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Enuresi notturna: consigli ai genitori

Pubblicato il 5 Novembre 2014 da • Ultima revisione: 26 Giugno 2015

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L’enuresi notturna dei bambini non è una malattia: possiamo dire che può essere una normalissima fase della vita di un bambino? Nella media, i bambini raggiungono questa maturità intorno ai 2-3 anni: prima di giorno, poi di notte. Nella vita reale, l’enuresi notturna si può presentare anche fino a 5-6 anni di età (è detta enuresi notturna proprio la manifestazione di perdita involontaria di urina nel sonno, in un età in cui la maggior parte dei bambini ha già raggiunto questo controllo).

Passare dal pannolino al controllo degli sfinteri è enormemente complicato, per un bambino, sia dal punto di vista fisico, che psicologico.
Per questo, diciamolo subito: fare la pipì a letto anche fino a 5-6 anni non è una tragedia, e non è il preludio a future tragedie.

Nella media, sono più i maschi a ritardare il completo controllo degli sfinteri.
Ma questo può essere fisiologico: può trattarsi di una immaturità della vescica, o di un ritardo nello sviluppo ormonale del bambino (perfettamente normale), o ancora semplicemente di un bambino con un sonno molto profondo, o anche troppo impegnato – di giorno – a giocare e divertirsi (quindi va in bagno all’ultimo momento o non svuota bene la vescica).

Solo in rari casi l’enuresi notturna può essere il sintomo di patologie vere e proprie, e il pediatra saprà darci tutte le informazioni necessarie in merito. Diciamo che fino ai 7 anni possiamo stare tranquilli, e continuare a monitorare la situazione insieme al pediatra.

Indice dell'articolo

Cosa possono fare mamma o papà?

Intanto, vediamo le cose da NON fare:

  • Non consideriamo un problema ciò che NON è un problema: niente ansie, niente preoccupazioni inutili. Diamo il tempo al bambino di crescere e aiutiamolo ad affrontare serenamente questa fase della sua vita.
  • Non sgridiamo il bambino che fa la pipì a letto: non lo fa per dispetto! Miglioriamo la comunicazione e l’empatia, cerchiamo di comprenderlo: anche per lui non è semplice gestire il suo corpo!
  • Non facciamo bere il bambino la notte, né prima di andare a letto: niente tazze di latte giganti, o tisane. del resto, a sei anni, non occorre certo il latte per ‘sfamare’ o coccolare un bambino.

Aiutiamo invece il bambino a conoscere il suo corpo: mostriamogli un libro che rappresenta anatomicamente la vescica, spieghiamogli il funzionamento, la fisiologia e anche l’importanza di svuotarla completamente.

Svegliare il bambino di notte può essere controproducente: valutiamolo in base al sonno e al carattere del bambino. In alternativa, usiamo le apposite mutandine: danno al bimbo la sensazione di avere delle mutandine vere, ma contengono eventuali fuoriuscite di pipì.

Prima di andare a nanna, facciamo il rito della pipì: in bagno, raccontiamoci la giornata, le cose belle che abbiamo fatto, e invitiamo il bambino a svuotare bene la vescica, fino alla fine.

Un trucchetto per rinforzare la vescica e il pavimento pelvico, di giorno: giochiamo con i bambini a trattenere e rilasciare la pipì, sul water, più volte. Questo è un vero allenamento per la vescica, e ne migliora il controllo. Assicuriamoci, alla fine, che la vescica sia completamente svuotata, dando al bambino tutto il tempo necessario.

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In collaborazione con Huggies DryNites



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