10 regole di sicurezza per i bambini

Pubblicato il 3 Agosto 2017 da • Ultima revisione: 22 Marzo 2018

Offriamo sicurezza ai nostri figli? Mettiamo in atto, in casa, in auto, in cucina… tutte le regole di sicurezza che possono davvero fare la differenza nella vita dei bambini?

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Ho raccolto in questo post 10 regole di sicurezza da non dimenticare mai, sia in casa che in viaggio, per offrire ai bambini una vita tranquilla e serena. 

Niente chewingum e caramelle sotto i 3 anni

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La mia monitrice di Croce Rossa, ai corsi di primo soccorso pediatrico, diceva sempre ai genitori: i bambini non sentono la mancanza di qualcosa che non hanno mai assaggiato, quindi non fateglielo assaggiare prima del tempo!

Questo perché il riflesso della tosse e della deglutizione, nei bambini, non è perfettamente sviluppato fino ai 3 anni. Perché rischiare, se possiamo farne assolutamente a meno?

Le statistiche purtroppo non mentono: muoiono circa 50 bambini l’anno per cause dovute al soffocamento.

Tagliare i cibi a bastoncino

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Anche a tavola, dunque, la sicurezza prima di tutto: possiamo dare ai bambini qualunque tipo di cibo che preferiscono, ma dobbiamo tagliarlo nel modo giusto.

Il modo migliore per tagliare i cibi ai bambini piccoli è a bastoncino o a dadini piccoli: non a rondelle, che si incastrano facilmente nelle vie aeree se i bambini non hanno ancora un’adeguato riflesso della deglutizione e della tosse.

Secondo i dati ufficiali dell’Istat, il 27% delle morti classificate come “accidentali” nei bambini da 0 a 4 anni avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di corpi estranei. Passando nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali. Nella fascia di età tra 0 e 4 anni, l’inalazione di corpi estranei è la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali.

Ci sono  alcuni cibi su cui occorre fare più attenzione di altri, perché sono gommosi, tendono ad incollarsi o a bloccare le vie aeree: prosciutto crudo, wurstel, mozzarella cruda e mozzarella filante, formaggi filanti, chicchi d’uva, pomodorini, carote, ciliegie.

Attenzione in cucina

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Mentre cuciniamo, accertiamoci che le padelle calde stiano nei fuochi vicini alla parete, e non nei fuochi più vicini a noi. Evitiamo che i bambini possano quindi afferrare una padella e tirarsela addosso.

Allo stesso modo, facciamo attenzione non solo alle pentole con acqua bollente, ma anche ai bollitori: siccome raggiungono una temperatura di 100 gradi, anche la tazza di tisana bollente non va data in mano al bambino, ma bisogna aspettare che diventi tiepida.

Fissare i mobili con i tasselli

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Uno degli incidenti domestici più gravi, nelle nostre case, è dato dal fatto che i bambini si arrampicano su mobili e televisori e ne rimangono schiacciati.

Per questo è fondamentale fissare i mobili ai muri, attraverso gli appositi tasselli, a maggior ragione se si tratta di mobili pesanti o che contengono libri o piatti oppure oggetti molto pesanti.

Viaggiare sicuri, con cinture e seggiolino a norma

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Siamo ancora allo stesso punto: davanti a scuola io continuo a vedere bambini senza seggiolini e senza cinture di sicurezza. Sono scioccata, sul serio. Assicurare i bambini su appositi seggiolini è una norma di Legge, oltre che una norma di civiltà e di amore per i propri figli. Ma perché? C’è forse un vantaggio a non legarli in auto? Spendiamo forse dei soldi ogni volta che allacciamo la cintura?

Io vi propongo i seggiolini GB, che insieme a CYBEX fa parte del gruppo Goodbaby International, una delle più importanti aziende del mondo per lo sviluppo e la produzione di prodotti per neonati e bambini.  GB ha appena prodotto due nuovi modelli di seggiolino per auto di gb, VAYA i-Size e ELIAN-fix: l’importante, poi, è usarli!

VAYA I-SIZE appartiene al Gruppo 0 + / 1 ed è studiato per bambini dai 45 ai 105 centimetri di altezza

La sua particolarità è che può essere posizionato in senso contrario alla marcia fino ai 4 anni di età del bambino: in caso di incidente, il seggiolino VAYA i-Size in questi frangenti agisce come uno scudo per proteggere le zone delicate del collo e della schiena del bambino e i suoi organi interni.
Con il seggiolino posto invece in direzione di marcia – dai 16 mesi o altezza 76 centimetri – in caso di collisione frontale, la nuova tecnologia “Energy Reeduction” farà scivolare la testa del bambino verso il basso, riducendo gradualmente le forze di impatto che agiscono sul collo, prima di bloccarlo in una posizione fissa. La possibilità di lesioni al collo in caso di impatto frontalein questi casi è meno del 20% rispetto ai seggiolini che non sono dotati della tecnologia “Energy Reeduction”.

ELIAN-FIX appartiene al Gruppo 2-3, ed è adatto per bambino dai 15 ai 36 kg (circa 3-12 anni di età)

Dotato di sicure protezioni laterali, poggiatesta regolabile brevettato e protezione dagli impatti laterali (LSP System Plus), trasferisce il centro di gravità della testa alla schiena, evitando così che la testa del bambino cada pericolosamente in avanti durante il sonno e mantenendola nella zona di sicurezzain caso di collisione. È dotato di attacco Isofix.

Sito internet: www.gb-online.com

Non scuotere i neonati

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Esiste una vera e propria sindrome da scuotimento, che si verifica quando un neonato viene scosso violentemente (e basta davvero un attimo!) oppure lanciato sul letto in malomodo. In questi casi può verificarsi un trauma cranico, a causa della struttura encefalica del neonato, emorragia cerebrale, danni neurologici permanenti e morte.

Se è comprensibile essere frustrati a causa del pianto del bambino, non è comunque scuotendolo che si riesce a calmarlo, anzi: questo potrebbe peggiorare la situazione e creare al bambino gravissimi danni.

Allo stesso modo, evitiamo di afferrare i bambini piccoli dalle braccia, per esempio per farli dondolare, perché si possono creare delle lussazioni alle spalle e alle articolazione delle braccia.

Non dormire nel lettone con un neonato

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Uno dei modi per ridurre il rischio della SIDS (la sindrome della morte in culla del neonato) è quello di farlo dormire nella stessa stanza dei genitori, ma non nel lettone. Nei primi mesi di vita il neonato ha bisogno di avere una culla o un lettino separati, dove possa respirare bene, non troppo coperto e non troppo al caldo.

La scelta migliore, per chi vuole praticare il cosleeping, è utilizzare un side bed, ovvero un lettino posto a lato del lettone, aperto verso l’interno del letto principale, che permette di allattare e osservare il bambino, senza ‘togliergli il fiato’ o senza schiacciarlo.

In questo senso, il bambino sta anche molto più fresco e dorme meglio, perché non viene sballottato dai nostri movimenti.

Televisione e tablet sicuri

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Sarebbe meglio evitare di dare ai bambini il tablet e lo smartphone prima dei due-tre anni di vita: molti studi confermano che l’uso eccessivo di questi strumenti può rallentare le capacità di concentrazione dei bambini e creare disturbi come aggressività, insonnia, e anche compulsione.

Quando decidete di dare un tablet a un bambino, seguite in ogni caso alcuni accorgimenti di sicurezza:

  1. create un account per il bambino, in modo che non possa usare le vostre credenziali: in questo modo non potrà violare la vostra privacy, condividere per sbaglio email e messaggi, fare acquisti con le carte di credito, ecc..;
  2. se i giochi sul tablet sono utilizzabili anche senza internet, disattivate la connessione impostando il tablet in modalità aereo: in questo modo il bambino non potrà comprare giochi online o strumenti per giocare e salire di livello, anche per sbaglio;
  3. installiamo un sistema di parental control: questo ci permetterà non solo di nascondere i contenuti non adatti, ma di ricevere notifiche se il bambino tenta di acquistare qualcosa, o di ricevere il report delle attività settimanali;
  4. navighiamo a vista: ovvero, quando i bambini navigano su internet, stiamo sempre nei paraggi e controlliamo cosa fanno.

Alcool, fumo… parliamone!

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Uno dei principi di sicurezza fondamentali è non bere e non fumare in gravidanza: queste sostanze possono avere serie conseguenze sullo sviluppo del bambino, creare malformazioni o problemi di crescita, apprendimento, disturbi dell’attenzione.

Allo stesso modo, è indispensabile non fumare mai in una casa dove ci sono neonati o bambini: il fumo è una delle principali cause della SIDS e in ogni caso può portare a seri problemi polmonari o respiratori, oltre che provocare malattie incurabili.

Ci sono ancora famiglie che fanno assaggiare alcolici ai bambini: che si tratti di un cucchiaino di grappa a fine pasto per gioco, o che si tratti di due dita di birra in un bicchiere (visto con i miei occhi!), ai bambini non bisogna mai, mai, mai dare da bere alcolici. Possono creare disturbi dell’apprendimento, aggressività, mancanza di concentrazione, assuefazione.

Ricordiamoci che in Italia la Legge impone che sia alcolici che sigarette non possano essere vendute, né date, ai minori di 18 anni.

Insegnare ai bambini a chi chiedere aiuto

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Infine vi consiglio di seguire un corso di primo soccorso pediatrico, che contiene anche le indicazioni sulle manovre di disostruzione, ma anche le piccole manovre di primo soccorso utilissime in caso di bambini piccoli in circolazione, dal saper medicare una ferita al saper chiamare correttamente i soccorsi.

Questa è una cosa che spesso non insegniamo ai bambini, ma che è invece importantissima: spieghiamo loro come chiamare il 112 (il nuovo numero unico per le emergenze, in molte regioni; altrimenti il 118 nelle regioni in cui non è ancora attivo) e come chiedere aiuto al telefono. Quindi possiamo aiutarli a memorizzare il loro nome e cognome, il loro indirizzo di casa, il nome di mamma e papà e – negli anni – anche il nostro numero di cellulare.

Insegniamo ai bambini anche come comportarsi se si perdono: possiamo loro suggerire di entrare in un negozio e chiedere aiuto al proprietario (di solito nei negozi ci sono persone ‘di quartiere’, con attività storiche), oppure cercare una persona che indossi una divisa (carabiniere, poliziotto), oppure una mamma con dei bambini (che a rigor di logica, dovrebbe essere una persona ‘sicura’ nel loro immaginario – non certo perché un papà non lo sia!).
Insegniamo loro anche a non attraversare la strada, se si perdono, ma a fermarsi dove sono, per non allontanarsi ancora di più.



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