Fare colazione tutti insieme

Pubblicato il 5 Febbraio 2015 da • Ultima revisione: 18 Maggio 2016

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Il mio punto debole: il momento del risveglio. Eppure ci provo: cerco sempre di fare in modo che il mattino sia sereno per tutti, ma non lo è quasi mai. Certi giorni è come se potessi vedere attraverso i muri le facce dei vicini che, al mio ennesimo strillo isterico, si dicono: Alla faccia di Mammafelice… 

Mi sveglio molto presto, alle 6:30. Mi faccio la doccia, mi trucco e mi vesto. Mi piace fare le cose con calma. Detesto l’idea di svegliarmi di corsa e prepararmi di corsa. Sono lenta, al mattino. Perché poi, quando alle 8 arrivo in ufficio, non mi fermo più fino a sera: la lentezza del nuovo giorno mi è essenziale per sentirmi meglio, per RESPIRARE.

In questo clima SERENO ho sempre cercato di svegliare Dafne. Seeeeeee…

I bambini conoscono i nostri punti deboli meglio di noi. Perché noi rifiutiamo l’idea di essere deboli, e invece la debolezza, messa nelle mani giuste (le mani del cuore), è un sentimento bellissimo. Di una tenerezza immensa.

La mattina si può svolgere in due modi: malissimo o benissimo. E vorrei dirvi che tutto dipende da come Dafne si sveglia al mattino, e invece no: dipende tutto dalla mia debolezza.

Se io sono stanca o irritata, Dafne sarà altrettanto.
Se io sono paziente e felice, Dafne mi seguirà a ruota.

Certe mattine ridiamo e scherziamo, lei è velocissima, ci rimane il tempo persino per una coccola in più. Tutto sembra perfetto.

Certe mattine, litighiamo. E poi quando la saluto dal finestrino dell’autore ci teniamo il muso, mi sento male dentro: perché abbiamo litigato? ma perché dobbiamo rovinarci la giornata così per un motivo stupido? perché lasciarsi andare senza un sorriso?

Inizia subito male:
Dafne fai colazione – e lei mangia una briciola alla volta
Dafne lavati i denti – e lei gioca con il rubinetto
Dafne vestiti – e lei infila i pantaloni sopra il pigiama
Dafne mettiti le scarpe – e lei quelle scarpe ha deciso che non le piacciono più

A me si iniettano gli occhi di sangue, divento isterica, inizia l’escalation negativa.

Dafne, come tutti i bambini, è estremamente sensibile alle variazioni del nostro umore. Questa è una doppia responsabilità: non solo dobbiamo crescerla serenamente, ma dobbiamo crescere noi con lei serenamente. Perché non puoi dire a qualcuno che va tutto bene, se lo fai piangendo o corrugando la fronte.

E io vorrei difendere il mio sacrosanto diritto di arrabbiarmi, o preoccuparmi, o anche semplicemente di non avere voglia di far fatica per ogni cosa. Anche quando so che non sarebbe giusto, perché – cavolo – sono un essere umano anche io, e non so se ce la faccio a stare sempre calma e soprattutto non so se ne ho voglia.

Sì, ne ho voglia. Lo so. Ho voglia di essere felice.

La vera sfida è sempre con se stessi: essere migliori di quanto siamo, o anche essere la migliore versione di se stessi, come dico sempre.
I bambini imparano con l’esempio.

Per questo certe mattine respiro forte, lascio che la fresca e profumata aria del mattino mi riempia i polmoni.
Lascio che l’odore di mia figlia sotto le coperte, l’odore di nanna e sogni, mi avvolga come un profumo di primavera.
Lascio che l’orologio scorra senza il mio permesso.
Lascio che le briciole, sul tavolo, diventino una nuova costellazione. 

Lascio che il tempo passi senza diventarne schiava.

Ed è allora che usciamo, saliamo in auto e vedo che siamo in anticipo.

Forse bastava soltanto prendersi un minuto di felicità.

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In collaborazione con Mellin Fidati del Cuore.



Commenti

7 Commenti per “Fare colazione tutti insieme”
  1. Marta

    oddio!!!! hai perfettamente dipinto TUTTE ma TUTTE le mie sante mattine!!!!!
    Un incubo 🙁
    Mi rincuora che anche mammafelice svalvoli ogni tanto 😉
    E come al solito hai ragione: la prova questa mattina.
    Anche io mi sveglio prima di tutti per essere pronta al suo risveglio. Ma oggi ha sentito che mi alzavo ed è voluta venire a far colazione con me: con calma abbiamo fatto colazione, ci siamo vestite e lavate insieme. Con calma e tranquillità.
    Uscendo mi ha detto: siamo state brave mamma, questa mattina non abbiamo litigato.
    Non so se piangere o sorridere…
    Buon Venerdì

  2. angela

    anche per me il mattino è uno dei momenti più critici, l’ansia di arrivare in ritardo, perdere il pullman, i musi della collega che ti dice “anche oggi in ritardo” :argh:
    e poi c’è lei: adorabile principessa di quasi sei anni, che vuole almeno 4 trecce, devo negoziare a due, che mangia con la lentezza di un’anoressica, anche se è una buona forchetta, che si perde nello specchio cantando l’ultima canzone imparata, oppure vuole fare conversazione.
    I bambini sono meravigliosi se riusciamo ad osservarli al di fuori dal nostro vortice di impegni.
    Provare a fermarsi serve a capire che nostro figlio è una persona speciale e a vuole solo farlo notare, e se per questo siamo in ritardo, ben venga il ritardo.

  3. aspirantemamma

    Io ho la sveglia alle 6,15, quei 45 minuti prima di iniziare il turbine mi salva la vita. Per fortuna Anna vive nel terrore di perdere il pulmino della scuola e quindi si sbriga abbastanza, ma ogni tanto la trovo che balla allo specchio o sussurra ai minipony. In compenso gli uomini sono sfiancanti: il grande (cioè mio marito) che ha bisogno di una doccia di 20 minuti, barba, vestiti, colazione con calma, pit stop al bagno post pasto. Il piccolo che rimane comatoso mezz’ora nel letto, si trascina peluche al bagno, a tavola ecc., vuole solo colazione salata e maniacalmente sempre uguale (toast tagliato in tre pezzi, succo di frutta nello stsso bicchiere ecc), si infila le mutande nuove sulle vecchie, allaga il bagno per lavarsi i denti…..ma quanto sono belli i week end quando ci si ammassa nel lettone per un’ora???

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