Guggenheim Venezia e il progetto Kids Creative Lab

Pubblicato il 30 Aprile 2014 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

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Siamo stati invitati da OVS a visitare l’installazione frutto del progetto Kids Creative Lab, realizzata nella sala delle collezioni del bellissimo museo Peggy Guggenheim di Venezia.
L’installazione sta avendo un grandissimo successo, con la partecipazione di decine di migliaia di visitatori: era quasi difficile riuscire a fare foto in mezzo al brulicare di bambini curiosi, maestre, visitatori e appassionati d’arte.

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Come descrivere la bellezza di questo progetto e del contesto in cui è inserito? Ci proverò raccontando dei viaggi, nel tempo e nello spazio, che facciano percepire come l’arte sia la più bella forma di comunione e comunicazione della bellezza.

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Il primo viaggio è quello della Collezione Peggy Guggenheim: è un viaggio nell’arte del ‘900, nella volontà di difendere, preservare e far conoscere l’arte. Le sale si snodano in un percorso che parte dalla scoperta delle nuove forme artistiche come il cubismo, l’astrattismo, il surrealismo. Si vedono i primi Kandinsky, in cui sembra di intravedere l’embrione dell’astrattismo che diventerà. Si vedono i primi esperimenti di Fontana che inizia a scoprire che la tela può essere esplorata anche lacerandola e deformandola. Si vede un Pollock che deve ancora scoprire le sue tecniche di sgocciolamento, ma che sta provando e elaborare il suo alfabeto di armonie di forme e di colori.
Si possono ammirare dei Mirò, inconfondibili, e poi i quadri di Ernst (che spaventano e affascinano i bambini), ricchi di simbolismi e riferimenti alla vita di Peggy Guggenheim stessa, che ne era stata moglie per molti anni. A me hanno ricordato i viaggi onirici di Fellini e le paure e le simbologie di Hyeronimus Bosh. Si può vedere lo stadio embrionale di molti dei più grandi talenti del secolo scorso.

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La collezione è davvero bellissima, e io ho percepito un significato: è un continuum che fa capire che l’arte non è un invenzione individuale, ma è un percorso. L’artista non può essere solo, fa parte di un mondo, di una comunità, e ogni nuovo artista che scopre un nuovo modo di rappresentare emozioni e sensazioni, è in realtà un “bambino sulle spalle di un gigante”. Ognuno aggiunge un piccolo pezzo a quel percorso che non si può distinguere dall’evoluzione dell’umanità stessa, un percorso collettivo che si chiama ARTE.

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Questo viaggio nella collezione mi fa capire il perché dell’installazione collettiva del Kids Creative Lab: un singolo mosaico fatto da un solo bambino può essere un gioco: un’installazione collettiva è un’opera d’arte, e il viaggio attraverso le sale è un percorso con sale dedicate alle diverse regioni a cui sono stati assegnati diversi colori, con una mappa cromatica dell’Italia. Ci sono effetti optical, robot, draghi, domino multicolore, tessere montate all’incontrario da novelli Fontana che hanno voluto opporsi alle regole dimostrando che l’arte è anche questo, vedere le cose da un altro punto di vista.

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Nonostante i tentativi di molti bambini di indicare esattamente la propria opera, il percorso attraverso le sale è un viaggio attraverso un’opera collettiva. Si esce con la bella sensazione che anche qui, come nella collezione permanente, l’opera d’arte è costituita dall’insieme.

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L’ultimo viaggio di cui voglio parlare brevemente è quello nei luoghi di Venezia. La città impossibile, la città magica, arricchita di bellezza da generazioni e generazioni di artisti, pittori, urbanisti, architetti, scultori, finanziati da commercianti, mecenati, mercanti, che con la voglia di circondarsi di bello hanno prodotto l’architettura e le opere d’arte che affascinano tutto il mondo. Dal momento in cui si entra a Venezia si respira la bellezza. Acqua, ponti, scorci di case, un labirinto di vie che non seguono alcuna logica conosciuta, neanche nei numeri civici di case e negozi.
Venezia stessa è un’opera d’arte.

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Kids Creative Lab è il progetto educativo per i bambini delle Scuole Primarie italiane, organizzato da OVS e da Collezione Peggy Guggenheim. Quest’anno è giunto alla sua seconda edizione: ha coinvolto oltre 1800 classi per un totale di circa 300mila bambini.
Ad ogni bambino che ne ha fatto richiesta a novembre 2013 presso i negozi OVS, è stato fornito un kit d’artista, contenente istruzioni e materiali per realizzare un vero e proprio mosaico, con tessere di vetro realizzate con materiale ecologico e fornite dall’azienda Trend.
Tutti i mosaici realizzati sono diventati parte di una istallazione collettiva aperta al pubblico nelle sale della Collezione Peggy Guggenheim, nel bellissimo e suggestivo palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande a Venezia, dal 25 aprile al 4 maggio 2014.
Se volete avventurarvi nei viaggi che ho descritto, o inventarne di nuovi, vi consiglio vivamente di non perdervela.



Commenti

8 Commenti per “Guggenheim Venezia e il progetto Kids Creative Lab”
  1. Venezia

    Ciao, prima ho scritto un commento, visto che sono andata alla mostra con la mia bimba.
    Non era proprio entusiasta..spero che non sia per questo motivo che non è stato pubblicato……..

  2. Venezia

    Comunque lo riscrivo.
    La mia bimba ha partecipato con la sua scuola e siamo andati venerdì a vedere la mostra.
    Non ci è piaciuta perchè non si capiva nulla, sembrava tutto messo a caso, non c’erano spiegazioni e non si individuavano le opere delle varie scuole (e i bimbi ci sn rimasti molto male).

    Inoltre tra le altre opere permanenti della Guggenheim ci sono pezzi che anche se artistici agli occhi di noi profani potrebbero apparire un po’ “azzardati” e non adatti a dei bambini……..

    Quindi la valutazione è stata negativa.
    Ci dispiace perchè poteva essere una bella occasione.


    • immagine livello
      Primina

      Io ho visto tante scolaresche con bambini felici e incuriositi, e la felicità e la curiosità sono buone cose da coltivare nei bambini 🙂

      • Ester

        la curiosità e la felicità sono cose buone..sono d’accordo, ma dipende…. o no?

      • Venezia

        Sai, la fantasia non è buona solo perchè è fantasia. I bambini sanno essere anche maliziosi, e molte opere della Gughenheim danno adito a fantasie non molto belle a mio parere.

        E poi come avevo scritto non si capiva di quali classi/scuole erano le opere….. di questo cosa mi dici?

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

        immagine livello
        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        E’ un’opera collettiva proprio perché deve perdere la sua individualità e trasformarsi in un’opera d’arte diversa da quella di partenza.

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