Regali di Natale, consumismo, riflessioni

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 da • Ultima revisione: 20 Marzo 2015

regali-natale

Sono sempre stata molto rigida, sui regali: li preferisco adeguati all’età, possibilmente in legno, e non troppo rumorosi-plasticosi. Ma, soprattutto: mi piace che siano POCHI. Perchè davvero Dafne ne ha in abbondanza, ma soprattutto perchè non voglio che si instauri quella bulimia da consumismo, che le fa perdere il gusto della sorpresa, dell’attesa, del godere il singolo regalo senza annoiarsi troppo in fretta.

Eccola qui, la mamma rimbambita e fissata: la solita rompiscatole che priva sua figlia dei giochi, comprandole solo puzzle di quercia dipinti a mano… 😉
Magari lo avete pensato?! Ma no, non è così, davvero! Il fatto è che per noi comprare non è un’abitudine, ci dimentichiamo. Non è una nostra attività di routine. E quindi mi piacerebbe che anche per Dafne, questa cosa di comprare e accumulare, non fosse così importante.

Dafne in realtà riceve sempre molti regalini, da noi: ci piace spesso tornare a casa con una scatola di pennarelli, un cioccolatino, un braccialettino… Non succede tutti i giorni, ma succede spesso. Essenzialmente fa più piacere a noi che a lei, e questo forse è un errore.
Ma mi piace che i regali non siano solo quelli ‘importanti’, quelli ‘dovuti’ nelle ricorrenze, ma anche quelli che le fanno capire che abbiamo pensato a lei, che ci siamo ricordati di lei anche quando eravamo distanti.

Questa tecnica ha fatto sì che si realizzassero due condizioni: Dafne gioca con tutti i giochi che possiede, perchè sono quelli giusti per lei; non è preda del consumismo.
Non l’ho mai sentita dire: Voglio quello, mi compri quello… ? (A parte l’ovetto di cioccolata, ovviamente!)
So che i suoi compagni di scuola hanno già scritto le letterine a Babbo Natale, indicando già i giocattoli preferiti. E so che molti suoi compagni già imitano i personaggi dei cartoni animati, chiedendo di portare a scuola album, figurine, gadgets…

Con Dafne non ci è ancora capitato: non ha mai chiesto un regalo specifico, e non ci ha mai parlato di un personaggio dei cartoni animati solo perchè lo ha sentito a scuola.
Mi sono interrogata sui motivi di questa ‘divesità’, e credo che due siano le maggiori influenze:
– Noi siamo veramente de-brandizzati, nel senso che sia io che Nestore non parliamo mai di ‘marche’, di vestiti, di ‘cose’ che si debbono avere… e forse questo influisce sul modo di Dafne di vivere i consumi: noi compriamo poco, veramente poco. Mi sento sempre spendacciona, ma poi mi rendo conto che noi davvero consumiamo poco: i maggiori acquisti, in famiglia, sono tutti a favore di tecnologia (per lavoro), di cibo e di libri… e bon;
Da mesi, non guardiamo la TV commerciale: non avrei mai pensato di poterlo dire, ma passando a Sky mi sono resa conto dell’enorme differenza che c’è tra la televisione commerciale/pubblica, e la televisione di nicchia. I cartoni animati sono selezionati, sono tutti ‘educativi’: Dora l’esploratrice, Diego, Manny Tuttofare, Pippi Calzelunghe… non c’è la sensazione di qualcosa di commerciale che ti stia aggredendo alle spalle. E poi non ci sono i film cretini, le ragazze con le tette di fuori, le trasmissioni urlate e nemmeno i plastici di Porta a Porta. Anche il programma più leggero, ha comunque un senso. Non lo avrei mai creduto, ma la differenza è TOTALE, soprattutto per Dafne, che aveva la tendenza a diventare nervosa, quando guardava la tv ‘normale’.

Questo ha fatto sì che per Dafne il regalo più bello siano le forbici a punta arrotondata, o della carta colorata, o i pennarelli lavabili, per non parlare del pongo e dei tubetti di tempera! Durante la sua malattia, ha ricevuto anche i chiodini: una semplicissima confezione di chiodini, quelli classici della Quercetti, che adesso sono la sua gioia.
Per il resto del tempo disegna, taglia tutte le riviste pubblicitarie che trova, e va in giro per casa con una busta di carta ‘a fare la spesa’, trascinandosi dietro il suo carrellino giocattolo (pagato meno di 10eur da Toys) e il suo bimbo.

E a Natale? A Natale riceverà la macchina fotografica digitale per bambini. Un regalone grande, che si è meritata per la sua curiosità, perchè più volte la vedevamo cucinare i suoi piattini e poi usare le costruzioni per fotografarli (proprio come facciamo noi quando lavoriamo per mammafelice!). E per il suo compleanno riceverà un puzzle magnetico, che mi è stato regalato da Quercetti (che presto riserverà sorprese anche a voi che leggete…).

La felicità è questa? Non lo so. E’ per ognuno diversa.
Per noi la felicità comunque non corrisponde con il denaro, nè con il successo o con la fama. E non perchè siamo dei santi o degli asceti: semplicemente perchè non proviamo felicità nell’accumulare ‘cose’. Come dicevo su BabyGreen ieri: avere meno, non significa non avere abbastanza.

E forse, adesso che ci penso, questo disinteresse per le ‘cose’, ci ha garantito un futuro migliore.
Chi l’avrebbe mai detto? Un anno fa eravamo terrorizzati, dalla perdita di sicurezza lavorativa. Poi è successo che, semplicemente, ci siamo abituati a non spendere.
E adesso posso dirlo: si può vivere anche così!



Commenti

152 Commenti per “Regali di Natale, consumismo, riflessioni”
  1. Giochi, giochi, giochi incubo giochi!!!A volte vorrei poter rispondere a voce e non scrivendo, perchè ho paura di non spiegarmi bene, oppure che chi legge non voglia capire…….
    Leggendo tutti i commenti mi è venuto un pensiero, ma non è che qualcuno di voi semina bene e poi razzola male!!??
    Mi spiego, se vi fa schifo tutto questo consumismo perchè lo fate, il regalo di Natale.A Natale un bambino vive con gioia la trepida attesa di questo Babbo Natale grosso e rosso che gli porterà magicamente dei doni (e se anche non ha scritto la lettera, lui sa benissimo cosa sta desiderando)e voi gli portate dei maglioni????Ora non è obbligatorio fare 6mila regali, ci si mette d’accordo con nonni e nonnini e si regala (si cerca) una cosa che lui desidera senza esagerare.Il resto sia soldi che voglia di comprargli un maglione non deve essre obbligato.Scusate ma dai vostri commenti (se come me li leggete tutti in una volta)sembra che si a tanti regali, ma no ai giocattoli.Non vorrei che poi sia diventata una moda anche questa, quella di volersi distinguere al contrario.
    Un bambino piccolo ha dei ricordi indelebili di certe occasioni, voi non vi ricordate di occasioni (compleanni Natale, Befana etc)in cui siete rimaste deluse dal regalo???Sarà una sciocchezza, ma io mi ricordo ancora di quanto sono rimasta delusa a 18 anni del mio regalo di Natale.Al posto del mio regalo c’era una busta con 200 mila lire (un mucchio di soldi per quegli anni), ma io ci sono rimasta male, come se mi avessero schiaffeggiato.
    Ripensate allo spirito del Natale e poi fate vobis.
    Noi quest’anno regaliamo o la macchina fotografica o il binocolo/cannocchiale al nostro tre enne.Poi gli comprerò un libro e un regalo da donare all’ospedale.(La nonna ci darà 100 euro, con 20 andremo insieme in un negozio del centro, vicino alle due torri, a scegliere un gioco di quelli un pò strani, ma non di plastica).
    Baci Uffa

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ma quando mai! :mrgreen: Io ho parlato di giochi, purchè: 1. adeguati all’età; 2. non legati a qualche marchio; 3. pochi e buoni. Non mi sognerei mai di trasformare l’acquisto di un maglione in un regalo per mia figlia (i vestiti le sono dovuti, non li considero un regalo), ma non voglio nemmeno che sia sommersa da giocattoli inutili. A 3 anni bastano uno o due regali. Pensi davvero serva di più?

      • Non mi riferivo al tuo post (che condivido!), ma ai commenti.No, e se vedi io ho limitato i regali, ma sarò cattiva da qualche commento ho percepito una sorta di sensazione strana.Lasciamo perdere……
        P.s. Mi scrivo gli indirizzi e poi te li mando, ho il problema che in molti posti, vado senza far caso alla via e al numero civico.
        Faccio mente locale ed entro martedì te li scrivo.
        Baci Uffa

      • Claudia

        @Uffa…stessa sensazione anche la mia riguardo ad alcuni commenti. Sembra davvero che qualche persona si sia dimenticata di essere stata piccola. Io a 10 anni ho ricevuto per il mio compleanno un accappatoio…ma ti devo spiegare la delusione? Ho visto questa scatola enorme chissà cosa c’è dentro che bello, ho pensato e poi…un accappatoio… a 10 anni! Innocenza strappata! Io a mio figlio ho preso 3 regali, uno di Manny tuttofare, un minipimer giocattolo ed un tostapane. So che desidera un trenino e a quello ci penseranno i nonni. Non mi importa avere la casa piena di giochi, si riciclano negli asili o alla ludoteca: mi piace vedere mio figlio con gli occhi pieni di gioia, sia che essa derivi da un super giocattolone sia che venga da una scatola di pastelli a cera.
        Dopo Natale inizierò dovrò pensare di nuovo ad un altro regalo: Lorenzo compie tre anni il 14 gennaio e lì oltre ad un gioco tipo il memory oppure dei timbrini, arriveranno libri e ancora colori!!

      • francesca

        Sono d’accordo con voi! quello che dice barbara è assolutamente giusto ma da qui a quello scritto in alcuni post ce ne passa…come fa un bambino a capire per quale ragione babbo natale a lui porta un pigiama o una tazza o un paio di calzini quando da che mondo è mondo gli elfi passano tutto l’anno a costruire i meravigliosi giochi scritti nella letterina?! il punto sta magari nel regalare anche giochi creativi e intelligenti ma non nel pretendere che babbo natale e la befana diventino un espediente per ricevere quello di cui i grandi hanno bisogno per il nuovo anno! sarebbe forse meglio riscoprire un pò la magia del natale senza cercare di essere “falsamente anticonformisti”!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Io non so proprio dove l’avete letta, questa cosa… NESSUNO ha scritto che regala calzini al posto di giocattoli. Molti hanno scritto che regalano UNO o DUE giochi, e poi chiedono vestiti. E io lo trovo giusto!

      • francesca

        La mia impressione è stata questa ma se mi sono sbagliata meglio così! cmq anche i miei figli ricevono vestiti ma ad esempio è mia zia in carne ed ossa che glieli regala, non Babbo Natale! questo intendevo, ma magari mi sono espressa male.

  2. Come approvo il tuo post e pensa che ne stavo scrivendo uno io (poi sono la solita pigra e non l’ho ancora finito!). Approvo i pochi giochi e possibilmente non brandizzati, mi piace provare a far apprezzare ai miei bimbi le cose semplici, gli oggetti ceh li aiutano a creare come pennarelli, pongo ecc.
    Stavo giusto scrivendo che questo Natale sto provando (non è facile soprattutto se il daddy in questione non è completamente sulla mia stessa lunghezza d’onda) a fare le decorazioni con colori e cartoncini, a farle a mano con i bambini, sto provando a convincere il daddy a fare pochi e bei regali. Ammetto di sentirmi ancora un po’ troppo portata all’acquisto facile (parlo in generale, a partire dalla magliettina di Zara per me, il vestitino per la Iaia, gli stickers per il PE), ma so che starò molto meglio quando avrò imparato a comprare MENO e MEGLIO.
    Sono stata al mercatino della scuola Steiner di Lugano e ho ceduto alla tentazione di prendere per la piccola una fantastica bambola steineriana: piccolina (25 cm) tutta fatta a mano, con i vestitini fatti a mano. Il regalo della Iaia sarà quello e alcuni libri. Per il Pe una bella scatola di Lego e dei libri.

    Solo che poi arrivnao i parenti e gli amici, diciamo che negli anni lo ho un po’ educati al “niente plastica e giochi che suonano con le batterie!” ma arriva sempre troppa roba e io voglio insegnare il valore delle cose ai miei figli.
    ok STOP sto divagando, ma, ripeto, concordo con te e spero che tante mamme prendano spunto dalle tue riflessioni!
    Elisa

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Io non ho nulla contro la maglietta comprata da Zara (ne cito una): costa poco, è carina, è un bel modo per sentirsi bene senza consumare la vita. Ma non potrei dire la stessa cosa di chi spende 900eur per una borsa. Una borsa!! E so che c’è qualcuno che spende anche di più.
      La mia riflessione non si basa sul non spendere nulla, ma sullo spendere con saggezza. Io onestamente preferisco Bonprix e OVS a Prada. Che ci posso fare? Prada non mi rappresenta per niente. E così via…
      E io da Bonprix compro, eh, compro tutto quello che mi serve! Ma mi sento più felice se un paio di scarpe da ginnastica mi costa 14eur e non 400eur. Questo in tutti i campi della vita.

      • Anche io non avevo nulla contro la maglietta Zara, poi mi è capitato due volte su dure di prendere vestiti con difetti di fabbricazione: uno me lo hanno cambiato, l’altro mi si è rotto in mano dopo averlo messo una volta e non o più avuto tempo di riportarlo indietro quindi ho buttato 20 Euro (ma confido nelle mani fatate della suocera per sistemarlo in qualche modo!)

        Quello che sto dicendo è che io sto cercando di raggiungere la capacità di comprare MENO e di scegliere bene perché a volte il risparmio immediato fa rischiare di comprare qualcosa che duri molto meno! Quindi meglio comprare meno e stare più attenti alla qualità anche per evitare di buttare via le cose troppo spesso e aumentare i rifuiti con i quali stiamo invadendo il mondo…

  3. quando ero piccola usciva una barbier ogni morte di papa, c’era la l’attesa, il gusto, massimo si poteva scegliere tra due modelli…
    io ho ancora dai miei le mie due barbie …DUEEEE, il ken, il letto, l’armadio e la vasca…li tenevo come l’oro…
    Pensa che io ho una mamma che produce abbigliamento e non ho cose di marca…una volta vestivo enrico coveri dalla testa ai piedi perchè mi faceva le cose lei..
    grazie al suo lavoro so dare il valore qualitativo all’abbigliamento…
    e me ne sbatto delle marche…
    io con ALe sono come te…gli ho preso ieri i pennerelli lavabili con l’impugnatura da tato…
    ma se in casa ci sono certi giochi è perchè glieli hanno regalati… 😕
    Ale gioca con il materiale di recupero’…e gli prendo giochi in legno ove possibile…
    Ale guarda baby tv su sky…e grazie al cielo esiste…perchè si vede che è pensata per i piu’ piccoli
    da quando ho sky aborro tutti i canali mediaset e rai
    si avvicina il natale è vero, spero’ che gli regalino abbigliamento…
    io gli ho preso un gioco ad incastri ikea…
    non voglio piu’ il signor chicco in casa bastaaaaaaaaa
    😛

    • Daniela

      Posso dire anch’io la mia?
      Premesso che sono essenzialmente d’accordo con il post (anche se adoro fare tanti pacchettini, ovviamente di valore inferiore, sia economico che come valenza), ma anch’io ho avuto l’impressione man mano che la discussione procedeva, che sia subentrato un po’ di estremismo (forse radical chic??!?)…
      No ai giocattoli rumorosi… magari!! Ma cosa c’è di meglio per un bimbo piccolo dei rumori?? (purtroppo…). Quando sono piccini adorano tutto ciò che possono stocchicciare, ascoltare e che li coinvolge, inclusi i giochi rumorosi… As esempio la fattoria Chicco secondo me era fantastica – ho resistito all’inizio perche è piuttosto cara ed ho preso una versione molto cheap al carrefour ma la gallina e la pecora abbaiavano, il cavallo singhiozzava, etc. Quando quella “di marca” era in offerta l’ho presa, per poi tirarla fuori al momento giusto – Elisa ci ha giocato per ore, imparando versi e colori degli animali, e per di più in inglese che di sicuro non fa male iniziare ad ascoltare da piccoli…
      I giochi in legno sono bellissimi (ma costano un occhio della testa, tranne magari all’Ikea…) ma per me non vanno bene quando i bimbi sono troppi piccoli che sono pesanti…
      Per il resto, la casa strabocca di libri (e quelli per bambini, specie se pop up, costano…), parecchi puzzle, domino e ora inizieremo con memory…
      Scusate la lungaggine, ma come un’amica piu sopra, anch’io forse preferirei esprimermi a voce per paura di non rendere ciò che voglio dire…
      grazie e ciao

      • io lavoro in un nido… e so cosa fa colpo sui nani…ti do ragione, che poi alla c’è anche da considerare che i b…non sono tutti uguali…al nido c’è chi si perde a giocare con gli incastri di legno, vedi mio figlio, chi con un giornale….
        mio figlio in casa ha ugualmente giochi caciaroni, di uno di questi ha sempre avuto paura..
        invece ammetto che ama molto una specie di pianola regalata dallo zio…
        io nn credo di essere estremista…
        e non voto i giochi in legno per moda, personalmente cerco di dare altri spunti a mio figlio..
        spunti che so, non arriveranno da altri…
        io personalmente se devo fare un regalo ad un nanetto mi sforzo ed evito di regalare le solite cose che so che possono regalargli tutti…
        non sempre i giochi in legno sono pesanti, ma sono costosi quello è vero…
        pero’ ammetto che al compleanno di mio figlio, quando ho visto arrivare…una pianolina chicco, una fattoria (sotto marca con musica alta che lo spaveta), un camion dei pompieri casinaro, un’altra pianolina… un pò mi sono cadute le braccia…ho gioito quando una mia amica le ha regalato un gioco ad incastri di legno preso in rete…o un libro…

      • Daniela

        Anch’io adoro quando regalano a Elisa libri, puzzle, etc – ma per
        Natale ha chiesto a Babbo Natale un computer… Presumo sia
        l’influenza dei compagni di asilo (ha 3.5 anni) ma è piu di un mese
        che ne parla, cosi alla fine ci siamo convinti e abbiamo preso quello
        che ci sembrava il piu ricco di giochini istruttivi (Trilli!) – si lo
        so che ci sono tante altre cose ma del resto i bimbi ci imitano – e come imitano il far da mangiare (infatti nella calza di natale
        troverà anche pentoline e i felt food di ikea che sono S T U P E N DI), le pulizie, il truccarsi, etc, vedono il computer e chiedono quello!
        Sono già fortunata che Elisa non guarda la tv (semmai solo DVD) quindi evitiamo la pubblicità…
        E per i bimbi a cui devo fare regali a Natale, libri, memory e costruzioni…

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        Io sono assolutamente favorevole al computer! Dafne ha il suo PC già da qualche mese, ha il suo ufficio, la sua scrivania, il suo portadocumenti… è una seria professionista

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (16 anni)

        radical chic mi fa troppo ridere… io mi riconosco più in radical trash :mrgreen:

      • la radica è trash in effetti 😛

  4. linda

    bonprix…non lo conosco, mi dai qualche informazione 😀 .

    Grazie e complimenti

  5. volevo caricare la foto del nostro gioco da tavolo natalizio ma nn si puo’ fare nei commenti, abbiamo fatto una versione con gli alberi di Natale: http://www.flaviolandia.net/2010/12/13/gioco-da-tavolo-natalizio/

  6. saraoliv

    Ciao,
    ho letto e condivido in pieno.
    Ma credo che quando crescera’ la tua piccola Dafne, le cose cambieranno un pochino.
    Noi pero’ ce la mettiamo tutta per non farci risucchiare dal consumismo 😉

  7. linda

    Cara Barbara,

    Oggi ho riletto il tuo articolo, anchè i commenti. Davvero bello, grazie.

    Sono una ragazza Indonesiana che da 5 anni vive a Milano, ho un compagno Italiano, 2 bimbe di 3anni e 5 mesi.

    Ogni Natale, riguarda i regali mi irrita. Per i bambini va bene, ma per i grandi?

    Sono cresciuta con l’ide diversa del natale, quando ero piccolina . il natale è il momento quando i miei genitori mi compravano il vestito speciale per andare in chiesa 25 dic, era bello !!!!!

    Questa storia del babbo natale e i regali ho visto tramiite film o i libri, per me era anche bello a imaginare come festeggianno gli occidentali, imaginavo tanto babbo natale e i suoi regali, era bello !! ero contenta. Ma da noi in Indonesia, natale vuole dire donare a chi ha veramente bisogno.

    Per le bimbe, i regali ci saranno,per me è una gioa di vedere loro a trovare questi doni a natale, sopra tutto per Noa che ha 3 anni.

    Però a mi piacerebbe piano2 quando crescono, condivederanno il mio pensiero su NAtale.

    Un abbraccio
    (scusa per qualche errore gramatica)

  8. Beh, sono arrivata fino in fondo. Volevo solo complimentarmi con Mammafelice per lo spunto intelligente e con tutti per i commenti. Mia figlia, 4 anni e mezzo, gioca con le mie Barbie anni Settanta e con quelle di mia sorella, anni Ottanta. Si rende conto della differenza di qualità tra gli oggetti “vintage” e le cineserie di oggi. Adora gli animali e con le mancette che raccoglie aiutando me o i nonni con piccoli lavoretti si prende quello che vuole. Ovviamente era partita con i braccialetti famigerati, per poi passare ai cagnolini in bustina fino a rendersi conto che con poco più riesce a comprarsi gli animali della Scleich, che adora, son fatti benissimo e sono indistruttibili. Ieri si è rifiutata di comprare una cornice già fatta per il disegno di compleanno della nonna, e ha preferito farne una da sola con carta igienica e conchiglie come ha visto in una puntata di art attack. Per cui lei ha compreso perfettamente il concetto. Il vero problema sono io, che le comprerei tutto il catalogo della Città del Sole. E questo non va affatto bene… 🙁

  9. sono d’accordo ci sono un sacco di regali che si possono fare spendendo relativamente poco e ottenendo buoni risultati. Nel mio piccolo cerco di fare – e promuovere – il fai da te. certo, bisogna esserci portati, ma spesso si tratta più di pigrizia che di incapacità.

    p.s. anch’io sono senza tv, uso solo internet. si sta meglio. e rispondo con un certo senso di soddisfazione quando amici o parenti mi chiedono di un tal personaggio televisivo recente e io non l’ho mai sentito nominare.

    Ciao

  10. Sei straordinaria, insomma…ce ne sono poche, come te, anzi, come voi.

  11. Sono d’accordo su tutto, tranne che su una cosa. I cartoni di sky sono meravigliosi, sottoscrivo in pieno, e anche noi guardiamo sempre Vai diego, Dora l’esploratrice e soprattutto Art Attack. Però, in questo periodo, c’è il problema dell’eccessiva pubblicità di giocattoli. Pubblicità che ha generato in mia figlia la “necessità” di avere una “Barbie dentro a una casa”. La desidera con tutta se stessa. L’avrà perché è la prima cosa che chiede, ma non avrà quella da 200 piani e 260 euro. Ne avrà una piccola, di quelle “formato ridotto” come le chiamo io. La Barbie ce l’ha, ha la mia, di quando ero bambina. Ma ne riceverà un’altra, dai nonni. E poi tanti altri doni, da zii, amici, altra nonna … Troppo. Veramente troppo. Adesso mia figlia, come la tua, utilizza tutti i giochi che ha e adora colori, plastilina, cartonicini colorati e forbici. Si entusiasma per tutto, anche per un biscotto. E io ho paura che perda questa sua meravigliosa capacità di entusiasmarsi …

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Io sono stata fortunata perchè sin da quando era piccola la pubblicità la stufava (soprattutto quella dei DVD, che diciamocelo, è assurda: visto che compro DVD originali, almeno evitami di guardare 5 pubblicità disabilitando il menù, cavolo!!). Quindi abbiamo iniziato un gioco in cui, tutte le volte in cui c’è la pubblicità, diciamo:
      – Uffaaaaaaa, la pubblicità! Che barba!
      E allora la pubblicità è diventata un po’ una schifezza, nel suo immaginario, come un qualcosa di negativo che la distoglie dal suo cartone.

      • Sai una cosa? Ci proverò anch’io. Avevo tentato con un “vediamo se c’è un cartone su un altro canale”?, ma dopo un po’ ha smesso di funzionare. Vuole proprio vedere la pubblicità. Anche quella dei DVD, non me la fa mai skippare… Grazie della dritta 🙂 Ti farò poi sapere se funziona ..

    • Marina

      qualche giorno mi sono messa a contare il numero di spot pubblicitari durante un cartone su Sky, erano più di una dozzina. Considerato che era un canale per bambini e un servizio a pagamento, direi tranquillamente che è vergognoso. Ce li vedremo fino a metà 2012, al momento di non rinnovare l’abbonamento.

  12. Maria Pia

    Ma lo sai che concordo su tutto?
    E anche RIki si innervosisce guardando i cartoni (quelli di boing per esempio)…mi stai facendo venire voglia di abbonarmi a sky..e mi sa che lo faro!
    Il consumismo da noi dilaga…a Natale da mia madre si aspettano regali anche gli adulti..quest’anno ho proposto per l’n-sima volta di limitarci ai bambini senza esagerare.
    Anche Riki apprezza i giocattoli di legno, le costruzioni, la pasta di sale, fogli per scrivere e disegnare..

  13. Marina

    Quello che dici è verissimo, e io noto la tendenza generale a rendere gli acquisti una forma di intrattenimento a misura di famiglia, vedi i mega-outlet sparsi per l’Italia.

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