10 responses

  1. Any
    17 Settembre 2013

    Bel post! Io Nic l’ho allattato fino a tre anni (sì tre). Mi hanno detto di tutto, in ogni caso non ho dato ascolto alle critiche infondate. Per le pappe, non ti dico. Non mi mangiava nulla, poi ascoltando l’ex pediatra di mia sorella, ho iniziato ad introdurre il cibo “vero”, tutto cotto in modo sano e naturale (considera che noi mangiamo senza sale, non per la linea, una questione di abitudini alimentari). L’autosvezzamento è molto interessante, e anche scoprire il nostro istinto materno 🙂

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  2. maka
    17 Settembre 2013

    Condivido a pieno tutto!
    Io il mio bimbo lo sto svezzando allo stesso modo, ogni tanto uso degli omogenizzati, ma credo che comunque funzioni dato che anche lui già mangia di tutto senza troppi complimenti!

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  3. carla
    17 Settembre 2013

    😀 non sapevo si chiamasse auto svezzamento, ma l’ho messo anche io in pratica come te: la prima (avevo 24 anni e ignoravo tutto sui bebè) ha seguito i dettami della pediatra (1000 passaggi prima di arrivare al “cibo vero”), col secondo ho preso più pratica e sono andata rilassata…il terzo ha fatto i suoi passi praticamente da solo, iniziando proprio assaggiando dai piatti dei fratelli!!! La cucina sana è un obbligo (almeno secondo me) nei confronti di se stessi, oltre che per i figli…quindi poche “schifezze”, ma nemmeno estremisti del bio o chissà che. 😉

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  4. Chiara - Ideekiare
    17 Settembre 2013

    Idem… col primo pappe (ma abbastanza soft, perchè era comunque allattato al seno, per cui ce la siamo presa comoda…) e nemmeno gli piacevano.
    Col secondo autosvezzamento, senza andare troppo per il sottile (del tipo che non ho aumentato il numero di passati di verdure per noi, per poterlo dare a lui, ma piuttosto gli davo la nostra pasta, magari senza il sugo, almeno i primi mesi).
    Risultato? Al mio secondo la cipolla cruda non piace (l’ha provata, eh!… ma poi si lamentava che gli bruciava la bocca 😆 ), però ruba dal nostro piatto l’eventuale spicchio d’aglio che scartiamo!
    E ci credi che alla prima visita di controllo in età da svezzamento, il pediatra mi disse “signora, cerchi di farlo mangiare di più”, perchè era al terzo percentile di peso?
    Io sono andata avanti per la mia strada, e lui, ad un anno e mezzo, si è pappato la zuppa di moscardini piccante (che, per inciso, io non riuscivo a mangiare), e ad oggi non si lascia scappare cozze e altre prelibatezze; se non riesce a farci stare tutta la banana in bocca la spinge dentro con la mano aperta e, quando deve servirsi dal piatto di portata, usa entrambe le mani per acciuffare quanta più roba sia possibile! :oink: E noi ci facciamo delle grandi risate!!!

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  5. Gloria
    18 Settembre 2013

    Ciao Laura, tutto vero, confermo e sottoscrivo 😉 non solo e’ possibile, oserei dire consigliatissimo 😀 Vuoi mettere che meraviglia sia non avere alcun motivo per fare la guerra intorno al tavolo? Stimolare tutta la famiglia a mangiare meglio sin da subito? Vedere esplorare e scoprire il mondo anche a tavola? Impagabile. Per me assolutamente affascinante.

    Secondo me pero’ e’ importante mettere l’accento su un fatto, cioe’ che autosvezzamento non vuol dire solo dargli da mangiare il cibo dei grandi, ma soprattutto significa fare uno svezzamento a richiesta, con cibi complementari. A volte la gente fraintende, perche’ questa e’ la prima cosa che colpisce (“gli dai la pastasciutta??”) e ci mette un po’ a cogliere l’essenza vera del tutto.

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  6. eva
    18 Settembre 2013

    anche le nostre bimbe si sono svezzate così. Niente tabelle dello svezzamento, niente pappine. Loro sono contente e in forma. Hanno gusti diversi e mangiano quantità diverse. E intanto in famiglia abbiamo imparato a mangiare sano.

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  7. elisa
    18 Settembre 2013

    Concordo!! L’autosvezzamento è la strada ideale, senza ansie, senza ridursi a preparare ogni giorno brodini stando attenti a frullare bene bene le verdure e introdurre i cibi in date precise.
    La cosa più bella quest’anno è stata andare in hotel al mare con le mie bimbe di 4 anni e di 13 mesi e mangiare tutti e 4 il menù che proponeva il ristorante……e se x la piccola ordinavo la minestra lei scansava il piatto perchè voleva la mia pasta allo scoglio 🙂
    adesso ha 15 mesi e vederla mangiare è uno spettacolo (il seggiolone un pò meno)

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  8. Barbara
    22 Settembre 2013

    Ciao!
    Il mio primogenito è stato allattato al seno per due anni, ha dormito nel lettone, è stato cresciuto seguendo la filosofia del contatto continuo ed è stato svezzato con l’auto svezzamento. Visti gli ottimi risultati con il secondogenito ho fatto lo stesso, anche perché il nostro stile di vita prevede a priori un’alimentazione sana, a chilometro zero. Mi chiedo se le mamme che propongono le pappine, gli omogeneizzati e liofilizzati vari li abbiano mai assaggiati. È importante educare i bambini al gusto, ed io rispetto la regola secondo la quale se non lo mangerei io, perchè devo farlo mangiare ai miei piccoli?

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  9. Ester
    30 Settembre 2013

    Approvo a pieno quello che hai scritto, sono una mamma di 27 anni e per mia figlia, che ora ha tre anni, ho fatto la stessa cosa. Lei però a differenza di altri bimbi mangiucchiava ortaggi, carne, pane, frutta…ma la tetta è stato il suo pasto principale fino ai 18 mesi ed è sempre cresciuta benissimo. Aggiungo che la allatto ancora e aspetterò che sia lei a scegliere di smettere, e contrariamente ai film che un po’ tutti si erano fatti su mia figlia, questo mese ha iniziato la scuola dell’infanzia serena, indipendente, socievole, estroversa e mangia tutto.

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