Mamma Felice

Vantaggi di portare i bimbi nel marsupio

Pubblicato il 21 Ottobre 2016 da • Ultima revisione: 22 Marzo 2018

Quando mia figlia era piccola ho usato il marsupio come prolungamento del mio corpo. L’ho adorato.
Era una bimba molto piccola, nata leggermente prematura con un cesareo d’urgenza e di appena 2.4 chilogrammi di peso.
Non ho avuto la montata lattea, arrivata a 15 giorni dal parto, e nonostante tutti i miei sforzi per allattarla, anche tirandomi il latte e lasciandola attaccata al seno tutto il giorno, riuscivo a tirarmi a malapena 20ml di latte. Mia figlia era troppo piccola per attaccarsi al seno: faceva fatica e non aveva le forze. 

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Il marsupio mi ha aiutata a renderla più forte. 
Tenerla addosso a me tutto il tempo era la migliore occasione per darle la sensazione di essere ancora nella pancia, ma stavolta in modo più tranquillo, senza ospedali, senza distacchi di placenta, senza ecografie.

A chi dice che tenere i bambini in braccio tutto il giorno equivale a viziarli, io dico: siete in errore. 
‘Portare i bambini’ è il modo migliore per farli sentire al sicuro, forti e fiduciosi, per porre in loro le basi dell’autostima e della serenità. 

Vedo spesso intorno a me giovani genitori che tengono i bimbi nel passeggino o nella carrozzina tutto il tempo. Quando questi neonati piangono, invece di prenderli in braccio li spingono avanti e indietro con la carrozzina. Fatemi dire, da vecchia mamma quale sono, che è sbagliato.

I neonati hanno bisogno di stare in braccio ai genitori, di stare in contatto pelle a pelle con noi, di essere portati il più possibile.

I vantaggi del portare i bambini sono evidenti e dimostrati:

  • il battito del nostro cuore li rassicura e li riporta nella situazione del grembo materno;
  • aumenta in loro il senso di fiducia e di autostima;
  • il movimento del nostro corpo li rende attivi, quindi di notte dormono meglio perché ‘si stancano’ di giorno;
  • diminuisce il rischio di reflusso;
  • diminuisce il rischio di coliche del lattante;
  • diminuisce il pericolo di SIDS;
  • rafforza la muscolatura della schiena e del collo, pur sorreggendole correttamente;
  • mantiene la giusta posizione delle anche e del bacino;
  • aumenta l’accrescimento dei bimbi nati prematuri (infatti anche in ospedale si pratica la marsupioterapia, tenendo i bimbi sul petto dei genitori, pelle contro pelle).

Possiamo anche scegliere di usare la fascia, ma qui entra in gioco, a mio parere, la preferenza del singolo: io per esempio con la fascia non mi sentivo sicura, ero in difficoltà a legarla e la sentivo meno adatta al mio corpo. Con il marsupio ho invece preso confidenza da subito e mi sono sentita autonoma sin dal primo utilizzo. 

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Il marsupio e la fascia hanno anche dei vantaggi per i genitori:

  • sono perfetti per spostarsi in città, soprattutto sui mezzi pubblici, visto che sui bus non si possono far salire passeggini aperti;
  • ci permettono di tenere il bimbo nella giusta posizione senza affaticare braccia, collo e spalle, perché ne distribuiscono il peso correttamente;
  • ci lasciano le mani libere per fare altro, come fare la spesa, passare l’aspirapolvere, scrivere al computer;
  • ci permettono un contatto pelle a pelle con il bimbo, e quindi di osservarlo e tenerlo sempre sottocchio.

Dobbiamo solo scegliere il marsupio o la fascia migliori per noi. Tra quelli che preferisco e ritengo più sicuri, più ergonomici e anche più belli esteticamente, c’è YEMAYA di Cybex, utilizzabile sin dalla nascita.

Ha delle caratteristiche ottimali per portare i bambini, sin dalla nascita:

  • seduta molto ampia che favorisce la posizione a gambe piegate-divaricate, così come suggerito dagli ortopedici pediatrici, poiché allevia la pressione sulle articolazioni delle anche ancora deboli;
  • ha diverse regolazioni, tra cui la seduta regolabile in larghezza, che cresce con il bambino;
  • distribuisce bene il peso del bambino, senza gravare sulle spalle del genitore;
  • ha 4 diverse posizioni di utilizzo.

E poi è davvero bello: Yemaya è un vero e proprio accessorio di moda utilizzato per trasportare il bambino. Linea elegantissima e raffinata, stampe vivaci, tessuti di lusso in simil pelle ed elementi di design lo rendono davvero unico. Le cinghie e le cinture sono nascoste, così resta solo il design.

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Di sicuro non ci fa sentire come se dovessimo andare a fare trekking, e io questo lo apprezzo, perché può capitare di non sentirsi a proprio agio con un marsupio eccessivamente sportivo, se il proprio look è più classico. Questo attiene anche alla percezione di sé: non ritengo affatto futile volere essere belle anche come mamme, e continuare a coltivarsi come donne, così come scrivo nel mio libro: Essere mamma senza rinunciare a te stessa.

Man mano che il bambino cresce il marsupio può essere regolato in tre posizioni. La posizione frontale è ideale per i primi mesi del bambino. I bambini più grandi fino a due anni di età possono anche essere trasportati sull’anca oppure sulla schiena.

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Ricordiamoci i 7 principi dell’attachment parenting:

  1. Legame alla nascita (Birth bonding): appena possibile dobbiamo tenere il bimbo pelle contro pelle per creare il legame iniziale;
  2. Interpretazione del pianto (Belief in the signal value of your baby’s cries): dobbiamo comprendere e accogliere il pianto del bambino come forma di comunicazione e non come capriccio o tentativo di manipolazione;
  3. Allattamento al seno (Breastfeeding): avviare l’allattamento nel modo migliore e più sereno, con l’aiuto di tutti;
  4. Indossare il bambino” (Babywearing): stare a contatto con il bambino attraverso il gesto del “portare”, con l’uso di marsupio o fascia, in modo che il bambino possa godere di un legame fisico ed emotivo con i genitori;
  5. Dormire vicino al proprio bambino (Bedding close to baby): tenere il bimbo nella stessa stanza quando si dorme;
  6. Balance and boundaries: imparare a non confondere l’attachment parenting con l’assenza di regole: occorre equilibrio tra le due cose;
  7. Attenzione ai consigli di altri (Beware of baby trainers): assecondare di più il proprio istinto materno/paterno, evitando i sensi di colpa indotti dagli altri.

L’Attachment Parenting insomma, nella sua accezione più autentica, incoraggia noi genitori a trattare i nostri figli con attaccamento, gentilezza, fiducia. Rispettandone la dignità, mettendosi in ascolto e praticando una pedagogia positiva, che si oppone a ogni forma di autoritarismo, ma sa educare con positiva fermezza e senza paura delle coccole.



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