Mamma Felice

Depressione pre parto, in gravidanza

Pubblicato il 1 Ottobre 2015 da

Depressione pre parto: non sono felice di essere incinta. Cosa succede se la depressione arriva durante la gravidanza.

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Solitamente, quando si è incinte si usano delle immagini stereotipate: si dice che la futura mamma tocchi il cielo con un dito, che finalmente la sua vita ha un senso. Ci sono molte donne che non riescono ad avere figli ed è vero che quando vedono il test positivo sono ripiene di felicità, ma lo è altrettanto che non per tutte l’attesa è un periodo di benessere e radiosità.

Tralasciando i piccoli fastidi che possono insorgere – dalla nausa, al vomito, alla fatica che aumenta man mano che passano i mesi – possono farsi strada dei pensieri e delle emozioni che solo un cambiamento così grande come la maternità può muovere.

Ad esempio può capitare di provare eccessiva ansia nei confronti del bambino che sta crescendo nella pancia: si ha paura che qualcosa possa non andare bene, che il feto possa essere malato o di perdere il controllo durante il momento del parto.

Oltre a ciò, la futura mamma può provare un senso di disagio verso il ruolo che andrà a ricoprire: non ha senso tranquillizzarla dicendole che il famoso istinto materno le verrà in aiuto. Quando si tratta di madri non si può parlare di “istinto”, perché significa assoggettare questa nuova veste ad un cliché permeato di perfezione che non corrisponde alla realtà.

Proprio per questo – per la paura di non essere all’altezza, di non saper riconoscere di che tipo sia il pianto del bambino, di non essere in generale capace di svolgere la propria funzione genitoriale – diverse donne possono soffrire di depressione pre partum, ovvero depressione prima del parto, in gravidanza.

Come si fa a riconoscerla? Una delle possibili cause può essere quella di aver già sofferto di depressione o che qualcuno dei propri famigliari (magari proprio la figura materna di riferimento) ne abbia sofferto.

Altre cause possibili sono le stesse della depressione post partum:

  • scarso sostegno economico
  • scarsa vicinanza del partner (se non addirittura il suo totale disinteresse)
  • gravidanza non desiderata o ancora gravidanza in età precoce.

Ecco che in questo caso ha un ruolo molto importante la prevenzione attuata dai corsi pre parto, in cui – purtroppo non in tutti i casi succede soprattutto nelle grandi strutture ospedaliere– l’ostetrica può segnalare i casi di gravidanza a rischio permettendo così di avviare un percorso psicologico che possa aiutare le madri una volta nato il bambino.

Intervenire tempestivamente significa iniziare con il piede giusto la relazione mamma-figlio.



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