Mamma Felice

Togliere il pannolino

Pubblicato il 1 Agosto 2014 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

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Siamo ad Agosto e manca pochissimo che ricominci la scuola. Lo so, siamo ancora nel pieno delle vacanze e pensare ai ritmi incalzanti dei giorni di scuola non è il modo migliore per goderci quel poco di sole rimasto, ma se avete un bambino di circa 2-3 anni e sta per iniziare la scuola dell’infanzia conviene pensarci in anticipo.

In particolare se usa ancora il pannolino.

Tra le tante attività cui possiamo dedicarci in estate questa è una da non perdere: togliere definitivamente il pannolino al nostro bambino e aiutarlo a fare la pipì nel vasino, seppur gradualmente e con divertimento.

Il mio ultimo piccolino ha proprio due anni e mezzo, l’età giusta (e nella stagione giusta) e soprattutto lui è pronto.

Infatti i segnali che notavo da qualche mese indicavano che questo momento era vicino: mi comunicava che stava facendo pipì, mi chiedeva di farla del gabinetto, si isolava quando doveva fare la cacca.
Ho aspettato la bella stagione, il caldo e la chiusura del nido per dedicarmi totalmente a lui e alla gestione di questa tappa importante.

Abbiamo comprato un vasino e delle mutandine colorate e divertenti e abbiamo iniziato. Lui ha subito individuato le sue mutandine preferite, che vuole indossare sempre, che considera una sorta di trofeo e che non vuole mai togliere. Abbiamo scelto il vasino, invece che il riduttore, perché il bagno è al piano superiore e quando è il momento serve un’azione veloce e immediata, fare le scale ruberebbe preziosi secondi e lo scopo principale è proprio rendere facile e accogliente questo momento.

E’ importante che il bambino viva questa esperienza con relax (ma lo è anche per noi adulti, no?) e divertimento, che non sia motivo di capricci o obblighi. Sarà lui stesso, con la sua innata curiosità, ad avvicinarsi nel modo giusto, mentre noi dovremo solo aiutarlo e indirizzarlo verso questa sua nuova fase.

Si inizia lasciando che il vasino sia sempre a sua disposizione, vicino, facile da raggiungere, noteremo come per lui sia una specie di gioco e magari ci si sieda anche quando non è necessario. Lasciamolo fare, sta facendo amicizia con questo nuovo oggetto, se ancora non lo aveva conosciuto.

E’ importante che l’abbigliamento sia comodo e l’estate è la stagione migliore proprio perché non servono tanti vestiti addosso, personalmente io lo lascio girare in casa con le semplici mutandine, così che possa abbassarle da solo in un battibaleno.
Sarà lui a preferire la nostra vicinanza o una concentrazione in solitudine, l’importate è che sia a suo agio e che viva un’atmosfera di gioco e felicità.

Sarà necessario ricordargli molto di frequente se ha bisogno di usare il vasino, almeno ogni mezz’ora, così che possa abituarsi a questo nuovo ritmo e appena ha fatto pipì ricordiamoci di sorridere, applaudire, lodarlo, insomma fare tutto ciò che possa farlo sentire il bambino più bravo del mondo e possa essere incoraggiato a ripetere positivamente l’esperienza.

Mettiamo in conto però qualche contrattempo bagnato e senza far pesare l’accaduto proseguiamo ottimisti lungo il cammino, tanto è estate e i panni si asciugano in fretta. Io consiglio di consolidare questa abitudine giornaliera e diurna, così che in un secondo momento si possa eliminare il pannolino anche di notte, o comunque durante il sonno, facendo attenzione a cogliere un segnale importante: il pannolino asciutto al risveglio.

Infatti quando questo avviene possiamo tranquillamente decidere di lasciarlo libero dell’ingombro anche mentre dorme, preoccupandoci di usare una cerata sotto al lenzuolino, per evitare di bagnare il materasso a causa di un eccezionale contrattempo. Edoardo ancora non è arrivato a questa fase, ma non mi preoccupo, il gran passo è già avvenuto con successo, divertimento e soddisfazione.

Voi avete qualche consiglio per uno spannolinamento veloce?



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