Compiti a casa

Pubblicato il 23 Settembre 2013 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

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I nostri primi compiti a casa, questo weekend. Ora, quando dico ‘nostri’ parlando di scuola elementare, non pensiate che io sia una mamma rimbambita che crede di fare le elementari con la figlia: semplicemente indico un modo di pensare, dove la scuola  è un impegno anche della famiglia, un interesse, un sistema educativo che vogliamo condividere. Certamente i compiti (per lo meno i PRIMI compiti), sono state una di quelle occasioni che non volevo perdermi.

Dafne non vedeva l’ora di farli. E anche io. Adesso non vorrei parlare troppo presto (tanto sarà così), ma mi pare che nei compiti Dafne riesca a vedere una dimensione di gioco che può apprezzare: il suo gioco preferito è fare la maestra, scrivere, disegnare, incollare. credo che in questo abbia avuto notevole influenza tutto il nostro passato creativo: Mammafelice ha aiutato non solo me, ma anche lei, a ragionare creativamente, e ad apprezzare i lavori manuali. A imparare curiosando tra le parole, aprire cassetti pieni di bottoni, utilizzare materiali che sporcavano, ma senza farne un dramma.

Io penso che vivere creativamente ci abbia aiutati in questa fase.

I compiti erano molto brevi, ovviamente: scrivere 10 volte la parola APE, ricopiare una frase molto corta e cerchiare la lettera A, colorare il disegno dell’ape e disegnare una fatina. Diciamo che ci abbiamo messo un’oretta dopo pranzo, sabato, perdendo un po’ di tempo a temperare matite e riordinare tutti i colori che avevamo a casa.

A me è piaciuto. Non avrei voluto perdere per nulla al mondo quel momento, e sono felice di averlo avuto in dono.

Mi è servito anche per fare alcune considerazioni: chissà se le condividete anche voi.

La tentazione di fare i compiti al posto dei figli è molto forte

Colorare due cose (magari pure male), o scrivere dieci parole. A volte i bambini sanno essere lenti e snervanti. Sarebbe molto facile togliersi di mezzo i compiti e farli al posto loro. Inutile dirvi che NON l’ho fatto. Anzi. Ho anche cercato di non stare proprio a guardarla ogni secondo. Nel disegno della fatina, ad esempio: non ho ceduto alla sua richiesta di disegnare meglio le ali o i capelli; il disegno non doveva essere perfetto, ma vero. L’ho piuttosto invitata a fare una brutta su un foglio a parte, per esercitarsi, e poi ricopiare il disegno quando si sentiva sicura.

I compiti devono servirle per rafforzare le sue conoscenze, la sua coordinazione, la concentrazione, e anche il senso del dovere: un genitore che si sostituisce al figlio in questo momento, sta facendo un danno educativo, gli impedisce di evolversi, ma soprattutto di responsabilizzarsi. Penso sia sbagliato.

Piuttosto trovo saggio, nel caso in cui ci siano troppi compiti, scrivere sul diario un messaggio alla maestra: non ha fatto i compiti, perché erano troppi. Meglio l’onestà.

I bambini con genitori poco presenti, sono svantaggiati

Soprattutto adesso si tratta di compiti davvero semplici. Ma bisogna saper leggere (forse adesso in prima elementare si dà per scontato che i bambini sappiano già leggere o scrivere; o forse si dà per scontato che i genitori siano presenti), e se il bambino non ha nessuno accanto per risolvere i suoi dubbi, sbaglierà. Certo, sbagliando si impara. Ma la differenza tra un bambino seguito e un bambino non seguito, secondo me esiste, e con il passare del tempo si nota sempre di più.

E come si risolve questo? Certo non si può lasciare il proprio lavoro a tempo pieno, o incentrare la propria vita sui compiti dei figli. Ma non penso che sia impossibile dedicare loro un’ora al giorno per rivedere il diario, firmarlo, controllare i quaderni, dare una mano con i compiti. Questi figli li abbiamo fatti: non vogliamo mica affidarli totalmente alla scuola?

Non so come stia andando in generale la classe: lo scoprirò con il tempo, alle prime riunioni. Non voglio che mia figlia sia perfetta, né la migliore della classe: ho lottato contro me stessa, per anni, per scrollarmi di dosso l’idea che essere i migliori sia sempre la cosa giusta.

Ma deve essere la migliore versione di se stessa: questo lo pretendo.
Non per avere successo, o apprezzamenti, ma per capire che la creatività non è nulla, se non ci metti la fatica, la costanza, l’impegno, e anche la responsabilità.



Commenti

38 Commenti per “Compiti a casa”
  1. Per noi i compiti a casa sono arrivati sin dal primo giorno di scuola. Pochi, gestibili, ma costati. Ci siamo organizzate così: Ludovica fa i compiti accanto a me che lavoro; se deve colorare o scrivere lo fa in autonomia e io poi do una sbirciatina, se deve leggere lo facciamo insieme. Se non è necessario, non intervengo. Avremmo potuto mettere una scrivania in camera sua ma non lo abbiamo fatto; abbiamo preferito ritagliarle un angolo nel mio home office, in modo che io possa seguirla e lei possa comunque sentirsi grande perché sta accanto a mamma che lavora. Comunque hai ragione, i bambini con genitori poco presenti sono svantaggiati. Dove abito io si usa affidarli a maestre che li seguono privatamente il pomeriggio. Non è un’usanza che amo molto, ma capisco che può essere un’esigenza…

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Noi abbiamo messo anche la scrivania in camera, ma con una sedia in cui noi possiamo sederci lì accanto. In generale, mi piacerebbe appunto portarla in ufficio al pomeriggio, per fare come dici tu: sbirciare, ma non intervenire. Ma se non ho capito male, i compiti saranno dati solo il venerdì. Bisogna vedere…

  2. anche per noi sono cominciati..il sabato due paginette da copiare, colorare etc… sembrano semplici ma per noi adulti che già abbiamo imparato…con loro ci vuole comprensione e aiuto per comprendere ma senza fare i compiti al posto loro, il sabato non lavoro e questo mi conforta…un pò difficile gestire entrambi i compiti dei gemelli cercando di dare aiuto e importanza ad entrambi (classi separate ma per ora compiti uguali)

  3. Sono proprio d’accordo con te, non si deve sostituire i figli nello svolgimento dei compiti, ma è molto importante stare loro accanto. Anche chi è impossibilitato (per lavoro…) dovrebbe assicurarsi che chi li “tiene” sappia accompagnarli nello svolgimento. Personalmente ho notato che questo influisce molto sull’atteggiamento dei bimbi e sull’importanza che loro danno al “loro lavoro”, che appunto è la scuola! Saper evidenziare un compito svolto bene, con impegno è davvero gratificante…anche per il genitore, no?? 😉

  4. Anche noi piccoli, primissimi compiti nel fine settimana! Per me sarà fondamentale dare l’abitudine a farli autonomamente, con le proprie forze. Ho visto in famiglia casi di compiti fatti con la mamma al fianco dalle elementari al liceo, e mi sembra una cosa deleteria.

  5. Le mie “bimbe” hanno ormai 12 e 9 anni. Solo all’inzio, in prima elementare le ho aiutate a fare i compiti, ora sebbene io sia presente glieli faccio fare autonomamente, intervengo solo se sono loro a chiedermi spiegazioni o aiuto.

  6. noi abbiamo iniziato la settimana scorsa coi compiti ed effettivamente la tentazione di pretendere che siano fatti al meglio secondo il metro di un adulto e non quello di un bambino c’è.
    o almeno io ce l’ho e sto cercando di stemperarla: alla fine Simone è bravo e veloce a fare tutto come si deve, son io che devo imparare a comportarmi bene da “mamma di un bimbo che fa i compiti”…

  7. Ma deve essere la migliore versione di se stessa…
    davvero bello! Anche Second ha cominciato con i compiti al contrario di First che è un perfezionista ci ha messo due minuti ed io gli ho cancellato mezza pagina perché era fatta davvero male gli ho spiegato che alle elementari non è come all’asilo che come lo facevo lo facevi andava bene, ma ci vuole più impegno e fare le cose per bene, speriamo abbia capito 😉

  8. clarissa

    Sono d’accordo nel non fare io i compiti al mio Camillo. Credo sia diseducativo. Non pretendo che Camillo faccia i compiti in modo perfetto ma che li faccia. Questo week end doveva scrivere la data stando dentro due quadretti. Ci siamo messi sul tavolo e mentre lui faceva i suoi compiti io scrivevo le mie ricette, ci siamo interrotti ogni tanto per chiacchierare. Diciamo che una cosa che poteva durare un’oretta è durata un pò di più, ma è stato piacevole. Spero di poter continuare cosi, mi auguro che i compiti per lui diventino un momento piacevole e non un obbligo noioso

  9. Non la migliore, ma la migliore versione di se stessa….molto giusto barbara. Questa è una cosa che le mamme dovrebbero tenere sempre in testa nell’educazione dei propri figli. Però quando si perde la pazienza, è forte la tentazione di completare i compiti dei figli, magari con la gabola di scrivere con la mano sinistra…

  10. Per me e’ ancora presto, ma la penso come te Barbara.
    Questi figli ce li siamo fatti e, in qualche caso, anche sudati.
    E’ il principio del volere la bicicletta e del pedalare, in parte.
    E’ un lavoro da equilibrista il genitore. Sia che aiuti nei compiti, sia nella vita normale.
    Devi insegnar loro a far da soli, ma allo stesso tempo farli sentire sicuri che ci sei, sempre, incondizionatamente. Forgiare la loro autonomia, ma allo stesso tempo far capire che mamma e papa’ ci saranno e in qualche caso devono esserci sempre.
    Non e’ facile.
    Io spero ogni giorno di riuscirci.
    Un abbraccio a tutte voi bellissime mamme.

    Ps Ma dove si puo trovare una tata fidata??? Help me please!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Eh, la tata. Ma che ne so. Devo cercare anche io una baby sitter per le punizioni, ma poi vi racconto 😉

      p.s. Io però certe volte sta bicicletta la vorrei tanto mandare in manutenzione… :mrgreen:

      • Mi incuriosisci…a me non serve per le punizioni, ma una tata vera…c’ho certi casini…
        Se vuoi per le punizioni vengo io…buahahahanananana (risata diabolica e satanica).
        E ‘na gonfiatina alle gomme e un giro di olio, no?

  11. mi viene di dirti solo una cosa: “parole sante”!
    Non potrei che essere piu d’accordo dalla prima all’ultima parola.

  12. Valentina

    Ciao Barbara!!! Io auguro a te e a Dafne una cosa sola: delle “buone” maestre. In tutti i sensi. Fanno il 90% della serenità tua e di tua figlia. Io ho portato il mio ometto alla scuola più lontana da casa e tutti giorni faccio la pallina di ping pong per gestire lui e la sorellina, sapendo di trovare delle maestre come volevo io. Nulla da eccepire sulla qualità della didattica, meno d’accordo sulla mole di compiti considerando che esce alle 16,30. Dopo comunicazioni da parte mia sul diario, discussioni sulla mia competenza o meno in materia di quantità di lavoro a casa, ho optato per il buonsenso. Ho parlato a lungo con il mio bambino mettendolo al corrente che dovrà, per forza di cose, farsi “il mazzo” più di quello che immaginavamo, che poi tutta questa fatica verrà premiata, che nei giorni che fa sport (ed è sfinito) avrà il mio incoraggiamento ed il mio appoggio più degli altri giorni e se non mi azzardo a scrivere al posto suo (oltre che ad essere profondamente sbagliato non è nemmeno “furbo”, si vede subito e noi genitori si passa da stupidi), se fa male il suo lavoro non ho problemi a cancellargli tutto e farlo riniziare da capo, se alle 7 di sera deve colorare una pagina intera io una mano, piccola quanto volete, gliela dò.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Se ti dico che per ora la maestra di ruolo è in malattia? Non l’abbiamo ancora vista… 🙁
      C’è una splendida e capacissima supplente, e mi auguro che possa rimanere tutto l’anno. Non so. Forse ci diranno qualcosa tra un paio di settimane.

    • Anna

      Valentina: Anche mia figlia ha avuto sempre compiti, tutti i giorni nonostante il tempo pieno.

      Credo che ci voglia giudizio da parte dei genitori e delle maestre.

      A mia figlia chiedevano di colorare i disegni sulle fotocopie, quelli a margine dell’esercizio da svolgere. Non era Arte e Immagine ma il disegnino buffo che inseriscono per abbellire la pagina di matematica o italiano.
      Non l’ho mai trovato giusto. Soprattutto se di esercizi da svolgere ne avevano parecchi.
      Ora che e’ in quinta elementare quando le danno analisi grammaticale e logica le suggerirei di abbreviare ma la maestra pretende che scriva per intero. Cosi le pagine da scrivere diventano 10 non 5. Dopo due anni di analisi grammaticale se invece di scrivere “nome comune di cosa maschile singolare” scrivo “n.c. cosa masc sing” che cosa cambia?
      Parlo di compiti iniziati alle 17:00, finiti alle 20:00. Ma sono bambini o macchine da guerra ? E il tempo per giocare, per guardare un cartone, per fare le coccole con mamma e papa’, per chiacchierare?
      Mah… mi sa che sono proprio una mamma con i paraocchi perche’ non vedo la logica di questo sistema tutto italiano. Un sistema nozionistico, per nulla divertente, ne interattivo.
      Oggi giornata no ! Scusate lo sfogo.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        No, dai, tre ore di compiti in quinta elementare a me sembra eccessivo. A voi no?

      • Anna

        Vogliamo parlare dei Sabati e le Domeniche passate sui libri mentre il papa’ e l’altra piu’ piccola uscivano per andare a divertirsi ?
        E se ti lamenti sei quella che attacca sempre le istituzioni, e la scuola pubblica italiana.
        So di dire una cosa cattiva, ma mi piacerebbe se per avere l’abilitazione ad insegnare si debba essere madre/padre o zia, insomma bisogna stare a casa il weekend e vedere con i propri occhi quanto tempo impiegano questi bambini a svolgere i compiti che loro assegnano.
        A mio avviso e’ un danno per i bambini, per le famiglie.
        Anche perche’ a fare tutti questi compiti sono sempre gli stessi bambini. Quelli seguiti da mamma e papa’, quelli che i compiti non avrebbero neanche bisogno di farli perche l’insegnamento esce fuori in tutti i discorsi che si fanno in casa.
        I bambini non seguiti, i compiti non li svolgono, non studiano. Perche’ e troppo. Ovviamente parlo di esperienza personale, ma sento troppo spesso questi discorsi da genitori di bambini che frequentano altre scuole.

      • la cla

        Proprio quello che intendevo io nel post di sopra!! Ho anch’io una figlia in 5 elementare e sono stanchissima anch’io di dover passare tutti i sabati e le domeniche (soprattutto quelle con il sole) chiuse in casa sui libri!!!!! Mia figlia poi già voglia di studiare ne ha sotto le scarpe quindi fatico il triplo. Sommiamo il fatto che è un’altalenanza di insegnanti dalla prima in poi, ognuna con richieste diverse, se andiamo avanti di questo passo temo seriamente x le medie!!!!!
        Non capisco se non sono in grado io di farglieli fare in maniera più rapida (dovrei forse fregarmene di come scrive, non stare a ripeterle che non serve una pagina intera x 5/6 righe del libro). Non dovrei farle domande trabocchetto x capire se ha davvero capito il concetto.
        Caspita, ma a volte……..molte volte!!!!!! mi sembra che dobbiamo noi mamme trasformarci magicamente ANCHE in insegnanti!!! E non mi sembra x niente giusto, visto che loro vengono pagate proprio x istruire i nostri figli. Abbiamo il sacrosanto diritto a goderceli i nostri bambini!!!!! Con passeggiate, coccole, guardandoci un film insieme o facendo dolci, NON SOLO COMPITI :argh: UFFFFFFFF

  13. la frase “Questi figli li abbiamo fatti: non vogliamo mica affidarli totalmente alla scuola?” sarebbe da incorniciare, da stampare a caratteri cubitali, da far leggere a tutti.

  14. Bellissimo post… prendo appunti. Vero che tra un anno me lo ricordi? 😆

  15. mina

    Non voglio che mia figlia sia perfetta, né la migliore della classe…
    Ma deve essere la migliore versione di se stessa: questo lo pretendo.

    Ecco, da figlia di genitori che hanno preteso (quasi) sempre che fossi la migliore della classe ti dico: parole sante! Ho ancora tre anni per abituarmi all’idea di mio figlio che fa i compiti, speriamo siano sufficienti per impare a gestire queste cose…!

  16. Anche io ho adottato il metodo del gioca compiti, solo così si diverte imparando… Quante volte ti viene voglia di farli apposto suo sopratutto quando vedi che le ore corrono un fretta!!! Ma sono momenti comunque bellissimi e da condividere assolutamente Insieme!
    http://mamma-manager.blogspot.it

  17. Io non so come comportarmi con mia figlia. Ha iniziato la scuola da 2 settimane e i compiti sono già un tasto dolente!!!Io non vorrei intromettermi, ma almeno per ora devo dirle io in cosa consistono i compiti e spiegarle come vanno fatti. In questi giorni stanno iniziando a scrivere le prime parole e a casa devono ricopiarle, ma lei, che già non è troppo precisa di suo, scrive una lettere troppo grande e quella dopo troppo piccola e un po’ lo fa anche apposta! Io non riesco a lasciare la pagina così brutta e le lettere fatte peggio gliele faccio rifare, le altre no! Ma mi sembra un lavoro fatto male e soprattutto sono convinta che lo sappia fare meglio, che non tiri fuori la miglior se stessa, e io non so come comportarmi!!!!!!!!!!

  18. aurora

    Buongiorno!!!Prima di tutto vorrei fare i complimenti per tutti gli articoli pubblicati: rispecchiano la maggior parte delle “problematiche” quotidiane!!!
    I COMPITI CHE FATICA!!!!!
    Bhe, io sono d’accordo con il dire che tutti i bambini sono capaci di fare da soli basta solo saperli indirizzare dalla parte giusta!!! Ecco perchè nel corso del tempo con il mio lavoro da pedagogista ho sviluppato un ” metodo” che aiuta tutti(piccini e liceali) a migliorare lo studio e abbattere gli ostacoli delle materie ostiche come la matematica, la storia, la grammatica….
    Perchè non studiare giocando?? In realtà i nostri bambini crescono giocando, imparano a parlare e a camminare giocando con noi quindi perchè con i compiti dovrebbe essere diverso???
    E allora le tabelline diventeranno saltelli e filastrocche, la grammatica un disegno putinato da collegare, la storia una favola con le marionette…ecc..
    E’ la qualità del tempo che spendiamo nello studio a fare la differenza non la quantità!!!! Siete d’accordo???
    Ho una pagina su fb si chiama “la bottega di archimede” per chi volesse si scambiano consigli sui compiti e sulla crescita dei bambini!!!

    A presto

    AURORA

  19. Help ….sono una mamma inglese, mio figlio e in seconda elementare e ha una nuova insegnate di italiano, la maestra non ha mai finora corretto i lavori fatto a scuola o i compiti a casa,(da settembre…) come posso scrivere un messaggio per chiederle in un modo educato, di correggere i lavori fatto finora??????
    Grazie in anticipo per tutti voi che mi risponde.,!!!!

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