La semina


Pubblicato il 26 Luglio 2013 da • Aggiornato il 26 Luglio 2013

la semina nell'orto

Per seminare adeguatamente frutta e verdura serve una buona dose di pazienza, sia che lo si faccia in vaso in inverno e primavera, sia che lo si faccia in terra piena.

Per piante come i pomodori e i peperoncini per esempio, è possibile effettuare la semina a partire dal mese di Febbraio ed è necessario procurarsi del buon terriccio, dei semi, dei vasetti o contenitori piuttosto piccoli forati e uno spruzzino.
Una volta riempito il vasetto di terra si prendono un paio di semi e si interrano a circa un centimetro di profondità, ed innaffiandoli regolarmente con lo spruzzino, germineranno in pochi giorni. Una volta che le piantine nasceranno andranno poste alla luce (non diretta del sole) e bisognerà attendere la loro lenta crescita fino a Maggio, Giugno per il loro trapianto nell’orto. Se ritroviamo più piante germinate nello stesso vasetto, possiamo procedere in due modi: il primo è estirpare la piantina che ci pare più piccola o debole, il secondo è quello di aspettare che le piante crescano almeno una decina di centimetri, dividerle e trapiantarle in due vasi diversi.

Dal mese di Febbraio invece è possibile seminare in terra piena prezzemolo e spinaci. In questo caso la terra deve essere già concimata, arata e deve risultare soffice e non ghiacciata: può essere effettuata a righe o a spaglio.

Se preferiamo più ordine nel nostro orto o abbiamo semplicemente delle striscioline di terra libere e le vogliamo seminare, si può procedere con la semina a righe: con l’aiuto di un bastoncino si traccia una linea profonda un paio di centimetri in cui andranno messi i semi, per poi essere ricoperti con altra terra.

Se invece si desidera seminare a spaglio, che è un metodo consigliato soprattutto nei casi in cui lo spazio disponibile non sia un problema, si procede buttando letteralmente i semi sul terreno, cercando di non ammassarli troppo, per poi essere ricoperti con uno strato di almeno un centimetro di altra terra.

Nei mesi freddi, l’annaffiatura all’aperto deve avvenire nelle ore più calde della giornata per mantenere una temperatura ottimale alla germinazione dei semi. Dove i climi sono rigidi e le temperatura non troppo miti, è buona regola coprire il terreno seminato con del tessuto non tessuto acquistabile nei negozi specializzati, fino al raggiungimento di temperature esterne notturne di almeno 15°.

I semi di buona qualità sono reperibili in molti negozi specializzati, ma nessuno vieta, per il momento almeno, di produrli: pomodori e peperoncini sono i più semplici da ottenere per esempio, basta prendere i semi da un pomodoro o un peperoncino ben maturo, farli asciugare e seccare su della carta assorbente e riporli in un luogo asciutto, per utilizzarli nelle semine dell’anno successivo.
Per le leguminose come i piselli ed i fagioli, basta far seccare il legume per poi seminarlo, in vaso o all’aperto al momento giusto.
Ogni pianta di sedano o insalata invece, se lasciata crescere senza essere raccolta “va in fiore” e conservare i fiori e ricavare i semi non è per nulla difficile. In questo caso però, il problema più frequente è che trattandosi di semi di piccole dimensioni, si tende a seminarne in soprannumero e diventa quindi difficile garantire alla piantina lo spazio giusto per il suo sviluppo; si deve dunque procedere a sfoltimenti e travasi.
I fiori come la calendula o i nasturzi, arrivano a fine vita producendo dal fiore delle vere e proprie escrescenze secche che, se conservate prima della loro caduta a terra, possono essere utilizzate per le semine future.

La fantasia dell’ortolano non deve avere limiti, la sua curiosità ed il suo entusiasmo vanno nutriti di esperimenti e progetti ogni anno nuovi e diversi.



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