Mamma Felice

10 modi per essere una mamma felice

Pubblicato il 6 Maggio 2016 da

La felicità è eterna: una volta ‘acquisita’, resta impressa nel cuore. E insisto: la felicità si può apprendere; così come impariamo a camminare da bambini, o a scrivere in corsivo, o andare sul monopattino da ragazzini. La felicità è come un’educazione sentimentale: è complicato trovare un equilibrio nel proprio benessere, ma quando lo si trova è come avere una ruota di scorta; la felicità resta lì per tutte le volte che buchi una gomma in un vicolo buio, ma alla fine sai sostituirla e rimetterti in moto.

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Con la maternità per me è stato un po’ lo stesso: con una figlia di 9 anni è come vivere 10 vite tutte insieme (i suoi 9 anni + l’anno della gravidanza). Stare bene (e far stare bene) diventa una regola di sopravvivenza, ma anche una via di benessere interiore ed esteriore: passare dalle notti insonni al primo pigiama party fuori casa – adattarsi, ma anche innamorarsi ogni giorno della propria vita, dei propri figli, del proprio compagno – ricordandosi di volerci bene sempre, tutti i giorni, e prenderci cura di noi.

Come dico sempre: da un pozzo vuoto non si ricava acqua. Così per noi: se ci svuotiamo senza mai riempirci, rinnovarci, amarci, accrescerci… non abbiamo più nulla da dare. E invece quanto, quanto, quanto amore c’è ogni giorno da riversare nel mondo, nella nostra famiglia!

Se l’amore ci sembrava grande alla prima ecografia, e poi immenso al parto, e infinito al primo compleanno… dovremo imparare unità di misura che vanno dall’incommensurabile a incomputabile, per definire gli anni successivi.

Perché per essere una mamma felice, devi essere una persona felice:

1. Ogni età è più bella di quella precedente

Rimpiangere la gravidanza o un figlio neonato è come ‘paralizzarsi’ dentro un’idea di maternità stereotipata. In realtà, ogni età è migliore di quella precedente: i primi passi commuovono, la prima parola ci manda in estasi, ma vedere tuo figlio che impara a leggere e scrivere, e poi a pensare, a crescere, a diventare se stesso… è davvero il nucleo della vita.

E’ come vedere compiersi una profezia, vedere con i propri occhi il cerchio della vita che si espande ed emette una luce meravigliosa, e sapere di far parte di qualcosa di più grande. 

2. Non esiste UNO stile di maternità

Non ci saranno mai un manuale, un metodo, una trasmissione televisiva o una regola valide per tutti i tipi di famiglia, e per tutti i tipi di bambini.

La straordinarietà dei bambini, è che potranno essere qualunque cosa, e nessun manuale potrà ingabbiarli. Noi dobbiamo essere abbastanza flessibili da studiare la teoria, e poi inventare uno stile genitoriale personale, misurato su di noi, sui nostri figli e sul benessere di tutta la famiglia.

Come dice mia suocera, molto saggiamente: ascolta tutti, ma poi fai di testa tua.

3. I figli ci amano per la nostra imperfezione

La bellezza dei figli, è che non chiedono altro che alto contatto, tempo e amore. Non gli importa se siamo brutti, bassi, grassi, con gli occhiali; non gli importa se bruciamo i toast della colazione o sappiamo cucinare solo pasta al burro; non gli importa se la casa è un pasticcio.

Ai figli importa solo la relazione emotiva: come li amiamo, come li rispettiamo, come li stimoliamo, come li aiutiamo a crescere e sviluppare la propria autonomia.

Non ci chiedono perfezione, ma autenticità.

4. Il nostro benessere è importante

Noi restiamo al centro della nostra vita, noi siamo importanti, noi restiamo persone, e soprattutto INDIVIDUI.

Essere mamma non è l’unica nostra vocazione, e non dovrà esserlo.

Prenderci cura di noi, volerci bene, regalarci tempo… sono tutti gesti che ci renderanno persone migliori, donne migliori, madri migliori – e che allo stesso tempo insegneranno ai nostri figli cosa significa volersi bene, accettarsi, darsi forza e acquisire una sana fiducia in noi stessi.

Perché queste cose si insegnano sempre con l’esempio, soprattutto l’amore per se stessi: un figlio che vede nei suoi genitori il riflesso di un benessere sincero, vorrà quel benessere anche per se stesso.

5. La stupidera funziona sempre

…E quando le cose vanno male, quando non ne possiamo più, quando la stanchezza prende il sopravvento, possiamo sempre affidarci a una sanissima risata, mandare tutto in malora, riportare tutto sul piano della leggerezza.

Non esiste nulla, nella vita, su cui non ci si possa fare una bella risata. Catartica, onesta, riparatoria.

6. I bambini hanno bisogno di tempo

Non importa quali mezzi avremo, quanto potremo permetterci, cosa potremo offrire ai nostri figli, se non offriamo prima di tutto il nostro tempo. Ci hanno raccontato per anni la bufala del tempo di qualità, ma non è del tutto vero: è ovvio che il tempo con i figli deve essere di qualità, ma deve essere offerto anche in quantità.

Impariamo a divertirci anche insieme ai figli, rispolveriamo i giochi da tavolo, andiamo al museo insieme, al cinema… Possiamo trovare il tempo per loro anche trovando il tempo per noi!

7. La metà delle cose che ci raccontano, è una bugia

Tutto l’idillio della maternità, l’allattamento facile, bambini che parlano a 6 mesi e camminano a 9 mesi, bambini che in prima elementare sono già al livello dei bambini di quinta. Persino i racconti delle nostre mamme, che ci dicono quanto noi eravamo avanti, quante cose sapevamo fare… tutte storie!

Non esistono bambini perfetti, come non esistono genitori perfetti. Cerchiamo di avere pazienza: non dobbiamo sfidare le classifiche del numero di dentini messi in due settimane, né vantarci della media del 10 a scuola. Ogni bambino è un essere speciale, ogni bambino ha il suo talento.

Non cerchiamo dai nostri figli una perfezione irraggiungibile, ma piuttosto insegniamo loro a diventare le migliore versione di se stessi.

8. La negatività esiste, e puoi farne a meno

Ad un certo punto dobbiamo pretendere da noi stesse la felicità, e dobbiamo diventare capaci di pensare al nostro benessere lasciando indietro qualcuno. Le persone rancorose, le persone negative, quelli che hanno sempre una malattia più grave, un problema peggiore, una disgrazia superiore.

Il mondo è pieno di belle persone, di occasioni di felicità, di poesia e di bellezza. Cerchiamo questo mondo, quello delle cose belle!

Lasciamo andare via la negatività della nostra vita, perché è proprio questa la chiave della felicità!

9. Trova il tuo modo di stare bene e realizzarti

Nelle piccole cose si trova il rifugio della bellezza, della felicità, dei momenti in cui stiamo davvero bene. Ognuno di noi ha la possibilità di trovare quell’angolo di poesia da coltivare nell’anima, per respirare la gioia e la serenità ad ogni passo.

Troviamo la nostra strada, non mettiamo da parte i nostri desideri! Che sia il nostro lavoro, lo studio, il proprio hobby, le amicizie di una vita: realizziamoci in noi stesse, e negli altri.
Il nostro benessere è ancora importante.

10. La felicità è contagiosa

Vivere di felicità è un atteggiamento di fiducia e positività nei confronti della vita: prendere tutto con la giusta distanza, esercitare l’ottimismo, essere lievi nei momenti peggiori. Perché i momenti peggiori arrivano sempre (è la vita, baby!), ma sta a noi la decisione se far dipendere la nostra felicità da noi, oppure dagli avvenimenti esterni.

Io ho già deciso, e voi?



Commenti

11 Commenti per “10 modi per essere una mamma felice”
  1. mina

    Tutto verissimo!
    Soprattutto al primo punto, ci stavo pensando in questi giorni. Mio figlio ha 5 anni e mezzo e inizia a mostrare interesse per tutta una serie di cose che mi sembrano “da grandi”. Si guarda i libri su come è fatto il corpo umano, si chiede come è nata la terra, come sono scomparsi i dinosauri e prova a leggere e scrivere. Per me è incredibile vedere come impara dal nulla le cose e sentire discorsi maturi uscire dalla sua bocca. E anche vedere come interagisce con gli amici, i rapporti con gli altri bambini che si fanno via via più da grandi. Un miracolo, davvero. Un’età meravigliosa. Se mi dici che poi è anche meglio ti prendo in parola eh!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Davvero, è come assistere a un miracolo, oppure allo sbocciare di un fiore come guardandolo alla massima velocità Io sono proprio innamorata… dopo è davvero anche meglio, è indescrivibile!

  2. Angela

    grazie Barbara ho sempre bisogno di questa positività
    io adoro i miei figli e cerco di apprezzare ogni momento con loro, ma poi nella quotidianità sono una mamma arrabbiata
    perché al mattino siamo in ritardo e loro giocano a fare gli scherzi paurosi
    al pomeriggio perché dopo aver giocato nella terra devono correre a lavarsi
    alla sera perché saltano in giro invece di andare a letto
    insomma i miei figli sono un’esplosione di gioia ed io li soffoco con la mia pesantezza
    potrò mai diventare una mamma felice senza le paturnie da casalinga disperata e lavoratrice pendolare?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Angela, ti capisco, perché durante la prima elementare di Dafne io ero davvero furiosa, certe mattine. Ero sconfitta, urlavo, alle otto del mattino avevo la sensazione che la mia giornata fosse irrimediabilmente rovinata. Davvero.
      poi un giorno mi sono talmente arrabbiata che mi sono sentita trasfigurata, e ho detto: mai più. Sai che c’è? Fanculo a tutto, non mi arrabbio più, se dobbiamo arrivare in ritardo ci arriveremo e amen, io non ce la faccio piuù.
      Mi credi che dal giorno dopo tutto è andato bene e in seconda addirittura Dafne ha iniziato a svegliarsi persino dopo perché è diventata ragionevolmente veloce?
      Non ha smesso di perdere tempo: fare colazione è sempre una pena, e poi sta un secolo a lavarsi le mani e sprecare acqua e sapone, imbambolata.
      Ma è cambiato il MIO atteggiamento. Cerco di svegliarmi felice e di restare felice, e lei, probabilmente sentendo meno la tensione, alla fine ce la fa sempre a prepararsi in orario.
      Quindi, anche se ti sembra impossibile, il mio consiglio è quello di cercare di stare bene TU, fregandotene di tutti i doveri e delle cose da fare. Il resto, secondo me viene da sé.

  3. Nadia

    Verissimo.
    Ci vuole tanto lavoro su se stessi per non sentirsi in colpa se le cose non vanno come gli altri si aspettano da noi, se il tempo da dedicare è poco oppure tanto ma non “abbiamo voglia” (come dice Vasco “oggi voglio stare spento”), e per tante altre cose…ma si può sempre recuperare! Se non riesco oggi lo farò domani….se la casa non è pulita la pulirò, se non ho dedicato troppo tempo un giorno a loro, domani ritaglierò più spazio, insomma bisogna trovare il giusto equilibrio tra ciò che vorremmo noi e quello che vogliono loro. A volte li penso come a delle sanguisughe, altri li riempirei di baci. E’ l’alternanza di amore/odio tipica di ogni rapporto stretto (anche col marito, eh ).
    I miei figli hanno 18 e 12 anni e due caratteri completamente diversi. Ho un sacco di stimoli con loro, tanto da insegnare e da imparare e ragionare ormai da grandi è bellissimo. Mi rendo conto che tutto sommato pur coi miei difetti ho fatto un buon lavoro…e aspetto con ansia i prossimi “passi” che faranno, ormai in autonomia, nella vita. Rimpiango solo i tempi in cui potevo decidere come vestirli senza che si lamentassero!!!!

  4. Ketty

    Bellissimo post!

  5. carmen

    Mi hai trasmesso tanta serenità e positivita’ con questo post. Grazie mille

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