Viva i Nonni, ogni volta che…

Pubblicato il 2 Ottobre 2017 da

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Viva i Nonni, ogni volta che aprono la porta e sulle scale si spande il profumo di sugo che ribolle sul fuoco. 
Viva i Nonni, quando allungano le mani nodose per spettinare i nipoti. Viva i Nonni che leccano via lo sporco con le dita, dalle guance dei bambini.

Viva i Nonni, con quelle vetrinette di oggetti buffi e misteriosi: le tazzine del servizio buono, le statuette di ceramica, i ninnoli con gli swarovski, le bomboniere di mille anni fa.
Viva i Nonni che ti fanno giocare con i piumini della cipria e i profumi con la pompetta. I Nonni che hanno sempre uno scialle nel cassetto, un grembiule, un foulard con i fiori da indossare come mantello per giocare.

Viva i Nonni che si fanno in quattro, in otto, in sedicicinquanta.

Viva i Nonni, quando dicono cose sceme: quando dicono che arriva il lupo, che se non mangi la minestra salti dalla finestra, che prima il dovere poi il piacere. Perché anche quando lo dicono, non ci credono davvero.

Viva i Nonni gentili, che vogliono bene anche a mamma e papà. Viva i Nonni gentili che sono stati anche genitori gentili. 

Viva i Nonni che si fanno in quattro, in otto, in sedicicinquanta.

I Nonni che portano i nipoti a scuola facendo le orme nella neve, i nonni che comprano la pizza bianca per la merenda di scuola, i nonni che portano a spalle la cartella pesante. I Nonni che all’uscita di scuola prendono i bambini dalle mani delle maestre, e si sbracciano davanti al cancello della scuola per farsi riconoscere da lontano. I Nonni che fanno i taxi: a nuoto, a calcio, a basket, a catechismo. I Nonni che la domenica mattina ti portano alla Messa sempre vestiti bene. 

Viva i Nonni che raccontano le storie, le storie della guerra, ma anche le storie di un’infanzia tanto lontana, di quando non c’erano la TV e nemmeno la carta igienica, di quando c’erano i tram che ti attaccavi con la bicicletta per fare più veloce.

Viva i Nonni che fanno l’orto, piegati tutti i giorni sulla terra, a togliere erbacce. I Nonni che ti fanno annaffiare il prato, raccogliere i fiori, seminare le zucchine. I Nonni che ti fanno spuntare i fagiolini.

Viva i Nonni che sanno le canzoni dei Partigiani, e le cantano al posto delle ninne nanne. I Nonni che resistono alle guerre, alle discussioni, alle litigate, ai lutti, alle malattie. 
I Nonni che continuano a cucinare polpette al sugo, mentre il profumo della cucina scende giù per le scale, attraverso i portoni, e poi nelle strade, nelle città, nei vicoli e nei palazzi.

Viva i Nonni che si fanno in quattro, in otto, in sedicicinquanta.



Commenti

5 Commenti per “Viva i Nonni, ogni volta che…”
  1. mela

    Mi hai commosso perché ho avuto la fortuna di crescere con una nonna proprio così… che bei ricordi!

  2. Meg

    Sto piangendo senza ritegno. I miei meravigliosi nonni mi mancano da morire e non passa giorno che io non pensi a loro: mi ripeto sempre che non devo rattristarmi se non ci sono più perché sono stata fortunatissima, visto che ce li ho avuti fino a pochi anni fa e nonostante abbiano avuto una vita durissima sono morti molto vecchi, felici, in discreta salute, autonomi e amati da tutti…d’altra parte questo averli avuti vicini anche nella mia età adulta ha creato un legame fortissimo, che da piccola e da ragazza non era certo così saldo perché naturalmente tante cose non le apprezzavo e non le capivo, e quando se ne sono andati il dolore è stato qualcosa di atroce mai provato prima, nonostante io avessi già avuto una generosa porzione delle mie tribolazioni dalla vita non essendo più una bambina…perdonate lo sproloquio, è che proprio adesso ci stavo pensando che oggi è la festa dei nonni e devo ricordarlo ai miei figli, che con la spensieratezza della loro verde età non ci pensano mica che tesoro che hanno ancora a disposizione avendo tutti e quattro i nonni giovanili, in salute, sempre a disposizione!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      anche io ho avuto un legame fortissimo da piccola. poi crescendo si è affievolito perché mi sono resa conto che essere bravi nonni non era sufficiente, se non eri anche un bravo genitore. ma sono milioni di anni fa, milioni di ricordi fa. ho voluto ricordare i momenti felici…

  3. Paoletta

    parole straordinarie, grazie, come sempre

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