Love is Love

Pubblicato il 21 Novembre 2016 da • Ultima revisione: 27 Febbraio 2019

Sono stata tante persone, come tutti. Sono stata anche una persona che oggi non mi piacerebbe: aggressiva, chiusa, poco inclusiva.
Mi fa strano dirlo, oggi, perché in questi 40 anni di vita ho cambiato totalmente modo di vedere le cose, ma sì, mi è capitato.

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Quando sono arrivata al Liceo, venendo da un piccolo paese di provincia molto chiuso, possedevo solo un bagaglio di pregiudizi politici, religiosi e sociali. Giusto era quello che era accettato dalla mia comunità. Sbagliato, tutto il resto.
Erano gli Anni 90 e io non avevo mai incontrato una persona di colore, non avevo mai incontrato un omosessuale, mai incontrato una persona laica, mai avuto a che fare con un disabile, e tante altre cose. Ed ero sinceramente convinta che fosse giusto così, che quella fosse la parte giusta del mondo, il posto dove schierarsi.

Oggi mi vergogno di questa chiusura mentale.
Ma quello che mi rende fiera di me stessa è che ho saputo cambiare.

Uno dei peggiori insulti che mi possiate fare è dirmi: sei veramente coerente.
Penso alla coerenza come a un modo rigido di vivere la vita, una posizione netta che non viene cambiata perché ‘è così che si fa, è così che funziona‘. O, peggio: Io sono fatto così e non voglio cambiare.

Ad un certo punto mi sono trovata circondata da centinaia di ragazzi uguali a me, ma profondamente diversi: di ogni colore, di ogni religione, di ogni partito politico, di ogni orientamento sessuale. Ed era bellissimo.

Io, che in fondo mi sono sempre sentita freak e ancora oggi lo sono, ho capito che non avevo bisogno di aderire ad un solo stile di vita in cui mi sentivo stretta o poco me stessa: ho capito che sarei andata bene lo stesso così com’ero, perfetta nella mia unicità, forte, positiva, buona.

E da allora è cambiato tutto, nella mia testa, perché il Bene e il Male non erano più una questione di prendere posizione su qualcosa, ma semplicemente di seguire l’unico, vero comandamento: Ama gli altri come te stesso, non fare male.
E non avevo bisogno di altro, perché la pace, la religione, la fede, la politica… tutto era in quella frase:
Ama gli altri come te stesso, non fare male.

Ho iniziato a combattere per i diritti di tutti, anche per i diritti a cui io non avrei aderito. Non era importante che questi diritti servissero a me, ma era importante che servissero a chi ne aveva bisogno: Ama gli altri come te stesso, non fare male.

Ed arriviamo ai giorni nostri.
Tra Maggio e Giugno del 2016, quindi ormai 5 mesi fa, è passata la Legge sulle Unioni Civili in Italia. L’ho tanto desiderata, ho manifestato per averla, mi sono esposta. Ho pianto, quando è stata approvata (anche se si poteva fare meglio).

In quei mesi, molte persone hanno detto e scritto che con questa Legge tutto sarebbe andato male, che sarebbe finito il matrimonio eterosessuale, che la nostra società ne avrebbe risentito, che ci sarebbe stato un calo dei nostri valori.

Invece non è successo niente.

Niente di male è capitato, nessuno ci ha tolto niente, nessun nostro diritto di scegliere chi siamo e come vogliamo vivere la nostra vita. 

E’ andato tutto bene.

Molte persone si sono sposate dopo 30-40 anni di vita insieme, ci siamo pure un po’ commossi a vederli traballare nelle sale Comunali, ci siamo indignati quando alcuni Sindaci hanno detto di non voler eseguire questo mandato.

Io in questi 5 mesi ho pensato tanto a come scrivere tutto questo. A come trovare le parole giuste per convincervi che va tutto bene.
Mentre le mie preoccupazioni si facevano forti per un amico gay che, a trentanni, ancora non accettato dai suoi genitori, ci aveva manifestato l’intenzione di uccidersi. Noi, i suoi amici, siamo rimasti appesi al filo della vita per tanto tempo, tantissimo tempo.

Voi avete mai visto spegnersi una persona?
Credo di sì. Ecco.
Vedere che qualcuno si stava spegnendo per… nessun motivo. Perché essere gay non può essere un motivo per ripudiare un figlio.

Sono una madre.
L’Amore che nutro per mia figlia è qualcosa di indescrivibile. Come tutti voi, credo potrei farmi uccidere, per lei.
Vivo per renderla felice, vivo perché stia bene, mi preoccupo per lei, penso al suo futuro, ho il desiderio di proteggerla dal dolore.

L’Amore che ho per mia figlia è più forte di qualunque difficoltà che io possa incontrare sulla mia strada.
Per voi è così?

Per alcuni no.
Per alcuni genitori, oggi, avere un figlio omosessuale è una vergogna. Molti di questi genitori ripudiano i figli per questo motivo.
Cosa che capirei se fossero assassini o mafiosi, ma non capisco quando si parla di essere se stessi.

Semplicemente, vuol dire che non li amate abbastanza.

Sì, ve lo voglio dire schiettamente: se non siete capaci di accettare i vostri figli per ciò che sono, significa che non li amate abbastanza.
Significa che non li amate abbastanza. Non siete abbastanza bravi come genitori. 

Per questo oggi, come molte altre volte, vi parlo di cambiamento. Vi invito a cambiare idea.

Quello che voglio dirvi è che va bene: va tutto bene.
Il mondo è pronto per i vostri figli, il mondo adesso è pronto. Non nego le difficoltà, ma se ci pensiamo ognuno dei nostri figli, che siano gay, etero, disabili, neri, di un’altra religione o laici… tutti potrebbero avere dei problemi, e tutti potrebbero NON averli.
Perché, sul serio, tutto può andare bene.

Vi invito a piantarla. Piantatela seriamente di tenere lontani i vostri figli per il loro orientamento sessuale, o per la loro politica, o per chi sposano, o se non seguono le vostre orme. Piantatela.

Tornate con la mente al giorno in cui sono nati, quando li avete annusati per la prima volta, quando la potenza dell’Amore vi ha travolti.
Tornate a quel momento e ricominciate a fare i genitori. 

Nessun genitore è perfetto e nessun figlio è perfetto.
L’Amore sì, è perfetto. Per tutti, in qualunque modo. 

E’ nella nostra reciproca umanità che possiamo essere grandi, forti, fiduciosi nel futuro. E’ dentro il Bene che ci vogliamo e che regaliamo agli altri, che possiamo essere genitori e figli migliori.

L’Amore è Amore. 
Per amare non servono consensi o spiegazioni e non serve chiedere il permesso.

L’Amore è ciò che ci ha permesso di dare la vita a questi figli.
Ora teniamoceli stretti, vicino al cuore.

LOVE IS LOVE.



Commenti

7 Commenti per “Love is Love”
  1. Annalisa

    Bellissimo articolo!!!
    E mi ci ritrovo in pieno!!! LOVE IS LOVE!!! Ripeto sempre ai miei bambini: L’amore vince sempre!!! Io i miei figli li amerei in ogni caso!!! Al più potrei esser dispiaciuta perché purtroppo ancora esistono persone che non riescono a superare le diversità (tutte), ma il mio appoggio non gli mancherà mai!! Ed ogni giorno, provo a coltivare la loro autostima, in modo che nel mondo riescano a vivere sereni.

  2. sara

    La penso esattamente come te!
    L’Amore è ciò che ci ha permesso di dare la vita a questi figli.
    Ora teniamoceli stretti, vicino al cuore.
    LOVE IS LOVE.
    Io voglio solo vedere mio figlio FELICE
    il resto nn conta

  3. Francesca

    Bellissime parole!
    Anche per me la felicità di mia figlia è la prima priorità della mia vita! Lo è così tanto che a volte mi preoccupo troppo e lei finisce per avere una mamma piena di ansie e preoccupazioni…
    Grazie anche alle tue parole sto cercando di cambiare per il suo bene.
    Spero che il vostro amico abbia scelto la vita… l’anno scorso una mia cara amica ha deciso per il no, lasciando il marito e un figlio di 6 anni… è stato un brutto trauma… Ancora adesso non mi riesco a spiegare cosa abbia potuto spingerla a questo gesto così estremo… non riesco a capire quale terribile forza possa averla portata a pensare che era meglio farla finita piuttosto di combattere per stare bene con la sua famiglia. Posso solo sperare che almeno lei abbia trovato un po’ di pace
    Grazie per tutto quello che scrivi e per gli spunti di riflessione che ci offri ogni giorno.

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