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Dieta e alimentazione nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

Pubblicato il 22 Febbraio 2017 da • Ultima revisione: 27 Febbraio 2019

Alimentazione e consigli nel secondo e terzo trimestre di gravidanza: durante il secondo e terzo trimestre il bambino cresce e si sviluppa. Ecco come consolidare l’alimentazione giusta e abbinare consigli naturali per il benessere durante tutta la gravidanza.

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La gravidanza prosegue nel suo corso e dopo aver visto insieme quali sono i consigli per prepararsi alla gravidanza, favorire l’impianto e gestire il primo trimestre di gravidanza con l’alimentazione più adatta, vediamo ora come andare avanti abbinando all’alimentazione anche alcune ricette più specifiche e qualche consiglio naturale per un benessere completo.

Riveste un ruolo fondamentale la scelta di un’alimentazione sana e naturale, priva di alimenti raffinati, cibi confezionati, bevande zuccherate, snack e tutti quegli alimenti che subiscono una trasformazione cambiando forma, gusto e aspetto.

Il primo consiglio è quello di scegliere frutta e verdura di stagione, cereali integrali di origine biologica e biodinamica, legumi, farine integrali, semi e frutta secca con particolare attenzione anche ai derivati animali da acquistare di origine controllata, evitando gli allevamenti intensivi o fonti di dubbia provenienza.

Una scelta consapevole aiuta non solo te ma anche (e soprattutto) il tuo bambino.

La dieta nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

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L’alimentazione viene generalmente divisa in tre trimestri perché nel tempo cambiano le diverse esigenze. C’è una costante in tutti i nove mesi ed è quella di fornire un equilibrio glicemico stabile, organizzando l’alimentazione in cinque pasti e fornendo un apporto adeguato di proteine.

Sono importanti sia i liquidi, come acqua e tisane; sia il colesterolo, per supportare la produzione del progesterone.

Importanza dello iodio in gravidanza

Nel secondo trimestre va sostenuta la funzionalità della tiroide preferendo alimenti che contengono iodio, come il pesce e le verdure della famiglia delle Brassicaceae, ad esempio cavolfiore bianco, broccoli, verza, cavolo riccio, cavolo nero, etc.. facendo attenzione a non usare troppo i cavolini di Bruxelles.

Riguardo il sale si può scegliere il sale marino integrale o il sale rosa dell’Himalaya ricco di oligoelementi e minerali in tracce.

Importanza del calcio in gravidanza

Insieme alla tiroide è importante che siano in equilibrio anche le paratiroidi, che coordinano il metabolismo del calcio, preferendo alimenti ricchi di calcio come acqua, cavoli, verdure a foglia verde e mandorle ed evitando l’abuso di latticini.

Importanza del ferro in gravidanza

Insieme allo iodio e al calcio, è necessario monitorare anche il ferro assicurandosi un buon apporto di questo minerale non solo nel primo trimestre ma anche nel secondo.

Gli alimenti ricchi di ferro sono:

  • formaggi,
  • uova,
  • latte,
  • pesce,
  • carne,
  • pollame,
  • barbabietola,
  • broccoli, cavolo, cavolfiore,
  • zucca,
  • rapa,
  • cicoria, radicchio, indivia belga, indivia riccia, scarola,
  • tarassaco
  • e carciofo.

Non vanno mai dimenticate le vitamine, ma se la nostra alimentazione è varia e ricca di frutta e verdura di stagione possiamo stare tranquille.

Per aumentare la quota di vitamine possiamo preparare estratti, centrifugati o frullati con frutta di stagione e acqua o latte vegetale (latte di riso o latte di mandorla).

L’integrazione vitaminica in genere si da nel primo trimestre, ma se ce ne fosse ancora la necessità il mio consiglio è quello di scegliere prodotti con materie prime estratte da fonti naturali, che vengono assorbite meglio rispetto ai multimineralici di sintesi.

Nel terzo trimestre vanno ridotti leggermente i carboidrati, facendo sempre attenzione a mantenere un equilibrio glicemico stabile.

E’ importante in quest’ultima fase aumentare l’apporto di acqua e organizzare i pasti evitando di appesantire troppo la funzione renale, perché nell’ultimo mese uno dei pericoli è quello di andare incontro alla gestosi e alla pressione alta.

L’importanza del fegato in gravidanza e come stimolarlo

Entriamo più nel dettaglio osservando da vicino come cambia l’azione degli alimenti nell’organismo e prendendo come esempio il fegato, paragonabile ad una centralina biochimica con moltissime funzioni.

E’ un organo che ha bisogno di essere stimolato e questa stimolazione può essere fatta scegliendo sia gli alimenti che il metodo di cottura.

Vediamo come attraverso la preparazione di due piatti molto semplici ma con funzioni diverse: la pasta al pomodoro e la pasta all’arrabbiata.

Pasta al pomodoro

  • Preparazione: pasta, olio, cipolla, pomodoro, basilico;
  • Effetto: drenaggio, stimolo;
  • Indicazioni: stipsi, dispepsia, disturbi gastrici.

Pasta all’arrabbiata

  • Preparazione: pasta, olio, aglio, pomodoro, peperoncino fresco, prezzemolo;
  • Effetto: stimolo più forte sul fegato e lieve drenaggio;
  • Indicazioni: emorroidi, stipsi, dispepsia, disturbi gastrici

Ecco come, cambiando un solo ingrediente (in questo caso il peperoncino), c’è un maggiore stimolo sul fegato e anche un’indicazione diversa per quanto riguarda l’azione del piatto.

Se soffriamo di stipsi in gravidanza, un’alimentazione (o integratori) ricchi di fibre potrebbero peggiorare ancora di più la sintomatologia, perché la crescita del bambino esercita una pressione sulle pareti intestinali.

Con l’alimentazione invece è possibile sostenere organi e apparati attraverso l’uso di alimenti e di modalità di cottura mirate alla risoluzione del disturbo.

Rimedi naturali utili in gravidanza

Durante la gravidanza possono manifestarsi piccoli disturbi che è possibile approcciare in modo naturale.

Stipsi o stitichezza in gravidanza: rimedi naturali

L’intestino è generalmente più disidratato perché l’acqua è necessaria al bambino e c’è una maggiore pressione addominale esercitata sull’intestino, fattori che rendono la stitichezza più frequente.

In questo caso si possono limitare:

  • riso,
  • pane,
  • carne,
  • cioccolata,
  • the,
  • birra
  • bevande alcoliche.

Si raccomanda invece l’assunzione di verdure, frutta, succhi di frutta e verdure e tisane.

Equilibrio emotivo in gravidanza

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Il periodo della gravidanza ci mette di fronte ad un’alterazione ormonale che inevitabilmente influisce sull’umore.

Possiamo aiutarci con dei rimedi dolci come i fiori di Bach o i fiori Australiani. La floriterapia è un rimedio simile all’omeopatia che però, a differenza di quest’ultima (nel caso dell’aggravamento omeopatico iniziale), non ha nessuna controindicazione o effetto collaterale.

Giorno dopo giorno esercita un’azione di riequilibrio a livello emotivo quando le emozioni sono disarmoniche o troppo amplificate. Nel caso di sbalzi di umore frequenti puoi utilizzare il combinato “Equilibrio Donna” dei fiori Australiani, che contiene un mix di essenze floreali che agiscono a livello emotivo e psicosomatico sull’asse ormonale femminile, lavorando positivamente anche nei momenti di insicurezza.

Se invece ti sembra che ci sia una paura di sottofondo puoi utilizzare il combinato “Emergency” che contiene un mix di essenze floreali che ridimensionano la paura favorendo uno stato di benessere e relax.

Infine, se durante la gravidanza stai vivendo con un ritmo accelerato combinando anche il lavoro e aspetti familiari, puoi utilizzare lo “Stress stop” che favorisce la calma e la concentrazione, migliorando la gestione della vita quotidiana.

Pensiero positivo in gravidanza

Un aspetto che noto frequentemente nel mio lavoro è un generale senso di “ansia” circa lo sviluppo e la salute del bambino.

Oggi siamo sottoposte ad un approccio molto medicalizzato della gravidanza che, se da un lato ci tutela, dall’altro ci allontana sempre più dall’ascolto di noi stesse.

E’ fondamentale quindi sviluppare non solo l’ascolto di sé, ma anche un’attitudine positiva alla vita coltivando pensieri positivi. Spesso non si presta attenzione ai pensieri e sono diversi gli studi psicologici che hanno dimostrato l’attitudine, nel 80% delle persone, a pensieri negativi e ripetitivi.

La mente umana quindi sembra essere più incline a pensare in modo negativo e cambiare la qualità dei pensieri è un esercizio che richiede volontà, soprattutto all’inizio.

Questo vale anche quando ci accorgiamo di incontrare donne che raccontano le loro gravidanze sofferte: allontananiamoci da queste situazioni allenandoci a cambiare i nostri pensieri in modo positivo. Questo comincerà a riflettersi anche nella nostra quotidianità.

Articolo della Dott.ssa Veronica Pacella
Nutrizionista Olistica – Life & Health Coach
http://www.veronicapacella.com



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