Menù vegano per Natale

Pubblicato il 20 Dicembre 2017 da

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Da tanti anni, sin da quando abitavo a Bologna, seguo e ammiro Grazia Cacciola, che è giornalista, scrittrice, saggista esperta in economia sostenibile e scrive sul blog Erbaviola.

Sin da quando ho comprato il suo primo libro ‘Scappo dalla città’, ho trovato il lei una grande ispirazione: io e Nex leggevamo il suo libro sognando di metterci in proprio, fare il lavoro dei nostri sogni, avere uno stile di vita più sostenibile alla nostra portata.

Con Grazia ho imparato a misurarmi, a comprendere i miei limiti, ad iniziare dei cambiamenti ecologici, a consumare meno e meglio. Non sono vegana come lei, non ho intrapreso la sua stessa strada di downshifting (decrescita), ma ho imparato a cambiare.

Grazia e io siamo diversissime, eppure ci piacciamo. Lei mi piace perché è intelligente, capace, preparata, aperta mentalmente. Come me, è una persona che celebra la vita e la vive pienamente, portando avanti scelte inconsuete e personalissime. 

In questi giorni ci siamo scritte un paio di messaggi e, in preparazione di alcune idee che vorremmo mettere in pratica nel 2018, abbiamo pensato di proporre un Menù di Natale vegan, adatto a tutti, estremamente economico e facile da preparare. Grazia ha preparato il dolce, un panettone vegan squisito, e mi ha aiutata a pensare a un menù vegano che fosse anche goloso.

Posso confessarvi di essere davvero emozionata? 🙂
Mi piace pensare che grazie a lei potrò imparare ancora a decrescere, a fare scelte più sostenibili, a diventare la migliore versione di me stessa.

Siccome il cibo vegano, senza alimenti di origine animale, è buono e non è fatto di privazioni, vi lascio un menù golosissimo: nessuno rimpiangerà altri cibi, con queste ricette!

Carciofi e salvia fritta in pastella

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Scegliamo delle belle foglie grandi di salvia, laviamole e asciughiamole. Puliamo i carciofi, eliminiamo le foglie esterne e la barba intera, tagliamoli a fettine sottili.

Prepariamo una pastella mescolando 10 cucchiai di farina di ceci setacciata, un pizzico di sale, birra fredda artigianale vegan friendly (es: Budweiser) versata a poco a poco. La pastella deve essere bella densa. 

Immergiamo la salvia e i carciofi, uno a uno, nella pastella, e friggiamone pochi alla volta in olio di semi di girasole caldo e profondo. Mettiamoli ad asciugare su carta paglia e serviamo con un pizzico di sale.

Torta di funghi alla crema di zucca e curcuma

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Prepariamo una base per torta salata con l’impasto all’aceto: contiene solo farina, olio evo, aceto di mele e sale. Mettiamola a riposare mentre prepariamo il ripieno della torta salata.

Tagliamo i funghi champignons a fettine e facciamoli saltare in padella con olio e aglio. Tagliamo la zucca, puliamola e mettiamola in forno senza condimento, poi frulliamola con sale, curcuma e poca panna vegetale. Mettiamo a tostare gli anacardi.

Stendiamo l’impasto molto sottilmente. Aggiungiamo la crema di zucca, i funghi, una manciata di piselli o di fagiolini, sale, pepe e timo fresco. Mettiamo in forno a cuocere per una ventina di minuti a 180 gradi. Infine completiamo con erbette fresche come rucola selvatica, germogli o spezie a piacere.

Pasta integrale con broccoli, noci e crema di tobinambour

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Puliamo i tobinambour sbucciandoli bene e lavandoli sotto l’acqua. Mettiamoli a lessare con un pezzetto di porro e una patata piccola, poi frulliamoli con poca della loro stessa acqua di cottura, due gherigli di noce, un pezzetto di buccia di limone biologico, un filo di olio, sale.

Cuociamo i broccoli al vapore e poi ripassiamoli in padella con olio, aglio e noci tagliate a pezzetti grossolani. Se non amiamo i broccoli, possiamo usare le zucchine (quando sono di stagione), oppure il cavolo nero, o la verza tagliata a striscioline.

Scegliamo una buona pasta integrale biologica e mettiamola a lessare. Scoliamo la pasta, condiamola con la salsa di topinambour, aggiungiamo i broccoli e le noci tritate (oppure il gomasio).

Patate, carote e barbabietole Hasselback

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Scegliamo delle carote grandi, delle patate piccole e delle barbabietole più o meno della stessa misura. Incidiamole sulla parte superiore in modo regolare, senza praticare un taglio fino alla fine: devono restare come ventagli che si apriranno in cottura.

Spennelliamo bene le verdure con l’olio evo e mettiamole in forno a 180 gradi per circa 30-40 minuti, a seconda della grandezza. Una volta cotte, aggiungiamo ancora un filo di olio, del rosmarino tritato fine e del sale grosso.

Cavoletti di Bruxelles con noci e melograno

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Puliamo i cavoletti eliminando le foglie esterne. Tagliamoli finissimi, a crudo: si possono infatti mangiare crudi. Ma se vi piacciono cotti, cuoceteli poco al vapore, per non renderli troppo morbidi.

Mescoliamo i cavoletti con i chicchi della melagrana, le noci tostate, il sale, l’olio evo e l’aceto di mele.

Panettone vegan di Erbaviola

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Il concept di questa ricetta è non usare manitoba e farina 00, estremamente raffinate e dannose per la salute, sopratutto per l’intestino che in questi giorni è già messo a dura prova. Grazia in questa ricetta non ha usato appositamente prodotti eccessivamente cari e provenienti dall’estero come burro di cacao, di cocco ecc, che usano invece gli chef vegan: questo è certamente più sostenibile.

LINK: Panettone vegan semintegrale soffice.

Il top è riuscire, come fa lei in modo magistrale, a usare due farine semi-integrali, assolutamente salutari, riuscendo a farle lievitare per un panettone, che è proprio la dannazione dei pasticceri.

Last but not least, la ricetta è sia in versione integrale per esperti (pasta madre, farina semintegrale di farro) che in versione facilissima per neofiti (lievito di birra e niente pirlatura), con un suggerimento furbo: usare nientemeno che la macchina del pane che fa un impasto ideale per il panettone – e Grazia nel suo post vi spiega il perché.

Vi piace l’idea?



Commenti

7 Commenti per “Menù vegano per Natale”
  1. Cara Barbara, non so davvero come ringraziarti per le belle parole, sono commossa! Hai ragione quando parli di scelte simili, perché anche se i nostri sembrano apparentemente percorsi diversi, sono mossi dallo stesso desiderio di vivere bene, liberamente e in pace, di trarre il meglio dalla vita. Scegliere di non avere un lavoro standard e una vita uguale a quella della maggioranza, richiede molta determinazione e tanta allegria. Anche se i percorsi e le scelte sono diverse, il fatto di poter chiacchierare e ridere insieme è un grande dono ed è possibile solo quando ci sono menti davvero libere; ringrazio per averti incontrata. Un grande abbraccio da stroppicciamento a voi tre, famiglia bellissima!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Sono io che ringrazio te! 🙂
      Quando ho letto per la prima volta il tuo libro ricordo che dicevo a Nex: vedi, ecco come si fa! possiamo farlo anche noi!
      Ci va tanto coraggio per uscire fuori dalle righe, non perché questo ci renda speciali, per carità, ma perché è difficile portare avanti idee ‘strane’, farle accettare alle persone e risultare anche credibili.
      Noi in confronto a te siamo ancora mainstream, ma nel profondo mi piace pensare che abbiamo scelto di vivere green prima nel cuore, facendo spazio alle energie positive, all’amore, al rispetto per la natura e per le persone. A piccoli passi miglioreremo anche fuori 😉

      • Penso che ci sia posto per tutti nel mondo e chi è sulla strada del cambiamento (che poi lo siamo tutti, non si finisce mai!) sia di grandissimo aiuto per chi vorrebbe cominciare ma vede solo un percorso lunghissimo davanti e una presunta perfezione di chi ritiene che sia già arrivato. Secondo me vedere chi cambia passo a passo, chi ci riflette e condivide è molto utile, generano più cambiamento le persone che si prendono il loro tempo rispetto a chi cerca di fare tutto subito, magari solo per moda. Secondo me la tua idea del menu vegan è più utile di una fiera o di una conferenza e non lo dico solo perché c’è il mio panettone! A volte basta vedere in concreto che si può mangiare bene, in modo bilanciato e nutriente senza fare i salti mortali. Quindi grazie per il tuo lavoro!

  2. Bellissimo menù 🙂
    Grandissime entrambe!

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