La Primavera: una occasione per trovare la felicità

Pubblicato il 30 Marzo 2015 da

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La banalità della felicità: a volte siamo così intenti ad aspettarla, da smettere di cercarla. Siamo ciechi, perché la aspettiamo, invece di passare all’azione, invece di trovare le cose pratiche che ci avvicinino a lei il prima possibile. E lo capisco: sono molto stanca, molto preoccupata, priva di energie mentali e fisiche. Stamattina salendo i gradini dell’ufficio mi sembrava di essere diventata improvvisamente vecchia: ogni passo era uno sforzo, come se tutto fosse estremamente doloroso e difficile, come se la stanchezza fisica ostacolasse persino la fluidità dei miei movimenti.

Perché è così, perché capita, perché quando ti affanni dentro le cose, perdi il senso della misura, e perdi l’obiettivo. Vivere di emergenze: cose da fare, liste di cose da fare, da organizzare, la spesa, le pulizie, la casa in disordine, il lavoro, le liste di attività rimaste indietro… a volte viviamo nell’emergenza e non riusciamo ad alzare lo sguardo oltre l’oggi, per fissare negli occhi il vero obiettivo: perché sto facendo questo? Cosa voglio raggiungere, cosa voglio dire?

Io mi sto aiutando, e lo devo alla Primavera. Il sole mi parla di nuove occasioni, di aria pulita, di vestiti leggeri, di rinnovamenti. Cerco di uscire qualche minuto dall’ufficio, nella pausa pranzo, quando mi è possibile, per camminare 300 metri fino al bar all’angolo: mi siedo sotto il sole, strizzo gli occhi, la pelle abbracciata dal caldo, i germogli che diventano già fiori sugli alberi, i gatti che si strusciano sulle caviglie. Il sole mi ridimensiona: non sono al centro del mondo, i miei problemi non sono al centro del mondo. Il mondo va bene così, nessun gatto si strugge per le mie scadenze mancate.

Ma soprattutto ho iniziato a vivere nel mondo vero, ho ricominciato le mie attività di volontariato, ho qualcosa di reale da fare, riunioni serali, iniziative da organizzare. Torno nel mondo vero e mi accorgo che non è cambiato molto, ma forse nemmeno io. Che ognuno ha ancora bisogno di cose piccole: di comunicare con il mondo come faccio io, ma nello stesso tempo svegliarsi con il profumo del pane.

Il sabato mattina mi alzo molto presto e giro per Mappano, questo paese che ho ritrovato da poco. Cammino per due ore, mi fermo al bar, all’angolo della strada chiacchiero con qualche vecchio amico di mia nonna, leggo il giornale locale, faccio la spesa. Ma soprattutto: perdo tempo.

PERDO TEMPO. Il mio tempo così prezioso, il tempo che non mi basta mai, il tempo che mi viene da piangere quando penso a tutte le cose da fare. Sì, lo regalo al sole, ai miei piedi che attraversano sulle strisce rosse, alle chiacchiere che sono solo chiacchiere di qualcosa che non serve ma semplicemente è bello. Regalo il tempo come quando si gettano via le briciole agli uccellini, non faccio altro che camminare e parlare. E ricominciare a ridere, a ritrovare il piacere puro delle persone, dell’umanità, di tutto ciò che è profondamente diverso da me, e che riesco ad amare lo stesso e a trovare affascinante.

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E il tempo diventa così una medicina, una voce che dice: Hai visto? Non succede niente se perdi tempo.

E io che pensavo che il mondo si sarebbe congelato, senza il mio affanno. E invece il tempo era ancora lì – e pure l’affanno, a dire il vero -, ma soprattutto il sole, la Primavera, tutte le occasioni inaspettate, le persone, e la vita che non può rientrare in una lista, perché non è una cosa da fare – NON è una cosa da fare.

E’ un alzare gli occhi e prenderla, e poi va bene lo stesso tutto quanto. Anche perderne un po’ per strada, purché si faccia sempre qualche passo in avanti.
In fondo, anche quest’anno la Primavera è arrivata.



Commenti

15 Commenti per “La Primavera: una occasione per trovare la felicità”
  1. Patrizia Minuta

    Difficile non pensare al tempo come nemico.
    Bello questo post però..anche io al sole ora!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Più immagino il tempo come un nemico, più mi sento paralizzata di fronte alle cose da fare, che oggettivamente sono troppe. Ma non è colpa del tempo, però. E questa paralisi che mi viene, mi crea ulteriore paura, e inizia un circolo vizioso che ho assolutamente bisogno di interrompere.

  2. “e la vita che non può rientrare in una lista, perché non è una cosa da fare – NON è una cosa da fare”

    TU ogni volta mi scaldi!

  3. Ecco, la primavera, ogni anno, mi fa esattamente l’effetto che hai descritto in questo post. E stamattina, nonostante sia fine mese, nonostante io sia tremendamente indietro su tutto, dopo aver accompagnato i bambini e scuola, e prima di entrare nel mio ufficio in casa, dove il PC mi aspettava già acceso, sono andata a guardare il mare…
    Ho perso tempo? Non credo; credo, piuttosto, di averlo investito per riconciliarmi con la vita; adesso mi sento meglio, più energica e più felice.

  4. EleCleo

    Anch’io appena sveglia avevo i letti da fare la lavastoviglie da svuotare e riempire di nuovo i bucati da fare ma…..ho visto il sole, mi sono vestita comoda e ho camminato fino alla mia chiesa ho partecipato alla Messa delle 8,30 e poi dalle 9 alle 10,30 ho camminato col viso al sole! Sono rientrata a casa carica di energia e ho fatto tutto con piacere! Ora leggo il tuo post….come é vero.

  5. Valentina

    Ho l’impressione che molte amiche oggi, come me, abbiano letto il tuo post e si siano dette :”Ma questa qua mi legge nel pensiero…e non è la prima volta, ma come farà?”
    Hai il dono di tradurre in pensieri scritti particolarmente toccanti la vita di tante tue “colleghe” mamme, mogli, blogger e non. Ti rendi conto che talento hai? Tutte le volte che fai fatica, tutte le volte che credi di non farcela e senti pressante la responsabilità del tuo ruolo, pensa ai volti nascosti dietro il tuo monitor che piangono con te, ridono con te, si emozionano e hanno deciso di dare una svolta alla loro vita grazie a te.
    Non hai bisogno di invidiare chi ha fede, tu sei scintilla divina.
    Ti voglio bene tesoro…

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Scintilla divina magari no, ma scintilla sì, come tutte noi, tutte le donne. Alla fine sembra che io legga nel pensiero, perché noi donne siamo molto simili tra noi, anche quando ci sentiamo diversissime: cerchiamo di rincorrere non so cosa, forse la perfezione? Guarda, sto scrivendo proprio in questo momento un post sul perfezionismo.
      In bilico tra perfezionismo e procrastinazione… e alla ricerca di un continuo equilibrio!

  6. Anche a me ultimamente mi piace perdere tempo, accompagnare Fede a scuola e fermarmi un po’ a chiacchierare con le altre mamme, anche se ci sono milioni di cose che mi aspettano, anche se esco senza aver rifatto i letti. E non sono per niente pentita di perdere tempo!

  7. micaela

    Carissima,
    il perdere tempo parlando con la gente è stato il mio lavoro fino a poco tempo fa, poi ho deciso che non avevo più voglia di chiacchiere e mi sono chiusa dentro uno sterile e impersonale ufficio.
    Beh le chiacchiere con la gente mi mancano tantissimo, sono un toccasana per l’anima, creano quella ragnatela di sentimenti, emozioni che ti fanno sentire viva.
    Anch’io ho bisogno di luce e sole per dimenticarmi quante cose ho da fare e non riesco, non ho voglia, ho perso l’entusiasmo di fare…
    Spero che il sole mi riporti un po’ di fiducia e mi aiuti a guardare oltre per tornare ad avere gli ochhi che brillano e le labbra che sorridono.
    Grazie di esistere. Tvb.

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