Il valore della parola scritta

Pubblicato il 11 Ottobre 2008 da • Ultima revisione: 20 Marzo 2015

La mia gravidanza è stata piuttosto travagliata: tutti i dottori ci avevano preparato al peggio, e anche la mia ginecologa, alla fine di tutto, mi aveva confessato che mai avrebbe creduto che Dafne sarebbe nata.

Ho avuto due distacchi di placenta con numerose perdite, sono stata ricoverata in ospedale diverse volte per rischio di parto prematuro, e tutto il resto del tempo sono rimasta a casa sdraiata, a rotolarmi tra letto e divano. Alla faccia delle gravidanze non medicalizzate… mannaggia!

Quando Dafne ha superato gli 800gr, abbiamo festeggiato. Ci sembrava già un traguardo inarrivabile.
Mentre poi ha resistito sino alla 38esima settimana, e anche se è nata piccolina (2kg e 700gr) era sanissima e perfetta.

In tutti i mesi della gravidanza, il PC mi ha ‘salvata’ (mentalmente, intendo). Mi ha permesso di coltivare la mia socialità, senza abbrutirmi davanti alla tv tutto il giorno.
Le mie amiche di Neomamme mi hanno fatto una compagnia immensa, fino all’ultimo minuto. E questo dono non sarò mai in grado di ripagarlo nella mia vita.

Tutto questo mi è venuto in mente perchè l’altro giorno leggevo questo post di Elasti aka Nonsolomamma, che raccontava in modo delizioso la sua partecipazione ad una trasmissione televisiva in cui presentava il suo nuovo libro, in occasione della quale è stata ‘freddata’ da una delle invitate che erano con lei, la quale ha affermato, più o meno: “Che tristezza queste donne condannate alla solitudine, costrette a comunicare per mezzo di un blog”.

E un po’ mi son messa a ridere, e un po’ mi son messa a piangere.
Perchè ho ripensato al valore della parola scritta, ai sentimenti che essa ha veicolato nella mia vita, ai cuori che ha spalancato, e a tutta la bellezza che mi ha regalato. E sono certa che nei blog, o nei forum, o nei luoghi virtuali dove le mamme si incontrano, non c’è nè tristezza, nè condanna, nè, tantomeno, solitudine.

E allora ho pensato di dirlo, di nuovo e di nuovo.
Che sono una mammablogger, e una mammafelice, e anche una donna, e una moglie, e una lavoratrice.
E che intorno a me ho solo e sempre trovato donne bellissime, che scrivono con passione, che non si rinchiudono nella solitudne del blog, ma usano questo strumento per condividere le esperienze e la vita in modo totale e pulito. Completamente.

E che è una fortuna poter sbirciare nel cuore delle persone, ed è un dono che a molti, nella vita ‘reale’ è spesso precluso.

Le cose serie:

– Il libro: Claudia De Lillo, Nonsolomamma, TEA editrice
– Approfondimento sull’analfabetismo di ritorno, ovvero ciò che accade agli adulti che con il tempo perdono la capacità di lettura e di scrittura.



Commenti

9 Commenti per “Il valore della parola scritta”
  1. michela

    Bellissimo post! Penso che chi non stà nel mondo blog, non ci scrive e non li legge non può capire certe cose, però come sempre si giudica senza aver toccato con mano. Neanche io ci vedo nulla di triste, ma solo tanta amicizia, solidarietà, affetto, scambi di opinioni , di pensieri, consigli e tanto calore. Per esempio tu senza neanche conoscermi mi sei stata tanto d’aiuto, sei stata carinissima con me (rispondo presto alla tua email, 🙂 ) che neanche le mie amiche di sempre lo sono state, prese così tanto dal lavoro e dal compagno ecc.! Internet avvicina senza dubbio! Non sapevo della tua gravidanza a rischio, pensa io ho un piccolo distacco (sono a 10+6) e devo stare a riposo…e mi vergogno di dirlo ma sono un pò stufa, ho mille cose da fare! Per fortuna c’è internet, e persone come te! Un bacione Michela

  2. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Ti capisco… è noiosissima, la gravidanza, quando si deve stare ai riposi forzati. Tutte le volte che mi sentivo dire: Mi raccomando, stai a riposo!, mi veniva l’orticaria 🙂
    Il periodo peggiore, per me, è stato quando avrei voluto preparare la cameretta di Dafne, andare in giro a comprarle i vestitini… e non ho potuto farlo.
    Ma tutto questo è stato ripagato dalla sua nascita, dal nostro primo incontro d’occhi, dal suo primo sorriso, dal primo ‘mamma’ che ha detto qualche giorno fa.

    Cara Michela, certe volte ti sembrerà duro aspettare e riposare, ma proprio in quel momento ricordati questo: tu stai per diventare mamma. E questi lughi mesi di attesa ti ripagheranno di tutto.

    E poi, quando non ne puoi più, puoi sempre passare di qui a sfogarti, oppure a inventarti qualche diavoleria insieme a me 🙂

  3. …meravigliaaaaaaaa, Dafne ha detto MAMMA!? Che emozione cavolo!!!
    Sono perfettamente d’accordo con te sul potere terapeutico della scrittura: da parte mia, il motivo principale che mi ha portato ad aprire un blog è stato di fermare in qualche modo le emozioni, le sensazioni e i pensieri che ci hanno accompagnato in questa grande avventura….e vorrei che un giorno Anna leggesse quello che la sua mamma faceva e pensava prima e dopo la sua nascita.
    Sai che ieri ho comprato il libro di Elasti? Proprio adesso l’ho “pubblicizzato” sul blog delle mamme, è veramente carinissimo.

  4. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

    immagine livello
    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Io spero, come ho avuto modo di scriverle, che Elasti la prossima volta ‘osi’ con un libro ‘vero’, un romanzo di formazione, un romanzo per le madri, perchè ha un grandissimo talento.
    La sua casa editrice forse non ha osato molto, nel riproporre il formato-blog sulla carta stampata… ma per chi non ha avuto il piacere di seguirla in questi mesi sul blog, ne vale davvero la pena.

    Tornando al valore terapeutico della parola, ti dirò che per me scrivere ha funzionato poprio come una sorta di autoanalisi: mi ha aiutata a scavare nel profondo, a liberarmi dalle sovrastrutture, e soprattutto a capirmi e a PERDONARMI.
    Come madri, certe volte dovremmo essere più clementi, con noi stesse. Diventare un po’ più leggere, perdonarci gli errori, e anche darci una pacca sulla spalla, quando facciamo bene….

  5. come al solito, hai ragione. ma tra il dire e il fare…beh, lasciamo stare va, che in questo periodo sono di moda i sensi di colpa..

  6. Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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    Guru
    Mamma di Dafne (16 anni)

    Ma se hai una principessa splendidissima…
    E in più tua figlia è trooooppo avanti! ma lo sai che Dafne non ha nemmeno un dente? 🙂

  7. Bellissimo. Riempie il cuore leggere queste parole. E’ verissimo ciò che scrive Michela, bisogna essere in questo mondo, quello dei blog per poter carpire quello che c’è nel cuore delle persone. A volte è meglio scriverle che raccontarle certe cose, talvolta ci si sfoga di più e non si ha paura del giudizio di chi ti ascolta.

  8. Mi sono commossa leggendo le tue parole che condivido più che mai. Il mio blog e le mamme blogger non mi hanno allontanata dal rapporto a tu per tu con le persone, tutt’altro, lo hanno completato. Spesso qua è più facile riuscire ad espremere i propri sentimenti, ci si sente meno giudicate forse o comunque spesso la scrittura (almeno per me) rende più facile l’esternazione di molti stati d’animo.
    Per cui approfitto per ringraziare te, Mammafelice, e tutte le altre mamme blogger per la vostra costante presenza, nei momenti belli come in quelli brutti.
    Ho avuto la possibilità di conoscere persone speciali che riempiono il mio cuore di gioia. E tutto grazie alla mia gravidanza.. è stato proprio alla mancanza di amiche “mamme” che ho cercato in rete la possibilità di condividere consigli ed esperienze e mi si è davvero aperto un mondo!
    un abbraccio,
    Roberta

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