Divertirsi in montagna con i bambini

Pubblicato il 31 Luglio 2015 da

canna da pesca fai da te

Quest’anno passeremo le nostre vacanze prevalentemente intorno ai colli bolognesi, nella casa dove ho sempre passato tutte le estati da ragazzina, con ricordi che si confondono tra le serate in piazza a ballare il liscio insieme agli adulti e pomeriggi lunghissimi e noiosissimi, inventando giochi per far passare il tempo.

Ammettiamolo, il mare intrattiene come nessun altra cosa al mondo, basta stare in spiaggia, con paletta e secchiello, e il divertimento è insito già nel movimento delle onde, nei pesci che fanno capolino a riva, nelle conchiglie da cercare, fino ai veri e propri momenti organizzati dai gestori della struttura balneare.
In montagna, o tra le alte colline, ci si deve organizzare in modo un po’ più strutturato, anche se sicuramente la noia aiuta i bambini a escogitare stratagemmi per ingannare il tempo dei pomeriggi lunghi, come quelli dei miei ricordi.


Se si ha a disposizione uno specchio d’acqua a breve distanza si può godere del piacere di mettere i piedi ammollo, prestando la giusta attenzione, in quanto l’acqua è sempre molto fredda e i rischi del lago o del fiume sono maggiori di quelli del mare.

Si può aiutare i bambini più piccoli ad improvvisare una canna da pesca, con un semplice bastone, o ramo, e filo resistente di cotone, legando alla estremità un sassolino per renderla più pesante. Vi assicuro che possono passare ore a cercare di prendere un pesce, e questa attività, seppur totalmente improbabile, è assolutamente avvincente. I più grandi riusciranno a misurare la loro capacità di mira ed equilibrio se li invogliamo a creare costruzioni con le pietre che si trovano sulla riva, cercando di vincere la forza di gravità, oppure sfidandosi nel lancio dei sassi, ma piatti, così da farli saltare sul pelo dell’acqua, contando i numero dei salti che il sasso compie in velocità.

Il fiume solitamente regala la possibilità di trovare angoli protetti, e vicino alla riva, dove si rincorrono i girini. Riuscire a catturarne qualcuno e portarlo a casa, sistemandolo in maniera accurata, con acqua pulita e sassi, permette di osservare tutta la trasformazione di questi esserini fino a che diventano ranocchi. Che meraviglia per i bambini carpire questa trasformazione, e sicuramente non lo dimenticheranno mai. Si può concludere questa attività liberando la rana nel suo ambiente naturale, nello stesso fiume di provenienza.

Al fiume si possono cercare le pietre più tonde e lisce, immaginando e provando costruzioni particolari, torri dal difficile equilibrio, ma che soddisfazione quando si riesce nell’intento.

Un altra facile attività che stimola i bambini e li incuriosisce nei confronti della natura e dell’ambiente intorno è riuscire a carpire i segreti di quel mondo circostante. Per esempio nelle vicinanze di un campo fiorito, scorgere qualche farfalla colorata, rincorrerla, aspettare che si posi su un fiore e osservarla è sempre un momento di incanto per tutti.

Oppure è divertente riuscire a scoprire la razza di un uccello che si posa su un ramo, imparando il suo verso, studiando il colore delle sue piume, osservando il suo comportamento, senza immergersi totalmente nel bird-watching, che può essere un’attività strutturata e più adatta a bambini a partire dai 10 anni.

bosco fatato

Dai più piccoli può essere meglio apprezzata un’esperienza generale di osservazione, meglio se immersi in un’atmosfera magica e in un mondo abitato da fatine e gnomi, ovviamente in un bosco, con la voce di un adulto che racconta e lascia scoprire piccoli particolari della natura e del mondo fantastico cui i bambini sono totalmente permeati. Questo gioco è quello preferito da sempre dai miei figli e dagli altri bambini che hanno potuto godere di perlustrazioni di boschi magici abitati da fate e folletti.

E poi si possono passare ore a giocare con una palla, a nascondino, saltando a campana, a costruire capanni, a intrecciare fili e infilare perline. Giochi di una volta, semplici, ma alla portata di tutti.

Voi dove passerete le vacanze quest’anno? Tra i monti o al mare?



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