Cosa sono i parchi giochi inclusivi

Pubblicato il 14 Dicembre 2015 da

Parchi per tutti è un progetto di Claudia e Raffaella nato all’inizio del 2014. Un progetto per sensibilizzare le persone sui parchi giochi inclusivi ovvero quei parchi dove possono giocare insieme tutti i bambini: bambini che possono correre, bambini che usano la carrozzina, bambini che possono vedere i colori, bambini ipovedenti o ciechi, insomma proprio tutti. Non parchi per bambini con disabilità, ma parchi per tutti.

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Tutto è cominciato verso la fine del 2012 quando Claudia e Raffaella si conoscono ed iniziano ad andare insieme a letture, laboratori e spettacoli per i bambini visto che entrambe hanno due figli coetanei che oggi hanno 8 anni, (Raffaella ha anche un altro figlio più piccolo). L’anno finisce ed inizia quello nuovo, i mesi passano in fretta ed arriva la primavera. In primavera tanti genitori portano i bimbi al parco ma Raffaella no. Lei non porta Cristian al parco perché nella maggior parte dei parchi italiani non esistono giochi per bambini con disabilità motorie e la zona dove vive, (vicino Rimini), non fa eccezione.

Tanti parchi con giochi di arrampicata, scale per raggiungere lo scivolo che sono un grosso ostacolo per chi ha i muscoli deboli, altalene a con la classica tavoletta per sedile su cui non è facile rimanere in equilibrio.

E se qualcosa non c’è cosa si può fare? Ci si rimbocca le maniche e si domanda al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di tener conto dei diritti di tutti i bambini e quindi di installare qualche gioco accessibile e fruibile anche da parte di bambini che non possono correre o camminare.

Articolo 31 Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia http://www.garanteinfanzia.org/diritti
1. Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.

Sì perché giocare, non tutti ne sono al corrente, è uno dei diritti sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia.

E così Claudia e Raffaella iniziano a inviare lettere ai quotidiani locali e a prendere contatto con il Sindaco per chiedergli di attrezzare un parco del piccolo paese dove vive Raffaella con giochi adatti anche a Cristian.

La “battaglia” è durata tanto, quasi un anno intero, ma da febbraio 2015 Santarcangelo di Romagna offre ai piccoli cittadini e ai turisti una giostra che può essere utilizzata proprio da tutti i bambini. Non si tratta di un vero e proprio parco giochi inclusivo perché solamente uno dei giochi è utilizzabile da tutti ma è un inizio.

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Durante questa battaglia Claudia e Raffaella hanno fatto qualche ricerca in rete e hanno scoperto che di informazioni sui parchi inclusivi ce n’erano davvero pochissime e così, visto che erano impegnate nella ricerca di ditte che vendono giochi accessibili, città dove sono presenti parchi attrezzati in questa maniera, e altre informazioni utili decidono di aprire anche un blog e una pagina facebook per condividere queste informazioni con altre persone.

Sulla pagina facebook e sul blog vengono condivise tutte le notizie di nuovi progetti in Italia, inaugurazioni, concorsi, consigli utili, …

Lo scorso anno Claudia e Raffaella hanno anche realizzato un video, grazie a Saverio Tommasi, per cercare di far conoscere il più possibile il loro progetto.

In breve tempo iniziano a ricevere richieste di aiuto per mail. Persone che da tutta Italia chiedono: come posso fare per avere un parco inclusivo nella città dove vivo? A quali ditte posso chiedere un preventivo? L’altalena per carrozzine è un gioco inclusivo?

Claudia e Raffaella rispondono a tutti e vedono crescere pian piano qualche progetto concreto come quello dei Camminatori Folli che a fine maggio 2015 hanno regalato un’area giochi inclusiva alla città di Livorno. Nel frattempo, finalmente, iniziano anche gli incontri organizzati dal Comune di Rimini per la realizzazione dell’area inclusiva sollecitata da una mamma riminese, Elvira. Claudia e Raffaella partecipano agli incontri e cercano di aiutare a individuare giochi adatti portando la loro esperienza. In ottobre sono iniziati i lavori e il prossimo anno anche Rimini avrà una stupenda area gioco inclusiva.

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Da poche settimane hanno iniziato anche ad inviare lettere ai Sindaci delle città italiane cercando di spiegare l’importanza del gioco per i bambini e chiedendo di scegliere giochi adatti a tutti in caso di realizzazione di un nuovo parco giochi o di sostituzione di installazioni rotte od usurate.

I parchi inclusivi in Italia non sono molto conosciuti perché, a differenza di alcuni altri Paesi, non esiste una normativa che obbliga i Comuni a realizzare aree inclusive. Molti Sindaci non sanno che esistono giochi con rampe al posto delle scale, piste per biglie o automobiline rialzate, tunnel giganti o giostrine girevoli che possono essere usati anche da chi usa una carrozzina elettrica. Per questo è importante far conoscere i giochi per tutti, per permettere alle Amministrazioni Comunali di scegliere di regalare dei momenti di svago proprio a tutti i bambini.

I bambini sono il nostro futuro; farli crescere tutti insieme, dimostrando loro che tutti i bambini hanno gli stessi diritti e che non è importante saper correre, è compito di noi adulti. A volte sarà difficile ma darà grandi frutti perché un bambino che ha la possibilità di conoscere da vicino anche la disabilità, da grande non avrà paura ma anzi avrà rispetto per tutte le persone.

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A voi farebbe piacere non poter portare vostro figlio al parco perché non ci sono giochi adatti a lui? Non potere andare in un luogo dove tutti i bambini di divertono insieme?
Le aspettative di Claudia e Raffaella per i loro figli sono proprio queste: insegnare ai bambini a giocare insieme, ad avere rispetto per tutte le persone e anche la costanza di perseguire i proprio obiettivi, lottare per i propri diritti e non arrendersi.

Voi cosa potete fare? Potete sensibilizzare le persone attorno a voi, soprattutto quelle che hanno potere decisionale riguardo le aree verdi pubbliche della vostra città. Fate conoscere i giochi per tutti i bambini, proponeteli per il parco pubblico, per il giardino della scuola, per la piccola area gioco dell’oratorio o dell’associazione locale di cui fate parte. Se volete inviate a Parchi per Tutti una mail con il nome della vostra città e scriveranno anche loro al Sindaco per presentargli i parchi per tutti.

Potete scrivere al Sindaco e all’Assessore ai lavori pubblici e urbanistica magari inviando loro le linee guida del Comune di Jesolo che contengono suggerimenti utili per la realizzazione di un’area gioco inclusiva. Alcuni Comuni utilizzano la formula del bilancio partecipativo: proponete un progetto inclusivo per il parco cittadino.

Un parco giochi inclusivo non costa più di uno classico e quindi vale la pena investire in questo progetto tenendo sempre conto che la cosa più importante è che i giochi e il parco siano accessibili, ogni zona deve essere raggiungibile tramite un vialetto pianeggiante e liscio così che tutti i bimbi, anche quelli in carrozzina, possano correre insieme ai loro amici.

Claudia Protti & Raffaella Bedetti
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Blog http://parchipertutti.blogspot.it/



Commenti

7 Commenti per “Cosa sono i parchi giochi inclusivi”
  1. Cristina Codicè

    Ciao
    mi chiamo Cristina e sono presidente di Centro21 un’associazione che si occupa di disabilità mentale. Abbiamo costruito a Riccione una casa all’interno di un parco pubblico, è di proprietà dal comune ma noi l’abbiamo in convenzione per 50 anni. La nostra idea sarebbe quella di attrezzare il parco adiacente alla casa con giochi adatti a TUTTI i bambini dato che a Riccione non c’è nulla del genere, noi nel periodo estivo facciamo un centro estivo ed abbiamo anche bimbi con disabilità motorie. Abbiamo parlato col nostro sindaco del progetto ma non ci sente (per ora).
    Ci potete dare una mano/indicazioni/suggerimenti?
    Grazie intanto per l’attenzione.
    Cristina

    • Buongiorno Cristina,
      incredibile, una vera e propria coincidenza fortunata, ma è proprio di oggi questa bella notizia: Riccione dà l’ok al primo parco con i giochi accessibili anche a bimbi disabili.
      Puoi leggere la notizia sui quotidiani online e in ogni caso, se vuoi qualche indicazione o suggerimento scrivici pure a parchipertutti@gmail.com
      Claudia e Raffaella

  2. Tra pochi mesi anche a Cosenza un parco inclusivo diventerà realtà. Il Parco Piero Romeo – giochi senza barriere – sta nascendo nel pieno centro cittadino grazie al lavoro congiunto tra amministrazione comunale e l’Associazione La Terra di Piero.

  3. Ciao!
    vi segnalo che a Perugia è stato realizzato un progetto di un parco giochi di stimolo sensoriale e uno di educazione stradale, dedicato, in particolar modo, ai bimbi autistici. Dovrebbe essere inaugurato a giorni, nell’area del Parco di Lacugnano. Abbiamo lavorato al progetto di “verde terapeutico” con la collaborazione di referenti medici del luogo, che ci hanno indirizzato verso una progettazione specifica, per i bimbi. L’area verde è molto grande ed è già fruita, utilizzata, per fare diverse attività, punto di riferimento è sicuramente la piscina. Speriamo possa essere di supporto a tutti.
    Un saluto e: avanti così, l’Italia ha davvero bisogno di attrezzarsi!
    Monica
    (architetto specializzato in healing gardens e giardini terapeutici)

  4. Rimini.
    Lunedi 21 marzo, alle ore 10.30, si terrà nel piazzale Fellini di Rimini l’inaugurazione della nuova area giochi inclusiva, dove le disabilità fisiche o sensoriali di ogni bambino incontreranno senza barriere quelle di tutti gli altri bimbi, in una interazione naturale.

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