tutti noi avere un bimbo più intelligente, più bello, più capace degli altri. E’ innegabile. Ma, appunto, è un NOSTRO desiderio, un nostro ‘riscatto‘, una nostra proiezione sulla loro vita. Come scrivevo su Donna Moderna qualche tempo fa:

… ho pensato a quanto è buffa la vita, talvolta. Soprattutto quando si diventa mamme.
Quando sono piccoli, dobbiamo proteggerli dal mondo esterno: dar loro gli strumenti per essere felici, per crescere bene, per essere parte del mondo in modo propositivo.
Quando sono adolescenti, dobbiamo proteggerli da loro stessi: cercare di rallentare le loro corse, di posticipare le loro anticipazioni, di evitare che commettano qualcosa che possa segnarli per sempre.
E poi, quando sono grandi, dobbiamo proteggerli da noi: dalle nostre invasioni di campo, dai nostri capricci ed egoismi, dai nostri pensieri ’saccenti’ di chi crede di sapere già tutto della vita.

Dovremmo proteggere i nostri figli non già dalla televisione, ma dalle nostre vanità. Dovremmo proteggerli dai nostri desideri ‘di pancia’, dai nostri sogni non realizzati, dal nostro egocentrismo che ci fa pensare che saremo per loro sempre indispensabili, e che soprattutto sappiamo qual è il loro bene.
E se non fosse così, o, per lo meno, non sempre? Io credo che ciascun bambino sappia fare il suo bene, per se stesso, meglio di chiunque altro.

Insomma: mettiamoci in dubbio. Prendiamoci la responsabilità più grande che secondo me un genitore, in quanto educatore e titolare di un progetto educativo, dovrebbe saper fare: mettersi da parte e fornire ‘solo’ gli strumenti giusti perchè la vita del bambino si svolga liberamente, secondo sua inclinazione, senza imporre alcuna nostra vanità di successo ai figli.

Perchè ho capito una cosa, che voglio ricordare per sempre, e che ritengo valida principalmente per me stessa: la cosa migliore che posso fare, come madre, è fare meno danni possibili. Educare alla felicità e alla pace. Proporre un’infanzia serena e spensierata a mia figlia. E, soprattutto: insegnarle ad apprendere.

Insegnarle, in qualche modo che dovrò imparare anche io, ad apprendere, a fare della vita una grande scuola, a rendere tangibili e realizzabili parole come ‘empowerment’, educazione per tutta la vita, formazione permanente. Insegnare ad apprendere.

Prendiamoci la responsabilità, come genitori, di dare ai nostri figli innanzi tutto gli strumenti giusti per interpretare la realtà e l’irrealtà. Per il resto, cerchiamo di avere fiducia nelle loro capacità: diamogli ADESSO gli strumenti giusti per imparare a distinguere il bene dal male, e lasciamo che la vita gli appartenga sempre, e che sia una vita libera e felice.



Commenti

39 Commenti per “Bambini e talent show”
  1. I talent show per bambini sono la cosa più sbagliata che ci sia in televisione, primo perchè penso che sia antieducativi e rimandino un messaggio falsato ai bimbi che li guardano, tipo nella vita devo essere bello e bravo e avere successo e tutti mi devono idolatrare altrimenti sono un fallito, secondo perchè penso che mandino un messaggio sbagliato agli adulti proponendo un modello di bambino ‘già grande’, un messaggio che ritengo di stampo pedofilo. Non possiamo accettare tutti questi programmi tv e pubblicità dobe il bambino diventa una merce e poi disperarci se sono in aumento le pesrone che non li rispettano, li molestano o peggio ancora abusino di loro. Non snaturiamo ciò che lanatura ha già fatto molto bene e meglio prima di noi.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Interessante! Mi piace la tua riflessione sui bimbi ‘già adulti’. Tuttavia non riesco a demonizzare la TV. Demonizzo chi la usa come mezzo di sovraesposizione dei bambini, genitori in primis, ma non perchè è di per sè televisione.

  2. maria

    brava! Sono assolutamente d’accordo con te. Fare un passo indietro e lasciare che siano loro a scegliere quale libro, quale gioco, quale amico…ma quanto è difficile!! Eppure mi risuonano nelle orecchie ancora i giudizi di mia madre o di mio padre in tante situazioni… in cui forse avrebbero fatto meglio a lasciare a me il giudizio.. Ripensandoci mi ricordo soltanto degli episodi in cui mi sono sentita”gestita” invece che accompagnata dolcemente verso una decisione, giusta o sbagliata, ma comunque mia. Forse dovremmo semplicemente accettare che sbaglieranno, come abbiamo sbagliato tutti, ma che noi non saremo tra quelli che glielo rinfacceranno… “lasciamo che la vita gli appartenga sempre” .. è un bellissimo augurio per ogni bambino. Grazie per questa tua riflessione

  3. i bambini secondo me devono essere bambini e soprattutto la TV non deve fungere da baby-sitter
    anch’io non demonizzo la TV a prescindere e sinceramente ho forse più paura dei talent show per adolescenti che non di quelli per bambini
    io non ho figli, ma l’altro giorno io e il maritino stavamo gurdando un film sulla vera storia di Arnold (ricordate il telefilm?) dove i genitori del piccolo attore gli dicevano addirittura “per fortuna che ti è venuta la polmonite durante le 3 settimane di stop della produzione, altrimenti non sarebbe stato professionale mancare alle registrazioni!” ma scherziamo?
    secondo me hai ragione, il vero problema sono i genitori frustrati con le proprie aspirazioni non realizzate a fare “male” ai bambini, non un programma dove un bambino può cantare e divertirsi se dietro c’è una famiglia solida e serena che gli spiega che è bello quello che sta facendo se gli piace e si diverte a farlo, a prescindere dalla fama e dall’approvazione altrui.
    forse parlo senza cognizione di causa, ma è solo il mio pensiero.
    ele

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ho visto quel documentario! E anche io sono rimasta impressionata dalla grettezza di quella famiglia, dalla BRAMA di denaro e di successo che avevano quei genitori, al di là del bene del figlio.

  4. Ho pensato spesso prima della nascita a cosa mi sarebbe piaciuto per mia figlia. Tutte le idee in realtà erano i miei sogni, e i miei desideri non realizzati, e non ho alcuna difficoltà ad ammetterlo.
    La immaginavo medico o giornalista affermato, o ballerina di danza classica.
    Poi quando è nata ho capito, che i miei desideri non saranno mai i suoi, e che forse io non avevo più per lei. La volevo ( e la voglio) solo felice e soddisfatta di se stessa.
    Per quanto riguarda i talenti credo che quando ci sono vadano assolutamente coltivati e fatti crescere, ma non pubblicamente, non in TV.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Che bello il tuo commento… anche io spesso mi ritrovo a pensare a cosa potrebbe fare Dafne da grande. Ma per fortuna lei è così forte e così diversa da me, che non potrei nemmeno volendo, obbligarla a fare qualcosa che non corrisponda al suo futuro, al suo destino.
      Anche secondo me un talento va coltivato nello studio e nel silenzio, senza tanto clamore, ma soprattutto senza questa sovraesposizione a cui sono sottoposti questi bambini ‘famosi’.

  5. sì, la televisione ha molti lati positivi, lo penso anch’io, sa aprirti dei mondi bellissimi come i tanti documentari che vedo sempre avidamente. Ma ha altrettante cose che vanno evitate tutte in blocco, come i palchi fittizzi per i bambini. Credo che un discorso del genere si potrebbe trasporre anche alla rete.

  6. Anche io non demonizzo la TV, penso come dicono altre mamme, te compresa, che l’uso di questo elettrodomestico vada “guidato” anche se a volte può sfuggirne l’utilizzo probabilmente.
    Mio figlio ha solo 8 mesi perciò sto iniziando da poco ad usare la TV come compagnia soprattutto durante la pappa o mentre giochiamo insieme. Ho trovato un canale Sky molto carino dove trasmettono sempre cartoni dai colori tenui e dalla musica delicata, filastrocche e ninne nanne che sono talmente rilassanti che fanno venire sonno anche a me.
    Ho così scoperto che i contenuti variano durante il giorno a seconda della fascia oraria e dell’età dei bambini partendo dai più piccini ai più grandi.
    In ogni caso almeno ora uso la TV come compagnia musicale per breve tempo mentre facciamo qualcosa insieme e spesso uso il sottofondo proprio per giocare.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ecco, secondo me questo è proprio un uso attivo della TV, il giusto compromesso per utilizzarla come elettrodomestico, ma guidando il gioco con le proprie idee e fantasie. Che bello!

    • scusa mamma ninjia..”” ho fatto riferimento a te…
      per il sottofondo musicale..usa un registratore..un cd…cantale tu le ninnananne o le canzoncine…guarda che a tua figlia piacerenno di più! 😀

  7. bello mamma felice! bellissimo articolo!
    è un po’ anche la mia filosofia di madre: le bambine non sono scatole vuote, le bambine in certi casi sanno scegliere cos’è bene per loro, hanno un loro gusto estetico, hanno le loro preferenze e non sono una cosa mia, nè un libro bianco che io devo scrivere.
    proprio sulla base di questo, non sono d’accordo sulla televisione come elettrodomestico (lo so che sono noiosa con questa storia della televisione, perdonami, sono irremovibile…). la tv lancia dei messaggi. a volte, se la guardiamo con i nostri figli, possiamo contestare tali messaggi, possiamo spiegare, possiamo entro certi limiti interagire. quello che la tv non dice, non possiamo contestarlo. ti faccio un esempio banale, che lessi su un testo di inglese all’università. se la pubblicità mi dice “lo shampoo X ti farà avere i capelli più lucidi” tu puoi dire a tuoi figlio che anche altri shampi li rendono lucidi, difficilmente ti spingerai a contestare il fatto che sia auspicabile avere capelli lucidi. chi l’ha detto che i capelli lucidi sono belli? la risposta è: lo shampoo, che per vendere crea un target, plasma il consumatore.
    e questo è solo un esempio banale.
    io credo che prima di guardare la tv, i bambini, debbano avere un senso critico abbastanza sviluppato che permetta di contestare ciò che i messeggi televisivi danno per scontato e quindi è difficilmente contestabile.
    (scusa la lunghezza).

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Da un certo punto di vista concordo con te: la pubblicità è martellante ed ha lo scopo di vendere. Ma, del resto, un’azienda ha il suo scopo nella vendita dei suoi prodotti, e in questo non ci vedo nulla di distorto.
      Io per esempio mi sono sempre sentita piuttosto immune al ‘fascino’ della pubblicità: mi passa davanti agli occhi senza lasciare il segno, e mi pare (mi pare…) che anche per Dafne sia così. Forse perchè l’ho abituata che la pubblicità è un momento di pausa, in cui puoi mangiare un biscotto, bere l’acqua o fare pipì.
      Ti dirò di più: abituata a vedere principalmente DVD, quando c’è la pubblicità iniziale con le anteprime, ci dice:
      – Noooo, toji picciccità! (Noooo, togli la pubblicità!). 😀
      E così ci chiede la stessa cosa anche davanti alla TV! Diciamo che gliel’abbiamo presentata come una cosa noiosa, che disturba la visione di ciò che ti piace… magari potrebbe essere un sistema per renderla un po’ più innocua?

      • Invece a me la pubblicità fa effetto, mannaggia. vedo un gelato in tv e mi viene voglia di quel gelato buonissimo. me ne rendo bene conto solo da quando non ho la tv.
        nel fatto di vendere non ci vedo nulla di male,
        però credo possa essere frustrante per chi non può comprare, ma anche per chi non ha i capelli lucidi, o per chi non assomiglia a quel target che la tv (e in questo caso non solo la pubblicità) impone come desiderabile. Non è che lo impone coattivamente, però non da, per le sue stesse caratteristiche, possibilità di contraddittorio. Anche i programmi tv: non rispecchiano le persone vere, ma fanno credere che è desiderabile essere così come loro ci vorrebbero o ci immaginano. penso per esempio alla maleducazione, agli urli, al non rispetto degli altri che sento se per caso guardo un talk show.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Sì, ma noi in quei momenti abbiamo il potere del telecomando, e loro no! 😉
        In fondo, sono LORO a dipendere da noi!

      • scusate ma no..siamo noi che dipendiamo da tutto questo!!
        solo noi…da tutto..volenti o nolenti…è un discorso molto più ampio secondo me…che non si “chiude col telecomando”

  8. bellissime le tue parole… sono d’accordo…complimenti per intervista donna moderna (stralcio riportato) hai centrato bene la situazione, a volte le cose si pensano ma non si riescono a metterle nero su bianco… Mi sono chiesta spesso cosa voglio dai miei bambini…più che altro cosa posso fare…. io spero di aprire i loro orizzonti, di fargli vedere tante cose della quotidianità, delle realtà diverse che esistono (viaggi ma non solo – tempo e soldi permettendo sob – conoscere realtà magari ad un passo da casa di vita diverse… la natura che li circonda etc…)voglio che scelgano serenamente la loro vita….se riuscirò a fargli fare quello che a loro piace…a fare realizzare i loro desideri…ecco quella sarà la mia più grande soddisfazione… penso questo perchè ho mancato alcune occasioni e avrei voluto fare cose diverse…. ma non voglio che facciano questo o quello perchè io non l’ho potuto fare…e questo penso che invece siano le ambizioni di tante madri di “talenti”… per me l’importante è che abbiano delle basi sane che permettano loro di scegliere il loro futuro….. me lo auguro insomma…naturalmente se “sfondassero” in qualche settore…l’orgoglio di mamma sarebbe alle stelle ma è normale che sia così ma “dietro” non ci devono essere pressioni di alcun genere. ciao a presto

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Acnche a me piacerebbe riuscire a farle fare quello che davvero le piace, ma, se non ci riuscirò per impedimenti economici o chissà cos’altro, la spingerò a lottare per prendersi lo stesso ciò che è suo, per rincorrere i suoi desideri. In fondo anche imparare a guadagnarsi un sogno, può essere utile… sempre senza esagerare. resto del parere che ai bambini non sia necessaria una certa dose di dolore e fatica, per affrontare il mondo, ma che anzi più spensieratezza e felicità incamerano da piccoli, più saranno forti da grandi di fronte agli ostacoli. Grazie!

  9. Condivido quasi tutto. Condivido la tua visione “moderata” della TV e dei suoi potenziali effetti sui bambini, e soprattutto sulla necessità che non sia usata come babysitter di un bambino solo. Insomma, in generale credo che come tutte le cose, se moderata e controllata possa fare pure bene.
    Inorridisco invece davanti ai Talent Show con i bambini…non riesco proprio a guardarli. MI sembra una tale violenza sulla natura di un bambino, che ha bisogno di giocare, di leggerezza, di sogno e di coccole e invece si ritrova a gareggiare con altri disgraziati, con ritmi serratissimi, responsabilità enormi, giudizi di adulti spesso tranchant e soprattutto genitori schizzati alle spalle.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Anche a me la cosa dei giudizi non piace, e infatti l’ho sottolineata nell’intervista (mi fa senso dire così!). Nel corso della telefonata ho fatto anche un esempio che non è stato riportato per problemi di spazio, immagino: le sfilate di moda. Ho visto il backstage delle sfilate di Pitti Bimbo, e sono rimasta un po’ scioccata.
      I bimbi piccoli (ma piccoli, eh!!), smanacciati, truccati, denudati e vestiti in frettissima da estranei (truccatori, parrucchieri, costumiste, stilisti…), che non possono ovviamente mangiare e bere per non sporcare i vestiti, che piangono che vogliono mamma, e che sono STANCHI, soprattutto.
      Ti giuro che quel reportage mi ha messo una tristezza allucinante, addosso… mi dispiace che non ricordo come si chiamasse!
      E i genitori? Mi spiace essere così categorica, ma mi hanno impressionata per la loro SETE di successo. Bambine di 10-12 anni spinte ad essere magre e belle, a vestirsi e atteggiarsi in un certo modo, con i genitori che dicono che sono fieri delle proprie figlie, e che le maestre e i compagni sono tutti invidiosi del loro successo. E ammirano le copertine e le foto, e li accompagnano su set dove queste BAMBINE sono vestite come delle Lolite, e sembrano delle baby prostitute!! Allucinante…
      Vorrei tanto ricordare il nome di quel reportage per invitarvi a vederlo! Se a qualcuno viene in mente, me lo dice?

      • Claudia

        mamma mia, mi spaventa questo modo di utilizzare i propri bimbi come degli oggetti per esaltare se stessi, avete mai visto quel programma americano sulle piccole miss america? io sono rimasta scioccata: non sono più bambine sono dei pupazzi ammaestrati a cui insegnano ad atteggiarsi e così facendo perdono la loro innocenza.

        Il dono più grande dei bambini è purezza, l’innocenza, il candore e lo stupore con cui affrontano le novità della vita senza malizia o secondi fini ma solo con la voglia di scoprire ed imparare. Secondo me il nostro compito di genitori è quello di permettere loro di vivere la vita imparando passo passo e, quando serve, dargli una mano

      • Ecco, io volevo citare proprio quello. Una roba terribile. Truccate, con tacchi e parrucche, COSTRETTE a ammiccare e sculettare come piccole Lolite, per non dire peggio (non esagero). Da noi cose cosi (ancora) non si vedono, però a volte certe ambizioni dei genitori rischiano davvero di fare del male.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        E infatti a me viene in mente quel terribile omicidio della piccola MissQualchecosa, che venne uccisa brutalmente e che sembrava una Barbie in miniatura… 🙁

      • Enzy

        O mio Dio! In quel reportage non hanno proprio rispetto dei bambini. Non si possono utilizzare dei bimbi come oggetti pupazzi solo per far soldi o per la smania di successo. Ma i genitori sono drogati di successo? Non sanno proprio apprezzare il dono di essere genitori. I bambini devono fare la vita dei bambini giocare, colorare, e coccole a volontà. E non devono perdere la loro ingenuità e genuinità. Che tristezza!

      • Grazie Giulia! Un post, per chi ama il pane fatto in casa come me, interessantissimo! Mi hai fatto vrinee una voglia matta di assaggiare tutte queste meraviglie!! Complimenti per la levataccia 😉 e per il bellissimo reportage!

  10. Cara Barbara:
    Tu scrivi che il nostro ruolo di genitori e’ quello di “lasciare che la vita gli appartenga sempre”. Negli altri commenti ho letto che i bambini devono essere lasciati di scegliere. Condivido e li considereo entrambi giusti principi. Ma…
    Quando i bambini sono piccoli ci scelgono come guide ed inevitabilmente li condizioniamo. I bambini assimilano e copiano sempre. Quando ho chiesto a mia figlia 5 anni se voleva fare un’ attivita e quale preferiva e’ rimasta muta. Allora le ho dato degli esempi. Le ho detto: puoi fare danza, nuoto, ginnastica artistica, musica, insomma cio’ che ti piace! E lei subito:” danza, danza”. Ed ora e’ gia’ al secondo anno. Ma se avessi iniziato la lista dal nuoto ora mia figlia andrebbe in piscina. Se non le avessi proposto nulla ora non farebbe alcuna attivita’. Questo solo per dire che parogono i genitori alla televisione. I bambini sono spugne ed assorbono cio’ che li circonda. Se la TV o i genitori dicono che una cosa e’ bella ed un’ altra e’ brutta, loro ci crederanno. Ammetto che il loro carattere puo’ incidere ma piu’ sono piccoli piu’ sono plasmabili. Ed il nostro compito di genitori diventa veramente difficile.

    • Claudia

      secondo me il difficile è proprio nel non condizionarli ma accompagnarli in una scelta consapevole e, come hai fatto tu, proponendole delle alternative….magari l’anno prossimo nuoterà come un pesciolino ma questo non vuol dire che non abbia fatto una scelta e non abbia imparato dall’esperienza vissuta.

    • E’ vero, infatti penso che il difficile stia nel riuscire a “calibrare” l’entità e il tipo di “guida” che si fornisce ai nostri bambini e a cambiare con l’età e l’esperienza.

      • …Scusate non vorrei essere un po’ troppo impulsiva..un difettuccio del mio carattere….quindi magari domani quando leggerò quello che ho scritto..aiuto!!…comunque non posso fare a meno di dire la mia su questo argomento….
        Ma perchè nessuno ha il coraggio di dire che la televisione fa comodo??che i bimbi si imbambiscono davanti a lei e noi mamme papà..nonne…eccecc possiamo avere un attimo di tregua???possiamo evitare di rispondere ai loro continui perchè mamma?…possiamo fare una telefonata in pace…possiamo stare al pc in pace???
        Questo è quello che si dovrebbe dire…a volte magari sto facendo una cosa importante…o sono al telefono.o sono in pieno stress che cedo a questa tentazione e mi esce la frase:dai Camilla vuoi che ti metta su un cartone???
        :argh: Cavolo!…non mi piaccio per niente quando succede..ma è così…
        ..La televisione proprio non mi piace..e non mi piace nemmeno per i documentari e per le altre cose interessanti…perchè oggi ci sono canali per ogni genere e… mi posso vedere documentari x tutte le 24 ore!!!…capito il senso???
        Ma nessuno si è accorto che quando non c’è la tv si fanno un sacco di cose??si parla di più..si fanno dei giochi.. ci si guarda in faccia..negli occhi..insomma…
        Ma i bambini secondo voi hanno ne hanno bisogno???secondo me sono troppo abituati ad averla..che senza si sentono persi…non sanno più giocare…sono passivi…e ci metto in mezzo anche pc..play ds..
        Io non dico di non comprare la televisione..ecco questi eccessi non mi piacciono mai…ma di farla vedere il meno possibile..un film un sabato sera con tutta la famiglia?? lo facciamo anche noi ed è bello..un cartone animato ogni tanto?..OK..penso però che i bimbi si divertirebbero di più a giocare a qualche gioco con mamma e papà!! di questo ne sono sicura!!..
        e scusate macchè canali con cartoni animati a colori tenui!!ma quando si mangia la pappa si mangia la pappa e basta..e se non la mangia…la magerà dopo…senza bisogno di distrazioni con la tv…e soprattutto i bimbi piccoli anche se non la guardano prorpio non è che crescono male eh!!!
        vabbè dai..la smetto qui perchè poi mi viene un po’ l’ansia..mi sembra di scrivere che “l’acqua bagna”…tipo come dire il fumo fa male..bhè c’è ancora qualcuno che mi vuo raccontare il contrario????che solo una o due…ecc.ecc
        Un ultima cosa..i talent show dei bambini…non sono programmi che “fanno bene ” ai bambini..come non fanno bene le veline per tutte le teen…come non fanno bene i prototipi di donna che si vedono in tv..e le pubblicità??faranno il loro lavoro..e sono anche molto belle alcune..ma non fanno bene..ti condizionano..come gli scaffali al supermercato…eccecc..ci sarebbe da raccontare….ecc.ecc…
        mi scuso per il modo un po’ “brusco”..ma il mio pensiero è questo!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ma certo, sono d’accordo! Però è anche vero che, se dopo aver fatto 6 mesi di danza, tua figlia non l’avesse amata, forse ti avrebbe chiesto di non andarci più, non credi? Un’indicazione ovviamente la daremo sempre, ma nel momento in cui da parte del bimbo c’è la manifestazione di un desiderio diverso, allora forse dobbiamo solo ascoltarlo e fidarci…

  11. fiocco72

    Per prima cosa io non amo molto la tv, guardo molto poco , un pò perchè ho poco tempo e in quel tempo preferisco fare altro e un pò perchè ci sono pochi programmi che mi attirano. Anche i miei figli non sono mai stati grandi divoratori di tv, ne guardano poca, spesso dvd, dove la pubblicità non c’è. Non l’ho mai utilizzata come baby-sitter come invece fanno molte mie amiche che piazzano i figli li davanti per stare tranquilla e se posso la guardo con loro.Io ritengo che la pubblicità tv influisca moltissimo. Mi viene in mente la moda dei braccialetti colorati che andavano tantissimo quest’estate, il boom è nato dalla pubblicità mattutina durante i cartoni e poi il passaparola. Questa è una piccolezza, ma per fare capire che comunque i bambini soprattutto assorbono tutti i messaggi che vedono se non sono filtrati dai genitori.Io sono come te Ba, quando ci sono gli spot, cambio canale, perchè mi annoia ancora di più. Non guardo i talent show e mi dispiace per “l’abuso” che i bambini devono subire. Ho sentito dire anche io cose allucinanti per i provini pubblicitari, sfilate…Purtroppo indirizzare i figli soprattutto quando crescono è dura, ma le scelte le devono fare loro, anche sbagliando se occorre, non si può certo imporre perchè alla fine diventa controproducente.

  12. complimeti sei stata molto brava hai detto cose sensate 😀 dev’essere stata una grande emozione essere intervistati da panorama ho letto anche l’articolo che avevi scritto per donna moderna me l’ero persa in genere è un blog che non seguo

  13. Aleventu

    Ciao mammafelice, non sono mamma, ma per ora sono figlia e come non condividere quello che scrivi! Mi auguro di essere un giorno davvero in grado di dare a un mio ipotetico figlio la piena libertà di vivere appieno la sua vita.Trovo disarmante quando dici ” quando sono grandi, dobbiamo proteggerli da noi: dalle nostre invasioni di campo, dai nostri capricci ed egoismi, dai nostri pensieri ’saccenti’ di chi crede di sapere già tutto della vita.” . Alcuni genitori resterebbero di sasso a sentire questo. Adoro il tuo spazio a presto 😉

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Lo so, credimi! 😉
      Ma lo dico proprio perchè adesso sono mamma, e mi sto rendendoconto di quanto possiamo condizionare i nostri figli e portarli dove vogliamo, se vogliamo… Per questo voglio stare attenta a non imporre a Dafne la direzione che piace solo a me, senza tener conto dei suoi gusti, proprio perchè so che sarebbe molto semplice, per me, poterlo fare!

  14. peccato aver letto solo ora questo post.E’ un argomento interessante. Dal canto mio non posso che darti ragione. Ne ho visti un bel pò di bambini/attori stressati dai genitori. In vita mia ho visto un solo bambino piangere pregando la mamma di mandarlo a scuola perchè voleva stare con i suoi amichetti e non su un set a lavorare, e la madre continuava a dirgli se fai questa scena dopo andiamo da toys a comprare i giocattoli.Mi è rimasto impresso, perchè mi ha fatto veramente tristezza!

  15. Enzy

    Per me TV a piccole dosi, sia grandi e piccoli devono riscoprire quante cose ci sono da fare: belle istruttive e da condividere. Perciò 2 ore al giorno sono più che sufficienti. Meglio una passeggiata per rilassare i figli che un dvd. Poi ci sono giochi, compiti, e altro. I talent show x bambini non mi piacciono tendono a utilizzare i piccoli talenti a commercializzarli tutti infiocchettati con l’aria montata che si sentono già dei vip. E quelli che li guardano si sentono troppo normali quasi inutili e diventono invidiosi della popolarità e del successo. Poi devono sentire i genitori dire “hai visto che bravi, sono dei bambini prodigio”. Se fosse x me farei sparire la televisione, tranne qualche programma carino, c’è tanta violenza, volgarità, non puoi più neanche guardare il tg che incombi in qualche donna nuda che posa per qualche spot o calendario. Non voglio che mio figlio veda la donna come un oggetto, o che mia figlia si senta bella solo con determinate misure o se sculetta davanti ad un obbiettivo. Scusate la polemica. Ma io odio la tv.

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