I lavori di casa: A chi spettano?

Pubblicato il 17 Agosto 2015 da • Ultima revisione: 23 Aprile 2018

La madre di una mia conoscente, incontrata di recente a un convegno sugli stereotipi di genere, ha detto che l’origine di tutti i mali sta in una delle frasi più banali che un uomo possa dire alla sua compagna: “Ti porto giù la spazzatura?”

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È veramente incredibile come due sole lettere, una “t” e una “i” assieme, possano implicare un fardello così enorme di discriminazioni.

“TI porto giù la spazzatura?”

“TI carico la lavastoviglie?”

“TI stiro la camicia?” No, un momento, questa chi la dice?

Cosa diamo per scontato che debbano fare gli uomini o le donne a casa?

Una volta era facile: le donne curavano casa e figli, mentre gli uomini lavoravano.
Poi anche le donne hanno iniziato a lavorare, ma non è che gli uomini abbiano iniziato a occuparsi di casa e figli. No.

Le donne hanno iniziato a lavorare e poi, memori degli insegnamenti delle loro madri, hanno continuato a fare i letti, caricare le lavatrici, stendere i panni, stirare, fare la spesa, cucinare e spolverare.

Fortunatamente negli anni le cose stanno cambiando e le donne hanno imparato che non deve ricadere necessariamente tutto sotto la loro responsabilità. E quindi sono molto poche oggi le donne che stirano, per esempio. Dato a cui peraltro non corrisponde un aumento del numero degli uomini che si dedicano a questa pratica.

Però gli uomini hanno imparato a caricare la lavastoviglie. Molti fanno la spesa. Alcuni apparecchiano, sparecchiano, passano l’aspirapolvere e puliscono i bagni. Molti uomini cucinano.

Che cosa ci racconta questo scenario? Beh, intanto che il genere maschile non è geneticamente impedito nello svolgere i lavori domestici.

Poi che la lavatrice rimane ancora no fly zone per la maggior parte degli uomini. Eppure, quando il cestello si blocca, ecco che questo elettrodomestico non ha più segreti. Oppure, se ne ha, arriva il tecnico. Maschio. Il tecnico maschio apre in due secondi la lavatrice. In altri due secondi capisce qual è il problema. Il più delle volte in tre secondi lo ripara. Ma le sue competenze sembrano finire lì.

“MI fai un giro di colorati, per favore?”

“Dove li prendo?”

Magari, se imparassero da piccoli, mentre le bambine provano a maneggiare un cacciavite, oggi ci sarebbe un po’ più di equilibrio, e qualche stereotipo di meno.

Indice dell'articolo

I lavori di casa: A chi spettano?

I lavori di casa spettano a tutti quelli che vivono in casa. A entrambi i partner, e ai figli. In misura maggiore o minore non rispetto al genere maschio / femmina, ma in base al tempo di cui ciascuno dispone.

Spesso sono le donne stesse, a tenere lontani i mariti dalle faccende di casa: non li ritengono abbastanza bravi, ma poi passano il tempo a lamentarsi di dover gestire tutto da sole. Perché non dividersi semplicemente i compiti in base a ciò che piace di più a ciascuno?

Mettiamoci seduti intorno al tavolo, e scriviamo una lista di tutte le incombenze domestiche: pulizie stanza per stanza, lavatrici, lavastoviglie, riparazioni, immondizia, bollette, cura dei figli, trasporti. Poi dividiamoci i compiti di settimana in settimana. Evitiamo di far pesare tutto sulle spalle di un’unica persona. In breve tempo, la casa sarà più pulita e in ordine di prima, se tutti contribuiranno, e soprattutto ci sarà più tempo per uscire, divertirsi, giocare o anche poltrire.

Per trovare la felicità in famiglia, serve equilibrio: un equilibrio che si fonda sul rispetto. Sia delle persone, che delle cose che appartengono a tutti. Non è meglio accendere la radio e fare le pulizie un’ora insieme, piuttosto che vivere perennemente in uno squilibrio di responsabilità?



Commenti

3 Commenti per “I lavori di casa: A chi spettano?”
  1. Esiste un’altra frase altamente discriminante, questa volta pronunciata dalle donne: “mio marito mi aiuta”
    Mi aiuta. C’è tutto un universo dietro quel pronome. Sottende che i compiti di pulizia siano appannaggio delle donne. Significa dare per scontato che debba essere così, che ci si deve ritenere fortunate se il compagno esercita una minima autonomia sui lavori di pulizia del proprio guardaroba, se partecipa alla routine domestica.
    Purtroppo questa frase è abusatissima anche da tante insospettabili

  2. Luca riempie la lavastoviglie senza patemi cosa che io odio mentre io tiro fuori le cose pulite e le metto via , che a lui scoccia…ed è solo un esempio! Qui i compiti si dividono, ormai sappiamo cosa scoccia fare ad uno rispetto ad un altro…! Ale vede che tutti fatto tutto e nonostante sia un pelandronissimo, sono certa che un giorno dalla sua compagna non avrà pretese.
    Quando sento conoscenti che dicono “ah i lavori se nn sono fatti come piace a me niente….” e poi si lamentano perchè sono stufe di pulire casa, le mando un pò a quel paese…:D Se non fosse per luca che è alto e nn soffre di vertiggini la mia rognosa cappa in vetro della cucina nn vedremme mai la luce, le tende per dire ieri le ha messe su lui dopo che io le ho lavate…ci si da una mano, sarà che il nostro tempo è diverso…quando è a casa lui è a casa a 360 gradi, ma era bello a luglio tornare dal lavoro e trovare sempre il pranzo pronto

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